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venerdì 12 novembre 2010

IN TANTI A DIRE NO ALL'INCENERITORE E A RIBARDIRE ALLE ISTITUZIONI CHE LA SALUTE E' UN BENE COMUNE CHE VA TUTELATO

 TANTE LE PERSONE IERI SERA ALL'INCONTRO ORGANIZZATO DAI COMITATI NO INCENERITORE di Paderno Dugnano, Cormano, Bollate, Novate Milanese e Senago. 

Una partecipazione numerosa e composita: le categorie erano tutte rappresentate (uomini, donne, giovani e meno giovani), ma spiccava l'elevata presenza di persone anziane, forse le più coscienti e preoccupate per la salute e il futuro. (E' un fatto, questo, su cui forse si dovrebbe riflettere...)
L'incontro è stato estremamente interessante, ricco nei contenuti e nella qualità degli interventi. Hanno parlato il dott. Caldiroli (chimico, esponente di Medicina Democratica), il dott. Panizza (medico del lavoro che fa parte dell'Associazione Italiana Medici per l'Ambiente) e i rappresentanti dei Comitati NO I. 
Come evidenzia anche La scommessa, tanti gli esponenti politici (pressochè di opposizione) presenti; in sala c'erano anche gli Assessori dei Comuni di Bollate Valentini- Ecologia), Cormano (Cionci - Urbanistica e Marini - Ambiente), Novate (Potenza - Urbanistica). Non c'era invece nessun membro delle Giunte di Senago e di Paderno Dugnano. ll vicesindaco Bogani si è premurato di inviare una lettera di saluto e di scuse per l'assenza sua e  del sindaco (... come mai non l'ha inviata il sindaco?), ma possibile non vi fosse nessun altro assessore, o il presidente del consiglio, o qualsiasi consigliere di maggioranza che potesse essere presente quale delegato a rappresentare la volontà dell'Amministrazione?  Al di là di ciò che si dice (vedi padernoforum) contano i FATTI,come essere al fianco dei propri cittadini in battaglie come questa che hanno come unico interesse la tutela della salute e della qualità dell'ambiente. Ci vuole troppo coraggio?  

Le tragiche vicende che ci stanno attraversando come padernesi, hanno messo in evidenza l'incapacità da parte dei rappresentati istituzionali votati al governo di Comune (nonchè di Provincia e Regione), di assumere pienamente  le responsabilità che il mandato elettivo ha assegnato loro
Primo responsabile della salute dei cittadini è il sindaco, così dice la legge. La nostra salute è un diritto, ma dovere delle istituzioni è ottemperare per la sua protezione.  L'art. 50 D.Lgs. n. 267/2000 -Testo Unico sull’ordinamento degli Enti Locali- delinea la figura del sindaco quale “responsabile dell’amministrazione del comune e rappresentante dell’Ente”.  Il campo di intervento del sindaco, e le conseguenti responsabilità, coinvolge più materie, non sempre collegate tra di loro da un punto di vista normativo, ma di fatto connesse. Basti pensare alle interazioni tra salubrità dell’ambiente e tutela della salute pubblica, inquinamento delle acque, emissioni in atmosfera e problemi climatici.
Tutta la legislazione speciale che tutela l’ambiente contiene indicazioni dei poteri - doveri del sindaco e connesse violazioni di legge, come nel caso della disciplina in tema di bonifiche di siti contaminati, contenuta nell’art 17 D.Lgs. n. 22/97 e nel D.M. n. 471/99, che prevede un coinvolgimento attivo degli organi comunali, e sanzioni penali conseguenti (art. 51 bis D.Lgs. 22/97) nel caso di inottemperanza. 
Cosa farà il Sindaco di Paderno Dugnano quando sarà ben valutato ciò che ci lascia in eredità l'Eureco?... E cosa di fronte alle "bombe" di inquinanti presenti oggi nelle due aziende Lares e Metalli ferme? La citazione a queste vicende non è casuale.  I Comitati NO I. , con le associazioni ambientaliste e il CCIRM , hanno proposto un presidio davanti ai cancelli della Eureco perchè tragedie così non debbano più accadere, perchè non si ripeta con l'inceneritore la brutta storia di insedimenti non voluti dalla città ma imposti, come Eureco e l'inceneritore di Incirano.

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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck