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sabato 30 luglio 2011

dal CCIRM: aggiornamento questione rho- monza

Ecco gli aggiornamenti su Rho-Monza dalla stampa locale
settegiorni:

SIAMO TUTTI ECOLOGISTI? QUALCHE COMMENTO DI PRECISAZIONE


 Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto un commento al post "siamo tutti ecologisti"al quale riteniamo utile dare qualche altro chiarimento, oltre a quello già fornito in risposta da Giorgio Rossetti. 

Di seguito il contributo alla discussione di Michele Crapuzzo, ex Assessore Verde della Giunta Massetti. 


  Inceneritore
il commento
1) Il vice sindaco allorchè scoperto dalla nostra denuncia nel dicembre 2009 dichiarò che lui era disponibile a discuterne e questa opinione deve aver comunicato ai  negli incontri avuti con i responsabili di Paderno Energie nei mesi di luglio e settembre del 2009 prima che questi presentassero la richiesta. Poi il "giovane" vicesindaco cambiò opinione sotto la pressione dei cittadini.

2) Ad oltre quindici mesi dall'annullamento del permesso di costruire la procedura non si è ancora conclusa ed in tutti i pronunciamenti che i tecnici di provincia e regione, che stanno esamniando la richiesta, hanno sempre affermato che il permesso di costruire era ininfluente.



Raccolta differenziata

Dal 1995 al 2009, prima Damiano Ricci poi io, ci siamo occupati del problema rifiuti. Siamo partiti dai rifiuti per strada e una raccolta differenziata che a malapena raggiungeva il 15%, a giugno 2009 era al 53%.

Abbiamo costantemente prodotto informazione sulle modalità della raccolta, sui risultati raggiunti e sui costi sostenuti. Per quanto mi riguarda dal 2001 al 2009 ho pubblicato tutti gli anni i risultati quantitativi e qualitativi della raccolta differenziata. Tutti gli anni ha fatto il resoconto economico del servizio pubblicando anche i siti dove i rifiuti venivano conferiti. I dati, quantità, qualità, costi e siti di smaltimento, che negli anni sono stati pubblicati sulla Calderina sono sempre disponibili presso l’ufficio ecologia. Al cittadino, che vedo molto pronto a dispensare dubbi senza avere il coraggio di denunciare con chiarezza fatti di sua conoscenza (ammesso che siano veri), penso che non sarà difficile trovare la strada degli uffici.

Negli anni abbiamo ascoltato molte critiche attente e costruttive di molti cittadini che ci hanno aiutato a migliorare il servizio, purtroppo abbiamo dovuto fronteggiare accuse anonime e false che cercavano di scoraggiare i cittadini a fare la raccolta differenziata puntando sulle difficoltà e la fatica che questo metodo di raccolta comporta.  

La nostra è stata un’attività amministrativa silenziosa senza foto sulla Calderina ma efficace e spero che la nostra azione sia servita all’ambiente e ai cittadini di Paderno Dugnano. Sicuramente ha portato dei benefici economici, voglio solo ricordare due dati:

Il costo per lo smaltimento dei rifiuti nel 1999 costava ai 45.000 abitanti di Paderno Dugnano € 2.500.000 circa, nel 2009 ai 47.000 abitanti di Paderno Dugnano i costi per lo smaltimento dei rifiuti sono stati di circa € 2.000.000. Questo ci ha permesso di mantenere inalterata la tassa rifiuti dal 2002 e nello stesso tempo coprire interamente il costo del servizio.
L’attuale amministrazione non ha cambiato nulla nell’impostazione tecnica del servizio rifiuti, in compenso ha aumentato il costo della Tassa rifiuti del 10%, auspico che i cittadini chiedano conto di come saranno spesi i quattrini in più richiesti, ricordo che per legge le entrate pagate per un servizio non possono superare il costo del servizio stesso.

Michele Crapuzzo

giovedì 28 luglio 2011

ANCORA SU MATERNA DI VIA TUNISIA: IL COMUNE HA FINALMENTE RESO NOTA LA RELAZIONE ASL

Leggi il post di commento e il testo della relazione pubblicato poco fa su La Scommessa

sottoscriviamo tutto e sottolineamo, in particolare,:
... "Attenzione, però: non diamo troppe colpe all'arch. Moroni, che in fondo è soltanto un tecnico del Comune e obbedisce agli ordini dei superiori... La responsabilità politica della mancanza di trasparenza e di collaborazione è da attribuire alla Giunta Alparone, che in questa vicenda ha mantenuto un atteggiamento inaccettabile.

E non sembra intenzionata a modificarlo"...

mercoledì 27 luglio 2011

CONFERENZA STAMPA OGGI ALLA MATERNA DI VIA TUNISIA

Si è tenuta oggi la conferenza stampa indetta dall'Amministrazione alla Materna di Via Tunisia al Villaggio Ambrosiano.
Com'è andata lo descrive Marco Giovannetti, uno dei 42 genitori che hanno sottoscritto la lettera al Sindaco  sullo stato in cui versa la Scuola dell'Infanzia di Via Tunisia (blog La Scommessa).  


Non che ci si aspettasse qualcosa di diverso... ma un consiglio al nostro primo cittadino 
lo vogliamo dare.
Prima di tutto: imparare ad ascoltare, evitando di farsi prendere da manie persecutorie o i soliti sospetti demagogici - si è sindaco di tutti, anche dei cittadini (giustamente) arrabbiati.
Secondo: se non si sa da che parte prenderla, evitare di spostare la questione ( e le responsabilità) su altro/i. Provare invece a mettersi nei panni del proprio interlocutore, con umiltà e disponibilità, e provare a capirsi.
Terzo: rispondere (onestamente) e fare. 

Insomma, Sindaco:.. così non va proprio. 
Qui non c'entra la parte "politica", c'entra la buona amminstrazione
C'è un problema da risolvere e va risolto,  e iIl miglior modo per farlo è provare a trovare le soluzioni con chi il problema ce l'ha. 
 

A FUOCO UNA DELLE GIOSTRE NEL PARCO DI VIA SERRA

... Come scrivevamo qualche giorno fa?

Suggeriamo: luoghi adeguati e controlli sicurezza, poi (solo poi) anche il devertimento (e il lavoro per chi lavora), che ci sta. Ci mancherebbe altro.
Leggi l'articolo di oggi de Il Cittadino
Foto di Pier Mastranutono

RHO-MONZA : LA RASSEGNA STAMPA DI OGGI SULL'INCONTRO DEL 25 luglio, DAL CCIRM

Buongiorno.

Ecco gli aggiornamenti odierni, tutti dedicati ai riverberi della riunione tenutasi in Provincia due giorni fa.

Su “Cinquegiorni Milano”:
e sul “Giorno”:
si riportano cronache e commenti. Risalta, ancora una volta, la posizione tendenzialmente scettica e di chiusura dell’assessore regionale Cattaneo, il quale martella sulla questione tempi. Su questo punto non vogliamo sentir ragioni, in quanto – si ribadisce – in tre anni l’assessore Cattaneo non ha mosso dito, nè si è scomodato per ascoltare le nostre istanze. Pertanto, tanto lui quanto la sua controparte in Provincia, l’ass. De Nicola, sono gli unici responsabili dello spreco di tempo. Chi ha buttato via tempo non può ora appellarsi alla presunta mancanza dello stesso per continuare a non modificare alcunchè. Questa posizione è inaccettabile e va respinta al mittente.

dal portavoce del Comitato Cittadini Interramento Rho- Monza

martedì 26 luglio 2011

RHO-MONZAINCONTRO DEL 25 LUGLIO TRA COMUNI E PROVINCIA: PORTA APERTA?

Il 25 luglio è stata una giornata importante per la questione che riguarda la Rho –Monza. Sembrerebbe si sia “aperta una porta”. Il Presidente della Provincia Podestà si è detto disponibile ad approfondire il discorso in un Tavolo tecnico (Serravalle, Provincia, Comuni, Provveditorato alle opere pubbliche) per la prossima settimana…MA SI DOVEVA ASPETTARE COSì TANTO TEMPO? NON POTEVAMO FARE PRIMA VISTO CHE GIA? DOVEVA PARTIRE UN TAVOLO TECNICO TRA COMUNE E PROVINCIA?
Bene, pare che anche l’Assessore Cattaneo, sino ad ora latitante di fronte alle numerose richieste di incontro formulate dal CCIRM, si sarebbe espresso a favore, nonostante l'atteggiamento assunto in riunione in relazioni a mancanza di tempi, questioni tecniche ed economiche... già da tempo confutate.

Il Comitato per l’Interramento, per bocca del suo portavoce Porati, in una sua nota riferisce anche sui Comuni e pone la riflessione: “Sul fronte dei Comuni, resta da verificare quanto attribuito a Bollate, mentre risulta incoraggiante (e concorde con quanto ricevuto per altri canali) il riscontro della città di Milano, specialmente nel caso in cui anche là fosse approvata una delibera come quella già passata in quasi tutti i nostri comuni. Mi chiedo che tipo di conflitto si voglia scatenare, ad alto livello (”cui prodest?”), nel momento in cui si volesse andar contro la volontà e le esigenze di 5 comuni – Paderno Dugnano, Novate Milanese, Cormano, Baranzate e Bollate – più un’eventuale posizione concorde della Metropoli, che congiuntamente dicono “NO” ad un progetto assolutamente sbagliato che – ormai è arcinoto – se fosse una tesi di laurea, procurerebbe al candidato solo ed esclusivamente una sonora riprovazione”.

Attendiamo BUONE NUOVE.

Per un approfondimento:

PadernoForum
La Scommessa

Un aggiornamento importante
26-7-2011 ore 11.20

L'Assessore Stefano Potenza di Novate Milanese (con delega all'Urbanistica, Edilizia Privata e Rapporti con C.I.M.E.P. e P.I.M.), presente alla riunione di ieri, precisa e integra così su "La Scommessa:

"Vi chiedo cortesemente di aggiornare il comunicato specificando che nel corso della riunione è stato proposto di proseguire con le opere del 3° lotto (non 2°) recependo lo stralcio funzionale emerso in sede di concertazione dei pareri di VIA in Regione ovvero procedendo con la realizzazione dell'interta tratta verso Rho introducendo un collegamento provvisorio a 4 corsie con il ponte esistente rimandando la valutazione
dell'impatto ambientale del cavalcaferrovia alla procedura del lotto 1 e 2 (tratto Novate Paderno). La proposta di stralcio ha trovato i comuni concordi e permetterebbe di risolvere l'accessibilità ad Expo nei tempi. Insistere con il cantiere sull'intera tratta garantirà diversamente l'inaccessibilità dovuta alla presenza di cantieri in corso. Come dire i tempi per arrivare in tempo sono ormai passati. Grazie

Stefano Potenza
Assessore Urbanistica Novate Milanese

Matite copiative

25 luglio 2011 • pubblicato da minimaetmoralia
Pubblichiamo di seguito un intervento di Stefano Laffi, autore e ricercatore sociale presso l’Agenzia Codici di Milano, uscito sull’ultimo numero della rivista Gli Asini (quest’anno insignita del premio Lo Straniero nella sezione riviste). Laffi fa una riflessione sul ruolo che hanno avuto i giovani nella vita politica e sociale degli ultimi mesi, sulle azioni, di cui si sono effettivamente resi protagonisti, nel tentativo di cambiare una realtà e una democrazia che non garantisce loro alcuna prospettiva e alcun futuro.

di Stefano Laffi
Dall’altra sponda del Mediterraneo sono scesi in piazza e hanno sovvertito regimi, con una rapidità e un’assenza di violenza mai immaginata e prevista dai nostri osservatori adulti ed esperti, da chi guardava quei paesi con la supponenza di vivere in democrazia, quindi in teoria più libero e più rappresentato da chi lo governa. In Spagna hanno invaso le strade per gridare lo scandalo di aver vent’anni e nulla in mano e nessuna prospettiva dopo, per nulla rappresentati dalla propria democrazia, occupata da una classe politica indifferente alle loro sorti. LEGGI TUTTO

lunedì 25 luglio 2011

PADERNO DUGNANO: MUORE A 13 ANNI

Cronaca di una morte annunciata.
Il 29 luglio, quando sarà staccato il respiratore , la giovane Ludoteca Carcatrà cesserà di esistere. 
un necrologio con qualche giorno d'anticipo

La Ludoteca "Carcatrà" ebbe vita nella primavera del 1998.
A farle da madrina l'allora Ministro Livia Turco, il cui nome richiama l'importante legge nazionale attraverso la quale venne avviata la Ludoteca a Paderno Dugnano, la legge 285/97 "Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza".
Il mondo, l'Italia, oggi sembrano molto diversi da allora. Ci si preoccupava del futuro, della coesione sociale, dell'inclusione, dei diritti. Tutte questioni passate in secondo piano, o addirittura cancellate, nell'attuale agenda politica, nazionale e, soprattutto, locale.
L'obiettivo di fondo della legge 285 era  quello di sviluppare condizioni per "promuovere positivamente i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, e di assicurare ai cittadini di minore età quelle opportunità indispensabili per un adeguato sviluppo umano che porti alla costruzione di personalità compiute". Partendo dai bisogni e dalle risorse di ogni singolo territorio e comunità, si dava ai vari soggetti istituzionali e privati, alle famiglie e a tutti i membri della Comunità locale, il compito e la responsabilità di condividere e predisporre programmi concreti in grado di dare risposte realmente efficaci al percorso di crescita dei bambini e dei ragazzi.
Questo tentativo il Carcatrà l'ha fatto. Molto bene nei primi anni e poi via via con sempre maggiore fatica. La metafora della "morte a 13 anni" vuole anche che si spieghino le cause di tale morte e sono, crediamo, più di una. 
La prima è la cattiva abitudine dei Governi italiani (non succede così negli altri Pesi UE) di attuare riforme attraverso le "sperimentazioni", la seconda è l'altra cattiva abitudine degli Enti Locali che colgono le sperimentazioni come opportunità per avere delle risorse e realizzare servizi, senza considerare che ne vanno sostenuti i costi anche "dopo" la sperimentazione.  In sostanza con la L.285/97 si sono dati soldi per realizzare piani che potevano prevedere anche l'avvio di servizi. Chiusi i rubinetti della sperimentazione, ai Comuni è spettato, a fatica, trovare risorse in bilancio per porre a regime e consolidare quanto sperimentato.
L'Amministrazioni Casati e Massetti hanno trovato le risorse, anche se a fatica. Hanno portato avanti una scelta in cui credevano e per la quale si erano impegnate con la Comunità Locale.
Ma non sono state tutte rose. Chi ha vissuto tutti i 13 anni del Carcatrà ha fatto esperienza della messa in discussione di più aspetti per la disponibilità sempre più esigua di risorse: la Carcavanza si fa o non si fa, un turno o due.. i sabati coi laboratori che si riducono e poi scompaiono.. l'intervento nelle scuole che poco alla volta sparisce...
E' così che si manifesta la malattia in incubazione con la riduzione delle risorse, i tagli al sociale e all'educazione (il disinvestimento in "futuro"), ma con qualche iniezione di fiducia si va avanti, soprattutto perché l'Istituzione committente (l'Amministrazione Comunale) ci crede e questo, in un servizio che fa della Comunità Locale il suo destinatario e la sua risorsa principale, è vitale.La linfa al Carcatrà arrivava da lì, dalle famiglie, dai banbini, dalle insegnanti... ma soprattutto dalla fiducia degli amministratori che qualcun'altro ha sempre visto, con invidia e sbagliando, come collettore di voti. E questa è la quarta causa della malattia, quella che ha portato al verdetto della giunta Alparone che volta pagina
Si è iniziato con mettere mano alla gestione, adducendo una volontà di "riduzione degli sprechi" per una maggiore "efficienza" (e competitività) del servizio, dimenticandosi che l'efficacia sociale ed educativa necessita di tempi, strutturazioni e modalità che nulla hanno a che fare con l'efficienza (e la competitività da logica liberista). Si è introdotto quindi il pagamento... Un veleno mortifero per un servizio che nasce ed esiste a "bassa soglia" , cioè un servizio di facile accesso, sburocratizzato, dove il legame è svincolato da regole e condizioni, che offre prioritariamente un luogo fisico dove trovarsi e una serie di opportunità e stimoli, senza imposizioni. E il Carcatrà si ammalava sempre di più... senza cure, senza comprensione e senza soccorso.
Un servizio abituato a co-progettare il suo intervento con l'istituzione committente, la comunità, le famiglie, si è ritrovato solo. Sempre meno accessi e meno famiglie, meno tempo per organizzarsi e progettare insieme, nessuno stimolo-interesse a condividere e a investire in idee e futuro da parte della committenza.... Soli.
Un servizio che nasce per essere della Comunità Locale  e per essere fatto dalla Comunità Locale, così solo muore... non serve.
Il verdetto di morte, annunciato all'insediamento della Giunta Alparone, si avvera.
Diabolicamente tutto questo avviene nell'assoluto silenzio. Fatto il vuoto attorno, si può tacere sulla morte d'inedia di una giovane Ludoteca abbandonata a se stessa. Chi se ne accorgerà?
Anche questo denota come sia cambiata la Paderno Dugnano che ha voltato pagina. Tredici anni di investimento, di azioni, di volontariato, di mutuo aiuto.. buttati via. Uno spreco.
Si poteva trovare il modo di capitalizzare quell'esperienza, trasformandola, chiamando le famiglie e la Comunità Locale a ripensarla, a cercare delle soluzioni... L'avevamo già indicata questa strada, ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Piangiamo la fine del Carcatrà, ma non ci rassegnamo.
Un modo per far riviere quell'esperienza lo troveremo.
Lo faremo senza padroni e senza clienti, 
senza l'Istituzione "committente"
che, per com'è, non serve, perché non capisce il concetto di BENE COMUNE. 

Grazie, Anna 

domenica 24 luglio 2011

MINISTERI AL NORD: UNA PAGLIACCIATA!

LEGA , LADRONA, A ROMA TIENI SALDA LA POLTRONA
Ieri alla Villa Reale di Monza sono stati aperti gli uffici distaccati dei dicasteri di Turismo, Economia, Semplificazione e Riforme. Come dire: "riformiamo", "semplifichiamo", gestiamo "bene" il denaro pubblico! La prima RIFORMA davvero UTILE sarebbe ELIMINARE il Ministero della SEMPLIFICAZIONE (non serve). Ne gioverebbe l'ECONOMIA del Paese..
 
"Il Fatto Quotidiano" - sabato 23 luglio 2011

PANZANATE, RUBERIE E PRESE PER IL SEDERE
e la base leghista cosa dice? esulta?



Il commento di Angelo Bonelli


angelo_bonelliMentre l'Italia subisce un pericolosissimo attacco speculativo ed e' a rischio la tenuta dei conti pubblici la Lega pensa al trasferimento dei ministeri al nord, che porteranno solo ad un inutile e dannoso aumento di spese. E' ormai evidente che in un momento drammatico per il nostro Paese la maggioranza si dimostra sempre piu' inadeguata [...] Le provocazioni della Lega che, anche in un momento cosi' difficile continua ad alzare il prezzo per il sostegno ad un governo ormai bollito, sono irresponsabili. Maggioranza e governo si concentrino sulla situazione economica dell'Italia perche' l'attacco speculativo ai titoli italiani e le divisioni e la debolezza dell'esecutivo non solo aggravano la situazione ma rischiano di mettere in pericolo i risparmi degli italiani, oltre che la tenuta dei conti pubblici. E magari se mettessero in campo una strategia innovativa in campo economico che punti su segmenti industriali sani e con un futuro certo come, per esempio, quello delle rinnovabili, non sarebbe male. Ma trovare una qualsiasi prospettiva o strategia nelle azioni di questo esecutivo è diventato sempre più difficile se non impossibile.

sabato 23 luglio 2011

Siamo tutti ecologisti (?)

Di grande stimolo l'intervento (editoriale?) del Sindaco Alparone apparso nell'ultimo numero di luglio de "La Calderina". Troppo facile, tanto che vien voglia di non controbattere neanche.. ma...

ma nel di buttare il notiziario comunale nel cassonetto idoneo (alla differenziata) la faccenda "mi torna su" e non resisto. 
La prima cosa che salta all'occhio è una delle frasi con cui il Sindaco esordisce: " i referendum sono un’indicazione chiara sugli orientamenti di una comunità che si esprime su precisi quesiti",  cosa che fa il paio con il silenzio assoluto del numero di giugno dove, a pagina 12, sono riportate solo le informazioni "utili" ma non uno straccio di riga per dire qualcosa dei "precisi quesiti". 

Ma andiamo avanti.  Sindaco dice: "Da sempre ho osteggiato la consuetudine di attribuire una cultura ambientalista solo ad una parte politica"... Eppur si muove? Abbiamo tanto lavorato, qui a Paderno Dugnano come altrove, per diffondere proprio una approccio culturale diverso e non possiamo che augurarci che l'etica ecologista prenda piede il più possibile, ma.. siamo davvero tutti ecologisti? 
Non è più possibile dire che l’ecologia sia una mera ideologia piccolo borghese o "di sinsitra". Non solo il suo statuto di scienza ha acquistato credibilità, ma le sue diagnosi e le sue previsioni, a volte controverse, sono il terreno di confronto decisivo di ogni strategia politica, economica e militare. Anche quando viene ufficialmente rimossa o derubricata a questione tra le altre, quella ecologica (cioè la somma dei problemi legati alla disponibilità di materie prime e risorse energetiche e dei problemi determinati dall’impatto ambientale delle attività umane) è in realtà la vera questione cruciale di quest’epoca, l’oggetto reale del confronto e spesso dello scontro, anche armato, tra superpotenze. 

Eppure i temi dell'ecologia da qualche tempo sono scomparsi dall'agenda politica, nazionale e locale. Questione di priorità, dice qualcuno accennando poi alla "crisi" a giustificazione di qualsivoglia scelta mai "ecologica" in senso ambientale, climatico, sociale, del lavoro, dei diritti... quando si ammazzano le "rinnovabili", quando il debito lo pagiamo noi e non la politica coi suoi costi e i ricchi evasori, quando si attaccano i redditi da lavoro, le pensioni, la sanità, la scuola... quando non si attuano politiche per l'occupazione e l'inclusione sociale. 
L'ambientalismo è più citato (motteggiato) che praticato, e questo, a nostro parere, stupidamente poichè la "crisi" e tutte le "crisi ad essa connesse, sono figlie di scelte di un sistema che dell'ecologismo nulla ha, ma sono crisi che proprio dall'ecologismo potrebbero trarre soluzione e beneficio.

Ma torniamo alle parole del Sindaco. Più avanti si legge:"Viviamo tutti nelle stesse città e il patrimonio naturale è un bene che tutti siamo chiamati a rispettare, sostenere e mantenere. Non è una questione che può essere derubricata ad una sola ideologia, sarebbe insensato". 
 Dobbiamo crederci? Cosa distingue il luogo comune, la sensibilità per la natura, uno spot pubblicitario, la bandierina verde sventolata dal politico di turno, dal volere politico e  dall' agire in senso ecologico? 


Ricordiamo che questa è la maggiornaza che in Consiglio Comunale ha bocciato un ODG sull'acqua pubblica, che questa è la maggiornaza che non ha messo un soldo sulla manutenzione delle piste ciclabili e tanto meno sul loro potenziamento, che questa è l'Amministrazione che tratta i parchi pubblici come piste da corsa e che, ancora una volta, mette le giostre nelle aree verdi del Parco di Via Serra, che taglia gli alberi, che ha disinvestito sull'educazione ambientale, che ha chiuso gli spazi sociali e d'incontro per le famiglie, i bambini (Carcatrà) i giovani (CAG) gli anziani (Falcone Borsellino), che maldestramente ha dato il via alla vicenda inceneritore e che ancor più maldestramento (non) ha gestito la vicenda Rho-Monza, che non ha affrontato con responsabilità la vicenda Eureco e che ha fatto cementificare un pezzo di prato, luogo di gioco, per fare spazio alle automobili nella scuola elementare di Palazzolo Milanese...
 Basta l'accorato appello del Sindaco per la differenziata (ricordiamo il nuovo appalto) a dirlo "ambientalista?": "Su tutto, la raccolta differenziata dei rifiuti che consente di produrre minore inquinamento e di abbattere il consumo di risorse naturali grazie al riciclo di molti materiali".. 
 
Buon viaggio Calderina, numero di Luglio. Non sei fatta più in carta riciclata, sei a colori, patinata.. e costi forse di più (!?)... ma ti ricicliamo lo stesso volentieri. Alla differenziata noi ci crediamo davvero (e ci ricordiamo di come votava su scelte "ambientaliste" l'attuale Sindaco quando sedeva nei banchi dell'opposizione in Consiglio Comunale).
.
Sono passati 10 anni dal luglio del 2001.

Le crisi che il pianeta attraversa si stanno sempre più aggravando. Devastazione ambientale, crisi degli strumenti democratici, crescita delle disuguaglianze sociali nel  nostro Paese e nel Mondo dimostrano che già 10 anni fa chi manifestava in quelle strade aveva ragione. Dimostrano che avevamo ragione.
Avevamo ragione a denunciare quel sistema, iniquo e predone, che veniva invece proposto come unico vero portatore di ricchezza e benessere.

A Genova, dieci anni dopo, dobbiamo aprire una nuova prospettiva, senza smettere di chiedere giustizia per lo strappo alla democrazia e la sospensione dello stato di diritto subiti in quel luglio 2001.
Abbiamo un compito importante, tutti. Quello di guardare avanti facendo uno sforzo unitario per superare la frammentazione e gli individualismi che hanno reso la politica (l'occuparsi della polis) velleitaria. Avendo a cuore sopra ogni cosa la ricostruzione della democrazia e la tutela dei diritti (tutti e di tutti): beni comuni, diritti sociali, lavoro, ambiente, riconversione dell'economia, pace.

Un mondo diverso è possibile. LIBERI TUTTI

è in questo momento in corso, mentre scriviamo,  
la manifestazione a Genova 
 Genova, 23 luglio 2011 - Sono partiti da Piazza Montano i circa diecimila partecipanti al grande corteo organizzato dal coordinamento “Verso Genova 2011” per il decennale del G8 del 2001. 
Vittorio Agnoletto, tra gli organizzatori del movimento NO/NEW GLOBAL e delle manifestazioni durante il G8 nel 2001,  a Genova, 10 anni dopo.

martedì 19 luglio 2011

LIBERA L'ITALIA SUBITO! DAL PRODOTTO INTERNO LURIDO!

SUBSONICA live in Genova

Libera la testa subito dal prodotto interno lurido
libera la testa subito dal prodotto interno lurido lurido
libera la testa subito dal prodotto interno lurido

Libera l'Italia subito dal prodotto interno lurido lurido
...

19 ANNI FA IN VIA D'AMELIO

Ricorre oggi l’anniversario della morte del procuratore aggiunto di Palermo Paolo Borsellino, ucciso il 19 luglio 1992 da un’autobomba che esplose sotto l’abitazione della madre in via Mariano D’Amelio. Con lui morti anche gli agenti della polizia di stato destinati a lui come scorta: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina,Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina.

"Il cuore batte con l'orologio
il cervello pulsa nella strada:
amore e odio
pianto e riso.
Un'automobile confonde tutto:
vuoto assoluto. 
Era di passaggio."

Peppino Impastato

segnaliamo dal blog "La scommessa" di Giovanni Giuranna un appello al quale vogliamo unirci SIAMO CHIAMATI A SEGUIRE LE ORME DI BORSELLINO, FALCONE E LIVATINO



MICHELE DOTTI SU COSTITUENTE ECOLOGISTA E APPELLO ABBIAMO UN SOGNO

TRATTO DA www.micheledotti.it - post del 13 luglio 2011

Ecologisti e civici, il percorso continua...

Dopo il grande successo della Convention di "Ecologisti e Civici” di Roma e il travolgente impegno referendario delle settimane successive, con lo storico risultato che ne è seguito, questo sabato si è tenuta a Roma una bellissima riunione del Coordinamento operativo nazionale.
ecologisti_e_civici.jpgVi hanno partecipato quasi 50 esponenti da tutta Italia, espressioni autorevoli di tanti mondi diversi, dall'ecologismo al pacifismo, dal mondo della solidarietà a quanti lottano per la legalità, dal consumo critico ai comitati studenteschi, dai movimenti civici ai sindaci dei comuni virtuosi...
Lo spirito del "Sogno" fino ad ora non è mai stato così vivo!!!
E la porta è sempre aperta per quanti vorranno ancora unirsi in futuro, con diverse sedie vuote per accogliere tutti come protagonisti nel percorso.
Tutti insieme, nel rispetto e con fiducia reciproca, abbiamo tracciato un piano d'azione condiviso per i prossimi mesi, con l'obiettivo comune di promuovere al massimo la partecipazione a tutti i livelli, dall'elaborazione delle regole e dei contenuti programmatici, attraverso forum telematici e seminari tematici, alla creazione dei circoli territoriali (che intendiamo chiamare "Agorà") fino al nome e al simbolo che verranno decisi attraverso delle primarie in ottobre.

Il tutto con l'obiettivo di giungere a fine novembre ad una grande Assemblea Costituente di questo nuovo soggetto politico.
174862_158834747514224_1051829_n.jpgIl prossimo appuntamento (a parte il tanto lavoro via mail) sarà il 24 settembre a Perugia, per poi partecipare tutti insieme alla Marcia Perugia-Assisi, nel 50° anniversario della nascita del Movimento Nonviolento.
Ma già dai primi di settembre inizieranno i seminari per l'elaborazione partecipata dei contenuti programmatici. E a giorni sarà reso pubblico un appello, a cui stiamo lavorando come coordinamento, che fonde e fa una sintesi dei due appelli: quello del "sogno" e "Io cambio" della Costituente ecologista
Sarà il punto di partenza per la costituzione delle "Agorà" territoriali, che saranno anche invitate ad elaborare dei Manifesti regionali per analizzare i problemi dei diversi territori e cercare le possibili soluzioni.

L'UE METTE UNA CROCE SUL PONTE SULLO STRETTO

tratto dal sito web della Federazione Naz. dei Verdi

A settembre è annunciato il non alla megaopera. Fondi dirottati per collegare Berlino a Bari. Ora si spera che i soldi stanziati dal Cipe siano impiegati per bonificare le zone franose del messinese

ponte_widescreen-  Nelle nostre disgrazie (conti pubblici, manovra, speculazioni sull'euro, e, soprattutto, governo Berlusconi) almeno una buona notizia è arrivata: l'Ue gira le spalle al mitico ponte sullo Stretto, sospende io promesso lauto contributo alla inutile, faraonica opera, e dirotta i fondi su altra meta. La decisione formale è fissata per il 21 settembre a Bruxelles, e immaginatevi quanti lavori, quante pressioni si scateneranno - anzi, si sono grà scatenate . perché il governo intervenga sulla Commissione europea perché ci ripensi. leggi tutto

martedì 12 luglio 2011

MANOVRA FINANZIARIA: I Verdi lanciano la loro proposta: le opposizioni traducano in emendamenti.

70 MILIARDI TAGLIANDO ARMAMENTI, SPRECHI E RENDITE PDF  | Stampa |
caccia_bombardiereL'Italia rischia, soprattutto dopo l'attacco speculativo alla borse, di fare la fine della Grecia. In tutta risposta il governo ha predisposto una Manovra finanziaria "lacrime e sangue" che porta al lastrico famiglie già al ridosso della soglia di povertà e deprime ancora di più lo sviluppo del paese. Eppure riportare in ordine i conti pubblici senza scaricarne il peso sulle fasce più deboli e sulla spesa sanitaria, ambientale e sociale è possibile. I Verdi hanno elaborato un piano dettagliato per recuperare soldi ed eliminare gli sprechi senza mettere mano nelle tasche degli italiani come sta facendo il governo Berlusconi.Vi spieghiamo come.
Con il denaro che costa un solo cacciabombardiere F-35 (124 milioni di euro) si possono realizzare 83 asilo nido dalla capacità di 60 bambini ciascuno. Con 1,24 miliardi di euro (dieci F-35) si possono acquistare impianti fotovoltaici (da 3 Kwh) per 80 mila famiglie (che potrebbero quasi azzerare la loro bolletta elettrica). Si produrrebbero 288 milioni di Kwh di energia pulita ogni anno e le emissioni inquinanti verrebbero ridotte di 235 milioni di kilogrammi di Co2 ogni anno permettendo all'Italia di rispettare gli impegni europei e avere un'aria più pulita. L'Italia di caccia F-35 ne vuole comprare 135: solo risparmiando sulle spese militari si accumulerebbero 43 miliardi di euro, secondo questo schema:
• 15 MILIARDI – 135 CACCIA F-35: costo unitario 124 milioni di euro!
• 5 MILIARDI – EUROFIGHTER: l'ultima trance del programma (già spesi 13 miliardi di euro) per il caccia Eurofighter costerà all'Italia 5 miliardi di euro.
• 1,3 MILIARDI – 8 AEREI SENZA PILOTI
• 4 MILIARDI – ELICOTTERI: l'Italia sta acquistando 100 nuovi elicotteri militari NH-90.
• 5 MILIARDI - NAVI DA GUERRA: l'Italia ha acquistato 10 fregate 'FREMM'.
• 915 MILIONI - SOMMERGIBILI: il costo di due soli sommergibili militari. 
• 12 MILIARDI - SISTEMI DIGITALI PER L'ESERCITO: il progetto «Forza Nec» serve a dotare le forze di terra e da sbarco di un sistema di digitalizzazione. Solo la progettazione in atto costa 650 milioni. La stima di spesa complessiva è stimata intorno a 12 miliardi.

fonte: WWW.VERDI.IT

da ECO (blog) su TAV

Interessante questo contributo di ECO sulla vicenda TAV - da leggere tenendo a mente la nostra vicenda Rho-Monza con la quale, senza fatti estremi, vi sono, a nostro parere, alcune similitudini.

12 luglio 2011

Tutti i nodi della Tav


di Andrea Boitani e Francesco Ramella *

La Tav è ritornata a fare notizia. Per non perdere il modesto contributo europeo, il Governo ha deciso di dare inizio ai lavori per il tunnel geognostico della Maddalena. Ed è ripartita la protesta di gran parte della comunità locale. Si parla ora di un nuovo progetto, con una realizzazione per fasi. In attesa che sia ufficialmente definito, riproponiamo i contributi che in materia di Tav lavoce.info ha pubblicato negli ultimi anni. Serviranno a riannodare i fili di un ragionamento non emotivo su un'opera che richiede comunque un investimento molto elevato.
È ritornata di prepotenza sulle prime pagine dei giornali la saga della Tav. Per non perdere il modesto contributo europeo, il Governo ha deciso di dare inizio ai lavori per il tunnel geognostico della Maddalena. È seguita la rinnovata protesta, in larghissima misura pacifica e “ragionata”, di una parte importante della comunità locale e quella inaccettabilmente violenta di chi poco o nulla ha a che fare con la Val Susa e che è abituato a menare le mani più che a usare il cervello.
DOV'È LA LOGICA ECONOMICA?
Non sono peraltro emerse negli ultimi tempi novità significative in merito alla opportunità di realizzazione dell’opera. Ai ripetuti interventi critici ospitati negli scorsi anni da lavoce.info non ha fatto seguito alcuna replica “quantitativa”; probabilmente in mancanza di argomenti migliori, si è continuato a ripetere slogan relativi a una presunta “strategicità del progetto”, all’isolamento dall’Europa o alla interruzione in Val Susa di un improbabile (ora e nel futuro) Corridoio V. ... LEGGI TUTTO

domenica 10 luglio 2011

MILANO GIOVEDì 14 LUGLIO: INCONTRO VERDI-ECOLOGISTI

Giovedì 14  luglio 2011 dalle ore 19.00
Presso la sala riunioni del C.A.M. 
C.so Garibaldi 27 – Ang. V. Strelher 2 (MM2 Lanza)


“Gli ecologisti nella nuova Milano”
Ore 19 – Relazione Introduttiva: Enrico Fedrighini (Verdi-Ecologisti Milano)
Discussione con interventi liberi
 

Ore 20 – I Verdi nelle 9 zone

“Prospettive per un partito Verde e Civico a Milano”
Ore 21 –  Intervengono:  Angelo Bonelli (Presidente dei verdi nazionali), Elisabetta Patelli (Presidente dei Verdi Regionali), Domenico Finiguerra (Costituente Ecologista – Comuni Virtuosi)
Domande e discussione con interventi liberi

Per confermare la partecipazione: verdimilano@virgilio.it

Seveso, 35 anni dopo una nuova minaccia




Il progetto di un’autostrada mette a rischio il Bosco delle Querce. Frutto della bonifica che seguì il disastro dell’Icmesa, sotto le sue terre nasconde due vasche piene dei veleni del passato

 seveso-icmesa- Una nube chimica tossica, sprigionatasi dalla fabbrica Icmesa di Meda di proprietà della multinazionale elvetica Givaudan, investe il 10 luglio 1976 le cittadine di Desio e di Seveso. Il micidiale composto a base di diossina provoca il maggior disastro ecologico mai successo in un paese industrializzato. Passerà alla storia come il disastro di Seveso. La necessaria opera di bonifica, durata oltre dieci anni, comporterà la demolizione dei fabbricati esistenti e l’asportazione dei terreni superficiali. A seguito di un dibattito durato anni, nel 1983 fu approvato il progetto relativo alla realizzazione del Bosco delle Querce, sorto nella zona più contaminata come risposta della natura ai danni provocati dall’azione umana. Il bosco si estende per 43 ettari e nasconde, sotto due colline artificiali, delle vasche speciali, dove sono interrati i resti delle case, le carcasse degli animali abbattuti e la terra asportata durante la bonifica. LEGGI TUTTO Verdi Nazionale ....

il bosco delle querce di Seveso in pericolo: arriva la Pedemontana

ESSERCI!

giovedì 7 luglio 2011

Viaggiatore Leggero, Costruttori di Ponti, Saltatori di Muri, Esploratori di Frontiera.

La prefazione di Goffredo Fofi alla nuova edizione del Viaggiatore Leggero

Se si dovesse chiudere in una formula ciò che Alex Langer ci ha insegnato, essa non potrebbe che essere: piantare la carità nella politica. Proprio piantare, non inserire, trasferire, insediare. E cioè farle metter radici, farla crescere, difenderne la forza, la possibilità di ridare alla politica il valore della responsabilità di uno e di tutti verso «la cosa pubblica», il «bene comune», verso una solidarietà tra gli umani e tra loro e le altre creature secondo il progetto o sogno di chi «tutti in sé confederati estima / gli uomini, e tutti abbraccia / con vero amor, porgendo / valida e pronta ed aspettando aita / negli ultimi perigli e nelle angosce / della guerra comun».
Dico carità nel preciso senso evangelico, poiché Alex era un cristiano, dei non molti che cercavano di attenersi agli insegnamenti evangelici che era possibile conoscere in quegli anni nel «movimento» (e oggi sono ancora di meno) e non, come tanti di noi che gli fummo contemporanei e amici, di fragilissime convinzioni «marxiste» oppure, al meglio, mossi confusamente da una visione solo etica del cristianesimo. La «diversità» di Alex, la sua superiorità sui suoi amici e compagni, gli veniva anche da una storia famigliare più ricca, a cavallo tra lingue e culture, tra Germania e Italia e tra ebraismo e cattolicesimo, ma nessuno vide mai in questo il marchio del privilegio, poiché essa era caratterizzata in lui da una convinzione di umiltà reale e non esibita, non appariscente, dalla propensione all’ascolto degli altri, di tutti, dalla libertà dei collegamenti e dalla scelta di «far da ponte». Quante volte Alex Langer non ha teorizzato nei suoi testi la funzione e l’imprescindibile necessità dei «ponti»?
Ricordava tanti anni fa Piero Calamandrei fondando, a guerra appena conclusa, una rivista che si chiamava «Il ponte», il significato metaforico ma anche concreto dei ponti, da riedificare dopo le distruzioni della guerra che si era accanita a distruggerli. Ponti veri, che gli Continua a leggere

martedì 5 luglio 2011

IL CENTRO FALCONE E BORSELLINO A UN ANNO DAI GRAVI FATTI CHE NE HANNO PORTATO ALLA SUA CHIUSURA

Siamo stati a dare uno sguardo alla struttura del centro falcone Borsellino, chiuso e in stato di abbandono ormai da troppi mesi.
Siamo già al 5 di luglio 2011 e il centro è ancora chiuso.

L'amministrazione ha annunciato che affiderà il centro a tre associazioni, ma non si sa con quale criterio siano state scelte. L'unico criterio, annunciato sulla stampa, è che queste queste hanno fatto richiesta, cosa che può essere anche vera, ma non tutta: pare siano sia state sollecitate dall'amministrazione stessa a fare la richiesta. 
Perchè non si è proceduto con un avviso pubblico? 
L'amminsitrazione avrebbe comunque avuto la prerogativa della scelta, ma i criteri sarebbero stati chiari e la scelta pulita.

Sempre sulla stampa si legge che la struttura sarà affidata in attesa di modificare il regolamento. Ma allora su quali sono le condizioni e regole il centro viene affidato? Se quelle vecchie non vanno bene...

Su questa vicenda non c'è nessuna trasparenza, tanto meno su quali saranno i costi e su chi li pagherà. Intanto sono almeno due costi per la città: l'inutilizzo di uno spazio pubblico (spreco) e i danni dell'incuria.                   
 

NELLA MANOVRA ECONOMICA TORNA LA NORMA AMMAZZA RINNOVABILI



taglironnovabiliSCOPPIA UN GIALLO: PRESTIGIACOMO E ROMANI SMENTISCONO MA TESTO ANTICIPATO PARLA CHIARO.
BONELLI: GOVERNO HA DECISO DI AFFOSSARE SETTORE CHE PUO' VALERE 3 PUNTI PIL

E' costretto a ricredersi chi sperava che il governo "ci ripensasse" sugli incentivi alle rinnovabili, soprattutto dopo lo straordinario risultato di un referendum che ha spazzato via, una volta per tutte, l'incubo nucleare dal nostro futuro energetico. Eppure nel testo della Manovra da macelleria sociale di Berlusconi e Tremonti, arrivata oggi al Quirinale, gli incentivi alle energie alternative, settore in espansione in tutta Europa e unico in grado di consentire uno sviluppo dell'economia e dell'occupazione forte e sostenibile vengono tagliate del 30%. Il testo della manovra, anticipato da diverse fonti giornalistiche, parla chiaro, nonostante il ministro Prestigiacomo smentisca. E proprio la smentita della Prestigiacomo a cui si è aggiunta quello del ministro dell'agricoltura Romani hanno dato vita ad un vero e proprio giallo: quale testo hanno votato i ministri nel Consiglio di giovedì socorso? Ci sono testi diversi?
Secca la presa di posizione del presidente dei Verdi Angelo Bonelli, che ritiene il documento un "ennesimo attacco alle rinnovabili" con cui "il governo ha deciso di affossare l'economia e un settore che può rappresentare oltre 3 punti di Pil. Le rinnovabili non sono un lusso – continua il leader ecologista - ma un investimento sul futuro. Nei prossimi dieci anni gli investimenti sulle rinnovabili, l'efficienza ed il risparmio energetico potrebbero portare a 2,5 milioni di posti di lavoro che, con questo governo che va nella direzione opposta rispetto al resto d'Europa, non ci saranno mai".
Resta da chiedersi, infatti, che intenzioni "energetiche" abbia quest'esecutivo, dal momento che boccia la rinnovabili e pare non essersi rassegnato alla volontà che il popolo italiano ha chiaramente espresso contro il nucleare, come farebbero supporre le parole pronunciate qualche giorno fa dall'amministratore delegato dell'Enel Fulvio Conti e dal premier Berlusconi.
È ormai evidente che questo governo non solo non ha una politica energetica ma che è nemico dell'innovazione e delle energie verdi su cui tutti gli altri paesi europei stanno investendo con forza. La politica dell'esecutivo - ha aggiunto Bonelli - è frutto di un "accanimento contro le rinnovabili" di questa maggioranza che preferisce affossare uno dei settori più in crescita delle moderne economie occidentali "invece di toccare tasti fondamentali come la riduzione della spesa militare (ci spieghino a cosa servono i 131 caccia F-35 che l'Italia sia è impegnata ad acquistare per 15 miliardi di euro), che in Italia ha raggiunto la cifra record di 600 euro pro-capite".
Insomma si delineano i contorni di un pasticcio colossale che dà il quadro di un esecutivo che non solo naviga a vista ma che ha anche le idee alquanto confuse sul futuro dell'Italia.
NEWS RIPRESA DAL PORTALE NAZIONALE DELLA FEDERAZIONE DEI VERDI
Dal 6 luglio 2011 l'Autorità garante per le telecomunicazioni (AgCom) potrà oscurare siti e bloccare contenuti internet in maniera preventiva.

domenica 3 luglio 2011

PADERNO DUGNANO: PARTECIPAZIONE, COMITATI, LE ISTITUZIONI E... L'ASSENZA

Riportiamo qui alcune nostre riflessioni su quanto sta accadendo nella nostra città (e dintorni) quale contributo alla riflessione generale su istituzioni, politica e partecipazione.

Stiamo assistendo da qualche anno a questa parte, al sorgere di numerosi comitati e gruppi cittadini votati a cause specifiche ma di interesse generale. Solo a Paderno Dugnano attualmente esistono sicuramente 4 Comitati, senza contare i Comitati referendari e se non ne abbiamo dimenticato qualcuno:
- CCRM (Comitato Cittadini per l'interramento della Rho-Monza)
- Comitati No.I (Comitati No Inceneritore che è un coordinamento di Comitati  Paderno Dugnano, Bollate, Novate Milanese, Senago, Cormano);
- Gruppo Amici del Pilastrello
- Comitato Genitori Scuola dell'Infanzia del Villaggio Ambrosiano
Nei dintorni, oltre ai già citati Comitati No Interramento a cui si aggiungono anche i cittadini mobilitati sulla questione Rho-Monza (Bollate, Novate, Baranzate):
- Comitato risanamento ex cava Bossi (Bollate)
- Comitato Senago Sostenibile (Senago)
- Comitato DifendiamoArese (Arese)
- Comitato NO PE4 (Garbagnate Milanese).
La presenza di così tanti comitati denota indubbiamente l'esistenza di numerose preoccupazioni, quasi che la zona Nord Ovest della cintura milanese sia divenuta un concentrato di attacchi  (espliciti e meno, nel caso dell'incuria) ai beni comuni, ma crediamo ci sia anche qualcosa di più.
Leggendo i blog e i settimanali locali, si ha un quadro della situazione che fa sorgere qualche dubbio sulla capacita da parte delle istituzioni di reggere il proprio ruolo. Il principio è quello dei vasi comunicanti: il vuoto viene presto riempito. Le istituzioni non ci sono.  Di seguito solo alcuni degli esempi:

L'Associazione AIEA organizza iniziative e apre un CC per un fondo a sostegno dei lavoratori e delle vittime dell'EURECO.
I Consigli di Quartiere, strumento partecipativo da sempre valido per le amministrazioni comunali che si sono succedute a Paderno Dugnano, non funzionano più (leggi qui l'articolo di Settegioni).
(NDR: A conferma, diciamo che la gente che andava in quartiere a confrontarsi con le rappresentanze per portare le proprie istanze , discuterle e trovare delle soluzioni, ci dice (ne conosciamo un bel po' perché eravamo presenti in quasi tutti i quartieri) che ha rinunciato ad andare, perché ora è tutto diverso e non serve...)
I genitori della scuola dell'Infanzia del Villaggio Ambrosiano intervengono segnalando un problema di salubrità degli ambienti in cui soggiornano i loro bambini, problema che l'ASL avrebbe dovuto avere ben presente, ben monitorato e... prevenuto! Così come il Comune avrebbe dovuto... quale ente deputato alla sicurezza dei suoi cittadini e alla cura delle sue strutture.ma "il Sindaco tace..."
Gli abitanti ALER di Paderno Dugnano si dipingono da soli le loro case (leggi qui l'articolo de Il Notiziario).
Gli abitanti di Via Boito a Calderara si auto tassano per realizzare un pilomat e risolvere un problema di viabilità non affrontato..
I genitori delle scuole Allende e Croci si ridipingono le pareti di corridoi e aule da soli, dopo aver accettato già da qualche anno (così come hanno fatto i genitori di tutte le scuole pubbliche) di versare contributi "volontari" a sostegno dell'offerta formativa (fotocopie, supplenze insegnanti, carta igienica...) e per i corsi che una volta erano parte integrante del POF.
...
Invece di plaudere di fronte a così tanta partecipazione, dovremmo cogliere in tutto ciò un segnale molto chiaro: le istituzioni hanno abdicato.
Le spiegazioni ci sono, le conosciamo. Un problema è sicuramente quello delle risorse e dei tagli dissennati a tutto quello che è pubblico, senza pesare su altri costi (tipo quelli della politica..). A ciò si aggiunge l'egoismo di certa parte politica (La Lega in primis e i suoi interessi grassi da tutelare solo per le regioni del Nord [... che poi non tutela]) e di certe categorie che hanno da sempre fatto leva sul clientelismo quale contrappeso del consenso1, la corruzione e i professionisti della politica e di conseguenza (ma non solo) la crisi dei partiti anch'essi istituzione...

Non sorprende che chi, da cittadino deciso a impegnarsi che rivendica sicurezza, salute, qualità, tutele... tenda sempre a sottolineare in qualsiasi occasione che la battaglia per cui ci si sta spendendo non ha niente di "politico", quasi a volersi smarcare da tutto ciò di negativo cui il termine "politico" rimanda.

Quei cittadini si sbagliano. Il loro impegno, tutto ciò che loro fanno è spiccatamente politico.

Non lo diciamo noi, ma l'enciclopedia autogestita e partecipata della rete:
..."La prima definizione di "politica" (dal greco πολιτικος, politikós) risale ad Aristotele ed è legata al termine "polis", che in greco significa la città, la comunità dei cittadini [...]
Al di là delle definizioni, la politica in senso generale, riguardante "tutti" i soggetti facenti parte di una società, e non esclusivamente chi fa politica attiva, ovvero opera nelle strutture deputate a determinarla, la politica è l'occuparsi in qualche modo di come viene gestito lo stato o sue substrutture territoriali. In tal senso "fa politica" anche chi, subendone effetti negativi ad opera di coloro che ne sono istituzionalmente investiti, scende in piazza per protestare"...

Riformare la politica, nel senso del superare l'attuale fase di crisi dei partiti e delle istituzioni di governo, si può.
Non criminalizzando il dissenso (si è parlato più volte di "terrorismo" a Paderno Dugnano) o facendo plauso a cò tanta partecipazione, ma trovando strumenti di riconoscimento e forme di governo inclusive, non affossando i Consigli di Quartiere, non chiudendo i servizi di aggregazione, non facendo melina di fronte ai problemi nell'attesa che il sopraggiungere dei tempi determini gli esiti, sollevando da qualsiasi responsabilità sulle conseguenze (di fatto, abdicando al proprio ruolo). Ma per questa ultima faccenda, rimandiamo al post successivo...



1 Una piccola digressione che non vuole generalizzare, ma che fa riflettere: i Commercianti di Via Coti Zelati (un po' più forti di bambini e famiglie perché hanno il ricatto del consenso e della "firma" a qualche provvedimento da parte del loro rappresentante in Consiglio Comunale) chiedono interventi che sembrano mai finire e mai soddisfarli, imputando all'urbanistica la cirsi che attraversa loro come i clienti, chiedendo interventi, ci permettiamo di dire, un po' inutili (non come nel caso della muffa al Villaggio) che costano alla collettività intera, impoverendola sempre più... 
"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck