Come già riferito, abbiamo voluto prendere contatto con l'European Green Party / Partito Verde Europeo e con il gruppo parlamentare Verdi europei, per verificare l'opportunità di un intervento volto a incentivare nel nostro Paese un maggiore controllo sulle autorizzazioni per la tutela ambientale e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Individuati con loro i nodi, non siamo ad oggi in grado di poter dire se ,e come, è possibile un intervento della Commissione che possa essere utile ed efficace. Le indagini della Magistratura stanno facendo il loro corso, non tutta la documentazione è a noi accessibile, non tutti gli elementi sono chiari. Non è possibile oggi trarre alcuna conclusione.
Vogliamo in ogni caso aggiornarvi sugli elementi che ci mancano e su ciò che dovrebbe essere chiarito.
Considerato che l'autorizzazione integrata ambientale dell'Eureco è datata 26 ottobre 2007, dal punto di vista del diritto europeo la normativa di riferimento è la direttiva IPPC 96/61 (sostituita poi dalla 2008/1), recepita in Italia col decreto legislativo 372 del 4 agosto 1999.
Come evidenziato anche nell'incontro di ieri a Palazolo Milanese, non siamo stati in grado di verificare se la Provincia abbia effettivamente controllato se Eureco ha rispettato o meno le prescrizioni dell'AIA. Non abbiamo trovato riscontri.
Altra domanda: le autorità competenti hanno rilasciato l'AIA conformemente al DL 372?
Se è Eureco a non aver rispettato le prescrizioni, ma le autorità italiane intervengono per sanzionarla, dal punto di vista della direttiva, l'Italia ha fatto il suo dovere: Ma se mancanze vi sono da altre parti e non vi è intervento da parte delle autorità preposte, allora la Commissione europea può richiamare l'Italia al suo obbligo di far rispettare le normative europee di riferimento.
Nel caso in cui l'AIA non sia stata rilasciata conformemente al DL 372, la Commissione può avviare una procedura d'infrazione per inadempimento agli obblighi della direttiva.
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