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lunedì 5 agosto 2013




 ORA o MAI PIU'


Come previsto con l'avvicinarci alla data di inizio dell'Expo c'è un gran fermento in Lombardia per completare tutte quelle opere necessarie per il grande evento.

Opere che dato l’esiguo tempo rimasto verranno fatta “all’italiana” , tralasciando qualsiasi problema e realizzandole a tutti i costi infischiandosi dei danni che potrebbero causare.

Una di queste opere è la riqualificazione della Rho-Monza, contestatissima da parte di tutte le popolazioni interessate (Paderno Dugnano, Cormano, Novate, Bollate e Baranzate), per il suo grande impatto ambientale specialmente nella tratta di Paderno Dugnano.

Opera di cui se ne parla ormai da anni e che ha visto nei giorni scorsi l’approvazione da parte della Giunta della Regione Lombardia (Lega e PDL) della VIA dove non viene minimamente considerata l’ipotesi di interramento e che ne vedrà l’approvazione definitiva nella conferenza dei servizi indetta per il 5 settembre prossimo.

In questi giorni stiamo assistendo a Paderno Dugnano al gioco dello “scarica barile” dove si cerca di dare la colpa ad altri per nascondere quello che non si è potuto(o voluto) fare, questo modo di comportarsi non fa altro che giocare a favore di quelli che vogliono portarci in “casa nostra” tutto il traffico proveniente da est di Milano.
Quello che serve ora è compattezza e lavorare tutti insieme, perché ormai giunti a questo punto, per evitare la realizzazione di questo mostro a 14 corsie serve una grande unità, una grande mobilitazione di tutte le popolazioni interessate che con a capo i propri Sindaci, Assessori e Consiglieri Comunali facciano capire la propria contrarietà e che i giorni necessari per la realizzazione dell’opera devano comprendere anche quelli persi per eventuali contestazioni. Ma per fare questo serve la mobilitazione di tutti, non possiamo più demandare ad altri , bisogna impegnarsi in prima persona, bisogna coinvolgere il maggior numero di persone possibili, ognuno si deve sentire responsabile se il mostro a 14 corsie verrà realizzato.
Per maggiori informazioni qui
"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck