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sabato 7 marzo 2009

8 MARZO GIORNATA DELLA DONNA



Ho ascoltato oggi una donna in gamba che lavora da anni in quella giungla di contraddizioni che è la cooperazione internazionale. Ha raccontato molto, anche delle condizioni terribili di molte donne incontrate nel suo lavoro e di come sia difficile sovvertirne i destini, destini dai quali spesso si lasciano condurre nella convinzione che così è scritto nelle vite di tutte le donne del mondo...

Volevo scrivere un messaggio questa sera per questo spazio "verde", ma ripensando alle parole sentite questa mattina da quella donna, alla notizia alla radio della scomunica del vescovo data ad una donna di Recife che ha permesso alla figlia di nove anni, abusata dal patrigno e gravida di due gemelli, di abortire... considerando qui in Italia come vanno le cose... Non mi veniva altro che una fila di parole, tutte pesanti e difficili: ingiustizia, segregazione, discriminazione, disugualglianza, disoccupazione, precarietà, violenza, paura...
Ho pensato che non poteva essere tutto qui, in queste parole che testimoniano tutta la pesantezza e la fatica del genere femminile a questo mondo...
Ho pensato che tante sono le donne che non stanno affatto bene. Ma se la sanno cavare.
Le donne sono capaci. Anche nelle situazioni difficili, sono capaci di starci dentro, sopravvivere, uscirne, ricominciare, reinventare, trovare soluzioni...

Anna Varisco

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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck