Lettera aperta di Michele Crapuzzo
al Consiglio Comunale
Paderno Dugnano, 25/11/2009
Oggetto: Piano triennale delle opere pubbliche di Paderno Dugnano
In data 09/11/2009 mi sono recato presso l'URP del nostro Comune per consultare la delibera di Giunta n. 188 del 08/10/2009 pubblicata all'albo pretorio del comune, ho constatato che gli unici allegati alla delibera sono le schede con l'elenco delle opere pubbliche programmate per il prossimo triennio.
La suddetta consultazione non mi ha consentito di capire, oltre l'indicazione dell'opera e dell'importo stanziato, quali sono state le valutazioni e gli studi di fattibilità che giustificano il loro inserimento nel piano delle opere pubbliche. Mi riferisco in modo particolare alla nuova costruzione del mercato coperto, alla nuova costruzione della pista per ciclisti, al ponte carrabile di via Cappellini.
A tale proposito ricordo riportando di seguito il testo del comma 2, 6 e 8 della legge 163 del 2006:
“.......2. Il programma triennale costituisce momento attuativo di studi di fattibilità e di identificazione e quantificazione dei propri bisogni che le amministrazioni aggiudicatrici predispongono nell'esercizio delle loro autonome competenze e, quando esplicitamente previsto, di concerto con altri soggetti, in conformità agli obiettivi assunti come prioritari. Gli studi individuano i lavori strumentali al soddisfacimento dei predetti bisogni, indicano le caratteristiche funzionali, tecniche, gestionali ed economico-finanziarie degli stessi e contengono l'analisi dello stato di fatto di ogni intervento nelle sue eventuali componenti storico-artistiche, architettoniche, paesaggistiche, e nelle sue componenti di sostenibilità ambientale, socio-economiche, amministrative e tecniche. In particolare le amministrazioni aggiudicatrici individuano con priorità i bisogni che possono essere soddisfatti tramite la realizzazione di lavori finanziabili con capitali privati, in quanto suscettibili di gestione economica. Lo schema di programma triennale e i suoi aggiornamenti annuali sono resi pubblici, prima della loro approvazione, mediante affissione nella sede delle amministrazioni aggiudicatrici per almeno sessanta giorni consecutivi ed eventualmente mediante pubblicazione sul profilo di committente della stazione appaltante.
6. L'inclusione di un lavoro nell'elenco annuale e' subordinata, per i lavori di importo inferiore a 1.000.000 di euro, alla previa approvazione di uno studio di fattibilità e, per i lavori di importo pari o superiore a 1.000.000 di euro, alla previa approvazione della progettazione preliminare, redatta ai sensi dell'articolo 93, salvo che per i lavori di manutenzione, per i quali e' sufficiente l'indicazione degli interventi accompagnata dalla stima sommaria dei costi.
8. I progetti dei lavori degli enti locali ricompresi nell'elenco annuale devono essere conformi agli strumenti urbanistici vigenti o adottati. Ove gli enti locali siano sprovvisti di tali strumenti urbanistici, decorso inutilmente un anno dal termine ultimo previsto dalla normativa vigente per la loro adozione, e fino all'adozione medesima, gli enti stessi sono esclusi da qualsiasi contributo o agevolazione dello Stato in materia di lavori pubblici. Resta ferma l'applicabilità delle disposizioni di cui agli articoli 9, 10, 11 e 19 del decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327 e di cui all'articolo 34 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267...........”
Se ho ben compreso la lettera e lo spirito della legge l'inserimento delle opere deve essere preceduto dall'approvazione dei progetti di fattibilità che dimostrano la loro sostenibilità tecnica ed economica per il bilancio comunale nonché la coerenza con la pianificazione urbanistica.
Quindi non essendo possibile rilevare tutto ciò dalla documentazione messa a disposizione, ho fatto una richiesta di accesso agli atti per poter conoscere i progetti di fattibilità, ove necessari, in data 10/11/2009. Ad oggi non mi è stato ancora possibile visionare la documentazione richiesta.
Per una mia curiosità ho chiesto a qualche consigliere comunale se avesse visionato qualche progetto, soprattutto per quelle opere per le quali non è indicato nemmeno il luogo della loro realizzazione, e ho verificato che nemmeno i consiglieri sanno nulla oltre al titolo dell'opera e all'importo corrispondente.
Se la legge prescrive il periodo di sessanta giorni di pubblicazione forse intende dare tempo e possibilità ai cittadini di partecipare al procedimento, se la documentazione non viene messa a disposizione fin dall'inizio la partecipazione è compromessa.
Come sarà possibile giudicare o partecipare attivamente alle scelte dell'amministrazione se non vengono fornite le necessarie informazioni, in questo caso anche dovute per legge?
Come sarà possibile per il Consiglio Comunale discutere e approvare documenti di programmazione se i suoi componenti non conoscono gli atti? (Ma questo e affare dei consiglieri e del loro rapporto con gli elettori).
Ricordo che lei, come capogruppo di opposizione, molte volte ha richiesto di avere gli atti con anticipo e prima del deposito ufficiale in segreteria in modo da partecipare alla loro formazione.
Ho voluto farle questa segnalazione perché oggi nella sua veste di Presidente del Consiglio ha l'occasione e il potere, di far rispettare i diritti di tutti i cittadini e dei consiglieri comunali.
Cordiali saluti
Michele Crapuzzo
Michele Crapuzzo
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