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martedì 15 febbraio 2011

LA LEGA E LA QUESTIONE RHO-MONZA

Invece di dare soluzione alla questione della Rho-Monza, la Lega perde tempo nel cercare il "colpevole"
Dopo l'incontro promosso dalla Lega lo scorso sabato sulla questione dell'interramento del tratto di Rho Monza che interessa la nostra città, viene proprio da restare sorpresi: ma come? La Lega, che è al governo di Regione, Provincia e Comune e si dice per l'interramento della Rho-Monza, non dovrebbe essere in grado di fare ciò che vuole? E invece, in due anni, non ha tirato fuori una proposta, una soluzione valida che risolvesse una volta per tutte la questione. Neanche sabato l'ha fatto.

Più volte, di fronte ad alcune sparate o a falsi storici del partito "lumbard", ho sentito ripetere da persone (un po' più illuminate di certi "lumbardi"), la frase sconsolata: "Chi non sa progettare il futuro, s'inventa il passato..." Nel caso dell'altra sera, il passato non è stato propriamente inventato, ma manipolato. Se è vero il video fatto vedere, vero è anche che tutta la vicenda iniziò molto prima, con un accordo tra la Regione di Formigoni, Autostrade per l'Italia, Serravalle e la Provincia di Ombretta Colli. L'intervento era legato alla collocazione della Fiera ed alla necessità di completare il sistema viabilistico di cintura in previsione anche della realizzazione della Pedemontana. A sollevare il problema dell'infausto progetto che Serravalle e la provincia a guida Penati stavano ipotizzando, fummo noi Verdi nel 2008 e con noi c'era l'Assessore della Giunta Penati, il Verde Pietro Mezzi, che non si espresse mai a favore di quel progetto. Pdl e Lega a quell'epoca, e neanche dopo, espressero proprio niente.
Non fu facile, ma la Giunta Massetti, gli ecologisti e i cittadini tutti, lavorarono bene e riuscirono a convincere Serravalle e la Provincia di Penati a rivedere quel progetto, tanto che si ipotizzò un Tavolo di confronto con la città per una riprogettazione che MAI il Presidente Podestà, l'Assessore De Nicola, il Sindaco Alparone e il ViceSindaco Bogani, hanno voluto avviare. 
Un brutto progetto lo poteva fare la Colli, lo poteva fare Penati, lo può fare Podestà, lo può fare chiunque. Ma non è questo il punto. La cosa importante è quello che accade dopo: c'è chi ascolta il popolo e, con un po' di buon senso, si rende disponibile a rivedere il contenuto di ciò che aveva intenzione di fare.. e c'è chi, nonostante tutto e tutte le proteste, se ne frega e continua imperterrito sulla sua strada.
Com'era quello slogan? "Padroni a casa nostra"? ... Davvero? NON CI SEMBRA PROPRIO!
Fare un incontro pubblico per cercare il "colpevole" senza dare soluzione.. ci sa tanto di un modo come un altro per NON AFFRONTARE la questione (aizzando i contendenti così "Tra i due litiganti, il terzo (De Nicola) se la gode"...)
Verdi ottobre 2009
Nessuno dice che non si debba intervenire su quella strada che va sicuramente messa in sicurezza... si chiede solo di farlo CON UN PO' DI SALE IN ZUCCA,  nell'INTERESSE di TUTTI e per il BENE COMUNE. 
Vedremo mai qualcosa di concreto su questa vicenda?  
Ce lo auguriamo immensamente.

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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck