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giovedì 31 dicembre 2009

AUGURI

RIPRENDIAMO QUI UN NOSTRO VOLANTINO CHE CHIUDEVA IL 2008 E APRIVA IL 2009 CHE ORA SI STA CHIUDENDO. PER NOI QUESTO VOLANTINO RAPPRESENTA UNA SORTA DI PATTO, DI IMPEGNO TRA NOI E LA CITTA'. CON IL 2010 VOGLIAMO RINNOVARE QUESTO PATTO E CONTINUARE A LAVORARE PER QUESTI OBIETTIVI, NELLA SPERANZA CHE IL FUTURO POSSA RISERVARCI DELLE SVOLTE POSITIVE E DI VERO CAMBIAMENTO. AUGURI ANCORA A TUTTI DI UN 2010 DI PACE E SERENTITA'

lunedì 28 dicembre 2009

CONTINUA LA RACCOLTA FIRME PER LE PRIMARIE DELL'ENERGIA E DELL'ACQUA



Abbiamo incominciato a raccogliere le vostre adesioni il 19 dicembre, in una giornata di freddo e gelo, ed è andata molto bene. Siete venuti in tanti a firmare! Noi continuiamo anche nei prossimi giorni a raccogliere le vostre adesioni. Chi volesse firmare può, dopo le vacanze natalizie, passare in sede da noi in Vicolo Tramontana il lunedì sera, dopo le 21,15. Chi ne volesse sapere di più, può visitare il portale della Federazione Nazionale dei Verdi www.verdi.it

Qui di seguito l'articolo apparso su Il Giorno a firma di Daniela Salerno in relazione all'inziativa del 19 dicembre scorso.

I REGALI SOTTO L'ALBERO: SPARISCE LA METROTRAMVIA!

L'Amministrazione butta letteralmente via anni e anni di lavoro, di impegno e di denaro rinunciando al progetto di metro-tramvia!
Insieme a questo, butta via anche un bel po' di salute dei cittadini padernesi... e alle future generazioni toglie qualcosa di importante per la sostenibilità.

Anche l'Assessore provinciale, marca Pdl, in qualche modo fa intendere che è proprio da sciocchi fare una scelta del genere...

PER LE DUE METROTRAMVIE I VERDI HANNO SPESO MOLTO DEL LORO IMPEGNO.. .E NON STARANNO CERTO A GUARDARE!


I REGALI SOTTO L'ALBERO: MENSE SCOLASTICHE- il danno e la beffa

In un momento in cui ad essere maggiormente colpite dalla crisi economica sono le famiglie, l'amministrazione comunale aumenta il costo dei pasti delle mense scolastiche... non solo, ma nel dare la notizia tramite ospuscolo, la associa all'opportunità della "dote scuola", un contributo che Regione Lombardia eroga a sostegno del reddito per le spese per libri, mensa, trasporti e altro materiale scolastico, assegnato agli studenti la cui famiglia deve avere un ISEE inferiore o uguale a 15.458 euro.

Le fasce attualmente previste per le tariffe delle mense scolastiche a Paderno Dugnano sono tre: le prime due con ISEE inferiore rispettivamente a 6500 e a 12.500 hanno una riduzione, la terza con ISEE superiore a 12,500 paga quota intera ed è pressochè rappresentata dalla maggior parte dell'utenza del servizio. Di tutte queste famiglie, può accedere alla dote scuola solo una piccola parte.

Considerato che mediamente il costo annuo per una famiglia con ISEE superiore a 12,500 è oggi pari a 900,00 Euro circa a figlio frequentante la scuola primaria, e il contributo annuo dote scuola di Regione è massimo di 120,00 euro (compressi libri, materiale scolastico, trasporti...)... chiediamo, per favore, di non essere presi in giro!

Il danno e la beffa.

COMPLIMENTI! dopo il Carcatrà a pagamento, anche questa!

domenica 13 dicembre 2009

VICENDA RHO - MONZA: RICORDIAMO A TUTTI IL PERCORSO, QUELLO VERO

A seguito delle continue ambiguità e falsità che il Sindaco Alparone e la Lega Nord diffondono sui giornali e con comunicazioni varie, che sostengono il non impegno dei Verdi e della giunta Massetti per contrastare il progetto Rho-Monza e che i partiti del centrosinistra solo ora, dopo le elezioni che hanno eletto Alparone, si sono mossi, i Verdi di Paderno Dugnano hanno realizzato un volantino che sarà distribuito nei prossimi giorni, con la cronistoria dal 2007 dell'impegno per l'interramento della Rho-Monza, per non lasciare campo libero alle bugie di chi veramente si è posto il problema solo dopo aver vinto le elezioni pur essendo da anni in Consiglio Comunale come Alparone e i leghisti Bogani e Tagliabue. Però, al di la delle falsità, l'importante è che si arrivi all'obiettivo dell'interramento, perciò se il Sindaco Alparone e la Lega Nord si daranno davvero da fare per questo obiettivo i Verdi saluteranno positivamente questa loro attivazione, sperando che si passi in fretta dalle parole ai fatti.

PRIMARIE ACQUA E PRIMARIE ENERGIA: sabato 19 DICEMBRE A PADERNO DUGNANO

Sabato 19 dicembre i Verdi di Paderno Dugnano saranno in Piazza Matteotti
con un gazebo per per la campagna che il movimento ecologista, nello stesso giorno,
organizzerà a livello nazionale su due temi importanti per l'Italia: l'energia e l'acqua
.
Ai cittadini di Paderno Dugnano i Verdi porranno due domande, una sull'energia:
" Se costruiscono una centrale nucleare a Paderno Dugnano, cosa dici? ";

e una domanda sull'acqua:
" Il governo italiano ha deciso di privatizzare l'acqua, cosa ne pensi? "

I Verdi pensano che le centrali nucleari non si debbano costruire da nessuna parte,
ma che l'energia economicamente conveniente e pulita viene dal solare
e che l'acqua, come l'aria, sia un diritto e un bene di tutti, non una merce su cui fare proffitto
per cui deve rimanere pubblica e non essere privatizzata.
Su questi argomenti i Verdi si confronteranno con i cittadini che incontreranno in piazza

appuntamento 6-7 febbraio a tutti e tutte, alle associazioni e ai movimenti per avviare e costruire insieme la costituente degli ecologisti italiani

PER UNA COSTITUENTE ECOLOGISTA

Noi che amiamo profondamente l'Italia e abbiamo a cuore il futuro del nostro pianeta, riteniamo necessario impegnarci per dare una risposta al degrado morale, ambientale e ai gravi problemi sociali che investono il nostro paese.

Siamo convinti che la lotta ai cambiamenti climatici, al degrado degli ecosistemi e alla povertà sociale , strettamente connesse tra loro, debbano essere una priorità nell'azione di ogni governo e che per questo siano necessarie politiche coraggiose, capaci di assicurare un futuro anche alle generazioni che verranno. Si impone una ricostruzione morale e ideale dell’Italia.

Notiamo con allarme che la nozione fondamentale di Interesse Generale ha lasciato il posto alla difesa e all’affermazione di mille e mille interessi individuali, famigliari, di clan o di corporazione. La nostra Costituzione va difesa da chi la vuole piegare ai propri interessi personali.

L’ambiente paga pesantemente questo sfaldamento selvaggio della struttura dello Stato, poiché le scelte territoriali effettuate sempre più in sede locale rispondono più facilmente a logiche di scambio che ad esigenze di garanzia per i cittadini.
In campo urbanistico, ambientale e paesaggistico, il disastro si tocca con mano. La logica della “privatizzazione” del pubblico sta sempre più diventando la logica del “padrone a casa mia”, anche quando la “casa” è un bene comune che appartiene all’intera collettività mondiale.
Siamo ormai a 150 milioni di stanze costruite per 60 milioni di abitanti, ma vi sono milioni di stanze vuote o sottoutilizzate e una domanda di alloggi e di affitti economici o sociali drammaticamente insoddisfatta.
Con un ambiente sempre più dissestato e inquinato, con un paesaggio sempre più imbruttito da cemento e asfalto. Fenomeni che mettono gravemente in pericolo l’agricoltura di qualità, il turismo , la salute fisica e mentale degli italiani, la loro stessa esistenza .

La responsabilità verso il nostro Pianeta e quindi anche verso il nostro Paese, è la base del nostro impegno.

Va riformato l’attuale modello di sviluppo economico , responsabile dei cambiamenti climatici e globali in atto, basato sull’uso delle fonti fossili e su un consumo senza limiti delle risorse naturali che ha generato nel pianeta povertà, squilibri e guerre. Va superato il vecchio modo di misurare il Pil con indicatori che valutino lo sviluppo in termini di benessere sociale e ambientale. La decisione dell'attuale governo di riportare l'Italia a costruire centrali nucleari è sbagliata. Il futuro energetico del mondo non può essere l’attuale nucleare con il drammatico problema delle scorie radioattive e della sicurezza . Una nuova politica energetica deve basarsi sulle energie rinnovabili, a partire dal sole, sul risparmio e l’efficienza energetica, puntando fortemente sulla ricerca e l’innovazione tecnologica, per costruire la nuova era della green economy.

Dobbiamo affermare una nuova politica per fermare il consumo del territorio e affrontare il problema smog trasformatosi in emergenza sanitaria, investendo prioritariamente sul trasporto pubblico su ferro. Ci sentiamo profondamente impegnati nella tutela dei diritti degli animali e nel batterci contro i tentativi di liberalizzazione della caccia. L’acqua bene comune è un elemento strategico nell’ambito di una seria politica ecologica e dei diritti. Va tutelata la biodiversità e valorizzata l’agricoltura biologica e di qualità libera da Ogm .

Il diritto all’ambiente e il principio di precauzione devono essere costituzionalmente garantiti, mentre il nostro codice penale deve essere modificato per assicurare alla giustizia eco-mafiosi ed eco-criminali.

Per uscire dalla crisi economica che è anche sociale e ambientale è necessario avviare un riconversione ecologica dell'economia e avviare una riforma etica della finanza.

Ci sentiamo impegnati a sostenere il referendum per dire no al nucleare e alla privatizzazione dell'acqua.

Vogliamo dare il nostro contributo alla nascita di una nuova e forte forza ecologista, che come accaduto in Francia, sappia recuperare all'impegno civile e politico tutte le migliori intelligenze, esperienze, associazioni in un movimento federato per costruire una rete ecologista territoriale, libera, diversa e aperta che sappia, trasversalmente e senza confini ideologici, parlare a tutti i cittadini italiani per rispondere così al grido di aiuto che viene dal nostro paese e dal pianeta.

PER QUESTI MOTIVI diamo appuntamento il 6-7 febbraio a tutti e tutte, alle associazioni e ai movimenti per avviare e costruire insieme la costituente degli ecologisti italiani .

Roma 12 dicembre 2009

venerdì 11 dicembre 2009

VI INVITIAMO DOMENICA 13 DICEMBRE

Care e cari, domenica 13 dicembre ci troviamo per un aperitivo con il quale chiuderemo la campagna di tesseramento 2009. Siete tutti invitati, tesserati, non tesserati, chi desidera tesserarsi e chi meno. Ricordiamo che tutti potranno partecipare al processo di costituente ecologista, ma solo chi si è iscritto ai nel 2009 potrà partecipare alle decisioni interne ai VERDI. Il tesseramento è anche un modo per sostenere la nostra attività(più siamo, meglio è), ma ci sono poi anche altri modi per dare una mano: sempre quella domenica, sarà possibile, per chi lo desidera, prendere alcuni volantini da distribuire nella zona in cui si abita. Se ciascuno si attiva, si farà meno fatica e riusciremo ad essere dappertutto.

DOMENICA 13 DICEMBRE alle ore 11
ci troviamo presso la sede di Vicolo Tramontana
per un APERITIVO

FESTEGGIAMO L'AVVIO DELLA COSTITUENTE ECOLOGISTA
e la chiusura Campagna di Tesseramento 2009

Sarà un piacere avervi con noi
Associazione dei Verdi di Paderno Dugnano"Rossella Tavecchio"

12 DICEMBRE: APPUNTAMENTO ALLA PIAZZA SOLIDALE!

12 dicembre 2009
insieme tutto il giorno alla
PIAZZA SOLIDALE

Alla mattina, importante dibattito organizzato dal circolo eco-culturale La Meridiana dal titolo
UN POSTO DI LAVORO SICURO?
c/o il centro di aggregazione sociale Falcone e Borsellino.
Gli argomenti in discussione sono tre:
- La sicurezza nei luoghi di lavoro
- La sicurezza che non c'è
- La sicurezza possibile: uno sguardo sui possibili effetti occupazionali di una riconversione in senso ecologico dell'economia

Interverranno Giuseppe Mansolillo sindacalista CISL
Carlo operaio della Metalli Preziosi
Pierluigi Sostaro del sindacato FLMU-CUB Alfa Romeo

AMMINISTRAZIONE: SU SOLIDARIETA' PARTECIPAZIONE E DEMOCRAZIA

Sentiamo di dover avanzare alcune considerazioni a fronte delle modalità con cui l'amministrazione comunale sta interpretando valori come la solidarietà, la partecipazione e la democrazia.

Il Sindaco e la sua Giunta, nel momento in cui assumono la loro carica istituzionale, dovrebbero essere dei Sindaci e degli Amministratori di TUTTI. Diverso è il ruolo del Consiglio Comunale, ma gli Amministratori dovrebbero preoccuparsi di governare bene e con giustezza, senza fare distinguo, scelte ed epurazioni demagogiche.

Il termine democrazia deriva dal greco δῆμος (démos): popolo e κράτος (cràtos): potere, ed etimologicamente significa governo del popolo. Il principio di democrazia nella nostra società contemporanea ed occidentale, dovrebbe essere un principio valido per tutti (a dx come a sx), ma siamo in molti ad avere qualche dubbio ultimamente, anche a Paderno Dugnano.

Il concetto di partecipazione presuppone il prendere parte a decisioni su questioni di carattere pubblico e prevede ascolto e consultazione di tutti coloro che sono portatori di determinati interessi su questioni per loro ritenute rilevanti. Non vuol dire "assistere" o "essere presente" a iniziative o altro (non è il numero degli spettatori e l'indice auditel, per intenderci). Partecipare vuol dire essere coinvolti nei processi decisionali.

Attivare processi di coinvolgimento partecipativo della cittadinanza è per un'amministrazione una scelta difficile e impegnativa, ma sicuramente in linea con i valori costituzionali e con il principio di democrazia.
Ci vuole coraggio e capacità. Non tutti ce l'hanno.
C'è chi preferisce mascherarsi giocare di rimessa, dietro a slogan o a riorganizzazioni simboliche, ma non si può dire, come fa questa Amministrazione, di fare vera partecipazione se i soli titolati a questo diritto sono solo coloro che si considerano dalla propria parte, non tutti i cittadini.

Anche la solidarietà è un valore e un principio di tutti e per tutti. Non si può poi dire di fare della solidarietà se questa diventa selettiva, se invece di distribuire le risorse equamente e con giustezza le si concentra in un unica direzione, se i tagli e i pesi della spesa ricadono poi sulle categorie più deboli o sulle famiglie, già gravate dall'attuale crisi economica... Dove sta un piano di governo serio, complessivo ed efficace sulle criticità che oggi gravano sulla nostra città? (crisi occupazionale, casa, fasce deboli...). Vediamo solo un grande presentismo di facciata a manifestazione e iniziative (sorrisi, strette di mano, gentilezze..) e poca sostanza in termini proprio di risorse e impegno serio e vero.

Detto ciò, questa Amministrazione non sta certo brillando per democrazia, solidarietà e partecipazione.

Prova ne sono le numerose situazioni che si sono e si stanno creando.
Senza entrare nel dettaglio, richiamiamo di seguito alla vostra attenzione alcune vicende.

- I Consigli di quartiere: gli attuali amministratori usano chiamarli "Comitati" declassandoli, di fatto; l'esperienza del Bilancio partecipativo è cancellata, così come le opere pubbliche decise con i cittadini nei mesi scorsi; in più Quartieri durante le assemblee si diffondono informazioni false...
- Tutta la gestione della vicenda Tavolo Tecnico di Rho Monza, le modalità di relazione e il disconoscimento del ruolo delle associazioni ambientaliste locali e del Comitato di cittadini, le affermazioni false che vengono divulgate...
- La diminuzione dell'impegno di spesa sull'assistenza agli anziani
- La novità del pagamento per la partecipazione alle attività del Carcatrà e le firme, ancora senza risposta, raccolte dalle famiglie
- L'annunciato prossimo incremento del costo del pasto per le mense scolastiche che andrà a gravare sulle famiglie
- Il dissolvimento delle consulte
- Il mancato sostegno ai progetti di cooperazione internazionale; l'annullamento dei processi di coinvolgimento delle associazioni locali nell'assegnazione di contributi a questa piuttosto che a quella associazione (vedi recenti delibere di giunta); la sospensione dei contributi alle associazioni sportive locali no profit per la realizzazione di tornei divenuti appuntamenti tradizionali per la nostra città;
- la modalità con cui si pensa di coinvolgere le associazioni culturali: l'amministrazione decide il tema, voi realizzate ciò che sarà in linea con il tema scelto (cioè: lavorate per me, ma non decidete con me);
- la mancata disponibilità di atti allegati a deliberazioni, come nel caso della vicenda sul Piano delle opere, e l'impossibilità da parte dei cittadini di partecipare a tutti gli effetti come spetta di diritto;
- un sondaggio sul tema PGT piuttosto discutibile, manipolabile, poco concreto, anzichè assemblee e confronto diretto con i cittadini...
- il continuo atteggiamento del far piazza pulita di tutto ciò che c'era prima della venuta dell'"Alparone", perchè considerato demagogicamente "di sinistra", non valutando la storia, le competenze tecniche, i risultati, il valore di certe esperienze e le capacità dimostrate (vedi da ultimo, il non voler rinnovare la convenzione con l'Accademia Villa Lobos, banda cittadina e corsi annessi....!).

Forse ce ne sarebbero ancora altre, ma crediamo che per dare l'idea di ciò che intendiamo dire, questo basti.

NUCLEARE - VERDI: ECCO I SITI

L'elenco è stato consegnato al Governo: le località sarebbero le stesse dove sorgevano i vecchi impianti, due vicine a Roma. Bonelli: "Chiamiamo alla mobilitazione democratica".

ROMA - Quando il 12 maggio scorso il Senato diede il via libera al ritorno del nucleare in Italia, stabilì che sarebbero serviti sei mesi per scegliere i siti in cui installare le centrali. A distanza di sette mesi sarebbero stati individuati.
Secondo i Verdi sono Montalto di Castro (Viterbo), già candidata a ospitare una centrale nucleare prima che l'Italia dicesse addio all'energia dell'atomo, Borgo Sabotino (Latina), Garigliano (Caserta), Trino Vercellese (Vercelli ), Caorso (Piacenza), Oristano, Palma (Agrigento ) e Monfalcone (Gorizia).
Ma l'Enel fa sapere di "non aver inviato al governo alcun dossier che indica i siti per la realizzazione delle centrali nucleari in Italia".
"I siti - si legge in una nota - saranno individuati solo successivamente alla definizione da parte dell'esecutivo e dell'Agenzia per la sicurezza nucleare dei criteri per la localizzazione".
Il dossier è rigorosamente top secret: chi ne è a conoscenza, come l'amministratore delegato dell'Enel, Fulvio Conti, afferma che non ne svelerebbe i contenuti "nemmeno sotto tortura".
A oggi, perciò, è difficile avere risposte ufficiali se si chiede dove sorgeranno le centrali. Conti attende le direttive del governo di inizio 2010 e l'avvio dell'Agenzia della sicurezza. La nuova geografia dell'atomo ricalcherà quasi fedelmente la vecchia, con qualche novità che tiene conto delle esigenze dei reattori di allora e di quelli di nuova tecnologia. L'Enel li realizzerà vicino aree costiere o vicino ai grandi fiumi, purché scarsamente popolate e lontane da insediamenti industriali.

Dura la reazione dei Verdi: "Le aree sono idonee secondo l'Enel - ha spiegato il presidente Angelo Bonelli - perché vicine all'acqua, e come è noto le centrali necessitano di un gran quantitativo di acqua per funzionare. Noi Verdi avvieremo il presidio dei siti nucleari per dire no al nucleare e sì al solare. Il governo sta spingendo l'Italia in una pericolosa avventura che porterà alla militarizzazione dei territori e a far aumentare la bolletta elettrica dei cittadini, perché i 20 miliardi di euro per la costruzione delle centrali li pagheranno gli italiani".
"Berlusconi in Italia ammazza le energie rinnovabili e finanzia la speculazione del costoso nucleare. Daremo nel paese dura battaglia", ha concluso Bonelli.

Il referendum dell'8 novembre 1987, l'anno dopo della tragedia di Chernobyl, bloccò l'energia atomica.
A maggio 2009 l'assemblea di Palazzo Madama con 142 sì e 105 no (sì del Pdl e dell'Udc, no del Pd e dell'Idv) ha approvato gli articoli 14-15 e 16 del disegno di legge "Sviluppo ed energia" che danno al governo la delega per adottare entro sei mesi, e dopo una delibera del Cipe, più decreti per il ripristino dell'intera filiera di produzione dell'energia atomica: tipologia e disciplina per la localizzazione degli impianti, stoccaggio del combustibile, deposito dei rifiuti radioattivi.
A febbraio scorso Berlusconi e Sarkozy siglarono un'intesa per la produzione di energia nucleare che coinvolse Edf e Enel.
Per la costruzione delle centrali da parte di consorzi sono previste procedure velocizzate: la cosiddetta "autorizzazione unica" che sostituisce ogni tipo di licenza e nulla osta tranne la Via (Valutazione impatto ambientale) e la Vas (Valutazione d'impatto strategica).
Sono previste inoltre "misure compensative in favore delle popolazioni interessate".

tratto da: Repubblica Ambiente, 8 dicembre 2009
IL 19 DICEMBRE A PADERNO DUGNANO IN PIAZZA MATTEOTTI
CON I VERDI
GAZEBO PER L'ADESIONE ALLA PROPOSTA DI INDIRE REFERENDUM SUL NUCELARE
Il 9 dicembre si è riunito il Comitato "No Elitrasporto al parco Nord".
Era presente l'Associazione Amici del Grugnotorto che diffonde le informazioni che vi riportiamo di seguito

Nel corso dell'incontro è stato fatto un riepilogo dei passaggi di questa vicenda che rischia di mettere in serio pericolo l'esitenza stessa del Parco Nord, un' inutile opera della quale beneficieranno esclusivamente coloro che saranno disposti a spendere oltre 150 euro per andare da Bresso a Malpensa o all'EXPO'. .. Il Sindaco di Bresso, Fortunato Zinni, che si batte oramai da anni contro questo ennesimo tentativo di scempio ad opera della Regione Lombardia, metterà a breve in rete tutta la documentazione, tecnico - amministrativa, relativa a questo progetto (tavole, verbali, dati sull'inquinamento).
Alcuni dati indicativi:
- 186.000 metri cubi di cemento all'interno del campo volo, e quindi all'interno del Parco Nord
- inquinamento acustico oltre i 100 decibel, senza tener conto dell'inquinamento ambientale
- creazione di una base tecnico-logisitca per elicotteri civili e aerei a decollo verticale.
EXPO, RHO-MONZA, ELIPORTO:
MA QUANDO SMETTERANNO DI SACCHEGGIARE
LA NOSTRA UNICA E SOLA TERRA?
I Verdi sostengono la posizione del Comitato e invitano tutti ad aderire al gruppo che è stato aperto su Facebook, oltre a diffondere l'informazione e ad aderire a tutte le iniziative che verranno messe in atto
DI SEGUITO L'APPELLO LANCIATO DAL COMITATO DIFENDIAMO IL PARCO NORD.
NO ALL’INQUINAMENTO AMBIENTALE ED ACUSTICO DEGLI ELICOTTERI La bella realtà del Parco Nord Milano, ormai parte integrante del paesaggio dell’Area della Regione Metropolitana Milanese e simbolo, insieme ai grandi insediamenti industriali, della cultura del Nord Milano rischia di essere spazzata via da una serie preoccupante e confusa di progetti che gravano minacciosi sulla qualità della vita del nostro territorio.Il Comune di Bresso, unitamente ad altri 10 Enti sottoscrittori, si è impegnato con il protocollo sottoscritto a Palazzo Chigi il 31 Luglio 2007, a rispettare l’eventuale convivenza dell’Aeroporto con il Parco, se una apposita commissione di esperti ne avesse constatato l’impossibilità di rilocalizzazione.Le condizioni essenziali per l’accettazione di questa convivenza erano:· Il ridimensionamento del sedime aeroportuale dagli attuali 96 ettari a 42 ettari con la realizzazione di interventi finalizzati a ridurre l’inquinamento acustico ed ambientale nel rispetto della frequentazione di centinaia di migliaia di cittadini nel grande bacino verde.· L’esclusione di qualsiasi ampliamento o potenziamento delle funzioni dello scalo, al difuori dell’attuale uso in concessione all’aeroclub Milano, e trasferimento dell’aerostazione sul lato est della pista.· Messa in sicurezza dell’aeroporto con la realizzazione di una nuova recinzione, cessione delle aree di frangia al Comune di Bresso per il completamento della Park-way sull’asse Nord-Sud e della pista ciclabile perimetrale, cessione di 30 ettari non strategici, in comodato al Consorzio Parco Nord.· Chiusura dell’hangar, della bretella di collegamento e della piazzuola abusivi perché non in possesso dell’autorizzazione a costruire da parte del Comune ed attualmente in uso ad Elite Aviation e provvisoriamente (sic) all’Elisoccorso· Spostamento immediato dell’Elisoccorso.Il Comune di Bresso chiede da tempo il rispetto della legge e non può più tollerare le situazioni di illegittimitàIl Sindaco Fortunato Zinni, a tale proposito ha dichiarato: “L’Amministrazione comunale di Bresso, solo su queste basi, peraltro condivise da tutti i sottoscrittori del Protocollo firmato a Palazzo Chigi, è disposta a confrontarsi con eventuali interlocutori anche in vista di Expo 2015. Chiedo – ha concluso il Sindaco – alle forze politiche e sociali della città, a tutti i Bressesi e a tutti i cittadini che frequentano ed amano il grande polmone verde, di sostenere l’azione del Comune, vigilare e mobilitarsi per difendere una grande risorsa come il Parco ormai entrato nel cuore degli abitanti della grande Area Metropolitana Milanese”.
Bresso, 3 Ottobre 2009

mercoledì 9 dicembre 2009

CARCATRA': LE FIRME DEI GENITORI ATTENDONO ANCORA UNA RISPOSTA: ARRIVERA'?

Il giorno 27.11.2009 è stato protocollato in Comune, all’attenzione di Sindaco e Assessore alla Scuola, un plico di 50 pagine con un totale di 720 firme accompagnato da una lettera (la pubblichiamo di seguito) e da una ulteriore comunicazione nella si indicava la disponibilità ad un confronto sul tema in questione, oltre ai recapiti del Comitato Genitori Incirano quale coordinatore dell’iniziativa, per comunicare con i cittadini firmatari.

Il Comitato genitori fa sapere che al momento non è giunto ancora nessun segnale di riscontro.

L’iniziativa ha avuto un risultato significativo (720 firme non sono un numero esiguo), ma da qui a confidare in una reale attenzione da parte di questa amministrazione comunale...

A QUANDO UNA RISPOSTA? COSA HA DA DIRE IL SINDACO E L'AMMNISTRAZIONE COMUNALE AI GENITORI DEI BAMBINI?

di seguito il testo della lettera sottoscritta da 720 cittadini

Al Sindaco del Comune di Paderno Dugnano, Dott. Marco Alparone
All’Assessore alla Scuola, Dott. Rodolfo Tagliabue

Cortesi Signori,
anche quest’anno con l’avvio dell’anno scolastico, non senza difficoltà peraltro, siamo stati
informati, attraverso i nostri bambini, della ripresa dell’attività del tanto apprezzato “Carcatrà”.
Purtroppo però non è stato piacevole scoprire che un servizio tanto amato dai piccoli cittadini di
Paderno Dugnano, nonché fiore all’occhiello dell’Amministrazione Locale in ambito di servizi
all’infanzia e alla famiglia, sia stato trasformato in un mero laboratorio a pagamento.
Il Carcatrà, quel servizio presente sul nostro territorio ormai da 10 anni, ha sempre rappresentato
uno spazio dove i nostri bambini possono trascorrere del tempo ed imparare in modo naturale ed
armonico; dove le capacità, le caratteristiche del singolo e con esse i loro limiti vengono rispettate
e valorizzate; dove si mantiene sempre alta l’attenzione nei confronti del disagio allo scopo di
prevenirlo, proprio attraverso l’integrazione armonica dei bambini. E’ il luogo dove i laboratori
proposti sono strumento e non scopo per coinvolgere i piccoli utenti in attività ludiche i cui
obiettivi sono la convivenza, la socialità, il rispetto e la condivisione delle regole. Il Carcatrà
rappresenta lo sviluppo di una creatività libera e finalizzata allo sviluppo del “bello” e non
“dell’utile”…!
Il Carcatrà nacque, tra l’altro, nell’ambito dei finanziamenti della Legge Turco n. 285 del ’97,
"Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza", nello
spirito quindi di un progetto innovativo che vedeva integrati diversi ambiti educativi (famiglia,
scuola, spazi ludici/aggregativi), e che negli anni gli operatori della cooperativa Comin hanno
gestito con straordinaria professionalità e competenza pedagogica.
Nato quindi da un’opportunità di finanziamento pubblico e con una finalità principalmente sociale,
articolatosi negli anni sempre con carattere di gratuità e addirittura arricchito dal volontariato dei
genitori che ne sono diventati quindi parte integrante, ci rammarica profondamente che ora venga
equiparato ad una qualsiasi altra attività indistinta da quanto offre il mercato dell’infanzia.
In un momento così difficile, sia sotto il profilo economico che morale, ridurre questo servizio ad
una prestazione a pagamento non solo disperde competenze ed esperienze fondamentali per la
crescita, ma di fatto nega l’accesso a molte famiglie, e quindi ai bambini in difficoltà economiche
che non potranno goderne non perché non interessate ma perché economicamente
impossibilitate. Oltre all’impatto economico sulle famiglie, l’aver modificato un’esperienza basata
sulla libera aggregazione ed il coinvolgimento volontario e fattivo dei suoi partecipanti (così come
altri centri di aggregazione giovanile presenti sul territorio quali il Ciao Ragazzi ed il Centro
Contromano)in un servizio a pagamento, trasforma di fatto i volenterosi partecipanti in utenti
paganti, svilendo i presupposti motivazionali ed educativi dell’esperienza.
Si parla tanto di “politiche di sostegno alla famiglia”, ma se questi sono i mezzi attraverso i quali
l’Amministrazione Locale pensa di farlo, forse è il caso di riflettere su quali siano gli obiettivi per il
futuro.
Un’Amministrazione che investe sull’infanzia e sui giovani in generale è un’amministrazione
coraggiosa e lungimirante, che ha a cuore il futuro civile della comunità. La prevenzione non si fa
solo disseminando telecamere su tutto il territorio o reprimendo comportamenti scorretti, bensì è
un instancabile impegno a promuovere e sostenere iniziative di educazione, cultura e civiltà.

La ringraziamo per l’attenzione che vorrà porre a quanto esposto.

Distintamente,
I genitori ed i bambini di Paderno Dugnano (seguono firme)

giovedì 3 dicembre 2009

AMMINISTRAZIONE E PROGETTI DI SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE

A proposito delle dichiarazioni del Sindaco Alparone sul perchè quest'anno l'Amministrazione Comunale non sostiene i progetti di Cooperazione Internazionale...

"Il Bando di quest’anno è saltato poiché nella stesura del Bilancio Preventivo redatto lo scorso anno non era stata prevista la sua copertura finanziaria; la nuova A.C. non è riuscita a trovare le risorse necessarie per finanziarlo in quanto quelle poche recuperate in questi ultimi mesi da altri capitoli di spesa sono stati destinate al sostegno dei lavoratori delle aziende in crisi.”


alcune precisazioni e considerazioni:

  1. Il Comune delibera il bilancio di previsione secondo quanto previsto dalla Legge “....osservando i principi di unità, annualità, universalità ed integrità, veridicità, pareggio finanziario e pubblicità. ....... ,

  2. I dirigenti dei vari settori del comune predispongono gli atti del bilancio di previsione in base ai principi dettati dalla Legge

  3. Il responsabile del servizio finanziario, di ragioneria o qualificazione corrispondente, è preposto alla verifica di veridicità delle previsioni di entrata e di compatibilità delle previsioni di spesa, avanzate dai vari servizi, da iscriversi nel bilancio annuale.

  4. Nel Piano Generale di Sviluppo approvato la settimana scorsa dal Comune si prevede un avanzo per il bilancio del 2009 di € 1.300.000

  5. La Giunta nel mese di settembre ha proposto, e la maggioranza di centrodestra ha approvato, una variazione di bilancio che inseriva nel bilancio comunale spese prima non previste come ad esempio nuove telecamere per € 70.000.

Certamente ci sono problemi legati ai vincoli del patto di stabilità, ma questi problemi ci sono stati anche negli anni passati, la differenza sta nelle scelte.


C'è chi sceglie di non penalizzare il settore sociale come la precedente amministrazione di centrosinistra e c'è chi sceglie di dare priorità alle telecamere come ha fatto il centrodestra.


Quanto poi al mettere in contrapposizione i progetti di cooperazione internazionale con le crisi aziendali, per le considerazioni fatte sopra, ci vuole una bella faccia tosta.

dalla lettera aperta alle Associazioni

di Michele Crapuzzo


martedì 1 dicembre 2009

LE RESPONSABILITA'

Inquinamento in Lombardia: indagati
Formigoni, Podesta' e Letizia Moratti
La Procura di Milano ha inviato questa mattina al presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, un avviso di garanzia. Lo ha annunciato lo stesso Formigoni in una conferenza stampa. In base a una denuncia nell'ambito di un'inchiesta sull'inquinamento, Formigoni risulta indagato per violazione della Legge 674 che ha per oggetto «il getto pericoloso di cose».Risultano iscritti nel registro degli indagati della Procura di Milano, anche il sindaco di Milano, Letizia Moratti, e il presidente della Provincia, Guido Podestà. Come per Formigoni il reato ipotizzato è di tipo ambientale, legato a una denuncia del Codacons per il superamento dei livelli di inquinamento. L'avviso di garanzia si è reso necessario in seguito alla richiesta del Gip del Tribunale di Milano, che ha chiesto un supplemento di indagini di fronte a una richiesta di archiviazione presentata dalla Procura.

sabato 28 novembre 2009

PD: SCOPPIA IL CASO DEGLI ECODEM

PD : SCOPPIA IL CASO DEGLI ECODEM

Acque agitate nel Partito democratico. Dopo l'emorragia provocata dal Movimento per l'Italia di Rutelli, è il turno degli ecodem.
Il fronte dell'agibilità politica e culturale dell'ecologismo, nel principale partito d'opposizione, è sempre più ristretto. Il Pd sceglie di manifestare per "L'alternativa a Berlusconi" negli stessi giorni in cui tutto il mondo guarda agli esiti del vertice di Copenaghen sul clima, senza prevedere nemmeno un riferimento all'ambiente nella piattaforma programmatica della mobilitazione.
Della Seta: «Se continua così c'è bisogno di nuovi approdi».

FIRMA L'APPELLO

Metti un freno al cemento con una legge per i suoli della Lombardia

Legambiente ha depositato a fine luglio 2009 in Regione Lombardia 12.257 firme in calce alla proposta di legge regionale di iniziativa popolare “Norme per il contenimento del consumo di suolo e la disciplina della compensazione ecologica preventiva”, che è stata dichiarata ammissibile e, pertanto, inviata alla Commissione Consiliare competente perché segua il normale iter legislativo.

Poiché:

- il suolo è un bene comune, indispensabile per la vita e la sopravvivenza degli ecosistemi;

- il consumo indiscriminato di suolo rappresenta un problema non più rinviabile per la Lombardia e per tutto il Paese;

- tutelare il suolo vuol dire proteggere il nostro ambiente, la qualità della nostra vita e delle generazioni future;

- limitare il consumo di suolo significa valorizzare il paesaggio, l'agricoltura, la storia e la cultura dei territori.


Le sottoscritte e i sottoscritti ritengono che tale proposta di legge sia un primo passo concreto verso la limitazione del consumo di suolo, che possa essere un importante stimolo alla realizzazione di una disciplina generale di tutela dei territori – compresa la riforma della fiscalità locale che svincoli le entrate dei comuni dagli oneri di urbanizzazione - e pertanto

CHIEDONO

ai Consiglieri regionali della Lombardia, al Presidente della Regione, all'Assessore regionale al Territorio e Urbanistica che venga approvata la suddetta proposta di legge (pdl 409 – Regione Lombardia)

No Berlusconi Day: dalla federazione nazionale dei Verdi

Il No Berlusconi Day è un'occasione per dire basta alla politica che “intossica”.
I Verdi non potevano mancare in una giornata dedicata alla difesa dei diritti costituzionali.
Così, il prossimo 5 dicembre, saranno in piazza del Popolo insieme ai blogger e alle associazioni civili promotrici della manifestazione per gridare il loro No a “Berlusconi radioattivo”.

Il No Berlusconi Day diventerà un'occasione per mostrare la volontà di ribellarsi concretamente alla privatizzazione dell'acqua e all'impianto di centrali nucleari. Nei gazebo dei Verdi ci sarà la possibilità di votare per le “Primarie dell'acqua e dell'energia” e per dare una pre-adesione ai referendum contro queste due proposte di legge.

Partecipa anche tu. Appuntamento alle 14 di sabato 5 dicembre dietro lo striscione in Piazza della Repubblica (davanti alla Basilica)

giovedì 26 novembre 2009

LETTERA APERTA AL CONSIGLIO COMUNALE: PIANO TRIENNALE DELLE OPERE

Lettera aperta di Michele Crapuzzo
al Consiglio Comunale
Paderno Dugnano, 25/11/2009

Oggetto: Piano triennale delle opere pubbliche di Paderno Dugnano
In data 09/11/2009 mi sono recato presso l'URP del nostro Comune per consultare la delibera di Giunta n. 188 del 08/10/2009 pubblicata all'albo pretorio del comune, ho constatato che gli unici allegati alla delibera sono le schede con l'elenco delle opere pubbliche programmate per il prossimo triennio.

La suddetta consultazione non mi ha consentito di capire, oltre l'indicazione dell'opera e dell'importo stanziato, quali sono state le valutazioni e gli studi di fattibilità che giustificano il loro inserimento nel piano delle opere pubbliche. Mi riferisco in modo particolare alla nuova costruzione del mercato coperto, alla nuova costruzione della pista per ciclisti, al ponte carrabile di via Cappellini.
A tale proposito ricordo riportando di seguito il testo del comma 2, 6 e 8 della legge 163 del 2006:
“.......2. Il programma triennale costituisce momento attuativo di studi di fattibilità e di identificazione e quantificazione dei propri bisogni che le amministrazioni aggiudicatrici predispongono nell'esercizio delle loro autonome competenze e, quando esplicitamente previsto, di concerto con altri soggetti, in conformità agli obiettivi assunti come prioritari. Gli studi individuano i lavori strumentali al soddisfacimento dei predetti bisogni, indicano le caratteristiche funzionali, tecniche, gestionali ed economico-finanziarie degli stessi e contengono l'analisi dello stato di fatto di ogni intervento nelle sue eventuali componenti storico-artistiche, architettoniche, paesaggistiche, e nelle sue componenti di sostenibilità ambientale, socio-economiche, amministrative e tecniche. In particolare le amministrazioni aggiudicatrici individuano con priorità i bisogni che possono essere soddisfatti tramite la realizzazione di lavori finanziabili con capitali privati, in quanto suscettibili di gestione economica. Lo schema di programma triennale e i suoi aggiornamenti annuali sono resi pubblici, prima della loro approvazione, mediante affissione nella sede delle amministrazioni aggiudicatrici per almeno sessanta giorni consecutivi ed eventualmente mediante pubblicazione sul profilo di committente della stazione appaltante.
6. L'inclusione di un lavoro nell'elenco annuale e' subordinata, per i lavori di importo inferiore a 1.000.000 di euro, alla previa approvazione di uno studio di fattibilità e, per i lavori di importo pari o superiore a 1.000.000 di euro, alla previa approvazione della progettazione preliminare, redatta ai sensi dell'articolo 93, salvo che per i lavori di manutenzione, per i quali e' sufficiente l'indicazione degli interventi accompagnata dalla stima sommaria dei costi.
8. I progetti dei lavori degli enti locali ricompresi nell'elenco annuale devono essere conformi agli strumenti urbanistici vigenti o adottati. Ove gli enti locali siano sprovvisti di tali strumenti urbanistici, decorso inutilmente un anno dal termine ultimo previsto dalla normativa vigente per la loro adozione, e fino all'adozione medesima, gli enti stessi sono esclusi da qualsiasi contributo o agevolazione dello Stato in materia di lavori pubblici. Resta ferma l'applicabilità delle disposizioni di cui agli articoli 9, 10, 11 e 19 del decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327 e di cui all'articolo 34 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267...........”

Se ho ben compreso la lettera e lo spirito della legge l'inserimento delle opere deve essere preceduto dall'approvazione dei progetti di fattibilità che dimostrano la loro sostenibilità tecnica ed economica per il bilancio comunale nonché la coerenza con la pianificazione urbanistica.

Quindi non essendo possibile rilevare tutto ciò dalla documentazione messa a disposizione, ho fatto una richiesta di accesso agli atti per poter conoscere i progetti di fattibilità, ove necessari, in data 10/11/2009. Ad oggi non mi è stato ancora possibile visionare la documentazione richiesta.
Per una mia curiosità ho chiesto a qualche consigliere comunale se avesse visionato qualche progetto, soprattutto per quelle opere per le quali non è indicato nemmeno il luogo della loro realizzazione, e ho verificato che nemmeno i consiglieri sanno nulla oltre al titolo dell'opera e all'importo corrispondente.

Se la legge prescrive il periodo di sessanta giorni di pubblicazione forse intende dare tempo e possibilità ai cittadini di partecipare al procedimento, se la documentazione non viene messa a disposizione fin dall'inizio la partecipazione è compromessa.
Come sarà possibile giudicare o partecipare attivamente alle scelte dell'amministrazione se non vengono fornite le necessarie informazioni, in questo caso anche dovute per legge?

Come sarà possibile per il Consiglio Comunale discutere e approvare documenti di programmazione se i suoi componenti non conoscono gli atti? (Ma questo e affare dei consiglieri e del loro rapporto con gli elettori).

Ricordo che lei, come capogruppo di opposizione, molte volte ha richiesto di avere gli atti con anticipo e prima del deposito ufficiale in segreteria in modo da partecipare alla loro formazione.
Ho voluto farle questa segnalazione perché oggi nella sua veste di Presidente del Consiglio ha l'occasione e il potere, di far rispettare i diritti di tutti i cittadini e dei consiglieri comunali.
Cordiali saluti
Michele Crapuzzo

martedì 24 novembre 2009

C'è bisogno dei VERDI


verdi

Costituente Da alcune settimane si è rimessa in pista una proposta ecologista nata dalle ceneri del Sole che ride.
Lo tzunami che si è abbattuto su ciò che è rimasto dei Verdi ha lasciato morti e feriti. La scriteriata politica degli ultimi anni ha portato a questi risultati.
Mi spiego meglio. Durante il governo Prodi non c'è stata una netta divisone di ruoli fra governo e partito, avallando la compatibilità e la necessità di non forzare su contenuti qualificanti. Durante la conferenza stampa del candidato presidente del centrosinistra non è mai echeggiata la parola ambiente, quasi che l'azione dei Verdi fosse stata tanto negativa da non doverne parlare.
C'è stata poi l'alleanza elettorale per ben due volte con forze disomogenee, alla ricerca spasmodica del raggiungimento del quorum senza accorgersi che ognuna delle componenti perdeva pezzi e dimenticando che l'alchimia perde sempre quando non ci sono politica e contenuti qualificanti.
Si sono annunciate a più riprese costituenti ecologiste, cartelli di garanti, tutto e sempre sacrificato alla politica del giorno e alla esigenze mass mediatiche, con presenze quasi sempre sovraesposte. Si sono perse per strada donne, uomini e intelligenze, si sono sperperati mezzi ingenti con risultati scarsi o inesistenti.
Il Partito dei movimenti era diventato il Partito dei consiglieri , degli assessori, degli autoreferenziati, senza per questo negare l'importanza di occupare presidi di iniziative e di denuncia. E ora si vogliono raccogliere i cocci.
Le intenzioni di chi ho ascoltato a Fiuggi, a Roma e nei colloqui sembrano invertire la tendenza. Le associazioni ambientaliste non possono essere cinghia di trasmissione di nessuno ma nello stesso tempo non possono usare i Verdi come un autobus su cui salire e scendere, perché in realtà sono loro che rappresentano, nel bene e nel male, l'ambientalismo in Italia.
Io penso e spero che la gestione Bonelli mantenga le promesse anche perché l'ambiente, nonostante le emergenze epocali e la crisi economica, è nella mente e nella domanda della gente.
Intanto non bisogna farsi prendere la mano dai sondaggi e poi bisogna ritornare nei movimenti e fra i movimenti. L'immagine dei Verdi non può configurarsi come quella di una propaggine di un movimento politico estremo. La trasversalità, anche se non è un dogma, non può essere gestita da chi ha già fatto scelte radicali.
Per troppo tempo i Verdi hanno abbandonato la loro "trasversalità" politica e sono stati rilegati nella sinistra cosiddetta "radicale" perdendo consensi e attenzione. La connotazione pacifista la si deve invocare senza toni truculenti. L'attività politica, o meglio la cronaca, sia gestita senza dover necessariamente rispondere a Berlusconi o a Bersani.
Dove sta la diversità, l'originalità rispetto ai Casini, ai Ferrero o agli altri se non si praticano contenuti qualificanti?
Il no al nucleare non può essere lasciato in mano a Di Pietro.
Il prima Copenaghen e ancor più il dopo vanno gestiti giorno dopo giorno. La strada di ricostruzione è ardua e molto difficile, ma bisogna superare una cultura politica vecchia e secolare. Partire subito con la Costituente ecologista e con gli stati generali dell'ambientalismo italiano, chiamando le associazioni ambientaliste, il mondo della cultura e della scienza, gli imprenditori che credono nelle tecnologie nuove, innovative e pulite, i ricercatori e gli esperti lasciati spesso in disparte anche dalla stessa classe dirigente ecologista.
Se mi posso permettere una battuta, noi che difendiamo la biodiversità dobbiamo praticare l'ecologia della mente e quindi liberarci dal cretinismo parlamentare e istituzionale, saper coniugare ambientalismo della ragione, con la ricerca delle ragioni dell'esistenza di una pratica di lotta ambientalista su temi nodali della nostra esistenza: pianificazione dei territori, difesa della biodiversità, energie rinnovabili, mobilità compatibile, educazione, innovazione proceduta da accurate ricerche tecnologiche, merceologiche e scientifiche.
Solo così ci sarà la possibilità di far crescere e affermare una presenza ecologista nel Paese che affianchi chi, come noi ad esempio, sta affannosamente resistendo contro coloro che vogliono ricacciare indietro democrazia e Stato di diritto.
Quindi, grande disponibilità a collaborare e a confrontarsi sui temi comuni.

Guido Pollice presidente Vas (Verdi ambiente società) da Terra

sabato 21 novembre 2009

CONDOGLIANZE INTERESSATE

La Paderno Dugnano che volta pagina: telegrammi alle famiglie padernesi colpite da un lutto da parte dell'Amministrazione Comunale.

Nel 2008 a Paderno Dugnano vi sono stati 367 morti (Fonte: http://demo.istat.it).
Mettiamo che nel 2009 si mantenga lo stesso dato. Considerato che il costo medio di un telegramma di cordoglio è circa di Euro 3,60 , se si volesse inviare 1 telegramma a ciascuna famiglia padernese colpita dal lutto, l'importo speso in un anno sarebbe pari ad Euro 1321,20.

In genere si usa inviare un messaggio tramite telegramma a parenti, persone amiche, vicine o comunque conoscenti, per esprimere il proprio affetto e la propria vicinanza in un momento così intimo e delicato. Di solito non se ne fa uso con persone che non si conoscono e con le quali non si è mai scambiata parola, qualsiasi sia la posizione che si ricopre. Ciò potrebbe essere sentito come fuori luogo, invasivo, indelicato, inopportuno, interessato...

Ma c'è chi non guarda in faccia a niente e nessuno e usa tutte le situazioni, anche quelle più intime, per mettersi in mostra e vedere di accrescere il consenso attorno alla propria persona e al proprio operato, cosa che, probabilmente, con qualcuno gli riuscirà anche, visto che ci si è messo d'impegno a farlo (chi saranno i "consiglieri" così esperti di tali vicende umane?)

A noi invece sembra solo un atto di pessimo gusto.

C'è solo d'augurarsi che i soldi spesi non siano quelli pubblici, ma provengano da tasche personali.
Diversamente sarebbe davvero una vergogna.

Vittoria sull'acqua in Lombardia

La Corte Costituzionale boccia la parte della legge regionale sull'acqua che obbliga alla separazione tra gestione ed erogazione!

L'incostituzionalità del Decreto Ronchi
è confermata da questa sentenza!


Sulla base del ricorso presentato nel 2006 dal Governo Prodi, la Corte Costituzionale ha bocciato la parte della legge regionale sull'acqua del 2006 che obbliga(va) alla separazione tra gestione ed erogazione!
Un obbligo che era stato contrastato dalla proposta di referendum abrogativo sostenuto da 144 Comuni lombardi e che nel 2009 aveva portato alla modifica della legge regionale.
Nel concreto la sentenza di fatto boccia i Piani d'Ambito e le delibere di alcuni ATO che nel periodo 2006-2008 avevano adottato il principio della separazione gestione/erogazione. Tra questi gli ATO di Como, Cremona, Lecco, Pavia, Varese e provincia di Milano.
In particolare la sentenza pone le premesse per l'annullamento della gara per l'erogazione per l'ATO di Pavia, la cui apertura è stata definita ad ottobre 2009 (scadenza del bando gennaio 2010).

Si tratta dunque di una vittoria a difesa dell'acqua pubblica in Lombardia, che da Pavia deve essere estesa a tutti i territori.

Ricordiamo che, ad oggi, solo la Regione Puglia ha chiesto l'incostituzionalità del Decreto Ronchi.

CACCIA: UNIONE EUROPEA

NO A DEROGHE IN REGIONI, CASO LOMBARDIA A CORTE
(ANSA) - BRUXELLES, 20 NOV -

La Commissione europea ha deciso di rivolgersi alla Corte di giustizia perche' ingiunga all'Italia di impedire la caccia a specie protette in Lombardia. Un procedimento e' in corso per diverse regioni che hanno concesso deroghe non conformi alle normative Ue sull'attivita' venatoria, ma Bruxelles ha deciso di ''intervenire con un' urgenza'' dopo che la Lombardia ha varato una nuova legge che consente la ca
ccia a quattro specie protette fino al 31 dicembre 2009.
(ANSA).
E' convocato l' Esecutivo della provincia di Milano
giovedi 26 alle ore 21
a Palazzo Marino, in Via Marino 7 - 3. piano.

Si tratta di un riunione aperta alla quale possono partecipare tutti gli iscritti della provincia di Milano

La discussione riguarderà la convocazione di una assemblea provinciale, finalizzata a rilanciare il soggetto ecologista anche in provincia di Milano.

venerdì 20 novembre 2009

CONTRIBUTO DI ELISABETTA PATELLI SUL TEMA DELLA SCUOLA E DELL'ISTRUZIONE

Marcegaglia, governo e declino della scuola:
quali proposte degli ecologisti?

La Marcegaglia si muove in difesa degli istituti tecnici, anzi allunga le mani sulla formazione professionale, forte di una classe politica rozza, incapace e prona anche nel settore scuola.

Nell´"Action Plan" della Confindustria al Governo si dettano le regole per la ristrutturazione degli istituti professionali, tra cui la costituzione di CDA (autonomi rispetto agli organismi di partecipazione democratica) da affiancare ai presidi, con poteri effettivi di governo, di orientamento dei programmi e di selezione dei docenti fuori da graduatorie e classi di concorso.

E´ evidente che il cuore del problema per Confindustria è il controllo sull´istruzione tecnica, limitatamente al settore tecnologico (industriale) e non economico (amministrativo-
commerciale), finalizzata alla formazione di quadri aziendali, con un sistema peggiore dell´istruzione professionale in vigore nel nostro Paese fino agli anni sessanta.

Per il raggiungimento degli obiettivi Confindustria propone 3 strade:

- un provvedimento normativo specifico che ricalchi l´"Action Plan"
- una autonomia "statutaria" ogni scuola si fa il suo
- le fondazioni come ultima ratio.

Insomma Confindustria è aziendalista ma non stupida: perché mettere dei soldi privati nelle fondazioni quando la scuola può essere gestita privatamente gratis attraverso Consigli Di Amministrazione, scelta degli insegnanti e iniezioni di personale delle aziende, facendo pagare tutto allo Stato, cioè alla collettività?

Tutto cio´ mentre il
nostro Governo ingrassa l´istruzione privata (che non offre maggiori garanzie formative ma solo di servizio e di ceto), taglia clamorosamente la scuola pubblica e la avvia su un percorso di invecchiamento precoce attraverso la licealizzazione indistinta e senza portafoglio. In cammino verso il "vecchio" i licei si avviano verso una formazione generale obsoleta e le scuole tecniche stanno cercando di camuffarsi da licei, per scampare al declassamento cui e´ destinata la futura istruzione professionale, un ambito su cui avanzano le mani di Confindustria.

Insomma una catastrofe in stile centrodestra italiano.

Un rapporto reale e piu´ concreto con la cultura e il lavoro del mondo globalizzato del terzo millennio e´ certamente il punto irrinunciabile per una seria riforma della scuola sia generalista sia professionalizzante.

Il sistema scolastico svedese - completamente gratuito, anzi incentivato - è ritenuto da molti il modello ideale e il più adatto ad affrontare le nuove sfide della globalizzazione. La scuola e l'università svedese hanno un forte rapporto con il mondo del lavoro, soprattutto con le aziende del territorio e investono molto fin dai primi anni sulla manualità, su visite all'azienda e gli stage. Vi è una forte componente di integrazione di coloro che hanno lasciato il percorso formativo per andare a lavorare e la dispersione scolastica e' irrisoria.

Anche in Svezia, come in tutti gli altri paesi, ci sono scuole più generaliste e università non-professionalizzanti, anzi anche la Svezia aveva intrapreso anni fa la via della "licealizzazione" generalizzata, per abbandonarla una volta verificata non essere adeguata alle esigenze dei tempi odierni e soprattutto del futuro.

Oggi la scuola secondaria superiore ("gymnasieskolan"
) consiste di 16 programmi definiti a livello nazionale, di cui 14 sono programmi professionali e 2 sono programmi di preparazione agli studi universitari. Tutti i programmi hanno una durata di tre anni e tutti includono talune materie fondamentali quali ad esempio svedese, inglese, educazione civica, matematica, educazione fisica e sanitaria. I programmi professionali includono attività pratica su un posto di lavoro per almeno il 15% dell'anno scolastico.

L' insegnamento a distanza ha una lunga tradizione in Svezia e parecchi corsi di studio superiore sono offerti su questa base. Coloro che frequentano gli istituti di istruzione superiore hanno diritto a ricevere dal governo un'assistenza finanziaria sotto forma di sussidi e di prestiti.

Laddove esistono realta´ sociali svantaggiate il governo investe maggiori risorse.

Tutte le scuole, anche quelle private, sono interamente finanziate dallo stato (questa è la peculiarità del "welfare sistem" svedese). Nessuna scuola privata può pero' imporre rette per l´iscrizione. La differenza tra scuole statali e scuole private consiste nel fatto che le scuole private sono gestite da compagnie private a fine lucrativo, che possono tentare di governare le scuole in modo più efficiente di quanto non lo facciano le scuole statali. Se queste compagnie riescono a fare guadagni, tanto meglio. I benefici possono essere incamerati dalle ditte e non devono essere restituiti allo Stato.

E´ interessante notare che la parificazione pubblico /privato non ha incrementato significativamente il privato, che si attesta dopo 16 anni al 16%, mentre la stragrande maggioranza della popolazione opta per la scuola pubblica. In ogni caso, per le famiglie, i due sistemi sembrano essere perfettamente intercambiabili. Le novità adottate nel settore privato per generare un profitto con i soldi ricevuti dall´erario pubblico hanno incitato le scuole statali ad innovare a loro volta. Si potrebbe in questo caso parlare di un circolo virtuoso.

Il governo di centrodestra svedese ha vinto le elezioni anche sostenendo che i socialdemocratici avevano speso troppo poco per la scuola . In realta´ il budget messo disposizione era elevato, ma il centrodestra lo ha giudicato insoddisfacente per raggiungere l´obiettivo del primato mondiale. Quindi in Svezia il governo investe moltissimo sulla scuola, investendo pure il settore privato di forti responsabilità anche economiche, per formare cervelli che ambiscono al primato mondiale sia culturale sia professionale,

Non e´ certamente oro tutto cio´ che luccica e non tutti i modelli devono essere assunti in modo acritico e pedissequo, tuttavia dal confronto emerge con chiarezza è l´arretratezza culturale, politica e la cecita´ della nostra classe dirigente , politica ed economica. Appare infine drammaticamente la pericolosa china su cui e´ avviata forzosamente il nostro sistema dell´istruzione.

Anche in questo settore le sfide del terzo millennio chiamano gli ambientalisti ad un assunzione di responsabilità propositiva , che occupi la lacuna lasciata dalla mera difesa in trincea della scuola pubblica e del precariato scolastico, ultimo presidio della sinistra radicale e sindacale e proponga con forza un progetto di green learning che responsabilizzi il mondo del lavoro virtuoso, che si integri con esso per affrontare sul piano culturale e professionale le sfide economiche-occupazionali e di sostenibilità del terzo millennio. Parliamone.

Elisabetta Patelli,

Presidente dei Verdi della Lombardia

mercoledì 18 novembre 2009

ADERISCI AI VERDI


LUNEDì 23 E 30 NOVEMBRE E LUNEDì 14 DICEMBRE ORE 21,15 PRESSO LA SEDE DEI VERDI DI VICOLO TRAMONTANA SARA' POSSIBILE ISCRIVERSI.
PER CHI NON POTESSE VENIRE E VOLESSE UN CONTATTO: verdipadernodugnano@gmail.com

ACQUA!


Parlamento Oggi alla Camera voto di fiducia sul ddl che contiene anche la riforma dei servizi pubblici locali. Gasparri: «Competitività in settori che ne sono stati per troppo tempo al riparo». Bonelli: «Ora referendum»

Il governo ha posto la fiducia sul decreto Ronchi, che introduce anche la liberalizzazione dei servizi pubblici locali, tra cui la gestione dell'acqua. Di fatto, consegnandola nelle mani delle multinazionali.
Oggi alle 16 alla Camera inizia la votazione. Il decreto deve essere convertito in legge entro il 24 novembre, pena la decadenza. E se la stessa maggioranza non appare compatta, con la Lega che si è dichiarata «insoddisfatta», l'opposizione insorge: «Parlamento umiliato». Gli ambientalisti in trincea: «L'acqua non è una merce ». Ma, salvo sorprese, tra poche ore lo diventerà.
L'acqua è un bene privato. Anzi lo sarà da oggi, dopo il voto finale della Camera, con fiducia, sul ddl Ronchi.
La ventiseiesima fiducia del governo Berlusconi stavolta serve per consegnare la più essenziale delle risorse del pianeta nelle mani dei privati, cui viene affidata la gestione della rete idrica. La norma è contenuta nel ddl Ronchi "Salva-Infrazioni" che si voterà oggi a Montecitorio.
Per il Pdl si tratta, come ha spiegato Gasparri in un intervento sul Sole 24 Ore qualche giorno fa, di «una riforma di straordinaria portata, un intervento che mai nessun governo precedente era riuscito a compiere, volta a innestare la competitività all'interno di settori che ne sono stati per troppo tempo al riparo; per liberalizzare e, quindi, anche privatizzare, qualora ve ne siano le condizioni e le dinamiche del confronto competitivo tra operatori individuino soggetti privati come i migliori sul mercato di riferimento».
Una posizione che i movimenti per l'acqua pubblica vedono come fumo negli occhi. Una legge orribile, la definiscono, che «legittima il furto di un bene naturale trasformandolo in una merce da mettere sul mercato con una mera logica di profitto».
Il fronte del no, molto ampio, ha annunciato battaglia ed è pronto anche al referendum.
Il presidente dei Verdi Angelo Bonelli spiega: «Occorre aprire una nuova stagione di referendum che includa la questione dell'acqua e anche del nucleare. Prima, però, è necessaria l'obiezione civica, perché il governo vuole svendere l'acqua ai privati. Questo produrrà un unico risultato: tariffe decuplicate e assenza di manutenzione della rete. Oggi viene perso il 37 per cento dell'acqua potabile, pari a quasi tre miliardi di metri cubi all'anno e la gestione ai privati, come è stato già ampiamente dimostrato, non risolverà questa situazione ma la aggraverà».
Sulla stessa linea l'Italia dei valori che pure in passato ha appoggiato processi di privatizzazione nelle realtà locali, addirittura partecipandovi.
Nel corso di una conferenza stampa i rappresentanti dell'Idv hanno affermato che la legge non ha alcuna logica, nessun riferimento alla normativa europea a cui si fa riferimento, nessuna giustificazione: «Premia solo pochi speculatori che tramite i loro padrini politici cercano di appropriarsi di un bene che è pubblico», ha detto il capogruppo Massimo Donadi.
A sostegno della iniziativa anche il Pd con Jean Leonard Touadì e il "Forum nazionale dell'acqua" con Paolo Corsetti e padre Alex Zanotelli. «In un silenzio che colpisce si sta realizzando un sostanziale passo indietro della nostra democrazia», ha aggiunto il capogruppo dell'Idv. Leoluca Orlando, portavoce dell'Idv e già sindaco di Palermo, e il parlamentare Domenico Scilipoti hanno ricordato che la mafia è nata e si è rafforzata proprio sul controllo dell'acqua. «Se affideremo questo bene naturale alle multinazionali - hanno aggiunto - il loro peso sarà maggiore di quello che ora hanno rispetto al petrolio».
Sul piede di guerra le associazioni ambientaliste. «Con questo provvedimento - sottolinea il Wwf - gli enti locali italiani saranno liberi di scegliere le forme di gestione dei "servizi pubblici ambientali" purché essi ricorrano esclusivamente a società private selezionate mediante gara o all'affidamento a società pubblico/private, con la presenza del partner privato scelto con gara che abbia una quota di partecipazione non al di sotto del 40 per cento e i compiti operativi connessi con la gestione del servizio o a società quotate. Si sono affermate le società miste definendo il tetto alla partecipazione pubblica al 30 per cento».
Il Wwf denuncia che «sono ben altri gli obblighi, non solo comunitari, e le esigenze a cui l'Italia dovrebbe dar seriamente seguito e che sono il presupposto per garantire una gestione adeguata dell'acqua, a partire dall'urgente, necessità di istituire le Autorità di distretto, ovvero, ampi ambiti territoriali per pianificare e gestire l'uso dell'acqua ma anche tutte le altrettanto urgenti politiche di difesa del suolo».

Augusto Romano da Terra www.verdi.it
"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck