IL CONSIGLIO PROVINCIALE, ALL'UNANIMITA', DICE CHE SI DEVE PROCEDERE TRAMITE LO STRUMENTO DELLA CONCERTAZIONE E IL METODO PARTECIPATO
Da un comunicato stampa diffuso da Ezio Casati, ex Sindaco di Paderno Dugnano, ex Assessore provinciale ed ora vicepresidente nel Consiglio Provinciale di Milano, apprediamo che nell'ultimo Consiglio Provinciale è stato votato all'unanimità un documento relativo a mobilità e infrastrutture proposto dal Partito Democratico nel quale si afferma il principio di coinvolgimento dei Comuni interessati alle opere e si chiede alla Giunta provinciale di "proseguire i lavori di potenziamento della Rho-Monza di concerto con i Comuni interessati dai lavori, secondo un metodo partecipativo consolidato superando le questioni più controverse come ad esempio l'attraversamento di Paderno Dugnano". Con ciò è chairo che non si risolve certo la situazione nè si vincono le battaglie, ma quantomeno si riprende il principio di democrazia e partecipazione individuando nella concertazione con il livello locale (inteso non solo come livello istituzionale, ma inclusoivo dei comitati e delle rappresentanze cittadine) la condizione necessaria perchè le opere siano realizzate in maniera intelligente, utile e senza imposizioni. Come dire che al di là dell'atteggiamento di De Nicola, la partita non è chiusa. E così scrive Casati nel suo comunicato: "La partita non è chiusa e l'argomento sarà aggiornato nella prossima Commissione provinciale Trasporti, che si riunirà (come da noi richiesto) mercoledì 7 luglio".
VEDREMO.. E CI SPERIAMO
Intanto a Paderno Dugnano si torna ad incontrasi tra istituzioni e cittadini in un incontro organizzato da una delle liste civiche presenti alle ultime elezioni. Sicuramente un'occasione in più per riparlare della questione e ascoltare da Sindaco e Assessori cosa hanno di nuovo da dirci sulla questione.. Chissà.
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martedì 29 giugno 2010
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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck
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