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sabato 15 febbraio 2014

Interramento Rho - Monza - Sosteniamo il CCIRM per il ricorso al TAR

IL MOSTRO E' PER SEMPRE





Modalità per sostegno economico al CCIRM
Da oggi è possibile sostenere economicamente il comitato attraverso 2 differenti modalità:
1) Donazione volontaria
2) Fondo ricorso
Donazione volontaria
Sono volontarie, le donazioni effettuate a sostegno di tutte le attività del comitato (manifestazioni, striscioni, spese varie ecc) tra cui, anche il ricorso al TAR. Allo scioglimento del comitato, tutte le somme rimaste inutilizzate, saranno devolute, a termini di legge e di statuto, ad altra associazione che sarà definita all'occorrenza.
La modalità di raccolta delle donazioni volontarie sono:
  1. 1) Cassette di raccolta presenti all'interno degli esercizi commerciali individuati dal comitato.
  2. 2) Versamento a mano alle persone incaricate del comitato che rilasceranno regolare ricevuta. Gli incaricati del comitato non richiederanno finanziamenti porta a porta.
  3. 3) Versamento sul Conto Corrente del CCIRM con la causale “Donazione volontaria”
    Conto Corrente N° 70365874 intestato a CCIRM
    BANCO DI SARDEGNA – Agenzia 01600
    IBAN IT35U 01015 01600 000070365874
Fondo ricorso
Il fondo ricorso, è un fondo economico utilizzato esclusivamente per il ricorso al TAR, pensato per coloro che volessero contribuire, con somme anche importanti, ma vincolando la loro offerta esclusivamente all' avvio della causa legale.
Nel caso in cui il ricorso non dovesse essere intrapreso (ovvero non viene dato mandato all'avvocato), e solo in quel caso, le somme versate nel fondo ricorso, detratte le spese di gestione, verranno restituite al donatore con modalità da definire all'occorrenza.
Nel caso in cui l'incarico all'avvocato venga dato ma per giustificati motivi non si proceda al ricorso, il comitato provvederà alla restituzione del fondo, in quote proporzionali ai versamenti effettuati, al netto delle spese legali sostenute fino al quel momento e delle spese di gestione del conto.
Le modalità di raccolta per il “Fondo ricorso” sono esclusivamente tramite:
  1. 1) bonifico bancario sul Conto Corrente del CCIRM con la causale “Fondo ricorso” (*)
    Conto Corrente N° 70365874 intestato a CCIRM
    BANCO DI SARDEGNA – Agenzia 01600
    IBAN IT35U 01015 01600 000070365874.
    Nella descrizione, oltre alla causale “fondo ricorso”, vanno inseriti anche nome cognome e recapito telefonico per facilitare il contatto.
  2. 2) Versamento a mano alle persone incaricate del comitato che rilasceranno regolare ricevuta. Gli incaricati del comitato non richiederanno finanziamenti porta a porta.
Tutti i versamenti effettuati sul Conto corrente e non riconducibili al “fondo ricorso” verranno considerati come “Donazione volontaria” e gestiti come tali.
(*) Tutti i versamenti effettuati prima 05/02/2014, data di pubblicazione di questo regolamento, verranno gestiti come “Fondo Ricorso”
Per ulteriori informazioni non esitate a contattarci alll'indirizzo info@padernesi.com

venerdì 7 febbraio 2014

 


venerdì 7 febbraio 2014

Elezioni Amministrative 2014 - Paderno Dugnano
UNA LISTA UNICA ED UN CANDIDATO CONDIVISO
PER UN PROGETTO DI CITTA'


Ecco la nostra proposta per le elezioni amministrative 2014:
un'unica lista civica con un candidato condiviso: Giovanni Giuranna

 Soddisfazione per la serata che ha visto la sala del quartiere di Cassina Amata piena di numerosi firmatari dell'appello UNIRSI PER CAMBIARE insieme ai rappresentanti  delle forze politiche invitate.

L'incontro è stata l'occasione per approfondire ulteriormente il concetto di unione per il cambiamento così come concepito dalla Rete Ecologisti e Civici.

Dall'idea di un progetto condiviso nasce, quindi, la proposta di una lista unica fondata sull'identificazione e condivisione di persone capaci, riconoscibili e oneste che sappiano attivare il consenso, provenienti sia dalla società civile sia dalle forze politiche.

A questi stessi principi deve rispondere il candidato sindaco ideale, che la Rete Ecologisti e Civici ha identificato in GIOVANNI GIURANNA, proponendo così un candidato della società civile esterno alla rete e in grado di rappresentare tutti.

Giovanni Giuranna, nel ringraziare, ha voluto sottolineare che la sua disponibilità a mettersi al servizio è subordinata alla realizzazione di un progetto comune in grado di concretizzare un'ampia convergenza.

La Rete Ecologisti e Civici ringrazia tutti i partecipanti alla serata
 ___________________________

Giovanni Giuranna

http://blog.libero.it/padernovillaggio/12641388.html
Nato a Venezia il 18 aprile 1967 e cresciuto a Grosseto. Risiedo a Paderno Dugnano dal 1997. Sposato nel luglio 1998 con Cristina Gazzetto. Ho tre figli: Paolo (18.6.1999), Elisa (8.5.2003) e Ossee adottato nel novembre 2011 a Kinshasa (R. D. Congo). Sono insegnante di religione in due scuole medie di Milano. Per un anno e mezzo (da fine 2000 al giugno 2002) sono stato con mia moglie e il nostro primo figlio Paolo a Garoua (nord Camerun) come missionario fidei donum inviato dalla Diocesi di Milano. Da oltre cinque anni curo il blog La Scommessa dedicato in particolare ai quartieri di Paderno e Villaggio Ambrosiano e attento alla vita sociale, politica e religiosa padernese.
 
 
Dal suo blog leggi le motivazioni di questa scelta.
 
GIOVANNI: ELEZIONI, SONO DISPONIBILE PER DARE FORZA AL CENTRO SINISTRA
http://blog.libero.it/padernovillaggio/12641388.html
 
 
 
 
Oggetto: appello urgente wwf lombardia e legambente lombardia  e Verdi Lombardia ai Consiglieri Regionali della Lombardia - parco nazionale dello Stelvio         

Milano, 5 febbraio 2014           
- Al Presidente del Consiglio Regionale
- Ai Consiglieri Regionali della Lombardia
Parco Nazionale dello Stelvio - appello urgente

Illustre Presidente, Illustri Consiglieri,
nella giornata di ieri si è riunita la Commissione Paritetica dei Dodici, l'organismo Stato-Province Autonome previsto dagli Statuti di Autonomia delle Province di Trento e Bolzano, per l'esame della norma di attuazione relativa al Parco Nazionale dello Stelvio: tradotto, significa che un organismo, espressione di queste due autonomie speciali, elaborerà la proposta, destinata a trasformarsi in Decreto del Presidente della Repubblica, per lo smembramento del Parco Nazionale più grande dell'intero arco alpino, a cui la Lombardia contribuisce con una rilevante dote territoriale, nelle province di Sondrio e di Brescia, pari a 60.000 ettari.
Si sta ripetendo dunque quanto già avvenuto con il maldestro tentativo compiuto con il decreto del 22 dicembre 2010 – che accoglieva la norma d’attuazione votata un mese prima dalla Commissione dei Dodici, senza l’intesa con la Regione Lombardia – e che ha già provocato danni enormi, e cioè la sostanziale e perdurante paralisi dell’attività dell’Ente, dovuta al mancato rinnovo degli organi collegiali scaduti da molti mesi:
  1. il Consiglio direttivo dal 26 dicembre 2010;
  2. il Comitato di gestione per la Provincia autonoma di Bolzano dal 12 marzo 2011;
  3. il Comitato di gestione per la Provincia autonoma di Trento dal 16 luglio 2011;
  4. il Comitato di gestione per la Regione Lombardia dal 3 ottobre 2012.
Di fatto, da oltre tre anni il parco è privo dell’organo collegiale di vertice (Consiglio Direttivo), per mancata nomina dal Ministro dell’Ambiente, e conseguentemente manca anche un rappresentante delle associazioni ambientaliste.
Questa situazione aggrava la condizione di sostanziale non-governo dell'area protetta, il cui Piano di Gestione giace da anni presso gli uffici ministeriali, in attesa di approvazione definitiva.
L'unico elemento di novità rispetto al 2010 è la intervenuta approvazione della Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Legge di Stabilità 2014) che stabilisce che “mediante intese tra lo Stato, la regione Valle d'Aosta e le province autonome di Trento e di Bolzano, da concludere entro il 30 giugno 2014, sono definiti gli ambiti per il trasferimento o la delega delle funzioni statali e dei relativi oneri finanziari riferiti, in particolare, ai servizi ferroviari di interesse locale per la Valle d'Aosta, alle Agenzie fiscali dello Stato e alle funzioni amministrative, organizzative e di supporto riguardanti la giustizia civile, penale e minorile, con esclusione di quelle relative al personale di magistratura, nonchè al Parco nazionale dello Stelvio, per le province autonome di Trento e di Bolzano. Con apposite norme di attuazione si provvede al completamento del trasferimento o della delega delle funzioni statali oggetto dell'intesa.” (comma 515).
Nessuna novità riguarda invece la Regione Lombardia, che pure del Parco è 'azionista di maggioranza' in termini di superficie territoriale: la legge, oggi come allora, non dispone alcuna necessità di intesa con la Regione Lombardia.
Consideriamo gravissimo, oltre che lesivo delle prerogative istituzionali di Regione Lombardia, che il futuro assetto istituzionale, organizzativo e gestionale di una delle principali aree protette d’Italia sia deciso unilateralmente senza un preventivo confronto con tutti gli interlocutori interessati (Ente Parco, Ministero dell’Ambiente, Province autonome di Trento e di Bolzano, Regione Lombardia, Comuni del Parco, comunità locali, mondo scientifico, associazioni di protezione ambientale, cittadini). Oggi come allora, si ritiene necessario che Regione Lombardia agisca esercitando le prerogative istituzionali che dovrebbero vederla, con pari dignità, partecipe di decisioni così rilevanti per un'area che ricopre il 2,5% del territorio regionale, portando la questione all’esame del Consiglio Regionale della Lombardia, marcando la differenza con la vicina Regione a statuto speciale, in cui la questione non è stata portata neppure nelle assemblee elettive delle Province Autonome.
Crediamo che sia assolutamente inaccettabile che il destino di un'area protetta così importante, istituita, lo ricordiamo, nel lontano 1935, venga definito all'interno di un direttorio ristretto, pur costituzionalmente riconosciuto, formato da 12 membri in alcun modo rappresentativi delle comunità -locali e regionali- di riferimento, ed entro cui non siede nemmeno un rappresentante della regione in cui si estende il 45% del territorio protetto.

Per questo siamo a esortare i Consiglieri Regionali della Lombardia all'assunzione urgente di una determinazione che, nel far valere le prerogative istituzionali della nostra regione, imponga di sospendere la norma di attuazione sul Parco Nazionale dello Stelvio
in attesa di un approfondito esame della problematica
- nelle Commissioni Consiliari Regionali
- nel Consiglio Regionale della Lombardia
- nei Consigli Provinciali di Trento e di Bolzano e della Regione Trentino – Alto Adige/ Südtirol

gli scriventi ribadiscono la loro contrarietà allo smembramento del Parco Nazionale dello Stelvio, rivendicano per il Parco una pianificazione unitaria e il mantenimento della presenza di una governance aperta alle associazioni e al loro ruolo di garanzia e partecipazione, e al contempo auspicano che la Regione Lombardia si faccia promotrice di una energica iniziativa 'rifondativa' del Parco Nazionale, con la consapevolezza che la grave situazione attuale, per quanto inaccettabile per modalità istituzionale, assume come giustificanti proprio l'inerzia e i comportamenti contraddittori (emersi con particolare virulenza in occasione dei Mondiali di Sci del 2005 svoltisi nel territorio protetto, giustamente additati a livello internazionale come pessima pratica sotto il profilo della sostenibilità ambientale) della componente lombarda del Consorzio di Gestione.

Fiduciosi in una fattiva assunzione di ruolo da parte del Consiglio Regionale della Lombardia, con l'occasione porgiamo cordiali saluti

Elisabetta Patelli e Aldo Guastafierro coportavoci Verdi della Lombardia 3664253014

martedì 4 febbraio 2014

COMUNICATO STAMPA

Rete Ecologisti e Civici di Paderno Dugnano
28 gennaio 2014
 
Noi Ci siamo
Convinti che il cambiamento possa passare solo attraverso la partecipazione attiva di tutti, accogliamo con grande favore l'appello “Unirsi per cambiare”.
È per noi un segnale importante, che dimostra che Paderno Dugnano è una città viva e piena di risorse, che possono contribuire al bene comune.
Siamo convinti che la nostra città abbia bisogno di un progetto unitario, che sappia dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini.
Crediamo infatti sia necessario superare le divisioni partitiche per unirsi, assieme alla società civile, sotto un’unica bandiera, quella della solidarietà,
della convivenza civile, della partecipazione.
Queste sono anche le ragioni che ci hanno spinto a intraprendere un percorso, iniziato dal giugno scorso, nel quale abbiamo voluto confrontarci con persone attive nelle associazioni, nei movimenti e nei comitati, commercianti, imprenditori e singoli cittadini che avevano da raccontarci qualcosa di importante, in previsione delle elezioni amministrative del 2014, per migliorare Paderno Dugnano.
Tra i primi firmatari dell'appello incontriamo molti dei nomi con i quali abbiamo avuto modo di confrontarci e che hanno dato un contribuito concreto alla definizione del progetto che da oggi mettiamo a disposizione di tutti.
 

#iopartecipo: un progetto per la città

Il Progetto di Città è un lavoro realizzato a più mani, che rimane aperto a contributi, integrazioni e miglioramenti, che ci auguriamo possano venire anche dai rappresentanti delle forze politiche locali. (Il programma completo è contenuto nel sito qui sopra segnalato)
Gli argomenti su cui più ci siamo ritrovati a discutere coi cittadini sono le loro preoccupazioni: il lavoro, la crisi economica, il problema della casa, la sicurezza e la difesa dell'ambiente e del territorio.
A differenza di un programma elettorale che elenca obiettivi, il Progetto di Città cerca di dare soluzioni ai problemi, individuando anche un metodo con cui affrontarli.
Accogliendo la proposta dell'appello, invitiamo tutte le forze politiche che vi si ritrovano ad un incontro, che potrebbe essere già il 6 febbraio, compatibilmente con le disponibilità dei partiti.
A Paderno Dugnano non basta “voltare pagina”, bisogna poi riempirla di contenuti.



Rete Ecologisti e Civici Paderno Dugnano
Anna Varisco 3470753202
Walter Tiano 3386440915

www.ecocivici-padernodugnano.it
http://perpadernodugnano.blogspot.it/
"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck