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martedì 31 marzo 2009

bonelli

L'ECOLOGIA DELL'UOMO

...e del luogo dove vive

Autore: Angelo Bonelli
Media: By courtesy of Angelo Bonelli

Il mio percorso politico è nato nell'ambito dell'universo ambientalista e faccio parte di quella generazione che si è formata nel periodo della forte ideologizzazione della politica, in cui essere di sinistra non era semplicemente esprimere un voto nella cabina elettorale ma era importante rendersi partecipi della vita pubblica e diventare "attori" dei processi di cambiamento che stavano avvenendo nel corso degli anni '70. La mia generazione è anche quella che vede l'apparire di un nuovo rampantismo, tipico degli anni '80. Il brusco cambiamento che abbiamo vissuto, in cui credere nella possibilità di poter intervenire nelle nostre istituzioni democratiche per sviluppare una società più equa e giusta si è scontrato con un netto "materialismo". Le forti idee che hanno saputo muovere masse ingenti di popolazione e coinvolgere con passione le nuove generazioni, si sono pian piano affievolite producendo un profondo malcontento e una disillusione nei confronti del mondo politico. Credo in un'etica della politica in cui le nostre convinzioni devono essere mediate da un serio senso di responsabilità. Ogni cosa che avviene nella società produce delle conseguenze cui noi dobbiamo adattarci e se questo si discosta da ciò in cui crediamo dobbiamo avere la capacità di mediare per fare una buona politica. Naturalmente l'attività parlamentare è il "luogo" centrale della vita democratica di un paese e a questo dobbiamo tutti relazionarci. L'ambientalismo viene spesso definito come un movimento che crede nella salvaguardia dei territori e dei loro valori naturali. Concetto in cui credo profondamente ma dove sento di aggiungere che i luoghi non sono solo "spazi materiali" ma anche " spazi immateriali", cioè luoghi dello spirito. Salvaguardare l'ambiente è qualcosa di più ampio dell'evitare la cementificazione di una città (questo può essere solo uno dei tanti strumenti) ma è sopratutto salvaguardare la vita di chi ci vive. L'ecologia come scelta di vita è voler comprendere e tutelare tutte le possibili sfumature della nostra società. E' rispettare le diversità ed amarle in quanto lontane dalla nostra cultura. Essere di sinistra ha sempre significato credere in una società dove il senso del sociale è molto sviluppato: oggi la mediazione tra il salvaguardare le esigenze e i diritti di tutti i cittadini e vivere in una società dove le leggi del mercato impongono regole non sempre condivisibili ci portano ad un continuo dibattito su che cosa significa essere di sinistra oggi. Dibattito che in una società aperta e democratica deve essere vivo e acceso ma allo stesso tempo concreto e reale. Rimanere fermi e rigidamente inamovibili sulle proprie posizioni, per quanto queste siano giuste, può portare a conseguenze che producono effetti ancora più spiacevoli per la nostra società. Il nostro senso di responsabilità deve prevalere e, allo stesso tempo, non dimenticare mai di cercare di essere un elemento propositivo e costruttivo della società. Contribuire alla crescita di una città significa partecipare e rendere partecipe la popolazione del progetto della propria comunità. Significa cercare il contributo di ognuno per costruire un nuovo modo di vedere e vivere il concetto dell'essere cittadino. Ogni persona che sente di appartenere ad una comunità sente proprio anche il bene pubblico e comprende più facilmente colui che gli sta vicino in quanto elemento della sua stessa società. E' importante alimentare la creazione di luoghi dove l'uomo riesca ad identificarsi e dove possa sviluppare le proprie capacità. E' fondamentale intervenire ideologicamente nello sviluppo delle città in quanto significa piantare nuove radici delle vite che verranno.

venerdì 27 marzo 2009

ASSEMBLEA VERDI PADERNO DUGNANO

IDEE VERDI PER IL FUTURO SOSTENIBILE
DELLA CITTÀ METROPOLITANA


È organizzata l'assemblea dei Verdi di Milano e provincia per confrontare le proposte di governo dell'area metropolitana milanese in vista delle prossime scadenze elettorali.

SABATO 28 MARZO ORE 15
SALA AFFRESCHI, PALAZZO ISIMBARDI
CORSO MONFORTE 35 MILANO

Intervengono:
Massimo Molteni
Pietro Mezzi
Andrea Gaiardelli
Maurizio Baruffi
Gianluca Bertazzoli
Enrico Fedrighini
Carlo Monguzzi
Loris Riva

Associazioni, Comitati, Coordinamenti sono i benvenuti

A cura del Gruppo Consiliare dei Verdi della Provincia di Milano

mercoledì 25 marzo 2009

lunedì 23 marzo 2009

EMERGENZA AMIANTO

DOMANI MOZIONE IN REGIONE

L'AMIANTO E' UNA EMERGENZA DI TUTTE LE PROVINCE LOMBARDE

Milano , 23 marzo 2009 - Domani in Consiglio Regionale si parlerà di amianto, una sostanza terribile che crea problemi drammatici alla salute dei cittadini con mesoteliomi e tumori al polmone.

L'emergenza ha diversi aspetti; alcuni casi eclatanti come quello di Broni con la ex fabbrica di cemento amianto Fibronit che deve essere bonificata al più presto;la questione dell'amianto diffuso, utilizzato per coperture su una infinità di edifici sia privati che pubblici.

In Consiglio Regionale domani si discuteranno due mozioni sul tema, una presentata dal consigliere Gallina della Lega Nord e una presentata dal centrosinistra. Entrambe partono dalla questione della discarica di Cappella Cantone e Cingia de Botti di Cremona osteggiata dalla popolazione locale, per chiedere una modifica dell'attuale normativa in materia di rifiuti speciali e in particolare dell'amianto.

Come consigliere, firmatario della mozione del centrosinistra, voterò a favore anche della mozione della Lega Nord e mi adopererò affinchè venga approvata una mozione unica e vincolante.

Ritengo infatti che non sia la scelta giusta quella di fare una mega discarica per tutto l'amianto regionale.

Sulla base dei dati di stima dell'amianto regionale da bonificare meglio sarebbe pensare a discariche a servizio dei territori provinciali posizionate il più vicino possibile alle quantità di amianto da smaltire. Sicuramente una discarica deve essere localizzata a Broni per agevolare una bonifica della Fibronit in sito risparmiando di gran lunga sui costi di smaltimento ( la bonifica Fibronit abbisogna di circa 25 Milioni di € che si riducono a circa 17 milioni di € con uno smaltimento iin discarica in sito).

Importante è anche che la Regione potenzi il monitoraggio ambientale e sanitario nelle situazioni più critiche.

Infine credo che la Regione Lombardia si possa attivare affinchè l'amianto presente negli edifici, in particolar modo le coperture dei tetti, vengano sostituite con tetti fotovoltaici prevedendo significativi incentivi ai cittadini; sarebbe una grande iniziativa infatti passare da una situazione pericolosa con l'amianto a una situazione innovativa con i tetti che si avvalgono delle energie rinnovabili; senza pensare che aprire un tale mercato creerebbe "occupazione verde" sia per la bonifica sia per l'installazione dei tetti solari.

Carlo Monguzzi

sabato 21 marzo 2009

22 marzo World Water Day

Giornata mondiale dedicata all’acqua.
Nel 2020 più di 3 miliardi di persone, il 60% della popolazione mondiale, non avranno accesso all’acqua. La Banca Mondiale e la Global Water Intelligence stimano che la spesa globale per la fornitura, stoccaggio, purificazione e trattamento delle acque salirà da 350 miliardi di dollari nel 2007 a circa 530 miliardi nel 2017, trainata da Asia e Medio Oriente.
n questo contesto il sistema idrico italiano non si distingue per efficienza. Oltre al primato relativo agli sprechi d’acqua (più del 30% viene persa) c’è il problema derivante dalle condizioni di molti impianti di depurazione, spesso obsoleti e poco curati.
Le conseguenze sono un’offerta spesso scadente di servizi e un ingente danno economico per l’intero paese, quantificato nel 2008 in una cifra che va addirittura dai 4 ai 6 miliardi di euro. Unica via d’uscita, a una situazione decisamente complessa, sono «gli investimenti orientati alla modernizzazione degli impianti e allo sviluppo di tecnologie innovative in grado di ottimizzare i processi di depurazione, riducendo gli sprechi ed elevando allo stesso tempo la qualità dell’acqua.
Il problema delle acque sta anche nella loro commercializzazione e nel problema dello smaltimento imballaggi. Anche noi con Legambiente per la giornata di domani aderiamo all'inziativa che invita a bere l'acqua del rubinetto. L'iniziativa Imbrocchiamola, è proposta all'interno della campagna da Ridurre si può, in collaborazione con Altreconomia

"L'uso dell'acqua di rubinetto a casa, al ristorante, in pizzeria al bar: per ridurre i consumi di acque minerali, per evitare sprechi di energia e risorse, per diminuire la produzione di rifiuti plastici, per abbattere le emissioni di anidride carbonica causate dai camion che trasportano le bottiglie. L'Italia ha il record mondiale del consumo procapite di acque minerali. Questo significa un grande spreco di risorse, montagne di bottiglie di plastica da smaltire e tante emissioni di CO2 per il trasporto su gomma che potrebbero essere risparmiate. Per questo invitiamo tutti a preferire l'acqua del rubinetto. Visitate www.imbrocchiamola.org per conoscere tutti i dettagli della campagna e gli esercizi che aderiscono all'iniziativa. Con Imbrocchiamola parte anche la campagna di informazione rivolta ai cittadini e alle amministrazioni locali per promuovere l'uso "dell'acqua del Sindaco", per diffondere buone pratiche come la divulgazione sistematica dei dati sulla qualità delle acque di rubinetto e l'eliminazione delle acque imbottigliate nelle mense scolastiche.


giovedì 12 marzo 2009

LOMBARDIA: TERRITORIO D'ASSALTO

Approvato definitivamente il progetto di legge 365 che modifica per la settima volta la legge urbanistica regionale (12/2005).
Prorogati di un anno i termini per approvare i Piani di governo del territorio (PGT).
Nell’occasione la maggioranza di centrodestra ha pensato bene di consentire la costruzione di case sugli standard a verde.
Nel periodo transitorio nessuna restrizione alle procedure di variante straordinaria (PII, Sportelli unici, ecc.)
Scarica: Il testo della legge 12/2005 coordinato con le ultime modifiche (testo ufficioso non garantito) http://www.verdiregionelombardia.it/home/attivita/tematiche/legge_regionale_122005_nuova_legge

domenica 8 marzo 2009

sintesi incontro 4 chiacchiere

Di seguito il comunicato di sintesi dell'incontro "quattro chiacchiere con i Verdi" che abbiamo inviato ai giornali locali. Ne trovate pubblicata notizia su Settegiorni e sul Notiziario di questa settimana.

COMUNICATO STAMPA

26 febbraio 2009: quattro chiacchiere con i Verdi

Lo scorso giovedì 26 febbraio, i Verdi di Paderno Dugnano hanno dato appuntamento alla Villa Gargantini ai propri elettori e alle associazioni e gruppi del territorio che hanno a cuore l'ambiente, per fare il punto del lavoro svolto e valutare gli obiettivi su cui è strategicamente importante investire per il futuro della città, in previsione delle prossime elezioni amministrative.
La riunione, a porte chiuse, si è svolta secondo uno stile che contraddistingue il fare politica del gruppo di Paderno Dugnano ed ha visto la partecipazione di esponenti di gruppi e organizzazioni locali e della società civile.
La Presidente Anna Varisco, dopo aver illustrato le principali tappe del lavoro svolto in questi anni e rimarcato l'impegno dei Verdi per la qualità ambientale, la tutela dei diritti e la convivenza civile nella città, ha espresso preoccupazione per la crisi economica in atto associata al crescente restringimento dei diritti di cittadinanza, nonché per le dichiarazioni del Governo relativamente alla scelta per il nucleare, ricordando quanti, oggi principali promotori e attivisti nei Verdi a Paderno Dugnano, iniziarono la loro attività come ambientalisti proprio all'indomani di Chernobyl, in prima fila nelle proteste a Caorso e Trino Vercellese e per il referendum sul nucleare.
L'intervento di Damiano Ricci si è invece concentrato sull'illustrazione dell'attività amministrativa evidenziando, pur se in dati momenti nella fatica, la positività dell'esperienza, ma anche la necessità di non abbassare la guardia su alcuni temi che in questi anni sono stati di grande impegno per i Verdi: la questione dei diritti, la partecipazione (con l'attività nei quartieri e nelle consulte), ma soprattutto la qualità dell'ambiente e la salvaguardia del territorio dalla cementificazione. Ha ricordato Diego Spinello: “Nel 2003 con la Variante del PRG abbiamo diminuito l’edificabilità. Quello che ancora oggi si sta costruendo è il frutto delle decisioni prese dal Piano Regolatore Generale del 1993, e non, come scrivono certi giornali locali, per colpa dei Verdi! Basta vedere cosa è successo in altri Comuni di schieramento politico differente, o comunque dove non la presenza dei Verdi non è, purtroppo, abbastanza significativa”. Ha proseguito Ricci: “Dobbiamo oggi tutelare ancor più il territorio, mantenere le scelte fatte sul Parco del Grugnotorto e sul Parco del Seveso. Per questo è importante sostenere i Verdi e la loro presenza”.
Ancora molto c'è da fare. Per prima cosa, fare ricchezza e mantenere “lo spirito di gruppo e collaborazione che ci ha contraddistinto da sempre”, come ha sottolineato Michele Crapuzzo, ma anche di “vero servizio”, come ha aggiunto un esponente del locale Circolo di Legambiente.
Il gruppo di Paderno Dugnano mantiene viva la scelta del lavoro locale come strategica per il futuro non solo locale. Così ha dichiarato Anna Varisco: “Pur mantenendoci vigili, non ci siamo voluti far troppo distrarre dalle bagarre nazionali. Collochiamo indubbiamente la nostra scelta politica a sinistra, ma crediamo anche nell'importanza dell'esistenza di un soggetto ecologista come quello Verde”.
Il sostegno alla candidatura di Gianfranco Massetti è confermato in pieno, così come la volontà di proseguire nell'esperienza a fianco delle altre forze politiche con le quali si è lavorato in questi anni.

L'appuntamento si è concluso con osservazioni, pareri e contributi dei partecipanti, molti dei quali futuri candidati nelle liste locali, che andranno a contribuire al programma elettorale che i Verdi stanno elaborando in questi giorni.

Durante la serata è stato anche presentato il foglio informativo “Paderno Dugnano” in distribuzione in questi giorni, uno strumento che, a fianco del blog recentemente aperto, intende sostenere la volontà di dialogo con i cittadini: “Ci prendiamo dello spazio. E' sempre più difficile, soprattutto per una forza politica come la nostra, averlo”.

Associazione dei VERDI “Rossella Tavecchio” di Paderno Dugnano

sabato 7 marzo 2009

8 MARZO GIORNATA DELLA DONNA



Ho ascoltato oggi una donna in gamba che lavora da anni in quella giungla di contraddizioni che è la cooperazione internazionale. Ha raccontato molto, anche delle condizioni terribili di molte donne incontrate nel suo lavoro e di come sia difficile sovvertirne i destini, destini dai quali spesso si lasciano condurre nella convinzione che così è scritto nelle vite di tutte le donne del mondo...

Volevo scrivere un messaggio questa sera per questo spazio "verde", ma ripensando alle parole sentite questa mattina da quella donna, alla notizia alla radio della scomunica del vescovo data ad una donna di Recife che ha permesso alla figlia di nove anni, abusata dal patrigno e gravida di due gemelli, di abortire... considerando qui in Italia come vanno le cose... Non mi veniva altro che una fila di parole, tutte pesanti e difficili: ingiustizia, segregazione, discriminazione, disugualglianza, disoccupazione, precarietà, violenza, paura...
Ho pensato che non poteva essere tutto qui, in queste parole che testimoniano tutta la pesantezza e la fatica del genere femminile a questo mondo...
Ho pensato che tante sono le donne che non stanno affatto bene. Ma se la sanno cavare.
Le donne sono capaci. Anche nelle situazioni difficili, sono capaci di starci dentro, sopravvivere, uscirne, ricominciare, reinventare, trovare soluzioni...

Anna Varisco

ASSOCIAZIONE DEI VERDI ROSSELLA TAVECCHIO DI PADERNO DUGNANO

L'Associazione dei Verdi "Rossella Tavecchio" si è costituita nel 1991.
I Verdi sono presenti nella coalizione di governo della città dal 1995, da tre mandati, oggi con Michele Crapuzzo come Assessore all'URBANISTICA, EDILIZIA PRIVATA ed IGIENE PUBBLICA e due consiglieri; Damiano Ricci e Roberto Boffi.

CIPE E INFRASTRUTTURE

Di seguito, stralcio del comunicato diffuso dalla Federazione Nazionale dei Verdi: "Il grande bluff di Berlusconi"
Il Cipe approva grandi opere per 16,6 mld di euro. Il Ponte brucerà più di 6 mld togliendo risorse a strade e ferrovie nel Mezzogiorno.

Un pacco pieno di “pacchi” ambientali. Lo ha confezionato il Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica, e costa 16,6 miliardi di euro che serviranno per finanziare un tot di opere infrastrutturali, compreso il mega Ponte sullo stretto.
“Continua il grande Bluff di Berlusconi – ha detto la Portavoce nazionale dei Verdi Grazia Francescato. Il Ponte sullo Stretto è una mega opera inutile che favorisce solo chi fa affari alle spalle dei cittadini e dell’ambiente e che toglie risorse preziose alle vere opere utili sulle quali avevamo puntato nella scorsa legislatura. La cifra stanziata dal Cipe è pari a circa 20% del costo complessivo stimato di quest’opera faraonica e servirà solo a sperperare altro denaro pubblico, senza alcun risultato”.
“Il Ponte ha un costo preventivato di oltre 6,1 miliardi di euro: con quei soldi si potrebbero acquistare 1000 treni per i milioni di pendolari che sono costretti a viaggiare in vetture fatiscenti. Il Governo continua con i suoi spot propagandistici su una megaopera costosa, inutile e dannosa per l’ambiente ed ignora le vere necessità dei cittadini”. Ad essere privilegiate, ha spiegato il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, dovrebbero essere quelle opere ''che possono partire subito, da qui a sei mesi'', suddivise tra Nord e Sud.
Tra le opere previste i cantieri ultimativi della Salerno-Reggio Calabria, la statale Jonica per quanto riguarda il Mezzogiorno. Al Nord le risorse andranno a Brebemi, Pedemontana, al terzo valico Milano-Genova, all'alta velocita' Milano-Treviglio e ad alcuni interventi nell'ambito dell'Expo 2015 di Milano e dintorni.
....

Redazione
5 marzo 2009

mercoledì 4 marzo 2009

RHO- MONZA COORDINAMENTO SOVRALOCALE


Nel ricordare a tutti l'appuntamento di lunedì 9 marzo organizzato dal Quartiere di Paderno sulla questione Rho-Monza, giriamo il comunicato scaturito dall'incontro che abbiamo promosso lo scorso lunedì, su nostro interesse e in risposta al bisogno di collegamento e coordinamento espresso da parte di alcune delle associazioni sul tema infrastrutture.

Lunedì 2 marzo si sono riuniti a Paderno Dugnano i gruppi ambientalisti, i comitati e le associazioni di Paderno, Cormano, Novate e Baranzate che si sono mobilitati nell’ultimo periodo sul progetto preliminare della Rho-Monza per iniziare a discutere collegialmente e a coordinarsi su tale infrastruttura anche in previsione sul prossimo tavolo tecnico scaturito dall’assemblea pubblica di Paderno Dugnano.
Si ricordano i prossimi incontri pubblici del 9 marzo a Paderno Dugnano in Piazza Falcone e Borsellino e a Baranzate in Via Aquileja.

lunedì 2 marzo 2009

al via la DIRETTA WEB NO NUKE protesta contro il ritorno del nucleare


Martedì 3 marzo dalle 12 Live No Nuke
Si tratta di una non-stop web dal vivo per lanciare una forma di protesta contro l'accordo Italia-Francia per il ritorno del nucleare nel nostro Paese.
La diretta web-tv sarà visionabile dal sito www.verdi.it Tutti possono collaborare con commenti e poesie, video e articoli, citazioni e canzoni, ironia e link, musica e concerti...e tutto quello che vi viene in mente.
La diretta web sarà aperta, ed anche gli studi che La Federazione Nazionale dei Verdi appronterà in via Salandra, 6 a Roma.

domenica 1 marzo 2009

ELEZIONI 2009: cittadini dei Paesi dell'Unione Europea

ELEZIONI EUROPEE ed AMMINISTRATIVE del 6/7 GIUGNO 2009
I cittadini dei Paesi dell'Unione Europea potranno votare in Italia, per il Parlamento Europeo e partecipare all'elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale...

GIORNATA DELLA DONNA: APPUNTAMENTO CON LA MERIDIANA

RONDE

Segnaliamo questo breve intervento di Alessandro Dal Lago pubblicato sul Manifesto del 25 febbraio scorso.
http://www.ilmanifesto.it/il-manifesto/in-edicola/numero/20090225/pagina/01/pezzo/243094/

NUCLEARE: ci risiamo?


Scavalcando il referendum del 1987 che bloccò il nucleare in Italia, Berlusconi vuole riportare l'atomo nel nostro Paese

pubblichiamo uno stralcio del comunicato diffuso dalla Federazione Nazionale dei VERDI
“Il governo Berlusconi sul nucleare continua a prende lucciole per lanterne ed il rischio è che a pagare per i suoi errori di valutazione siano i cittadini com’è già avvenuto per l’Alitalia. Il nucleare è, infatti, costosissimo sia dal punto di vista economico che sociale e continua ad essere pericolosissimo sia sotto il profilo della radioattività che della proliferazione”.
Lo ha dichiarato la Portavoce nazionale dei Verdi Grazia Francescato che spiega: “Non è vero il nucleare eviterà i rischi per la sicurezza energetica del nostro Paese perché l’uranio, per le stime delle organizzazioni internazionali, durerà solo per pochi decenni e come tutti sanno non si trova di certo in Italia ed il suo costo è cresciuto a dismisura: nel 2000 un chilogrammo di uranio costava 7 dollari mentre oggi ne costa 120”.
“Restano invece certi e pericolosamente attuali - ha concluso la Francescato - i rischi per la salute e per l’ambiente connessi alla radioattività e nessuno tra i tanti sostenitori del nucleare ci dice cosa vuol fare delle scorie radioattive che ancora nessuno al mondo è riuscito a smaltire. Di sicuro la scelta del Governo Berlusconi rischia di avere effetti disastrosi sull’efficienza energetica e sulle rinnovabili sui quali il nostro Paese, purtroppo, ha smesso di investire ”.

diffuso il 24 febbraio 2009

Le bugie di Formigoni sul nucleare

Lombardia. Verdi: le bugie di Formigoni sul nucleare (27 febbraio 2009)

“Solo pochi mesi fa Formigoni aveva detto che la Lombardia e’ autosufficiente per quel che riguarda la produzione energetica. Come ci aveva detto l’assessore Buscemi in Commissione, il presidente Formigoni ha scritto prima di Natale una lettera al governo nella quale, motivando il no di Regione Lombardia alla centrale termoelettrica proposta a Offlaga (Brescia), affermava appunto che la Lombardia è autosufficiente. E in effetti i dati confermavano e confermano quanto detto dal governatore hanno dichiarato i consiglieri regionali Giuseppe Civati e Carlo Monguzzi. Non servono quindi nuove centrali elettriche, tanto meno nucleari, aggiungiamo noi. Perche’ quindi Formigoni apre le porte al nucleare, come riporta oggi la stampa? Non certo perche’ ci serve energia. Forse perche’ bisogna aprire qualche nuovo cantiere movimentando un bel po’ di denari? Ribadiamo la richiesta a Formigoni per un incontro pubblico in cui spieghi perche’ e’ a favore del ritorno al nucleare, quali opportunita’ offra l’energia atomica e soprattutto dove vorrebbe localizzare gli eventuali impianti. Da parte nostra ribadiamo che il nucleare non conviene, non e’ ancora sicuro e non da’ risposte immediate all’eventuale fabbisogno energetico aggiuntivo di aziende e cittadini lombardi. Le risorse disponibili vanno investite per diminuire i consumi energetici negli edifici pubblici e privati, nelle nuove costruzioni e nelle energie rinnovabili su cui la Lombardia e’ letteralmente al palo”

NO OGM : PARTECIPA ALLA CYBERACTION!


Lunedì 2 marzo i Ministri dell'Ambiente dell'UE saranno chiamati a decidere sulla proposta della Commissione europea di obbligare l'Austria e l'Ungheria a togliere il divieto di coltivazione del mais geneticamente modificato MON 810, l'unica coltura OGM attualmente autorizzata sul territorio dell'UE.

L'Italia ha sempre tenuto un atteggiamento molto chiaro di contrarietà agli OGM che oggi sembra messo in dubbio sotto l'influenza molto forte della lobby industriale. Dalle ultime notizie, pare che sarebbe intenzionata ad astenersi, mettendo in grave pericolo il raggiungimento dei voti sufficienti a bloccare la Commissione.

E NECESSARIO MOBILITARCI SUBITO PERCHE QUESTO NON AVVENGA!!!
SCRIVETE ANCHE VOI AI MINISTRI ZAIA E PRESTIGIACOMO!!!

PARTECIPATE ALLA CYBERACTION: http://www.gmo-free-regions.org/stop-the-crop-action/it
"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck