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giovedì 18 dicembre 2008

s.p.46 RHO –MONZA PER I TERRITORI A NORD DI MILANO SI STA PREPARANDO UN FUTURO DI NUOVO ASFALTO, NUOVO TRAFFICO, NUOVO INQUINAMENTO?

TESTO DEL VOLANTINO IN DISTRIBUZIONE A GENNAIO 2008
E’ questo quanto prevede il progetto definito di “riqualificazione e potenziamento della Rho-Monza e della Milano-Meda” elaborato dai tecnici della Provincia e sostenuto da Regione, Anas, Milano Serravalle e Autostrade per l’Italia? Dove “Riqualificazione e potenziamento” significa trasformare le due superstrade provinciali in vere e proprie autostrade, con l’aumento delle corsie, la soppressione di alcuni svincoli, la modifica del tracciato, la creazione di strade complanari per il traffico locale.
Un progetto studiato senza alcun coinvolgimento dei cittadini e dei comuni interessati, evitando ogni confronto per poter individuare un progetto complessivo e condiviso che riduca al minimo il consumo del territorio, l’inquinamento da traffico e che garantisca una mobilità migliore e diversa, che non si basi solo sul trasporto privato su gomma, ma che consideri anche il trasporto pubblico.

“RIQUALIFICARE” LA RHO MONZA ?
Il progetto, sotto il nome accattivante di “riqualificazione e potenziamento della Rho Monza e della Milano Meda”, è in fase di definizione. Ci sembra giusto che non siano solo i tecnici della Provincia di Milano, della Regione, dell’ANAS, delle società autostradali Milano Serravalle e Autostrade per l’Italia a decidere modalità di trasporto e percorsi stradali. Le Associazioni dei Verdi di Paderno Dugnano, Cormano e Novate Milanese propongono un percorso democratico di consultazione dei cittadini per poter individuare una soluzione che riduca al minimo il consumo del territorio, l’inquinamento da traffico e che garantisca una mobilità migliore e diversa, che non si basi solo sul trasporto privato su gomma, ma che consideri anche il trasporto pubblico.
Cosa bolle in pentola?
“Riqualificazione e potenziamento” significa trasformare le due superstrade provinciali in vere e proprie autostrade, con l’aumento delle corsie, il diradamento degli svincoli, la modifica di alcuni raggi di curvatura.
Per la Milano-Meda il progetto è ancora in fase di studio di fattibilità e i finanziamenti sono ancora da definire. La Rho-Monza, considerata itinerario di completamento della tangenziale Nord Milano, è in fase di progettazione più avanzata. E’ già stato definito l’ammontare dei finanziamenti (250 milioni di €) e chi dovrà sobbarcarsene l’onere: le società autostradali Milano Serravalle e Autostrade per l’Italia. Esse in cambio ne trarranno il vantaggio dell’allungamento dei tempi di concessione e della possibilità di “far fruttare “ commercialmente le aree adiacenti il percorso autostradale; viene esclusa (per ora) l’introduzione del pedaggio
Osservazione critica
L’obiettivo dichiarato dell’intervento allo studio è quello di garantire L’accessibilità alla fiera di Rho-Pero. A tale proposito è necessario sottolineare la forte criticità rappresentata dal fatto che l’ulteriore aumento dell’accessibilità stradale al polo fieristico si scontra con la limitata capacità dello stesso ad assorbire il traffico privato; e la dimostrazione l’abbiamo avuta nel mega ingorgo dello scorso mese di novembre (Fiera del ciclo e motociclo). La
soluzione vera consiste nel garantire efficienti mezzi di trasporto pubblico verso la Fiera. Va inoltre considerato l’intento di offrire uno sbocco verso Milano ai flussi di traffico provenienti dal nord della Lombardia attraverso la Pedemontana, che avrà un raccordo con la Milano-Meda proprio a Bovisio Masciago.
Infrastruttura e territorio Le diverse ipotesi di percorsi autostradali sono ora al vaglio dei Comuni interessati. Ma ogni Comune è stato coinvolto separatamente e limitatamente al tratto di percorso che riguarda il suo territorio. La regia globale rimane esclusivamente in mano ai tecnici. Manca una idea e una struttura di coordinamento tra i Comuni che va realizzata al più presto e al più alto livello (Sindaci).
Che conseguenze avrà questo progetto oltre che incanalare maggior traffico nelle nostre città?
 Paderno Dugnano, il raccordo tra Milano-Meda e Rho-Monza avrà dimensioni
colossali, in quanto lo studio prevede la realizzazione di 6 nuove corsie oltre ai diversi svincoli. Sono al vaglio 3 diverse ipotesi, aventi in comune un enorme consumo del suolo e un fortissimo impatto visivo, acustico e di inquinamento sull’ambiente circostante.
 Novate, Bollate e Baranzate la capacità di traffico verrà triplicata rispetto ad
oggi, con il raddoppio delle corsie e la realizzazione di una strada “complanare” per il traffico locale.
 Novate e Cormano la modifica del raggio di curvatura al percorso della Rho Monza comporterebbe l’occupazione di una fetta consistente del Parco Agricolo (PLIS)
tale da comprometterlo seriamente.
 Prospettive preoccupanti per le trasformazioni territoriali che potrebbero Verificarsi nelle aree limitrofe all’infrastruttura riqualificata

Perciò non si può che essere preoccupati, a causa delle conseguenze pesanti per:
1) il consumo del suolo (sia le decine di ettari di superficie stradale in senso stretto, sia le aree adiacenti pesantemente condizionate)
2) l’impatto ambientale (inquinamento acustico, inquinamento da gas di scarico,
deturpazione completa del paesaggio)
3) l’impatto viabilistico ( nuovi flussi di traffico portati dall’autostrada, la viabilità locale messa a dura prova con assunzione del ruolo di percorso d’emergenza nei frequenti casi di code e ingorghi sul percorso autostradale). Intanto si ridimensiona il trasporto pubblico su rotaia, limitato alla metro-tranvia Milano-
Desio-Seregno (la Milano-Limbiate rimane solo sulla carta).
Proposte
Quale sarà il prezzo che i territori di Paderno, Cormano, Novate, Bollate e Baranzate
dovranno pagare per quest’opera che privilegia ancora una volta il trasporto privato su gomma invece che attraverso mezzi pubblici?
Nei prossimi mesi lo sapremo, ma noi non siamo disposti ad accettare soluzioni che
compromettano il progetto di città che da anni stiamo cercando di realizzare.
Quindi chiediamo di verificare la fattibilità di una proposta così articolata:
1. Le Amministrazioni Comunali interessate devo essere contattate tutte assieme dalla
Provincia. Vogliamo sapere qual’è il disegno complessivo e quali sono gli obiettivi di questo intervento
2. Ridurre drasticamente l’investimento puramente stradale per la Rho-Monza,
limitando le opere di riqualificazione all’eliminazione degli attuali tre punti di
strozzatura:
 il raccordo tra Rho-Monza e Milano-Meda (nei 2 sensi di immissione);
 la riduzione ad una sola corsia in territorio di Novate;
 rotonda con la Varesina a Baranzate.
3. Su Bollate e Baranzate occorre individuare una soluzione compatibile con il
territorio e condivisa con i cittadini della zona.
4. Avviare, con le risorse restanti, la realizzazione di una rete di trasporto pubblico con funzione di collegamento est-ovest del nord Milano, che abbia l’obiettivo di intersecare la Fiera, il previsto nuovo polo ospedaliero a Roserio/Novate, le 2 linee delle FNM e le 2 tramvie per Limbiate e per Seregno (che devono, queste sì, essere potenziate e riqualificate).
5. Occorre una verifica con i Piani regolatori di ogni Comune; occorre un riferimento ai Piani paesaggistici e di salvaguardia ecologica redatti dalla Regione e dalla Provincia; occorre esaminare la fattibilità di questa infrastruttura non solo come un problema di viabilità, ma come un problema di pianificazione del territorio e dell’insieme delle sue potenzialità Associazione dei Verdi di Paderno Dugnano, Cormano, Novate Milanese

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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck