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venerdì 11 dicembre 2009

Il 9 dicembre si è riunito il Comitato "No Elitrasporto al parco Nord".
Era presente l'Associazione Amici del Grugnotorto che diffonde le informazioni che vi riportiamo di seguito

Nel corso dell'incontro è stato fatto un riepilogo dei passaggi di questa vicenda che rischia di mettere in serio pericolo l'esitenza stessa del Parco Nord, un' inutile opera della quale beneficieranno esclusivamente coloro che saranno disposti a spendere oltre 150 euro per andare da Bresso a Malpensa o all'EXPO'. .. Il Sindaco di Bresso, Fortunato Zinni, che si batte oramai da anni contro questo ennesimo tentativo di scempio ad opera della Regione Lombardia, metterà a breve in rete tutta la documentazione, tecnico - amministrativa, relativa a questo progetto (tavole, verbali, dati sull'inquinamento).
Alcuni dati indicativi:
- 186.000 metri cubi di cemento all'interno del campo volo, e quindi all'interno del Parco Nord
- inquinamento acustico oltre i 100 decibel, senza tener conto dell'inquinamento ambientale
- creazione di una base tecnico-logisitca per elicotteri civili e aerei a decollo verticale.
EXPO, RHO-MONZA, ELIPORTO:
MA QUANDO SMETTERANNO DI SACCHEGGIARE
LA NOSTRA UNICA E SOLA TERRA?
I Verdi sostengono la posizione del Comitato e invitano tutti ad aderire al gruppo che è stato aperto su Facebook, oltre a diffondere l'informazione e ad aderire a tutte le iniziative che verranno messe in atto
DI SEGUITO L'APPELLO LANCIATO DAL COMITATO DIFENDIAMO IL PARCO NORD.
NO ALL’INQUINAMENTO AMBIENTALE ED ACUSTICO DEGLI ELICOTTERI La bella realtà del Parco Nord Milano, ormai parte integrante del paesaggio dell’Area della Regione Metropolitana Milanese e simbolo, insieme ai grandi insediamenti industriali, della cultura del Nord Milano rischia di essere spazzata via da una serie preoccupante e confusa di progetti che gravano minacciosi sulla qualità della vita del nostro territorio.Il Comune di Bresso, unitamente ad altri 10 Enti sottoscrittori, si è impegnato con il protocollo sottoscritto a Palazzo Chigi il 31 Luglio 2007, a rispettare l’eventuale convivenza dell’Aeroporto con il Parco, se una apposita commissione di esperti ne avesse constatato l’impossibilità di rilocalizzazione.Le condizioni essenziali per l’accettazione di questa convivenza erano:· Il ridimensionamento del sedime aeroportuale dagli attuali 96 ettari a 42 ettari con la realizzazione di interventi finalizzati a ridurre l’inquinamento acustico ed ambientale nel rispetto della frequentazione di centinaia di migliaia di cittadini nel grande bacino verde.· L’esclusione di qualsiasi ampliamento o potenziamento delle funzioni dello scalo, al difuori dell’attuale uso in concessione all’aeroclub Milano, e trasferimento dell’aerostazione sul lato est della pista.· Messa in sicurezza dell’aeroporto con la realizzazione di una nuova recinzione, cessione delle aree di frangia al Comune di Bresso per il completamento della Park-way sull’asse Nord-Sud e della pista ciclabile perimetrale, cessione di 30 ettari non strategici, in comodato al Consorzio Parco Nord.· Chiusura dell’hangar, della bretella di collegamento e della piazzuola abusivi perché non in possesso dell’autorizzazione a costruire da parte del Comune ed attualmente in uso ad Elite Aviation e provvisoriamente (sic) all’Elisoccorso· Spostamento immediato dell’Elisoccorso.Il Comune di Bresso chiede da tempo il rispetto della legge e non può più tollerare le situazioni di illegittimitàIl Sindaco Fortunato Zinni, a tale proposito ha dichiarato: “L’Amministrazione comunale di Bresso, solo su queste basi, peraltro condivise da tutti i sottoscrittori del Protocollo firmato a Palazzo Chigi, è disposta a confrontarsi con eventuali interlocutori anche in vista di Expo 2015. Chiedo – ha concluso il Sindaco – alle forze politiche e sociali della città, a tutti i Bressesi e a tutti i cittadini che frequentano ed amano il grande polmone verde, di sostenere l’azione del Comune, vigilare e mobilitarsi per difendere una grande risorsa come il Parco ormai entrato nel cuore degli abitanti della grande Area Metropolitana Milanese”.
Bresso, 3 Ottobre 2009

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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck