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venerdì 26 dicembre 2008

ASSEMBLEA VERDI PROVINCIA A PADERNO DUGNANO 30 novembre 2008





Domenica 30 novembre i Verdi che risiedono a Nord della provincia di Milano, si sono ritrovati per esprimere un giudizio sui quattro anni e mezzo di presenza al governo della Provincia, sui risultati conseguiti e sui problemi aperti Promotori dell'incontro, il Gruppo Consigliare dei Verdi della Provincia di Milano, con i Verdi di Paderno Dugnano ed il Coordinamento provinciale del partito. Erano presenti l'Assessore Ppovinciale Pietro Mezzi, il capogruppo in Consiglio Andrea Gaiardelli e Massimo Molteni, Presidente Provinciale. Tra il pubblico Natale Ripamonti, Presidente della Federazione regionale, amministratori Verdi e numerosi attivisti: da Sesto San Giovanni fino a Pero quasi tutte le realtà locali erano rappresentate.
Nel presentare il lavoro svolto, si è evidenziato come sia stato importante, da un punto di vista strategico, poter gestire una delega come quella al territorio, ai parchi, Agenda 21, mobilità ciclabile e diritti degli animali. Molti risultati importanti sono stati raggiunti nel corso dell'attività: un Piano Territoriale attento al contenimento del consumo del suolo; la valorizzazione dei parchi d'interesse sovra-comunale come risorsa strategica per la sostenibilità (nel 2004 erano 11, ora sono 17 ed entro il 2009 si prevede di arrivare a 21 PLIS); il progetto MIBICI e l'attenzione alla mobilità ciclistica, con il coordinamento e lo sviluppo della rete di piste ciclabili e l'incentivo all'uso della bicicletta; la valorizzazione delle esperienze di Agenda 21 locali, uno strumento partecipativo per lo sviluppo della sostenibilità; le politiche di sostegno alla convivenza tra uomini e animali.
Non sono mancate riflessioni in relazione alla complessità della realtà provinciale e delle problematiche esistenti, “nel corso di un’attività che, in alcuni casi, ha vissuto anche momenti di difficoltà politica”. Si ricorda ad esempio la posizione assunta in Consiglio in relazione alle vicende legate al Piano rifuti con la contestuale costruzione di nuovi inceneritori e senza investire in un'adeguata raccolta differenziata, “I Verdi condividono la struttura generale del Piano, ma non possono accettare la prevaricante posizione di Formigoni che consente a Milano di proseguire con la sua politica ambientale sbagliata” - Riguardo al progetto di ammodernamento della Rho- Monza i Verdi si sono detti consapevoli del fatto che esista un problema di mobilità e che questo vada affrontato; permangono perplessità relative a come si sia proceduto, senza fare una valutazione d'insieme dell'intervento e prendendo in considerazione solo la mobilità su gomma, senza coordinarsi con le scelte urbanistiche locali e progetti di infrastruttura di sistema come la Dorsale verde. “Siamo fiduciosi e crediamo vi sia ancora margine per il confronto e la discussione prima che vengano adottate delle scelte definitive” anche perché è opportuno che opere di tale fatta siano messe in relazione alla questione EXPO 2015, sulla quale i Verdi intendono vigilare.
Nel complesso la valutazione del lavoro svolto al governo della Provincia a giuda Penati è positiva.
La presenza dei Verdi ancora una volta si è dimostrata indispensabile perché certi temi fossero inseriti nell'agenda politica e si innescassero processi virtuoso i anche per l'economia. Prova ne è l'impegno sulle energie rinnovabili ed il risparmio energetico che sta producendo nuove opportunità di lavoro e di profitto in un panorama economico in grave crisi.
Il lavoro dei Verdi alla Provincia di Milano per Paderno Dugnano ha voluto dire ampliamento del Parco Grugnotorto-Villoresi, il completamento di alcuni tratti di ciclabile e la realizzazione, in esecuzione, del collegamento della ciclabile Est-Ovest, Monza – Ticino, lungo il canale Villoresi.

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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck