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lunedì 27 febbraio 2012

PACIFICAMENTE NO TAV

Angelo Bonelli 27 febbraio 15.53.09
Esprimo preoccupazione e apprensione per le sorti dell vita di Luca Abbà, c'è una ferocia ideologica da parte di chi vuole realizzare un'opera come la linea veloce trasporto merci in Val di Susa che è inutile perchè doppione di una linea già esistente la Torino -Modane che trasporta merci per 2,5 milioni t/a a fronte di una capacità di 20 milioni t/a, in sintesi è sottoutilizzata. E poi dove taglieremo per reperire i 20 mld di euro ? dalla sanità , dal trasporto pubblico, dalla ricerca dalla scuola ? Tanta ferocia ideologica da chi vuole costruire a tutti i costi un'opera inutile .... Fermiamoci e ragioniamo

RHO-MONZA: per il Ministero bisogna attendere che la gara sia conclusa

Dal C.C.I.R.M.
Il Sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e ai trasporti, Guido Improta, ha risposto ieri, purtroppo in modo ancora non soddisfacente, all'interrogazione parlamentare presentata dall'on Rondini Marco (LNP) il giorno 14/12/2011 sul tema Rho-Monza.LEGGI TUTTO

ATTENZIONE: CORMANO - ASSEMBLEA IKEA SPOSTATA AL 7 MARZO

L'Assemblea pubblica IKEA: inizialmente prevista per Giovedì 1 Marzo è stata spostata a 
 Mercoledì 7 marzo 2012 alle ore 21,00. 
 

mercoledì 22 febbraio 2012

TRAM -"VIA" CON LA FERMATA "FUTURMM3" : COSi' DICEVA TONELLO SOLO QUALCHE MESE FA...

Domani sera alla riunione in Quartiere a Cassina Amata, che ricordiamo è alle ore 21,00, potremmo chiedere all'Assesore Tonello se è ancora dell'idea che ha ben espresso quache mese fa in un'intervista che Pier Mastantuono de Il Cittadino gli ha fatto e che vi invitiamo a leggere più sotto. 
Oltre alla discutibilissima idea di chiudere la linea del tram per sostituirla con autobus o filobus... l'idea dell'interscanbio MM3 e dei parcheggi a Villaggio sulla Via Nazario Sauro è davvero "notevole"!


Il Cittadino
Sabato 19 marzo 2011

L’Amministrazione Alparone torna a dirsi favorevole al prolungamento della metropolitana Linea 3 fino a Paderno Dugnano, con un no deciso alla riqualificazione della tranvia Milano-Limbiate. A pochi giorni dall’inaugurazione della fermata Comasina della MM3, prevista per aprile, l’assessore Andrea Tonello
torna sull’idea, che tra l’altro era già presente nel programma elettorale con il quale Alparone ha vinto le elezioni comunali nel 2009. «Quanto prima, spiega Tonello, proporremo agli organi competenti l’idea di mettere in cantiere il prolungamento della Linea Gialla, chiedendo di accantonare definitivamente la riqualificazione della tranvia». L’idea che sarà sottoposta alla Provincia di Milano permetterebbe di abbattere i costi dell’intervento: la fermata della metro arriverebbe fino al confine tra Cormano e Paderno
Dugnano, in zona Villaggio Ambrosiano. «Il trenino, prosegue l’assessore, potrebbe essere sostituito da un filobus o da un bus in grado di connetterei Comuni a nord con la nuova stazione. Sicuramente, un intervento così concepito consentirebbe un abbattimento delle spese preventivate per il progetto della metrotranvia». I vantaggi sarebbero indubbi anche dal punto di vista urbanistico, eliminando tutte quelle criticità che sarebbero inevitabili nel caso di un intervento di riqualificazione della linea tranviaria: «E’ infatti impossibile predisporre il doppio binario del tram lungo tutta la tratta e il progetto attuale parla di alternanza tra binario singolo e binario doppio». Con il passaggio in sotterranea quindi, si verrebbero ad eliminare tutte quelle problematiche dovute alla forte urbanizzazione della zona lungo la Comasina. «Mancano due chilometri, conclude Tonello, noi proponiamo un collegamento più rapido, economico e mettiamo a disposizione la possibilità di utilizzare aree dismesse per fare un deposito dei treni e un parcheggio di interscambio». L’area che potrebbe essere strategica in questa visione, è quella attorno a via Nazario Sauro, pressoché tutta di proprietà comunale e quindi senza grossi problemi di acquisizione.

Pier Mastantuono 
la pagina de Il Cittadino dove era stata pubblicata la notizia

LA NOSTRA SOLIDARIETA' E VICINANZA AL COMANDO DI POLIZIA LOCALE PER QUANTO ACCADUTO NELLA NOTTE DI IERI

La violenza è sempre da condannare, al di là delle ragioni e delle forme con cui si manifesta.
Esprimiamo preoccupazione per quanto accaduto ieri notte al Comando di polizia Locale di Paderno Dugnano,  una preoccupazione che sia fa ancor più profonda se si associa ciò all'atto intimidatorio subito pochi giorni dall'Assessore Di Maio, al quale rinnoviamo la nostra solidarietà, che detiene, tra le altre, proprio la delega alla Polizia Locale.
 
Invitiamo i cittadini ad aderire all'appello lanciato dal Sindaco per la partecipazione alla fiaccolata di solidarietà per la Polizia Locale che si terrà venerdì sera alle 20.30 in piazza della Resistenza davanti al Comune per poi raggiungere in corteo il Comando della Polizia Locale.

Di fronte ad episodi di questo tipo la Comunità ha il dovere di rispondere in maniera coesa, compatta e solidale. E' la migliore risposta.



Di seguito la notizia di oggi pubblicata on line da "IL GIORNO"
Bomba contro la polizia locale Paderno Dugnano, paura nella notte

250 grammi di polvere da sparo e una tanica di benzina, secondo le prima informazioni. Molti danni ma data l'ora nessun ferito. Indagano i carabinieri. Venerdì una fiaccolata di solidarietà leggi tutto...

martedì 21 febbraio 2012

LA SOLUZIONE PER LA LINEA MILANO-LIMBIATE

La notizia, oggi pubblicata su IL GIORNO a firma Simona Ballatore, è la conferma della sospensione del provvedimento di chiusura della linea tramviaria Milano-Limbiate che era stata prospettata per il 25 febbraio.

Il progetto di messa in sicurezza prevede interventi subito di rinforzo di punti nodali come la rampa di salita a Mombello, il ripristino del semaforo a Varedo in Piazza Panceri. per l'estate sono previsti piccoli interventi di manutenzione che riguarderanno anche Paderno Dugnano. I lavori, che saranno effettuati nei fine settimana, partiranno a marzo da Limbiate per arrivare a Paderno Dugnano a giugno. In questi mesi nei punti più critici, sarà ridotta la velocità fino a 20km/h. 
 Fondamentale per l'esito il ruolo dei Comuni di Limbiate, Milano e di ATM, nonchè del Comune di Senago che ieri ha effettuato il sopralluogo con gli altri assieme ai tecnici di ATM, Ministero e della provincia di Milano e di Monza e Brianza.
Grande assente in tutta la partita il Comune di Paderno Dugnano di cui mai si è fatta menzione, tanto che sorprende,  ma fa anche un po' ridere, il comunicato diffuso oggi in cui il Sindaco si  appunta, da sè, il gagliardetto di vincitore.   
Si ride per non piangere, perchè davvero triste è la figura che ci facciamo tutti noi cittadini, rappresentati da cò tanta e  cò tale amministrazione...

E' passata ormai più di una settimana dall'incontro in Quartiere di Cassina Amata dove siamo andati, assieme ai tanti cittadini preoccupati per la vicenda , a chiedere al vice Sindaco di dirci qualcosa. 
Ci aveva promesso una visita dell'Assessore Tonello. Lui e il Presidente di Quartiere Cristian Gorla sono stati di parola, nei tempi a loro più consoni.. e cioè a soluzione trovata. 
Il Consiglio di Quartiere di Cassina Amata si riunirà giovedì 23 febbraio 2012 alle ore 21.00 per parlare della metrotramvia Milano Limbiate, della situazione attuale e delle prospettive per il futuro. All’incontro parteciperà l'Assessore all’Ecologia, Educazione Ambientale, Trasporti Andrea Tonello

Non sappiamo in quanti lo sanno già, non è che si sia fatta molta pubblicità... Comunque a noi interessa sapere qual'è il contributo concreto e quali sono gli impegni assunti dal Comune di Paderno Dugnano. L'avevamo chiesto l'altra sera a Bogani senza avere risposte definite. Vedremo Tonello...
Ci saremo e diffondiamo l'informazione e l'invio a presenziare. 
Nel frattempo... mano alle vanghe!
Sindaco,   INTERRIAMO!

domenica 19 febbraio 2012

SEGNALIAMO INTERESSANTE APPUNTAMENTO DAGLI AMICI DEL COMITATO PROMOTORE REFERENDUM AREA EX PIRELLI CUSANO MILANINO

Incontro pubblico - Serata a tema
Mercoledi 22 Febbraio Ore 21:00 
Sala Moneta, Via Alemanni 3 - Cusano Milanino

Titolo della serata:
Sei quello che mangi...
sai quello che mangi?


Serata di discussione sula Sovranità alimentare e alternative concrete di produzione e 
distribuzione. 

Interventi di:
- Laura Odelli del Gas Cinisello 
- Barbara Piva del Gas Cusano 
Roberto Giordano di SlowFood 
-
 Massimo Castrini allevatore
 
Giuseppe Vergani 
esponente del DES (distretto di Economia Solidale) Brianza

SALVIAMO IL TRAM! IL PRESIDIO A LIMBIATE

Come scrivevamo la scorsa settimana dopo il 25 febbraio il Tram MIlano - Limbiate sarebbe stato chiuso e le sue carrozze sarebbero state sostituite dai bus.
Le ultime notizie ci dicono che si sono profilate buone possibilità per il mantenimento del servizio.
Importante è stato l'impegno dei cittadini, che si sono mobilitati per primi, oltre all'attenzione posta da alcune delle amministrazioni Comunali, in primis di Limbiate e di Milano che, tramite l'assessore dalla Mobilità e ai trasporti, si è impegnata a stanziare da subito un milione di euro per gli interventi di messa in sicurezza e funzionalità. Non è però ancora ufficiale se la proroga della sospensione sia fino al 2014. Si parla anche di una società privata che sarebbe interessata a intervenire e poi gestire la linea al posto di ATM.
Qui il servizio mandato in onda dal TG REGIONALE ieri sera (dal minuto 7:03).
Restiamo in attesa dell'auspicato incontro con l'Assessore Tonello in Quartiere a Cassina Amata perchè ci spieghi come intende contribuire il nostro Comune al ripristino in sicurezza della linea. 

sabato 18 febbraio 2012

SEGNALIAMO DA MICHELE DOTTI - MOVIMENTO DEGLI ECOLOGISTI RETI CIVICHE E VERDI EUROPEI

Finiamola con le favole ecologiste e pacifiste…

Efficienza-Energetica-edilizia.jpg
Questo non è davvero il momento per parlare di ambientalismo o perderci in utopiche illusioni pacifiste.

Siamo nel pieno di una crisi economica – ed occupazionale – senza precedenti e di questo è necessario occuparsi, seriamente!

Non intendo ripetere qui le analisi già sentite mille volte in questi mesi sulla necessità di risanare il nostro debito e riequilibrare lo spread fra i nostri BTP e gli equivalenti bund tedeschi. Vorrei provare a dare invece un contributo di riflessione su come cercare di mantenere per quanto possibile il denaro, e di conseguenza anche l’occupazione, in Italia.

Per fare questo credo sia utile riflettere un attimo sul saldo della bilancia commerciale italiana, sul rapporto cioè fra le nostre esportazioni e le importazioni dall’estero.

Questo aspetto assume un ruolo davvero decisivo in un mercato globale che si muove sempre più su una dimensione internazionale.leggi tutto

ACQUA BENE COMUNE - IMPORTANTE

perchè venga modificato lo Statuto Comunale inserendo il principio che l'acqua è un bene comune, un diritto universale non assoggettabile a meccanismi di mercato
 COMUNICATO STAMPA

Regione e Provincia mantengono normative e delibere tese alla privatizzazione dell’acqua.
La mobilitazione continua a livello locale.

Il Comitato “Acqua Bene Comune” di Paderno Dugnano chiede alle istituzioni coerenza con il risultato referendario in particolare chiede al Comune di Paderno Dugnano di modificare lo Statuto Comunale inserendo il principio che l'acqua è un bene comune, un diritto universale non assoggettabile a meccanismi di mercato.

Invitiamo la cittadinanza a firmare i moduli di questa richiesta al Sindaco ed al Consiglio Comunale, presso i presidi che verranno organizzati sul territorio.

E' sempre possibile firmare presso la sede della Bottega di Commercio Equo e Solidale "Effetto Terra" in via Gramsci 45 (cortile interno) nonché, elettronicamente, presso il sito internet del comitato www.acquabenecomunepadernodugnano.org.

Per il Comitato di Paderno Dugnano difendere l’acqua dalla sua privatizzazione significa rivendicare il diritto ad avere una società basata sul bene comune.
Si scrive acqua, si legge democrazia

I moduli firmati vanno consegnati a "Effetto Terra" o chiamando il cell. 328.2339017
scarica qui il volantino

RHO-MONZA : IL COMITATO CHIEDE LO STOP DELLA GARA APERTA

Già si diceva, qualche mese fa, che il problema vero era la gara aperta dalla Provincia per il progetto esecutivo. In questi mesi i cittadini dei Comitati, i Comuni, con Sindaci e Assessori, e i Consiglieri Provinciali impegnati nella partita, hanno continuato a giocare  la partita, sapendo che sullo sfondo c'era il problema della gara aperta di non facile soluzione, per le implicazioni onerose che si sarebbero poste per la Provincia in caso si fosse deciso per la sospensione. Avevamo più volte detto che questo era il concreto nodo da sciogliere, motivo per cui dicevamo che la situazione aveva del paradossale: tutti si esprimevano per una soluzione diversa e migliore, ma nei fatti quell'altra soluzione, quella del "mostro" procedeva, senza che nessuno la fermasse. K. Gibran dice questo sull'ovvietà delle cose: " L'ovvio è quello che non si vede mai, finchè qualcuno non lo esprime con la massima semplicità". Forse era implicito che la gara dovesse essere fermata, ma nessuno l'ha mai detto in modo chiaro e diretto. Il Comitato lo fa. Cosa risponderanno le istituzioni interpellate? Temiamo che, poichè è ancora una questione di "denaro", le risposte non saranno così immediate. La faccenda che si pone è "tecnica" e procedere con la chiusura della gara comporterà scelte coraggiose che crediamo però vadano fatte tutte. La gara poteva non essere aperta, visto che già a vari livelli ci si era espressi negativamente sul preliminare. La Provincia di Podestà e Serravalle hanno invece ritenuto di dover procere comunque, in barba ai Comuni, al saccheggiamento dei territori e alla salute dei cittadini... Hanno sbagliato? Paghino le conseguenze e si assumano la responsabilità di portare avanti il giusto, la volontà espressa da tutti.  Di seguito quanto diffuso dal Comitato Cittadini Interramento Rho Monza, ieri.


 






NESSUN DORMA     Venerdì 17 Febbraio 2012 12:35
Cheto cheto il nostro Consiglio Provinciale, con la ormai nota mozione M/124/2011, ha sancito la preminenza dell’interesse pubblico all’aver garantito il diritto alla migliore progettualità possibile in tema di salute pubblica. E poi? E poi il nulla… Perlomeno nulla di scritto!.. Nulla sul versante Delibere Provinciali, Regionali nè tantomeno da Serravalle e dalla Stazione Appaltante. E la gara? La gara prosegue spedita (per gli standard italiani..) sui binari pensati e studiati sulla scorta di quel progetto preliminare che tanto ha fatto discutere.
Dunque la domanda sorge spontanea: qual è la strategia? Quali sono i passi indispensabili che dovranno accompagnare questo cambiamento di rotta sulla soluzione progettuale che ribadiamo, è tutt’ora alla base di una procedura concorsuale sulla quale nessuno pare aver mai pensato di intervenire? Nessuno sembra aver chiare le idee su quanto si debba fare per “raddrizzare” questo progetto, certo è, che intervenire in procedimenti in corso non è mai semplice.
Partendo da questa analisi, il Comitato ha voluto rompere il silenzio di questi mesi proponendo ufficialmente a tutti gli Enti e Società coinvolte il blocco della procedura di gara.
CLICCA QUI PER SCARICARE LA LETTERA INOLTRATA ALLE ISTITUZIONI
I presupposti per quella che riteniamo possa rappresentare la tanto auspicata “via d’uscita” all’impasse che sembra paralizzare tutti i soggetti interessati ci sono tutti, ovvero:
  1. -  esclusa la Regione, tutte le istituzioni coinvolte nella riqualifica della Rho-Monza hanno espresso la loro perplessità verso la qualità del progetto preliminare;
  2. -  la Provincia si è espressa positivamente (con la mozione sopra citata) verso la possibilità di un progetto alternativo a quello preliminare;
  3. -  in un periodo dove si parla tanto di evitare sprechi, questa ipotesi consentirebbe di risparmiare i soldi di eventuali penali;
  4. -  l'eliminazione di questa "spada di Damocle" consentirebbe la valutazione della questione con minor pressione e maggior lucidità, arrivando, probamente anche in tempi brevi, ad una soluzione condivisa.
Certo il Comitato non intende in alcun modo sostituirsi o sovrapporsi a quelle strutture proprie dei Soggetti coinvolti che programmano ed analizzano le opzioni percorribili, ma quanto pubblicato quest’oggi vuole rappresentare lo strumento attraverso il quale dar vita ad un percorso certo, che possa ovviare agli errori ed alle mancanze commessi in passato. Si vuole dunque proporre una strategia senza, di contro, vincolare alcuno nel percorrerla. Se esiste già una disegno d’uscita diverso da quello proposto, ben venga! È giusto però che questo sia spiegato ai cittadini ed ai Comitati che tanto hanno speso per sostenere l’idea progettuale alternativa.
Tutto questo perché un giorno nessuno possa dire: “Non ne eravamo a conoscenza…” e ancora “Le tempistiche non consento di …. ”.
Oggi, 17 febbraio 2012, tutti gli attori di questa grande commedia sono stati avvisati. Chi ha orecchie per intendere… questa volta, intenda!

venerdì 17 febbraio 2012

EXPO 2015: WWF E LEGAMBIENTE LOMBARDIA SCRIVONO AI COMMISSARI FORMIGONI E PISAPIA - DA PADERNO DUGNANO COSA SI DICE?

Di oggi è la notizia dell'avvio dei lavori per la Pedemontana nei tempi per EXPO, un intervento che avrà un impatto notevole anche sul nostro territorio, per il flussi di trafficoche andranno ad aggiungersi a quelli che già gravano pesantemente su Milano -Meda e Rho - Monza. A Paderno Dugnano troppo poco si parla di EXPO e delle sue possibili conseguenze se male governata, come pare sia...
Di seguito la lettera che Damiano di Simine, Legambiente, e Paola Brambilla, WWF, hanno inviato ai Commissari Formigoni e Pisapia.
Apriamo una riflessione e difendiamo il territorio.

Illustrissimi Commissari,
con questa lettera aperta vogliamo rendervi partecipi della nostra delusione circa il punto a cui è giunto il percorso di avvicinamento ad Expo 2015: ci riferiamo ai progetti che abbiamo potuto esaminare per la piastra espositiva e le opere connesse.
Due sono gli aspetti che ci preoccupano maggiormente.

Il primo è relativo alle indebite 'scorciatoie' adottate nella valutazione ambientale: già la VAS, valutazione ambientale strategica, è stata condotta in modo rassegnato, senza che scenari alternativi venissero realmente contemplati dalla procedura. Nello studio sottoposto a VIA, valutazione di impatto ambientale attualmente in istruttoria, è presente una vistosa inottemperanza delle norme comunitarie, che impongono giustamente che la valutazione riguardi gli impatti complessivi delle opere, permettendo un confronto tra più ipotesi alternative.
Si è invece scelto di stralciare dalla valutazione uno degli interventi più devastanti, ovvero la deviazione e la parziale copertura del torrente Guisa, che attualmente attraversa l'area espositiva, rinunciando alla naturalità di un corso d’acqua per farne un mero canale di scarico.
Non stiamo parlando di dettagli, ma di indebite scelte, che espongono il nostro Paese al grave rischio che vengano attivate procedure d'infrazione per mancato rispetto di norme ambientali: vale davvero la pena di correre un simile rischio, pur di nascondere sotto il tappeto gli aspetti più critici del progetto? Non è bastata alla Lombardia l'umiliazione di vedersi condannata dalla UE per le stesse ragioni  in occasione di un altro grande evento, i Mondiali di Sci del 2005? Vedremo nascere una nuova generazione di ecomostri, come sette anni fa in Valtellina? E' davvero avvilente, non ce ne vogliate, assistere al ripetersi di sottovalutazioni e imperizie che hanno già valso una pessima figura per la Lombardia sul palcoscenico globale. Di più, di fronte alla paventata minaccia di interessi della criminalità organizzata nell'affare Expo, credete voi veramente che il modo migliore per prevenire intrusioni mafiose sia quello di dimostrare assenza di rigore fin dalle procedure valutative poste dall'Europa a presidio del bene comune?Non possiamo poi fare a meno di confrontare gli attuali progetti con le promesse con cui nacque e si rafforzò la candidatura milanese quale sede dell'Expo.
Quando fu annunciata la volontà di candidare Milano, si prospettò un evento a 'impatto zero': niente traffico, grazie agli investimenti sul trasporto collettivo, elevati standard di efficienza energetica e di produzione da fonti rinnovabili, grandi interventi di compensazione paesaggistica e forestale, una eredità positiva alla città, che a evento concluso avrebbe avuto nuovi spazi verdi. Fu anche annunciata l'istituzione di una consulta ambientale, formata da esperti e rappresentanti di università e associazioni incaricati di seguire passo passo lo sviluppo del progetto.
A 40 mesi di distanza, nulla di ciò è stato fatto. Anzi. Il progetto espositivo si è impoverito fino a diventare una gigantesca piastra lastricata tempestata di padiglioni: una grande fiera campionaria e nulla più. Per realizzarla si scaverà tantissimo e si riporterà nuova terra, per la gioia delle imprese che operano nel settore del movimento terra. E che dire delle infrastrutture di trasporto pubblico e delle compensazioni ambientali e forestali, che avrebbero dovuto realizzare la tanto sognata rete ecologica regionale che i parcheggi di Expo vorrebbero invece cancellare?
Ancora: cosa resterà a Milano dopo l'evento?

Stando all'accordo di programma sottoscritto un anno fa, l'area Expo potrebbe accogliere oltre due milioni di metri cubi di nuove edificazioni: una quantità di cemento tale da non lasciare nemmeno lo spazio verde necessario ai bisognini dei cani. Eppure con i referendum civici i milanesi, in larghissima maggioranza, hanno detto forte e chiaro che proprio lì c'è bisogno di un parco. Ed hanno ragione: tra i nuovi volumi del dopo Expo, quelli di Stephenson, Cascina Merlata e Città della Salute, in quel quadrante urbano la cosa che più servirà sarà un vero, grande parco urbano.

Molto, troppo tempo è passato infruttuosamente. Non è ancora troppo tardi per correggere la rotta: le associazioni ambientaliste si aspettano ancora molto.
E molto si può fare puntando su una maggior sobrietà, che sarebbe compresa da tutti visto il frangente economico, che dia spazio a reali alternative – pur nel rispetto dei noti vincoli del BIE – che riportino la sostenibilità dell'evento dal punto di vista dell’impatto sul territorio, anche decidendo un futuro dell'area maggiormente rispettoso della volontà espressa dai milanesi. 
Cordiali saluti
Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia
Paola Brambilla, presidente WWF Lombardia

mercoledì 15 febbraio 2012

ELISABETTA PATELLI - COPORTAVOCE VERDI LOMBARDI - SU FORMIGONI E LE SUE MIRE SU SCUOLA e RECLUTAMENTO SUPPLENTI

Le vergognose manovre di Formigoni e del mondo che egli rappresenta e ben tutela nei confronti della scuola pubblica sono disgustose. E' necessario, anzi doveroso, che il Governo, Ministro Profumo in primis, ponga un immediato stop alle brame del governatore lombardo e si ponga a tutela, come suo dovere, della Costituzione.
Dopo aver fatto di tutto in questi anni per sfiancare l'istruzione pubblica e ingrassare la scuola privata, ora si passa all'attacco finale: da una parte con la continua contrazione delle cattedre e le classi pollaio, si riducono i docenti precari, ma anche a cascata quelli di ruolo, e dall'altra si vuole ora sostituire il corpo docente sopravvissuto con insegnanti (ndr: evidentemente) di gradimento "ciellino".
ll riferimento all’autonomia responsabile, citata nel decreto sulle semplificazioni, riguarda il fondo a disposizione delle scuole per le loro attività, non certo per gli insegnanti, il cui reclutamento è regolato da normative nazionali uguali per tutti, dalla Lombardia alla Sicilia. Immagino che le regole per il reclutamento "a chiamata" di questi insegnanti dovrebbero essere decise da Formigoni, invece le risorse per pagarli certamente resterebbero pubbliche.
Siamo già, come personale della scuola pubblica, in trincea da un pezzo, ma e' veramente ora di dire basta.

INIZIATIVA SABATO 18 FEBBRAIO A LIMBIATE PER IL TRAM MILANO - LIMBIATE

Dal comunicato diffuso ieri da ATM si evince che l’USTIF (l'Ufficio Speciale Trasporti a Impianti Fissi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) aveva dato indicazione di procedere alla chiusura della linea il 23 gennaio 2012 se non dando inizio ai necessari interventi. Il Comune di Milano sarebbe stato orientato a concorrere a sostenere l’impegno di coprire gli oneri per la manutenzione straordinaria secondo un’ipotesi di soluzione che  è stata sottoposta ad USTIF oggi in un incontro con ATM, Provincia di Milano e Comune stesso. Non ci sono al momento notizie in merito all'incontro. L'unica notizia è un comunicato diffuso dal PD  che riporta nuovamente la notizia della chiusra del 25 febbraio. Forse l'ipotesi di soluzione in discussione oggi non ha trovato soddisfazione tra le parti, o, come credamo sia più probabile, quel "concorrere" deve avere la partecipazione non solo del Comune di Milano ma anche degli altri Comuni della linea e della Provincia. 
VI SOLLECITIAMO A PARTECIPARE ALL'INCONTRO che già Gianfranco Massetti  ci aveva segnalato in un commento su questo blog.
Sabato 18 febbraio 2012, ore 15.00
Piazza del Municipio, via Monte Bianco 2- Limbiate

Presidio davanti alla fermata di Limbiate Centro organizzato dall'Amministrazione comunale limbiatese


Programma:
Ritrovo nel piazzale del Comune, via Monte Bianco 2
Incontro del Sindaco di Limbiate con giornalisti e cittadini
Iniziativa pubblica dell´Amministrazione comunale per presentare le proposte di valorizzazione e rilancio del nostro tram
- salvare la linea attuale;
- sollecitare l´avvio dei lavori di trasformazione in Metrotranvia;
- promuovere il progetto di collegamento della futura metrotranvia con la linea ferroviaria FNM Saronno Seregno;

SEGNALIAMO INCONTRO SUL PROGETTO IKEA A CORMANO

Crediamo sia importante che anche chi abita a Paderno Dugnano (ma pure a Bollate, Novate Milanese, Cusano Milanino...) partecipi a questo incontro organizzato dai cittadini di Cormano. La posizione assunta dall'Amministrazione di Paderno Dugnano non implica il non insediamento, considerato che il progetto proposto può essere modificato e rientrare o nel solo territorio di Cormano, o mediare in qualche modo sulle critcità espresse dal Comune di Paderno Dugnano.

martedì 14 febbraio 2012

ASSOCIAZIONE ITALIANA ESPOSTI AMIANTO
 
COMUNICATO STAMPA

Condanna per i responsabili della Eternit:
una sentenza giusta

Il Tribunale di Torino ha condannato a 16 anni gli imputati Stephan Schmidheiny e Jean Louis De Cartier de la Marchienne.
Il reato per cui sono stati ritenuti colpevoli è quello di disastro doloso, omissione volontaria di cautele contro gli infortuni e omicidio colposo.
Riconoscere i responsabili, condannarli con le loro società al risarcimento del danno è stata una giusta decisione.
Una sentenza storica, di indicazione per gli altri numerosi procedimenti in atto per morti da amianto, perchè venga presa a riferimento.
Nel giorno in cui si celebrano i funerali di Oscar Misin, fra i principali fondatori dell’AIEA,  deceduto  per  mesotelioma a causa dell’esposizione all’amianto nel suo luogo di lavoro (Centrale Termica di Turbigo), si riconosce che l’amianto è la causa  della morte di migliaia di ex esposti.
Oscar non ritorna, ma un po’ di giustizia è stata fatta, per questo lo sentiamo ancora fra noi.
 
Torino, 13 febbraio 2012
                                                                                    Armando Vanotto
Fulvio Aurora            
Maura Crudeli  

CHIUSURA DELLA LINEA MILANO - LIMBIATE SOSPESA?

NON GRIDIAMO: "VITTORA"
poichè, se così è, si tratta solo di una "TREGUA"

Se i Comuni della tratta, ATM,  Provincia e gli altri livelli preposti non convengono in tempi brevi ad un accordo per la messa in sicurezza e adeguamento della linea Milano - Limbiate, tra due anni saremo di nuovo a chiedere che non venga CHIUSA.

E' necessario si continui nell'impegno e si eviti ciò che già in passato è successo: sospensione e.. problemi sulla linea nel dimenticatoio.

Occorre fare un piano adeguato che tenga conto anche del problema delle risorse e che, entro i due anni, garantisca ai cittadini la piena fruibilità in sicurezza.

Chiediamo al Comune di Paderno Dugnano d'impegnarsi su questo versante e all'Assessore Tonello di non cancellare la disponibilità data, per bocca del Vice Sindaco Bogani ieri sera,  ad un incontro con i cittadini sulla questione nei prossimi giorni al Quartiere di Cassina Amata.

Capire come s'intende affrontare la questione  nel prossimo periodo è per noi importante, così come avere chiarimenti in merito al fatto se i requisiti minimi di sicurezza sono garantiti.

Di seguito la nota diffusa  sulla NON CHIUSURA DAI LIMBIATESI

Vittoria! Il tram Limbiate – Milano continuerà a funzionare.


Nell'incontro che si è svolto tra il Comune di Milano, la Provincia e i rappresentanti di Atm per trovare una soluzione e impedire la chiusura della linea tranviaria Milano-Limbiate, prevista per il 25 febbraio, l'assessore alla mobilità e trasporti del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, si è impegnato affinchè la linea continui ad esistere.

E' la notizia che attendavamo con trepidazione, soprattutto dopo che il Sindaco di Limbiate, Raffaele De Luca si era speso con tanta determinazione.

Un rischio scongiurato, almeno fino al 2014, un risultato ottenuto anche grazie all'azione dell'amministrazione limbiatese e del suo assessore ai lavori pubblici, Paride Tatti, che proprio nella mattinata di venerdì, nell'incontro con il Comune di Milano, aveva portato la posizione espressa dalla giunta del Sindaco De Luca: “Nessuno tocchi il tram”.

Forti sono state le pressioni partite da Limbiate, tantissimi i contatti formali o meno, con consiglieri regionali e del comune di Milano, finalizzate a far comprendere l'importanza di questa linea tranviaria per la nostra città.

Il nostro non è mai stato un impegno finalizzato solo a salvare la tranvia, sappiamo bene che questo è solo il primo risultato e se anche fondamentale, non ci si può considerare arrivati.

Il 2014 è dietro l'angolo; è quindi necessario battere il ferro intanto che è caldo, approfittare delle emozioni rimesse in circolo dallo spavento di perdere il nostro storico “trenino”, e lavorare da subito sul progetto di ammodernamento della linea, cioè la trasformazione in metrotranvia e, per quanto ci riguarda, sul collegamento con la ferrovia FNM Saronno Seregno.

Per quanto ci riguarda quindi, la manifestazione che il Sindaco Raffaele De Luca ha promosso per sabato 18 febbraio, alle ore 15.00 davanti al Comune di Limbiate deve essere mantenuta, cambia solo lo slogan. Da “Salviamo il tram” a “Rilanciamo il tram”.

Partito Democratico, Lista "Limbiate Solidale", Sinistra per Limbiate, Italia dei Valori, Lista "Città Viva"


lunedì 13 febbraio 2012

LA PARTECIPAZIONE ALLA RIUNIONE DI QUARTIERE PER CHIEDERE DELLA LINEA MILANO - LIMBIATE: BUONI I PROPOSITI, MA NESSUN IMPEGNO CONCRETO

Dopo aver ascoltato da parte del Vice Sindaco Bogani la presentazione del Piano di Lottizzazione “C.12” di via Pasubio (e le osservazioni dal pubblico, un po' inutili, come la stessa presentazione al quartiere, considerato che l piano presentato è già approvato e non è possibile apportare alcuna modifica), Il Presidente Gorla, e lo stesso Bogani, mantenento la parola data a inizio riunione, hanno dato spazio ai numerosi cittadini (da quanto tempo il quartiere non era così pieno?!) intervenuti per la vicenda della chiusura della linea Milano Limbiate. 

Qual'è stato l'esito dell'interlocuzione con il Vice Sindaco? 
 In estrema sintesi: 
  • Il Vice Sindaco ha ribadito l'interesse dell'Amministrazione Comunale, già espressa nel comunicato di ieri del Sindaco,  a che la linea non venga chiusa. 
  • Ha più volte sottolineato che non si intende realizzare il progetto di riqualificazione che era stato prospettato, ma di impegnarsi perchè venga fatta la manutenzione necessaria perchè venga messa in sicurezza.
Non ha risposto alle seguenti domande: 
    1) cosa intende fare il Comune considerato che ATM ha da tempo sospeso i tram la domenica per fare manutenzione e manutenzione evidentemente non è stata fatta. I cittadini hanno avuto ridotto un servizio che non è stato controbilanciato. Esiste un danno materiale...!

    2) se si assumeva l'onere  (e l'onore) di riportare al Sindaco e alla Giunta la richiesta, da parte del pubblico presente, di richiedere urgentemente la convocazione di una Conferenza di Servizio con tutti i livelli (Regione, Provincia e Comuni interessati) e ATM, con l'obiettivo di definire e sottoscrivere in tempi rapidi di un accordo tra le parti riferito agli impegni di ciascuno (tempi e denaro) perchè la linea venga effettivamente messa in sicurezza e non abbandonata per passare sul trasposto su gomma. 

    Il Vice Sindaco (oltre a non perdere occasione per dire quanto ha lavorato male chi l'ha preceduto), ha detto che: 
    • l'impegno dell'amministrazione c'è e questo è sufficiente. 
    • l'Assessore Tonello sta seguendo la vicenda ed è informatissino (ma com'è che c'è stato un comunicato stampa solo dopo che ci si è mobilitati? Non voleva informare..?) e che presto, non appena sarà in grado e se avrà dei numeri (i costi), sarà ben lieto di venirci a trovare nel quartiere di Cassina Amata (ma dovrebbe per lo meno andare almeno anche al Villaggio Ambrosiano..) 
     Dai discorsi fatti, trapelava alla fin fine una convinzione un po' fragile nel perseguire l'obiettivo "messa in sicurezza" motivata dal non poter confermare l'impegno "perchè finchè non si sanno i costi.."
     Come ha fatto notare dal pubblico Diego Spinello, i soldi per costruire strade, autostrade, ponti e mostri (vedi Rho-Monza) ci sono sempre. Per gli interventi su treni e altro trasporto su ferro .. non ci sono mai!  
    Questo è un problema di scelte politiche. Scelte che sono "sostanza". 
    Cosa dice l'amministrazione su questo?
    Bogani non ha risposto. 

    Comunque, dalle notizie girate oggi in giornata, grazie al grande lavoro che stanno facendo i pendolari, pare che la data del 25 febbraio non sia più certa perchè si è aperta la discussione e si sta valutando come fare. Ma il problema non si risolve se non c'è l'impegno di tutte le parti, e quindi anche del nostro Comune.

    Invitiamo quindi, come hanno fatto i pendolari in mobilitazione,  a non abbassare la guardia e a continuare a sollecitare l'attività dei nostri amministratori nella direzione auspicata. Non stiamo insomma ad  aspettare che Tonello venga a dirci qualcosa! 

    Per chi non l'avesse ancora fatto, invitiamo a firmare la petizione on-line    http://www.firmiamo.it/salviamo-il-tram-storico-della-comasina

    SENTENZA ETERNIT: IMPORTANTISSIMA

    L'IMPORTANTE SENTENZA ARRIVA proprio qualche giorno dopo l'annuncio della morte di Oscar Misin, uno dei tanti lavoratori che l'amianto ha ucciso. 
    Oscar si era molto impegnato per la prevenzione, l'informazione e la battaglia per il riconoscimento del danno subito e perchè fosse fatta giustizia per quanti, come lui, hanno subito le drammatiche conseguenze dell'esposizione all'amianto. 
    Faceva parte di AIEA, l'Associazione Italiana Esposti all'Amianto, ed aveva  aiutato a costituire proprio la sezione di Paderno Dugnano. 
    Creadiamo che questo possa dirsi anche un gran giorno a sua memoria, e ci auguriamo sia solo l'inizio.

    Di seguito alcune note diffuse da Angelo Bonelli sull'esito della sentenza di oggi su ETERNIT 
    "Una sentenza importantissima per il diritto alla salute e deve far riflettere la politica sulla stringente necessità di avviare un processo di conversione ecologica di cicli industriali inquinanti e che sono causa di malattia e morte per tanti cittadini. L'Amianto continua ad essere un'emergenza dimenticata nel nostro Paese che dovrebbe investire di più nella bonifica.In Italia ci sono ancora 2,5 miliardi di metri quadri di coperture di Eternit pari a 32 milioni di tonnellate di cemento-amianto e molte tonnellate di amianto friabile, per un totale di amianto puro di circa 8 milioni di metri cubi. La consistenza fibrosa dell'amianto è causa di gravi patologie a carico prevalentemente dell'apparato respiratorio quali asbestosi, mesotelioma pleurico e carcinoma, polmonari e bronchiali. Le previsioni sono di un aumento di tali malattie che oggi si assestano a 1.600 l'anno di cui circa 1.000 con esiti fatali.
    "In Italia esistono tante altre Eternit dimenticate dalla politica, realtà industriali dove i cittadini si ammalano e muoiono sacrificati in nome del ricatto lavoro contro salute - conclude Bonelli -. Pensiamo al polo industriale e siderurgico di Taranto dove viene prodotta il 95% della diossina italiana o al Polo di Priolo. La sentenza sull'Eternit deve essere un punto di partenza per la tutela della salute e di fortissimo contrasto all'inquinamento". 
    - Angelo Bonelli -

    ... PENSIAMO A QUANTO AMIANTO ANCORA E' DA BONIFICARE ANCHE A PADERNO DUGNANO...!

    DA: IL FATTO QUOTIDIANO - Eternit, la sentenza di primo grado Gli imputati condannati a 16 anni


    I due imputati Stephan Schmidheiny, miliardario svizzero di 64 anni, e il barone belga Louis de Cartier, 90 anni, colpevoli per disastro ambientale e omissione di cautele antinfortunistiche. 30mila euro di risarcimento per ogni vittima
    Sedici anni di reclusione, pagamento delle spese processuali, risarcimenti ai familiari delle vittime e degli ammalati e interdizione dai pubblici uffici. E’ questo il contenuto della sentenza di primo grado del maxi processo Eternit, dove Stephan Schmidheiny, miliardario svizzero di 64 anni, è stato condannato insieme al barone belga Louis de Cartier, 90 anni, per disastro ambientale doloso e omissione dolosa di cautele antinfortunistiche.
    LEGGI TUTTO

    domenica 12 febbraio 2012

    IL SINDACO SULLA CHIUSURA DELLA LINEA MILANO -LIMBIATE

    In una nota diffusa ieri sera, il Sindaco di Paderno Dugnano esprime contrarietà e preoccupazione per la chiusura della linea tramviaria Milano-Limbiate, proponendo un intervento di ripristino in sicurezza.  
    Da come si può leggere, resta ferma la posizione contraria dell'amministrazione al progetto di ammodernamento e trasformazione in metro-tramvia che era stato ipottizzato, prima del suo insediamento, tra i Comuni della tratta, la Provincia, ATM, il Comune di Milano, sulla quale la Giunta Alparone si era espressa negando la disponibilità della quota-parte richiesta per la sua realizzazione.
    Considerati i tempi di crisi e le effettive difficoltà di gestione economica delle pubbliche amministrazioni, crediamo che quella formulata dal Sindaco sia una proposta di buon senso, ma non ci acconteniamo delle parole e delle buone intenzioni.
    Vogliamo impegni concreti ed efficaci 
    perchè in tempi brevi la questione venga risolta 
    senza sia arrecato danno alcuno 
    ai pendolari e all'ambiente!


    Partecipiamo e facciamo circolare la proposta di partecipare 
    LUNEDì 13 FEBBRAIO 
    AL CONSIGLIO DI QUARTIERE DI CASSINA AMATA 
    ALLE ORE 20:45 in Via Corrdori, 16
    per dire ai nostri amministratori 
    ciò che vogliamo e chiedere degli impegni CONCRETI


    Di seguito la nota diffusa dal Sindaco.
    Milano-Limbiate, Alparone: “Non fermatela, rendiamola sicura e pensiamo a soluzioni innovative”
    Paderno Dugnano (11 febbraio 2012). “Fermare la Tramvia Milano-Limbiate per poi attendere che venga riqualificata è un altro modo per non affrontare i problemi e causare solo disagi ai cittadini”. Il Sindaco Marco Alparone interviene così in difesa della linea tramviaria che l’Ustif (l’Ufficio Speciale Trasporti a Impianti Fissi) vorrebbe fermare e sostituire con un’autolinea considerando la tratta su rotaia non sufficientemente in sicurezza.
    “Siamo alle solite – spiega Alparone – dopo anni di abbandono e decenni in cui non è stato speso un euro per ammodernare questa tratta, oggi la si vuole chiudere per evitare rischi e dirottare i passeggeri sugli autobus. E’ vero, serve maggiore sicurezza ma tutti ci possiamo rendere conto che non sarebbe una soluzione transitoria perché gli enti già oggi non possono permettersi di finanziare un intervento da centinaia di milioni di euro e si passerebbe da un rinvio ad un altro. Non credo che stia svelando nulla di nuovo: è quello che è già successo nel nostro circondario e che ha portato a concludere opere quando ormai erano vecchie se non addirittura inutili.
    L’esempio di Cinisello è sotto gli occhi di tutti: dopo quasi dieci anni di cantieri in città per riammodernare la tramvia ora si sta già lavorando per far arrivare la metropolitana. Il Comune di Paderno Dugnano è già impegnato per cinque anni con un finanziamento di 2,5 milioni di euro per la Milano-Seregno, è stato l’unico ad aver già versato una quota ed ancora non sappiamo quando e se partiranno i lavori. Deve accadere lo stesso anche per la Milano-Limbiate con i bus che sostituiranno il tram chissà per quanti anni? Propongo invece di pensare ad un intervento di messa in sicurezza della tratta per una spesa complessiva di 2 o 3 milioni di euro che sarebbe alla portata di tutti, rendendo la Milano-Limbiate attiva e funzionale ancora per molti anni. Finalmente però potremmo iniziare a valutare concretamente il progetto del prolungamento della metropolitana dal capolinea della Comasina fino al nostro territorio lavorando a opere che non guardano al passato ma al futuro delle nostre città. Se si vuole cambiare credo che questa sia la strada da seguire, altrimenti butteremo i soldi in cantieri infiniti per opere che, una volta ultimate, avranno consumato e devastato il territorio e saranno già superate. Impariamo a guardare a quello che succede nel resto d’Europa se non vogliamo rimanere sempre gli ultimi”.
    Il Sindaco
    Marco Alparone

    sabato 11 febbraio 2012

    SEMPRE SULLA CHIUSURA DELLA LINEA MILANO- LIMBIATE

    Abbiamo acquistato Il Cittadino questa mattina che portava in prima pagina la notizia, ripresa poi nelle pagine interne (p.35) dove le si dedica ampio spazio.
    Scriviamo dell'argomento nuovamente perchè lo riteniamo di particolare importanza e per fare ordine nelle notizie confuse scorse di bocca in bocca soprattutto nella giornata di ieri.

    La chiusura delle linea è prevista per il 25 febbraio, sabato. L'impatto reale lo si avrà da lunedì 27, quando il pendolarismo settimanale riprenderà il suo corso. 

    1) LA MOTIVAZIONE DATA ALLA DECISIONE DI CHIUSURA
    L' Ufficio speciale trasporti a impianti fissi - USTIF,  organo periferico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano, ha inviato ad ATM, gestore della linea (che è di proprietà della Provincia) una comunicazione perchè la linea venisse chiusa per la mancanza dei requisiti minimi di sicurezza. 

    PRIMA DOMANDA 
    Perchè, se non ci sono i requisiti minimi di sicurezza, la linea non è stata da subito interrotta? Vuol dire che chi sta viaggiando oggi corri seri rischi per la sua incolumità? Preoccupante... e anche passibile di CLASS ACTION nei confronti di ATM e di tutti gli altri organismi coinvolti..

    SECONDA DOMANDA
    Chi ha il dovere di garantire la sicurezza sulla linea? Perchè non l'ha fatto? Perchè non è in grado di porvi rimedio senza recare danno agli utenti?

    TERZA DOMANDA
    Si tratta di una "sospensione" in attesa del ripristino in sicurezza della linea o di una chiusura definitiva? Non vorremmo che l'operazione fosse paragonabile a quella dell'altra linea gà tolta a Paderno Dugnano, cosiderato che ATM anche in passato non si è mai espressa favorevolemnte sulle due tramvie che attraversano il nostro Comune (nel 2007 voleva la loro soppressione; fu solo la mobilitazione a far sì che se ne riparlasse, anche grazie all'impegno dei Verdi e delle allora amministrazioni comunali).


    2) I:L COMUNE DI PADERNO DUGNANO COSA INTENDE FARE?
    Alla pagina prima citata n.35, in basso, si parla del parere negativo dato all'investimento per la trasformazione della linea da tramvia a metrotramvia, già espresso a suo tempo da parte dalle due amministrazioni di Paderno Dugnano e Varedo. L'Assessore ai Trasporti Tonello afferma che è "favorevole a questo provvedimento (n.d.r. di sospensione) a patto che sia temporaneo e che si preveda una riqualificazione della linea" aggiungendo però che intende dire che non va soprressa la "linea di trasporto" e in seguito si esprime favorevolmente sul trasporto su gomma,prendendo ad esempio la vicenda dell'altra linea Desio-Milano, asserendo che è meno costoso e più confortevole. 

    PRIMA DOMANDA: 
    Per quel "si preveda una riqualificazione della linea" si intende che il Comune di Paderno ha forse intenzione di cambiare posizione e di contribuire all'investivento di riqualificazione della linea o forse che non è un suo problema perchè altri se ne devono occupare?

    SECONDA DOMANDA: 
    La valutazione data dall'Assessore Tonello del "meno costoso" ha tenuto conto dei seguenti fattori: 
    - il n. di autobus necessari dato l'alto numero di fruitori della linea, da che c'è la stazione M3 a Comasina oltre alla zona C; 
    - il dispendio in termini di tempo impiegato a danno dei pensolari; 
    - l'impatto sui flussi di traffico sulla strada Comasina ( adanno anche degli automobilisti)
    - l'impatto sul già congestionato quartiere Comasina
    - le emissioni d'inquinanti prodotte (con aumentato rischio per la salute ed aumentati costi per le cure)?

    TERZA DOMANDA
    Perchè l'Amministrazione di Paderno Dugnano, non appena avuta la notizia, non ha provveduto ad informare i suoi cittadini, sopratutto considerato il fatto che la ragione addotta alla chiusura della linea è la mancanza dei requisiti minimi di sicurezza? Preoccupante..

    Lunedì sera al Consiglio di Quartiere di Cassina Amata (ore 20:45) si discuterà di un importante intervento urbanistico su Via Pasubio. 
    Teniamo a precisare che invitando nel post di  ieri i cittadini a presenziare a quell'incontro per portare le loro domande all'amministrazione sulla vicenda chiusura linea tramviara, non volevamo negare l'importanza dei temi già in ordine del giorno, sui quali inviatimo tutti i cittadini a parteciparee  aportare il loro contributo. 
    NON VOGLIAMO SEMPLICEMENTE CHE LA FACCENDA PASSI SOTTO SILENZIO, COME PARE INVECE SI STIA TENDANDO DI FARE.  
    VOGLIAMO SAPERE DAL COMUNE CHE INTENZIONI HA

    CHIEDIAMO PERTANTO AL PRESDIENDE DI QUARTIERE E AL VICE-SINDACO DI DARE SPAZIO NELL'O.D.G. A QUESTO ARGOMENTO CHE RIGUARDA DA VICINO IN PARTICOLARE I NOSTRI QUARTIERI PERIFERICI, DANDO SPIEGAZIONE DI COME INTENDE AGIRE L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE SU QUESTA VICENDA. 
    FOSSE PRESENTE ANCHE L'ASSESSORE TONELLO, POI, SAREBBE UN GRANDE ATTO DI CORTESIA. 

    MOBILITIAMOCI! 
    DIFENDIAMO I BENI COMUNI!

    INVECE D'ANDARE AVANTI, SI FANNO PASSI INDIETRO! CHIUDERE LA LINEA MILANO LIMBIATE E' UNA VERA SCIOCCHEZZA

    Sono almeno 30 anni che gli abitanti lungo la tratta aspettando l'intervento di riqualificazione della linea tramviaria Milano - Limbiate, ed ecco invece arrivare la notizia della  sua chiusura prevista per il 25 febbraio: è forse una burla, visto che è Carnevale? PURA FOLLIA, se solo si pensa al ruolo importante che la linea sta rivestendo non solo per il pendolarismo, ma per il contenimento degli inquinanti e il decongenstionamento del traffico per e da Milano. Con la linea M3 a Comasina è notevolmente aumentato il suo utilizzo, tanto che molti fruitori in questi mesi si stavano ponendo nell'ottica di chiedere ad ATM un aumento delle corse, essendo le carrozze sature nelle ore di punta, ancora di più dall'introduzione della zona C
    Ma com'è che gli abitanti di Paderno Dugnano, e in particolare quelli di Cassina Amata, Palazzolo, Battiloca e Villaggio Ambrosiano, non sono stati informati dal Comune su ciò che stava accadendo? Cosa fa il Sindaco Alparone? Aspetta l'arrivo della metropolitana? Domanda legittima, visto che i Comuni interessati e la Provincia di Milano ne stiano già discutendo da un po'. 
    Il motivo della chiusura pare derivi dal fatto che esistono sulla linea dei punti critici, pericolosi che sono stati già posti in evidenza da tempo, su cui NON si è intervenuti e che, forse in attesa che prendesse il via il progetto di metrotramvia, non si sia fatta la manutenzione necessaria. Fatto sta che nel frattempo i passeggeri del tram sono aumentati, la linea è puntuale, più delle Ferrovie Nord, anche la settimana scorsa, con la neve.  Invece di rilanciare e potenziare, si fa marcia indietro e si chiude!  In questo modo si incentiva l'uso della macchina perchè gli autobus ci impiegheranno molto più tempo!  Più auto, più autobus, più inquinamento
    Ma perchè non parte il progetto di ammodernamento? Chi non lo vuole? 
    Il progetto su cui si sta discutendo riguarda  solo di un primo lotto che include il tratto da Milano-Comasina fino al deposito di Varedo, escludendo il percorso da Varedo a Mombello, cosa che il progetto iniziale nel 2008 invece non escludeva (altri passi indietro, invece che passi avanti!) Il costo complessivo è di 100 milioni di euro: 60 milioni a carico del Ministero delle Infrastrutture e 40 da ripartire tra Regione, province e i comuni attraversati dalla linea. Da ciò che siamo riusciti a capire, pare (ma saremmo molto felici di scoprire il contrario) che sia proprio il nostro Comune di Paderno Dugnano quello orientato a dire NO all’ammodernamento e al pagamento della sua quota. Una scelta che, se il progetto trovasse il modo di prendere comunque il via,  comporterebbe la soppressione di tutte le fermate sul nostro territorio!
    Il Comune di Milano ha incontrato oggi la Provincia e Atm per trovare una soluzione. L'Assessore Maran si è detto deciso a contrastare la chiusra prevista, considerando il ruolo strategico per la città di Milano di questa linea .
    Anche noi, cittadini Padernesi, dobbiamo difendere questo importante bene collettivo e farci dire dalla nostra Amministrazione quali sono le sue intenzioni! ... Dobbiamo proprio pensare che sia un vizio di questa amministrazione quello di tacere sperando che le cose passino inosservate? 
    Perchè non si chiede alla gente che prende il tram tutti i giorni cosa ne pensa? 
    L'Amministrazione ha delle grosse responsabilità su quanto sta accadendo, perchè dell'intervento sulla tratta se ne parla da anni... com'è che, oltre ad auguarsi di vedere prima o poi la fermata della metropolitana in via Reali, non ci si preoccupa almeno di mantenere quello che già c'è? 
    Andiamo a chiederlo!  
    LUNEDI' 13 FEBBRAIO 2012 
    alle ore 20.45 c'è il Consiglio di Quartiere 
    di Cassina Amata, in Via Corridori, 12. 
    Ci sarà il Vice Sindaco Bogani 
    magari saprà dirci qualcosa di più preciso...

    COMUNICATO STAMPA DEL COMUNE DI PADERNO DUGNANO: “La proposta avanzata dall’Ikea è inattuabile”

    Avremmo preferito che la motivazione al NO all'insediamento IKEA del Comune di Paderno Dugnano fosse completata anche da altre argomentazioni e men che meno da un rilancio ( ..."l'attuale ipotesi progettuale così come è stata prospettata dall’Ikea stessa"..), ma, per il mometo, siamo contenti e prendiamo la comunicazione come una "TREGUA" sulla quale però non ci si deve "sedere".

    mercoledì 8 febbraio 2012

    ORGANIZZIAMOCI CONTRO LE MAFIE: QUALCHE RIFLESSIONE DI CONTRIBUTO

    Dopo l'incontro a Villaggio Ambrosiano dello scorso 2 febbraio, al quale abbiamo partecipato, riprendiamo alcuni ragionamenti che crediamo possano essere utili alla prosecuzione dei lavori del coordinamento, proposto da Giovanni Giuranna tramite il blog La Scommessa,  e alla costruzione di azioni concrete  di prevenzione e contrasto alle infiltrazioni mafiose sul nostro territorio. Tanto si continua a fare ogni giorno sotto il profilo dell'informazione e del contrasto culturale alle mafie, ma serve lavorare in rete, tutti verso la stessa direzione, perchè molto c'è ancora da fare. 
    Azioni vanno intraprese coinvolgendo non solo cittadini, associazionismo, politica e amministratori. Occorre coinvolgere anche la parte produttiva e delle imprese, oltre che tenere alta l'attenzione  su quelli che sono gli ambiti privilegiati dall'impegno ecologista e verde: la  difesa del suolo dalla cementificazione, la tutela dei diritti e dei beni comuni, la salvaguardia dell'ambiente, lo sviluppo di una comunità locale solidale e coesa poichè, l'azione di rafforzamento delle reti  positive e la valorizzazione delle pratiche eticamente irreprensibili, possono agire quel controllo del territorio che diversamente sfugge, divenendo preda di interessi illeciti.   
    L’elemento fondamentale perché una mafia si radichi in un contesto locale, è  infatti la presenza di una serie di opportunità che la stessa mafia intende sfruttare, come ad esempio l'esistenza di mercati locali che sfuggono al controllo e che sono poco o male regolati dalle autorità locali. Non che le autorità e le amministrazioni pubbliche non abbiano gli strumenti per agire il controllo. Esistono regolamenti e leggi a garanzia della trasperenza e della tutela della legalità che dovrebbero essere sufficienti. ll tentativo, in parte riuscito come dimostrano le inchieste sulle organizzazioni criminali in Lombardia, è stato quello di utilizzare la politica come testa d'ariete per sfondare ed indebolire la struttura organizzativa degli enti locali. Cambi politici avvenuti in alcune amministrazioni negli ultimi tempi, hanno provocato veri e propri tzunami negli organigrammi di molti Comuni, che hanno portato a una destabilizzazione organizzativa e di fatto hanno indebolito la funzione tecnica, dando margine d'azione a chi voleva perseguire l'illecito. 
    Prima questione da tenere presente è quindi il rafforzamento, la qualificazione e manutenzione della struttura organizzativa che deve gestire il controllo, oltre ad una certa preparazione e conoscenza dei meccanismi che sovraintendono il controllo tecnico e burocratico da parte degli amministratori e del Consiglio, considerato che non tutta la politica, per fortuna, è collusa.  
    fonte: www.linkiesta.it
    Altra questione fondamentale su cui attivarsi è coinvolgere la parte produttiva e imprenditoriale per valorizzare/rafforzare le eccellenze locali che si distinguono per l'etica e il rispetto delle regole.
    Gli atti dell'inchiesta che ci ha riguardato da vicino denominata "Infinito-Crimine", evidenziano una caratteristica particolare della ’ndrangheta rispetto alle altre mafie, e cioè l'essere riuscita a penetrare e a condizionare il mercato delle costruzioni e dell’edilizia, limitandone la concorrenza interna. Una buona pratica contro le attività criminali è lavorare perchè ci sia il consumo "0" del territorioUna certa classe dirigente ed imprenditoriale Lombarda non si è fatta alcun scrupolo ad entrare in contatto con la protezione criminale per i propri vantaggi immediati, stravolgendo e consumando il territorio a proprio esclusivo tornaconto! Il contatto con le mafie di fatto riduce la concorrenza, (chi non è colluso resta fuori dal mercato) come emerge dagli interrogatori dove alcuni imprenditori affermano  che, per esempio, quei contratti di movimento terra stipulati erano per loro molto vantaggiosi. Non solo: dai dati riferiti al campo dell'edilizia e delle costruzioni da Fillea CGIL regionale, finte partite IVA, irregolarità, illegalità, lavoro nero e caporalato sono in mano alle organizzazioni criminali. Nella sola Lombardia "il sistema di evasione/elusione in edilizia vale 1,4 miliardi l'anno e quasi 9 miliardi in Italia, numeri che raddoppiano abbondantemente se si aggiungono l'evasione e l'elusione relativa alle 641mila partite Iva". Garantire quindi il controllo della sicurezza nel lavoro e la lotta all'evasione fiscale.
    fonte: www.linkiesta.
    La crisi che stiamo attraversando è un altro anello debole sul quale è necessario intervenire. La Lombardia risulta infatti essere al primo posto in Italia per quanto riguarda il racket dell'usura: ogni anno vengono registrati tra i sessantamila e i novantamila casi. Al Nord le mafie utilizzano l’usura per “assorbire” le aziende in difficoltà, un modo comodo per riciclare denaro sporco. Tra i canali di accesso all'usura vi sono purtroppo anche funzionari delle banche o impiegati contabili che, conoscendo nel dettaglio la situazione economica dei propri clienti, li mettono in contatto con “amici” dai quali ottenere i prestiti. 
    Su questo versante due sono le azioni secondo noi da intraprendere: 
    - favorire il micro - credito e/o la costituzione di un fondo di garanzia dedicato;
    -  fare informazione, magari aprendo uno sportellodi consulenza e supporto.
    Altra azione prioritaria e non ultima (cioè non leggete la sequenza di quanto scritto come ordine di priorità), è l'azione di contrasto a quelle che vengono definitie le ECO-MAFIE. Secondo il rapporto 2011 di Legambiente, sono stati  oltre 30 mila gli illeciti ambientali accertati nel 2010, per un fatturato pari a 19,3 miliardi di euro (+ 7,8% rispetto al 2009). Sono stati più di 2 milioni di tonnellate i rifiuti sequestrati solo in 12 delle 29 inchieste per traffico illecito di rifiuti. La stima  di suolo consumato dall'edilizia abusiva è stato pari a 540 campi da calcio, con 26mila e 500 nuovi immobili stimati, con un consumo  e cementificazione di circa 540 ettari... Questo solo per dare qualche dato, ma per acorgersi dell'esistenza delle ECOMAFIE basta  guardare la  cronaca lombarda: rifiuti tossici, tra i quali anche il cromo esavalente, finiti tra il 2010 e il 2011 nel sedime dell'autostrada in costruzione Brescia - Bergamo - Milano (Bre-Be-Mi) in particolare nel tratto bergamasco e milanese. Crediamo che assumere responsabilmente il ruolo di cittadini attenti al bene comune, alla tutela del proprio territorio, come stanno facendo i cittadini padernesi impegnati nei Comitati sorti spontanenamente a Paderno Dugnano  sulla vicenda della Rho-Monza e Inceneritore, e con loro gli ecologisti, i partiti e le associazioni ambientaliste, sia già operare controllo e agire di contrasto alle ECO-MAFIE. In particolare la vicenda della Rho-Monza andrebbe, secondo il nostro modesto parere, meglio indagata considerato il suo legame con Pedemontana ed EXPO, altro grande contenitore da tenere monitorato con attenzione per le grandi opportunità che mette in campo e che fanno gola alle organizzazioni criminali.

    RIDURRE I COSTI DELLA POLTICA, NON LA RAPPRESENTANZA DEMOCRATICA IN PARLAMENTO

    Una breve riflessione di Barbara Diolaiti che condividamo e condividiamo con voi
    Non solo il Pd sostiene il Governo Monti, ma come previsto è in perfetta sintonia con il Pdl per tagliare un altro pezzetto di democrazia lasciando una parte di elettori senza rappresentanti. E spero che nessuno si accontenti della promessa di reintrodurre le preferenza, ben poca cosa rispetto al resto... Non credo si possa ipotizzare alcun accordo con chi è soggetto attivo nel massacro sociale in atto e in più vuole anche riforme istituzionali finalizzate a far fuori tutti gli altri. Occorre una campagna seria per dimezzare lo stipendio dei parlamentari, non il numero di parlamentari: tagliare i costi non la democrazia.
    Legge elettorale, incontro Pdl-Lega 
    "Partiamo dalla riduzione dei parlamentari"
    www.repubblica.it
    La Russa: "Abbiamo individuato i difetti del 'Porcellum' e ora si tratta di trovare il modo di eliminarli". "Sbarramento troppo basso". Ma sulle preferenze il carroccio dice no leggi tutto
    "Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck