Acqua pubblica: sì della consulta.La parola ora ai cittadini
Diffondiamo il comunicato del Comitato Referendum Acqua Pubblica, emesso dopo la decisione della Corte Costituzionale di ammettere due dei tre quesiti presentati. Uno per l'abrogazione delle norme del decreto Ronchi-Fitto sulle modalita' di affidamento con gara a privati dei servizi pubblici di rilevanza economica e l'altro per cancellare le norme del governo Prodi sulla determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito.
La Corte Costituzionale ha ammesso due quesiti referendari proposti dai movimenti per l'acqua. A primavera gli uomini e le donne di questo paese decideranno su un bene essenziale. La vittoria dei “sì” porterà ad invertire la rotta sulla gestione dei servizi idrici e più in generale su tutti i beni comuni.
Attendiamo le motivazione della Consulta sulla mancata ammissione del secondo quesito, ma è già chiaro che questa decisione nulla toglie alla battaglia per la ripubblicizzazione dell'acqua e che rimane intatta la forte valenza politica dei referendum.
Il Comitato Promotore oggi più che mai esige un immediato provvedimento di moratoria sulle scadenze del Decreto Ronchi e sull'abrogazione degli AATO, un necessario atto di democrazia perché a decidere sull'acqua siano davvero gli italiani.
Il Comitato Promotore attiverà tutti i contatti istituzionali necessari per chiedere che la data del voto referendario coincida con quella delle elezioni amministrative della prossima primavera.
Da oggi inizia l'ultima tappa, siamo sicuri che le migliori energie di questo paese non si tireranno indietro.
COMITATO PROMOTORE REFERENDUM ACQUA PUBBLICA
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