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martedì 28 dicembre 2010

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO


COMUNICATO STAMPA DEL 28 Dicembre 2010

Ma se pochi cittadini armati solo di colla e cartone hanno potuto tutto questo, cos’altro si sarebbe potuto fare con l’impegno vero di tutti?


c.a.
redattori responsabili delle
testate locali rappresentative
Paderno D.no/Provincia

Un anno di lotte civili per l’interramento della Rho-Monza a Paderno Dugnano si sta per chiudere. E’ un anno che per molti ha significato prendere crudo contatto con una realtà che sembrava lontana, lontanissima dai loro pensieri, finchè un giorno, come un fulmine a ciel sereno, la società Serravalle ha detto loro: “Stai pronto, che io mi prendo la tua terra. Ciò che è tuo, da oggi è mio…”. Per noi, purtroppo, questa fase di notifica di esproprio è stata solo una delle puntate (annunciate da tempo) di questa brutta storia. Da anni lo andiamo documentando, voci che urlano nel deserto. Novelle Cassandre inascoltate e, in passato, spesso derise, tacciate anche di “terrorismo informativo” da parte di chi ha sempre preteso di “abbassare i toni”. Già: abbassare i toni; ma a che pro? Con il nostro impegno e con i nostri incontri abbiamo dimostrato, con le testimonianze di tecnici, medici, avvocati e professionisti, che non c’è mai stato un momento da perdere in questi anni di lotta, che non era affatto il caso di sperare nella benevolenza istituzionale che viene da lontano, che non ci può salvare nessuno se non la volontà e l’impegno concreto di ciascuno dei circa 50.000 cittadini che compongono Paderno Dugnano. E’ ora di spegnere la TV, scordarsi le partite di calcio e gettare via la bottiglia di birra: è ora di rendersi conto seriamente che o ci si oppone alle mire autostradali su Paderno Dugnano tutti insieme, oppure il futuro nostro e quello dei nostri figli sarà compromesso per sempre. L’obiettivo si raggiunge, in primo luogo, finendola di rivangare come becchini nella fanghiglia del passato: a cosa serve, ora, quest’inutile esercizio accademico? Fa sì che le 14 corsie a cielo aperto vengano realizzate in altro modo? Chi ha qualcosa da dire e da spendere su quest’argomento è bene che lasci da parte il vecchiume passato e si dedichi, invece, a fare concretamente qualcosa, perché un manipolo di volontari, nel frattempo, di cose ne ha fatte, e tante, in questi anni! Pensate un po’ cosa avremmo potuto fare se, anziché essere un manipolo, fossimo stati una legione!

Per chi ha la memoria corta, o per chi non l’ha affatto, di seguito ecco che cosa hanno saputo mettere in campo in questi anni dei semplici genitori, padri e madri di famiglia, in mezzo ai problemi di tutti i giorni ed a quelli occupazionali, che li hanno visti, in molti casi, anche impegnati nella difesa del proprio posto di lavoro.

Quest’esercito della “colla e del cartone” ha saputo mettere in serio imbarazzo istituzioni e funzionari e continuerà a farlo, perché le nostre armi sono quelle dello studio e della competenza, che sembrano poca cosa, ma sono perfettamente in grado di frantumare l’isteria e la prepotenza di chi fa finta di non sentire.

Data
Evento
Dicembre 2008
Nascita del comitato CCIRM
Gennaio 2009
Inizia la raccolta delle oltre 3.000 firme pro interramento
10 Febbraio 2009
Serravalle presenta in città il progetto preliminare in sala consiglio
10 Febbraio 2009
Proposta di Tavolo Tecnico aperto a cittadini e associazioni, da parte di AD Serravalle Di Marco
Marzo 2009
Candidatura tecnico depositata a Marzo 2009 in AC
9 Marzo 2009
Prima assemblea pubblica CCIRM al “Falcone & Borsellino”
11 Marzo 2009
Dossier firme consegnato a Presid. Provincia Milano, F. Penati, al “Falcone & Borsellino”
Fine Marzo 2009
Volantinaggio alla “Fiera di Primavera”
3 Aprile 2009
Cons. Com. Padernese vota l’interramento all’unanimità
Fine Aprile 2009
Incontro a Palazzo Isimbardi col Presidente Penati
Fine Aprile 2009
Disponibilità a delibera per Tavolo Tecnico pro-interramento
Maggio 2009
Incontri con candidati Presidente Provincia (M. Gatti, E. Marcora)
Maggio 2009
DGP istituisce il Tavolo Tecnico per le criticità padernesi del progetto
Giugno 2009
Elezioni Comunali e Provinciali
Giugno 2009
Lettera al neo sindaco Alparone per apertura Tavolo Tecnico
Luglio 2009
Interrogazione del consigliere Gatti e conseguente risposta scritta, negativa, sul Tavolo Tecnico da parte dell'assessore De Nicola
Settembre 2009
Sterile incontro con neo-Ass. provinciale ai Trasporti, G. De Nicola
Settembre 2009
Volantinaggi a Calderara; iniziano ad apparire striscioni di protesta
Ottobre 2009
Mail Bombing ed i Verdi “prendono” la collina UNES
Novembre 2009
Definito nuovamente il Tavolo Tecnico
Novembre 2009
Risposta del Sindaco di Paderno che, dopo la revisione delle modalità di partecipazione, apre al Tavolo Tecnico
19 Nov. 2009
Incontro “politico” di apertura del Tavolo Tecnico, senza CCIRM
Dicembre 2009
Parte il Tavolo Tecnico (con 6-8 mesi di ritardo!!!)
Dicembre 2009
Prima proposta progettuale di tracciati Rho Monza + Mi-Meda interrati, da parte del CCIRM, con deposito proposta di PRG
Dicembre 2009
Proposta di nuovo parco urbano di collegamento tra Grugnotorto, Seveso e Balossa (nessuna risposta a riguardo ricevuta)
Gennaio 2010
TV: “Buongiorno Regione” (Rai TRE regione) più volte parla di noi
Febbraio 2010
Volantinaggi presso Scuole e stazioni ferroviarie padernesi
Febbraio 2010
Assemblea pubblica con CCIRM e Amm. Comunale - presentazione progetto Allegro/CCIRM, con parco Fotovoltaico, condiviso dalla AC
Febbraio 2010
Presentazione Interramento e Metrotramvia a Calderara
Marzo 2010
Presenza alla “Fiera di Primavera”; iniziativa Magliette Interramento
Marzo 2010
Elezioni Regionali e fine del Tavolo Tecnico
Aprile 2010
Serravalle presenta in città il progetto interramento in sala consiglio
5 Maggio 2010
Assemblea pubblica CCIRM al “Falcone & Borsellino”
Maggio 2010
Progetto interramento di F. Allegro presentato anche a Cinisello
12 Maggio 2010
Il CCIRM ascoltato in audizione alla Comm. Trasporti della Provincia
15 Maggio 2010
Il CCIRM riprende la Collina UNES con un’azione dimostrativa
22 Maggio 2010
Grande manifestazione cittadina “La salute non ha prezzo!”
27 Maggio 2010
Comm. Trasporti in trasferta a Paderno sui luoghi della Rho-Monza
Fine Maggio 2010
Consegnata lettera al card. Tettamanzi, arcivescovo di Milano
Fine Maggio 2010
Finalizzazione censimento dei bambini
Giugno 2010
Invio censimento Bambini a Presidenza Repubblica, Europa, ONU
Giugno 2010
Censimento consegnato al Parlamento Europeo a Strasburgo
Luglio 2010
Incontro in Villa Gargantini con Polo Civico
Luglio 2010
TV: servizio su TGLombardia (Telelombardia)
Luglio 2010
Preparazione azione legale
Settembre 2010
Incontro consiglio provinciale: consegna Coppa Uffa
Settembre 2010
La maggioranza in Provincia ribadisce “NO interramento”
Settembre 2010
Camion Vela informa i Padernesi sui rischi del progetto Rho-Monza
30 Sett. 2010
Richiesta di intervento in CC al Falcone e Borsellino
5 Ottobre 2010
Presentazione da parte del CCIRM della "carta dei 5 punti", oltre al ricorso, per azionarsi per l'interramento
Ottobre 2010
Ecofestival: mostra informativa del CCIRM
Ottobre 2010
Volantinaggio alla Fiera di Dugnano
Ottobre 2010
Ancora una mozione unanime pro-interramento al Cons. Com.
Novembre 2010
Commissione Territorio - partecipazione CCIRM su tema Rho-Monza e istruzione del ricorso con mandato all'avv.to Pagano
Novembre 2010
Intervista al dott. Paolo Crosignani (Istituto dei Tumori)
Novembre 2010
Incontro con i Parlamentari a Paderno Dugnano
Dicembre 2010
TV: servizio su TGN (Telenova)
Dicembre 2010
Incontro e rete con Comitati Pedemontana -Seveso, Cesano, Bovisio
Dicembre 2010
Incontro e rete con Comitato interramento Novate Milanese
Dicembre 2010
Incontri e supporto ad espropriandi
Dicembre 2010
Sostegno a petizione “De Nicola dimettiti”
Dicembre 2010
Attesa di incontro tra CCIRM e avvocato Pagano, nominato dalla AC


Non ci sarà mai nessuna autostrada Rho-Monza per Paderno Dugnano che non sia quella pensata in interramento!

f.to CCIRM – Comitato Cittadini per l’Interramento della Rho-Monza

domenica 19 dicembre 2010

ACCADE

Accade che la scelta elettorale, effettuata a giugno 2009 e poi nel 2010, ha portato con sé delle conseguenze. Accade che chi riteneva che le conseguenze potessero essere solo positive (il "voltiamo pagina"), si sbagliava... e si sbagliava anche chi diceva "Tanto sono tutti uguali", perché se era l'inerzia ciò che ci si aspettava, inerzia non è stata.
Fossimo fatalisti, potremmo parlare di sorte avversa, ma tuto ciò che è accaduto e  che sta accadendo alla nostra città (riduzione dei servizi alla cittadinanza, minaccia inceneritori, incendio e strage Eureco, crisi occupazionale, avanzata prepotente della Rho-Monza, aumento della TARSU e delle tariffe dei servizi a domanda individuale, ciclabili incurate e in stallo, vicenda n'drine e sfregio al Falcone Borsellino, strade indecenti dopo la nevicata, avanzata della privatizzazione dell'acqua...) ha delle responsabilità precise. Non tutte amministrative, s'intende, ma conta la capacità, il peso e il tipo d'interessi curati da parte di chi c'è a governare. Questo è fuori discussione.

In questo periodo siamo stati assenti dal web.
Non che si sia spariti. Essere assenti dal web non significa che si è smesso di partecipare e di portare il nostro contributo alle battaglie che si stanno conducendo per il bene comune.
Sono proprio le questioni che investono la nostra città e i nostri cittadini che ci hanno portato a condividere queste riflessioni coi nostri lettori.
Gli ecologisti, a seguito dell'esito delle ultime tornate elettorali, non sono più all'interno delle istituzioni. Per ciò che ci riguarda (siamo in Lombardia) non siamo rappresentati in Comune, alla Provincia, in Regione e in Parlamento. Questo per noi è un problema.
Al di là delle questioni di visibilità e della necessità d'intensificare l'attività di militanza sul territorio per riuscire a dare peso alle questioni che riteniamo prioritarie, abbiamo il problema di non poter sostenere in sede istituzionale quegli interessi di parte che sentiamo nostri e che rappresentiamo. Non possiamo in pratica pesare nei processi decisionali e ci accorgiamo che anche le forze politiche che con noi hanno sostenuto posizioni e battaglie comuni (forze che invece nelle istituzioni ci sono) faticano ad essere sufficientemente incisive e a dare rilevanza a tutto ciò che noi riteniamo importante.
Sarebbe andata così con la Rho-Monza se al posto dell'assessore provinciale De Nicola ci fosse stato un ecologista? Sarebbe andata così con il Contromano e su altre mille quesioni che investono amaramente la nostra città? Forse su qualcosa avremmo fatto meglio e su altro, per noi meno rilevante, peggio. Ma non c'è dubbio: siamo più utili dentro le istituzioni che fuori. Attenzione: usiamo qui la parola utilità per parlare dell'efficacia. Siamo meno efficaci se siamo fuori dalla istituzioni, nonostante si intensifichi il lavoro, questo è un dato. Ma ciò per cui ci spendiamo è utile al bene comune e l'attività che svolgiamo, dentro e fuori dai comitati, dalle associazioni, come singoli cittadini e come gruppo politico, è utile.
Vogliamo solo qui richiamare ciascuno alle proprie responsabilità, senza nascondere il senso di frustrazione che viviamo come ecologisti, assieme a quanti come noi condividono gli stessi principi, di fronte al fatto che su certe questioni (come la salute, la sicurezza, il lavoro, la qualità dell'aria, dell'acqua come bene comune, del territorio come bene finito e limitato... come il diritto di tutti gli esseri viventi di vivere in maniera dignitosa..), si stanno operando delle scelte che ci faranno solo del male ("ci" sta per tutti, anche per coloro che decidono).
Noi ci siamo e continueremo a lavorare, sentiamo però l'esigenza di intraprendere azioni volte ad operare sul senso critico e sulla capacità di scelta delle persone.
Questo non è un proposito. E' una scelta, su cui stiamo lavorando e lavoreremo nel prossimo anno.

se l'ONU non basta più

di Vincenzo Ferrara
L'accordo di Cancun ricco di dichiarazioni di principio, ma povero di contenuti attuativi, se da una parte tenta di ridare fiducia nella efficacia di negoziati internazionali multilaterali, suona dall'altra parte come un campanello di allarme per tutto il tempo finora speso per conseguire risultati non essenziali. Ma la Conferenza di Cancun, cosi quella passata di Copenhagen, deve farci riflettere anche su queste grandi riunioni multilaterali con migliaia e decine di migliaia di delegati, summit che rischiano ormai di diventare le Conferenze degli Zombi, come le ha definite il Segretario di Stato per l'Energia della Gran Bretagna. leggi tutto

Prossimità e distanza

di Carlo Donolo   
1) Se penso al prossimo – visto dalla mia condizione “comune” di piccolo-borghese in città – lo vedo come figura distante: vittima dello tsunami o di una carestia, minore al lavoro in India, migrante, barbone. Sono esistenze lontane dalla mia e con le quali ho solo occasionali incontri per strada o in tv.
lo straniero dicembre 2010/gennaio 2011
Questo prossimo distante è però inquietante. E mi costringe a pormi molti interrogativi, più su me stesso che su di loro. 

Allora mi rivolgo al prossimo in senso fisico e anche sociale: vicini di casa, parenti, amici, gente del quartiere, colleghi. Non li vivo come prossimi se non per la frequenza degli incontri, ma il fatto stesso che con loro ci siano scambi dal mercantile al futile suscita sentimenti ambivalenti: più spesso li sento distanti e li terrei anche volentieri a distanza.
2) Per parlare di prossimo occorre interrogarsi sulle esperienze dirette che ne abbiamo e su come le elaboriamo. Così si evitano anche gli equivoci del buonismo e dei buoni sentimenti evocabili a poco prezzo. Se il prossimo non deve lasciare indifferenti deve esigere invece un costo emozionale e imporre una riflessione. E pensare il prossimo non lo si può fare con categorie astratte, ma con quelle elaborate nel mondo della vita e radicate nella propria biografia. Inoltre devo sempre anche pormi la domanda inversa: ma io di chi sono il prossimo, c’è qualcuno che mi considera tale?
"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck