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martedì 2 marzo 2010

QUESTIONE RHO MONZA E QUESTIONE INCENERITORE: TUTTE PRIORITA'

ALL'INTERRAMENTO della RHO-MONZA
E NO ALL'INCENERITORE!


Dopo aver letto qualcosa nei post inviati ai blog cittadini e, di conseguenza, sui giornali la motivata preoccupazione del Comitato per l'interramento della Rho Monza, è di dovere questo ammonimento: chi si azzarda a metter in dubbio l'importanza di una delle due questioni rispetto all'altra è un malandrino e gioca sporco. Niente scherzi: stiamo parlando di cose serie! Le due questioni Rho-Monza e inceneritore del Villaggio sono due questioni di assoluta importanza. Non possono essere poste su alcuna bilancia, non si possono pesare perché (soprattutto perché) sono questioni legate tra loro, sia per gli interessi in gioco che per gli attori coinvolti (le istituzioni sono le stesse e così pure i cittadini) che per l'area geografica interessata(che è molto vasta, poiché travalica i confini dei quartieri di Paderno e di Villaggio sicuramente).
La qualità dell'aria, non solo di Paderno Dugnano, dipende da entrambre le scelte che si adotteranno. Il traffico, già al collasso, con un inceneritore aumenterà ancora di più proprio sulle direttive principali in ingresso a Paderno Dugnano.
L'aria, lo ricordiamo, non si può recintare. Non esiste un confine all'inquinamento e le polveri sottili, il Pm10, e anche le altre schifezze che può buttar fuori un inceneritore, ce le respiriamo tutti, così come il caos viabilistico di una strada fatta in maniera sbagliata, ce lo becchiamo tutti! Non possiamo dimenticarci che siamo dentro ad un sistema e che ciascuna cosa condiziona l'altra, producendo effetti a catena. Di mezzo c'è la salute, la vivibilità della nostra città, il futuro nostro e delle generazioni che verranno. Non si tratta di due obiettivi diversi. Vi è un solo obiettivo ed è il benessere collettivo.
ALL'INTERRAMENTO della RHO-MONZA
E NO ALL'INCENERITORE!.

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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck