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mercoledì 10 novembre 2010

IL DANNO AMBIENTALE - PRIMO DATO: LA NUBE CONTENEVA DIOSSINA

La notizia che circola sui blog cittadini (padernoforum e la scommessa) a seguito delle comunicazioni fatte dal ViceSindaco Bogani durante la Commissione dei Capigruppo di questa sera, è che la nube generata dall'incendio dello scorso giovedì era effettivamente una nube contenente, come primo dato, della diossina,  anche se, pare, non in grandi quantità: 12,94 picogrammi (miliardesimi di milligrammo) per metro cubo misurati in atmosfera per un periodo di 12-18 ore (fonte Arpa). A detta dei tecnici il quantitativo non sarebbe preoccupante (vedi più sotto ), ma in realtà il quadro completo della situazione lo si potrà avere solo domani mattina. Il Sindaco ha dichiarato che non appena avrà tutto nelle sue mani,  sarà una comunicazione  ufficiale alla cittadinanza sul sito comunale.  Durante la riunione  di questa sera sono state date informazioni anche sullo stato di salute dei feriti, ancora in gravi condizioni. Sullo stato invece di sicurezza dell'impianto e la sua regolarità, si è dato atto che sulla materia sta indagando la Magistratura. Il tema sarà ridiscusso all'interno della Commissione Territorio prevista per lunedì 15 novembre.  
Ma cosa sono le diossine? E qual'è il quantitativo giornaliero tollerato per noi umani?
 Le diossine, nel loro insieme sono molecole molto varie a cui appartengono composti cancerogeni. Ad esse vengono ascritti composti estremamente tossici per l'uomo e gli animali, arrivando a livelli di tossicità valutabili in ng/kg, sono tra i più potenti veleni conosciuti.

Il decreto legislativo 125/06 prevede un limite di 10000 ng/m3 di concentrazione totale (1 Picogrammo [pg]   =   0,001 Nanogrammo [ng]) ma il rispetto degli standard europei, fissati dal protocollo di Aahrus, potrebbe legittimare la previsione di differenti e più cautelative soglie di emissione, come accaduto nel caso dell'acciaieria ex Lucchini di Trieste. In quel caso la Regione Friuli-Venezia Giulia ha modificato ha modificato l'autorizzazione all'emissione in atmosfera fissando per le diossine il limite di 0,4 ng/m3. Nel caso della nube dell'EURECO di Paderno Dugnano, il dato di ARPA pare essere di 0,01294ng/m3.
Il problema delle diossine è che queste tendono facilmente a contaminare gli alimenti che mangiamo.  L' Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 1991 aveva fissato a 10 pico grammi (pg) il valore della Dose Giornaliera Tollerabile di diossina. I nuovi dati sulla cancerogenicità delle diossine suggerirono l' opportunità di un ulteriore abbassamento di questo limite: tra uno e quattro pico grammi per chilogrammo di peso (pg/kg). 

È dimostrato che i composti della famiglia delle diossine si formano durante la fase iniziale della combustione dei rifiuti, quando la combustione genera HCl gassoso, in presenza di catalizzatori, quali il rame e il ferro. Responsabile principale della formazione di composti appartenenti alla famiglia delle diossine è il cloro "organico", cioè cloro legato a composti organici polimerici, come ad esempio il PVC.

Le diossine come altri inquinanti organici resistenti, sono sottoposti alla convenzione di Stoccolma del 22-23 maggio 2001. Questo accordo, entrato in vigore il 17 maggio 2004, prevede che gli Stati aderenti prendano misure atte ad eliminare ove possibile, o quantomeno minimizzare, tutte le fonti di diossine.

per ulteriore approfondimento sulle diossine, si legga il documento: diossine ambiente e salute


Non vogliamo qui né creare allarmismi né però neanche minimizzare la questione. Attendiamo gli altri esiti. 

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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck