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sabato 5 febbraio 2011

Tutti al PalaSharp di Milano, OGGI 5 febbraio!


Libertà e Giustizia raccoglie la domanda di mobilitazione che arriva dai commenti all’appello Resignation-Dimissioni lanciato con le firme di Gustavo Zagrebelsky, Paul Ginsborg e Sandra Bonsanti il 18 gennaio scorso. Sono arrivate decine di migliaia di adesioni dall’Italia, dall’Europa e degli Stati Uniti, migliaia di commenti e segnalazioni dai social network, dai blogger e dai siti d’informazione. «Firmare non basta», hanno detto in tanti, «facciamo qualcosa». Libertà e Giustizia risponde a questa richiesta con una manifestazione per testimoniare la storia e la voce di chi non ha accettato passivamente l’imbarbarimento prodotto dalla politica e dalla cultura di Silvio Berlusconi e per gridare basta allo smantellamento dello Stato.

SABATO 5 FEBBRAIO 2011, dalle 15
Apertura cancelli ore 13.30
MILANO, PALASHARP
(via Sant’Elia, 33 – MM1 Lampugnano)
con Umberto Eco, Paul Ginsborg, Roberto Saviano, Gustavo Zagrebelsky
coordinano Sandra Bonsanti e Simona Peverelli

partecipano Giovanni Bachelet, Bice Biagi, Carla Biagi, Daria Bonfietti,
Susanna Camusso, Lorenza Carlassare, Nando dalla Chiesa, Concita Di Gregorio, Beppino Englaro, Dario Franceschini, Irene Grandi, Beppe Giulietti, Maurizio Landini, Gad Lerner, Moni Ovadia, Giuliano Pisapia, Maurizio Pollini, Enrico Rossi, Elisabetta Rubini, Oscar Luigi Scalfaro, Salvatore Veca, Lorella Zanardo
 
 Troveremo insieme le parole per esigere le dimissioni prima di tutto e liberarci dal potere corrotto e corruttore di Silvio Berlusconi, dal fango, dagli attacchi alla Costituzione, alla magistratura (tutta e in particolare alla Procura di Milano), all’informazione, alla dignità delle donne. Con Zagrebelsky, Ginsborg, Eco e Saviano, tutti fortemente impegnati a fianco della società civile, mobilitiamoci allora per cominciare insieme a ricostruire l’Italia, il nostro Paese, e per riappropriarci di parole che la storia e il sacrificio di milioni di italiani hanno reso eterne e inviolabili: libertà, giustizia, democrazia, repubblica, uguaglianza, lavoro, COSTITUZIONE.

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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck