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domenica 21 dicembre 2008

COMUNICATO RHO-MONZA OTTOBRE 2008


Alla fine del mese di gennaio 2008 le forze ambientaliste della zona ed i Verdi promossero a Paderno Dugnano un'Assemblea pubblica, molto partecipata, nella quale si ebbe modo d'esprimere le preoccupazioni in merito al progetto di riqualificazione e potenziamento della Rho Monza.
Preoccupazioni riportate in un incontro in Provincia all’Assessore Mateucci il giugno scorso Leggiamo, ora, nel comunicato diffuso dalla Provincia di Milano la scorsa settimana, che il progetto preliminare è stato consegnato ad ANAS e che i lavori inizieranno presto.
Non condividiamo, innanzitutto, il metodo con cui il progetto è stato portato avanti, senza alcun coinvolgimento dei cittadini, evitando ogni confronto pubblico per poter individuare un progetto complessivo (in particolare per Paderno Dugnano da coordinare con il futuro intervento previsto sulla Milano – Meda) e condiviso che riducesse al minimo il consumo del territorio e che garantisse una mobilità migliore e diversa, non si basata solo sul trasporto privato su gomma, ma che considerasse anche il trasporto pubblico. Occorreva una verifica degli interventi programmati con i Piani del Territorio di ogni Comune; occorreva un riferimento ai Piani paesaggistici e di salvaguardia ecologica redatti dalla Regione e dalla Provincia; occorreva esaminare la fattibilità di questa infrastruttura non solo come un problema di viabilità, ma come un problema di pianificazione del territorio e dell’insieme delle sue potenzialità
Dall'esamina della proposta, così come formulata nell'ultima versione, pur avendo apprezzato lo sforzo nel voler trovare soluzioni alternative per alcuni dei punti critici evidenziati (nuovo
studio degli svincoli, accessi Rho-Monza e complanari), il progetto preliminare ancora non ci convince per le conseguenze pesanti per il consumo del suolo (si sacrifica una parte del parco del Seveso per farne uno svincolo), l’impatto ambientale (inquinamento acustico, inquinamento da gas di scarico, deturpazione del paesaggio con un ponte definito “avveniristico”), l’impatto viabilistico ( nuovi flussi di traffico portati dall’autostrada, la viabilità locale messa a dura prova con assunzione del ruolo di percorso d’emergenza nei frequenti casi di code e ingorghi sul percorso autostradale).
Se, come si scrive nel comunicato, “il nuovo percorso è pensato per servire al meglio il territorio che coinvolge i comuni di Paderno Dugnano, Bollate, Cormano, Novate e Baranzate” ci domandiamo a favore di chi? Chi pagherà il vero prezzo di quest'opera (anche in termini economici)?
Chi transita dal nostro territorio o chi ci abita? Se il problema era quello di chiudere “il cerchio del sistema delle tangenziali milanesi”, dare “accesso al polo fieristico di Rho-Pero”, fare “un intervento importante e strategico in vista dell’Expo 2015”, se ne deduce, come avevamo per altro già ipotizzato, che prioritario non era, e non è, il problema della mobilità a Paderno Dugnano (anzi) e tanto meno la tutela del suo territorio e della sua vivibilità.
Paderno Dugnano, per la sua posizione e per la sovrapposizione di più sistemi, paga (ancora) un prezzo che altri Comuni non pagano, senza avere alcuna compensazione seria che mitighi gli effetti di questo grave intervento. Gli 8 chilometri di barriere anti-rumore, non riguarderanno, se non in minima parte, il nostro territorio, e il dato dei 270mila metri quadri di opere a verde, oltre a non dire delle aree verdi sottratte (Parco del Seveso) non riguardano Paderno Dugnano.
Nei prossimi anni i nostri territori vivranno un vero e proprio stato d'assedio, per i lavori e per il traffico di attraversamento che si riverserà nelle nostre vie urbane. Ci auguriamo si pensi almeno di accelerare i lavori per le due tram-vie per Limbiate e per Seregno, altrimenti qui non ci si muoverà più. Considerate le necessità presenti e future, siamo sempre convinti sia necessario investire per la realizzazione di una rete di trasporto pubblico con funzione di collegamento est-ovest del nord Milano, che abbia l’obiettivo di intersecare la Fiera, il previsto nuovo polo ospedaliero a Roserio/Novate, le due linee delle FNM che devono, queste sì, essere potenziate e riqualificate.
La nostra posizione su quest'opera rimane critica e su questa faccenda chiederemo un incontro pubblico con i cittadini al quale, ci auguriamo, possano essere presenti tutte le parti interessate, comprese la Regione e la Provincia di Milano con il Presidente Penati.

Associazione dei VERDI “Rossella Tavecchio”di Paderno Dugnano
Associazione “Amici Parco del Grugnotorto”
LEGAMBIENTE Circolo “Grugnotorto” di Paderno Dugnano

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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck