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sabato 18 febbraio 2012

RHO-MONZA : IL COMITATO CHIEDE LO STOP DELLA GARA APERTA

Già si diceva, qualche mese fa, che il problema vero era la gara aperta dalla Provincia per il progetto esecutivo. In questi mesi i cittadini dei Comitati, i Comuni, con Sindaci e Assessori, e i Consiglieri Provinciali impegnati nella partita, hanno continuato a giocare  la partita, sapendo che sullo sfondo c'era il problema della gara aperta di non facile soluzione, per le implicazioni onerose che si sarebbero poste per la Provincia in caso si fosse deciso per la sospensione. Avevamo più volte detto che questo era il concreto nodo da sciogliere, motivo per cui dicevamo che la situazione aveva del paradossale: tutti si esprimevano per una soluzione diversa e migliore, ma nei fatti quell'altra soluzione, quella del "mostro" procedeva, senza che nessuno la fermasse. K. Gibran dice questo sull'ovvietà delle cose: " L'ovvio è quello che non si vede mai, finchè qualcuno non lo esprime con la massima semplicità". Forse era implicito che la gara dovesse essere fermata, ma nessuno l'ha mai detto in modo chiaro e diretto. Il Comitato lo fa. Cosa risponderanno le istituzioni interpellate? Temiamo che, poichè è ancora una questione di "denaro", le risposte non saranno così immediate. La faccenda che si pone è "tecnica" e procedere con la chiusura della gara comporterà scelte coraggiose che crediamo però vadano fatte tutte. La gara poteva non essere aperta, visto che già a vari livelli ci si era espressi negativamente sul preliminare. La Provincia di Podestà e Serravalle hanno invece ritenuto di dover procere comunque, in barba ai Comuni, al saccheggiamento dei territori e alla salute dei cittadini... Hanno sbagliato? Paghino le conseguenze e si assumano la responsabilità di portare avanti il giusto, la volontà espressa da tutti.  Di seguito quanto diffuso dal Comitato Cittadini Interramento Rho Monza, ieri.


 






NESSUN DORMA     Venerdì 17 Febbraio 2012 12:35
Cheto cheto il nostro Consiglio Provinciale, con la ormai nota mozione M/124/2011, ha sancito la preminenza dell’interesse pubblico all’aver garantito il diritto alla migliore progettualità possibile in tema di salute pubblica. E poi? E poi il nulla… Perlomeno nulla di scritto!.. Nulla sul versante Delibere Provinciali, Regionali nè tantomeno da Serravalle e dalla Stazione Appaltante. E la gara? La gara prosegue spedita (per gli standard italiani..) sui binari pensati e studiati sulla scorta di quel progetto preliminare che tanto ha fatto discutere.
Dunque la domanda sorge spontanea: qual è la strategia? Quali sono i passi indispensabili che dovranno accompagnare questo cambiamento di rotta sulla soluzione progettuale che ribadiamo, è tutt’ora alla base di una procedura concorsuale sulla quale nessuno pare aver mai pensato di intervenire? Nessuno sembra aver chiare le idee su quanto si debba fare per “raddrizzare” questo progetto, certo è, che intervenire in procedimenti in corso non è mai semplice.
Partendo da questa analisi, il Comitato ha voluto rompere il silenzio di questi mesi proponendo ufficialmente a tutti gli Enti e Società coinvolte il blocco della procedura di gara.
CLICCA QUI PER SCARICARE LA LETTERA INOLTRATA ALLE ISTITUZIONI
I presupposti per quella che riteniamo possa rappresentare la tanto auspicata “via d’uscita” all’impasse che sembra paralizzare tutti i soggetti interessati ci sono tutti, ovvero:
  1. -  esclusa la Regione, tutte le istituzioni coinvolte nella riqualifica della Rho-Monza hanno espresso la loro perplessità verso la qualità del progetto preliminare;
  2. -  la Provincia si è espressa positivamente (con la mozione sopra citata) verso la possibilità di un progetto alternativo a quello preliminare;
  3. -  in un periodo dove si parla tanto di evitare sprechi, questa ipotesi consentirebbe di risparmiare i soldi di eventuali penali;
  4. -  l'eliminazione di questa "spada di Damocle" consentirebbe la valutazione della questione con minor pressione e maggior lucidità, arrivando, probamente anche in tempi brevi, ad una soluzione condivisa.
Certo il Comitato non intende in alcun modo sostituirsi o sovrapporsi a quelle strutture proprie dei Soggetti coinvolti che programmano ed analizzano le opzioni percorribili, ma quanto pubblicato quest’oggi vuole rappresentare lo strumento attraverso il quale dar vita ad un percorso certo, che possa ovviare agli errori ed alle mancanze commessi in passato. Si vuole dunque proporre una strategia senza, di contro, vincolare alcuno nel percorrerla. Se esiste già una disegno d’uscita diverso da quello proposto, ben venga! È giusto però che questo sia spiegato ai cittadini ed ai Comitati che tanto hanno speso per sostenere l’idea progettuale alternativa.
Tutto questo perché un giorno nessuno possa dire: “Non ne eravamo a conoscenza…” e ancora “Le tempistiche non consento di …. ”.
Oggi, 17 febbraio 2012, tutti gli attori di questa grande commedia sono stati avvisati. Chi ha orecchie per intendere… questa volta, intenda!

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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck