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martedì 31 marzo 2009

bonelli

L'ECOLOGIA DELL'UOMO

...e del luogo dove vive

Autore: Angelo Bonelli
Media: By courtesy of Angelo Bonelli

Il mio percorso politico è nato nell'ambito dell'universo ambientalista e faccio parte di quella generazione che si è formata nel periodo della forte ideologizzazione della politica, in cui essere di sinistra non era semplicemente esprimere un voto nella cabina elettorale ma era importante rendersi partecipi della vita pubblica e diventare "attori" dei processi di cambiamento che stavano avvenendo nel corso degli anni '70. La mia generazione è anche quella che vede l'apparire di un nuovo rampantismo, tipico degli anni '80. Il brusco cambiamento che abbiamo vissuto, in cui credere nella possibilità di poter intervenire nelle nostre istituzioni democratiche per sviluppare una società più equa e giusta si è scontrato con un netto "materialismo". Le forti idee che hanno saputo muovere masse ingenti di popolazione e coinvolgere con passione le nuove generazioni, si sono pian piano affievolite producendo un profondo malcontento e una disillusione nei confronti del mondo politico. Credo in un'etica della politica in cui le nostre convinzioni devono essere mediate da un serio senso di responsabilità. Ogni cosa che avviene nella società produce delle conseguenze cui noi dobbiamo adattarci e se questo si discosta da ciò in cui crediamo dobbiamo avere la capacità di mediare per fare una buona politica. Naturalmente l'attività parlamentare è il "luogo" centrale della vita democratica di un paese e a questo dobbiamo tutti relazionarci. L'ambientalismo viene spesso definito come un movimento che crede nella salvaguardia dei territori e dei loro valori naturali. Concetto in cui credo profondamente ma dove sento di aggiungere che i luoghi non sono solo "spazi materiali" ma anche " spazi immateriali", cioè luoghi dello spirito. Salvaguardare l'ambiente è qualcosa di più ampio dell'evitare la cementificazione di una città (questo può essere solo uno dei tanti strumenti) ma è sopratutto salvaguardare la vita di chi ci vive. L'ecologia come scelta di vita è voler comprendere e tutelare tutte le possibili sfumature della nostra società. E' rispettare le diversità ed amarle in quanto lontane dalla nostra cultura. Essere di sinistra ha sempre significato credere in una società dove il senso del sociale è molto sviluppato: oggi la mediazione tra il salvaguardare le esigenze e i diritti di tutti i cittadini e vivere in una società dove le leggi del mercato impongono regole non sempre condivisibili ci portano ad un continuo dibattito su che cosa significa essere di sinistra oggi. Dibattito che in una società aperta e democratica deve essere vivo e acceso ma allo stesso tempo concreto e reale. Rimanere fermi e rigidamente inamovibili sulle proprie posizioni, per quanto queste siano giuste, può portare a conseguenze che producono effetti ancora più spiacevoli per la nostra società. Il nostro senso di responsabilità deve prevalere e, allo stesso tempo, non dimenticare mai di cercare di essere un elemento propositivo e costruttivo della società. Contribuire alla crescita di una città significa partecipare e rendere partecipe la popolazione del progetto della propria comunità. Significa cercare il contributo di ognuno per costruire un nuovo modo di vedere e vivere il concetto dell'essere cittadino. Ogni persona che sente di appartenere ad una comunità sente proprio anche il bene pubblico e comprende più facilmente colui che gli sta vicino in quanto elemento della sua stessa società. E' importante alimentare la creazione di luoghi dove l'uomo riesca ad identificarsi e dove possa sviluppare le proprie capacità. E' fondamentale intervenire ideologicamente nello sviluppo delle città in quanto significa piantare nuove radici delle vite che verranno.

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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck