L'INCENERITORE VA AI “TEMPI SUPPLEMENTARI”
Grazie all'ampia partecipazione al presidio contro l'inceneritore (area ex Tonolli, Paderno Dugnano) di domenica 7 marzo, Grazie alle 5.650 firme dei cittadini raccolte in meno di 15 giorni e protocollate presso il Comune di Paderno Dugnano, Grazie al presidio svoltosi martedì 9 marzo presso la sede dell'ARPA in via Sassetti a Milano
E grazie anche alle ripetute sollecitazioni alle Istituzioni preposte, i Comitati per il No all'Inceneritore hanno ottenuto la partecipazione alla Conferenza dei servizi.
Alla conferenza sono stati ammessi come uditori sei cittadini in rappresentanza dei comitati e associazioni ambientaliste dei Comuni interessati, in aggiunta alle rappresentanze istituzionali delegate, tra cui Provincia di Milano, ASL, ARPA, Amiacque, Amministrazioni Comunali di Paderno Dugnano, Cormano e Novate Milanese, Paderno Energia Srl e Cramer Srl (consulenti di Paderno Energia per la Valutazione Impatto Ambientale). Erano invece assenti Eldap (società proprietaria delle aree) e il Comune di Bollate.
In quella sede si è appreso che la conferenza era una pre-consultazione per l'acquisizione dei pareri nella quale nessuno dei soggetti presenti purtroppo ha manifestato parere assolutamente negativo al progetto, ad eccezione del Comune di Cormano e dei rappresentanti dei Comitati.
A causa delle numerose osservazioni per le criticità emerse nella presentazione del progetto da parte di Cramer, la conferenza si è conclusa con una sospensiva di 90 giorni a decorrere dal 10 marzo per un progetto che invece avrebbe dovuto essere bloccato subito.
Per questo i Comitati diffidano dei “tempi supplementari” concessi a Paderno Energia perché tra 90 giorni si potrebbe concretizzare l'autorizzazione ambientale con un parere favorevole all'insediamento dell'inceneritore che tratterà 38 milioni di kg/anno di rifiuti industriali pericolosi, non pericolosi e ospedalieri.
Pertanto la mobilitazione dei cittadini proseguirà attraverso ogni forma di comunicazione, informazione, raccolta firme, manifestazioni ed anche con la convocazione di un'assemblea pubblica.
Durante la conferenza è emerso chiaramente che l'autotutela adottata dal Comune di Paderno Dugnano è un atto assolutamente insufficiente a interrompere la procedura di autorizzazione ambientale dell'Inceneritore, in quanto si limita a sospendere un permesso di costruzione alla società proprietaria del terreno e non alla Paderno Energia.
I Comitati invitano tutti i cittadini a partecipare con forza alla mobilitazione e sollecitano la presa di posizione chiara da parte del Comune di Paderno Dugnano sia in Consiglio Comunale che attraverso l'assemblea pubblica già richiesta dal Comitato NO.I. in data 3 marzo 2010 (prot. 4 marzo, ore 09:42) ai sensi del Regolamento comunale della partecipazione popolare.
Alla conferenza sono stati ammessi come uditori sei cittadini in rappresentanza dei comitati e associazioni ambientaliste dei Comuni interessati, in aggiunta alle rappresentanze istituzionali delegate, tra cui Provincia di Milano, ASL, ARPA, Amiacque, Amministrazioni Comunali di Paderno Dugnano, Cormano e Novate Milanese, Paderno Energia Srl e Cramer Srl (consulenti di Paderno Energia per la Valutazione Impatto Ambientale). Erano invece assenti Eldap (società proprietaria delle aree) e il Comune di Bollate.
In quella sede si è appreso che la conferenza era una pre-consultazione per l'acquisizione dei pareri nella quale nessuno dei soggetti presenti purtroppo ha manifestato parere assolutamente negativo al progetto, ad eccezione del Comune di Cormano e dei rappresentanti dei Comitati.
A causa delle numerose osservazioni per le criticità emerse nella presentazione del progetto da parte di Cramer, la conferenza si è conclusa con una sospensiva di 90 giorni a decorrere dal 10 marzo per un progetto che invece avrebbe dovuto essere bloccato subito.
Per questo i Comitati diffidano dei “tempi supplementari” concessi a Paderno Energia perché tra 90 giorni si potrebbe concretizzare l'autorizzazione ambientale con un parere favorevole all'insediamento dell'inceneritore che tratterà 38 milioni di kg/anno di rifiuti industriali pericolosi, non pericolosi e ospedalieri.
Pertanto la mobilitazione dei cittadini proseguirà attraverso ogni forma di comunicazione, informazione, raccolta firme, manifestazioni ed anche con la convocazione di un'assemblea pubblica.
Durante la conferenza è emerso chiaramente che l'autotutela adottata dal Comune di Paderno Dugnano è un atto assolutamente insufficiente a interrompere la procedura di autorizzazione ambientale dell'Inceneritore, in quanto si limita a sospendere un permesso di costruzione alla società proprietaria del terreno e non alla Paderno Energia.
I Comitati invitano tutti i cittadini a partecipare con forza alla mobilitazione e sollecitano la presa di posizione chiara da parte del Comune di Paderno Dugnano sia in Consiglio Comunale che attraverso l'assemblea pubblica già richiesta dal Comitato NO.I. in data 3 marzo 2010 (prot. 4 marzo, ore 09:42) ai sensi del Regolamento comunale della partecipazione popolare.
I Comitati NO INCENERITORE
Paderno Dugnano – Cormano – Novate Mil. – Bollate
Paderno Dugnano – Cormano – Novate Mil. – Bollate
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