Riportiamo qui il comunicato diffuso dall'ANPI locale in relazione all'esclusione dai festeggiamenti ufficiali del 4 novembre nella nostra città. Più sotto, di seguito, il nostro commento.
Comunicato ANPI di Paderno Dugnano -
Manifestazioni del 4 Novembre 2011
L'ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia intende esprimere il proprio sconcerto e disappunto per la preclusione avuta alla nostra richiesta di intervento di un nostro giovane rappresentante durante la cerimonia ufficiale del 4 Novembre.
E’ accaduto che nella riunione dell'Onorcaduti (Comitato organizzativo degli eventi Istituzionali) dell'11 ottobre scorso, all'apertura del Sindaco ad interventi di alcune Associazioni, ci siamo visti negare la parola da un veto dell'Associazione Nazionale dei Carabinieri, a cui ha fatto seguito l’adesione del Sindaco ed altri, con la motivazione che l'ANPI non può ritenersi associazione combattentistica.
Dobbiamo ricordare che l’ANPI è Associazione iscritta ufficialmente al Comitato delle Forze Combattentistiche Nazionali e, a chi ancora non lo sapesse, per fatti storici, grande merito e riconoscimento deve essere dato ai Combattenti Partigiani, di diverse provenienze (compresi alcuni Carabinieri), per aver liberato l'Italia dalla dittatura fascista e dall'invasione nazista e che la loro tenacia ed il loro sacrificio hanno consentito alla nostra nazione di avere ruolo e dignità al tavolo dei vincitori dopo la seconda guerra mondiale.
L'ANPI denuncia questo comportamento ostile e antidemocratico ricordando che, nell'anno del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia, anziché aprirsi ad una pluralità di voci, si preclude la parola ad una Associazione cardine della nostra Democrazia.
Non va dimenticato inoltre che dalla Resistenza è scaturita la nostra Carta Costituzionale, invidiata e copiata internazionalmente, la quale definisce le regole della nostra convivenza civile e democratica e che meriterebbe di essere maggiormente conosciuta ed applicata (Art. 21).
Ogni negazione della libera espressione di parola è un affronto ad un diritto che così faticosamente abbiamo conquistato!
L'ANPI celebrerà il 4 Novembre, autonomamente nella data della ricorrenza, con la deposizione di una corona di alloro presso il monumento ai Caduti di via 4 Novembre in Paderno Dugnano alle ore 17.00.
Sono invitati tutti coloro che si ispirano ai valori Partigiani rappresentati dall'ANPI.
Direttivo ANPI sez. “Angelo Cazzaniga”
Paderno Dugnano
IL NOSTRO COMMENTO
Non sorprende l'atteggiamento assunto dall'Amministrazione di Comunale (che ricordiamo tutti essere un'Amministrazione di Centro Destra) e dall'A.N.C. sezione di Paderno Dugnano (della quale Carlo Caldan, capogruppo della Lega in Consiglio Comunale e padre dell'Assessora leghista Laura Caldan, è membro), poichè ciò rientra perfettamente in un certo tipo di cultura e di appartenenza ideologica (e morale) dalla quale ci dissociamo assieme a molti altri, tra i quali crediamo di poterinserire a ragione anche i combattenti dell'ANPI.
La prima guerra mondiale fu un orrendo massacro che costò, solo all'Italia, 650 mila morti e un milione di mutilati e feriti (molti di piu' di quanti erano gli abitanti di Trento e Trieste).
Ricordiamo, come è anche ormai riconosciuto dagli storici, che quel triste evento fu un affare per grandi industriali, politici corrotti, funzionari statali senza scrupoli, alti ufficiali collusi.
Le commesse di guerra fruttarono profitti così scandalosi che a suo tempo fu nominata una commissione di inchiesta parlamentare, prontamente sciolta dal fascismo dopo la marcia su Roma.
La festa del 4 novembre fu una ricorrenza istituita dal fascismo per trasformare le vittime di una guerra spietata e non voluta in eroi coraggiosi che si immolavano per la Patria.
Furono costruiti monumenti ai caduti e agli insegnanti fu chiesto di celebrare le forze armate.
L'Italia è oggi ancora all’8° posto al mondo per spese militari ed ha più di 30 missioni internazionali in corso. Il nostro Governo continua ad acquistare “sistemi d’arma” sempre più costosi, dalla portaerei Cavour, alle fregate FREMM (5.680 milioni di euro) al cacciabombardiere Joint Srike Fighter (13 miliardi di euro) e il “mercato” delle armi, con i Governi principali committenti, è tutt’altro che libero poichè, è verificato, sono stretti i rapporti tra Forze Armate e industria bellica e frequenti i passaggi di militari a fine carriera dall’una all’altra schiera.
La leva obbligatoria è stata sospesa, ma nell'Italia della crisi e del rischio bancarotta, il nostro esercito professionale conta ancora 190mila uomini, tra i quali il numero dei comandanti - 600 generali e ammiragli, 2.660 colonnelli e decine di migliaia di altri ufficiali - supera quello dei comandati...
Che dire d'altro?
Il 4 novembre dovrebbe essere un giorno di lutto e di memoria.
Non c'è nulla da festeggiare o celebrare.
Dissociamoci da ogni retorica celebrazione di eroismo.
Dissociamoci da ogni retorica celebrazione di eroismo.
Pretendiamo
PACE
DIRITTI
DEMOCRAZIA
SOLIDARIETA'
LIBERTA'
(quella VERA per cui combatterono, e continuano a combattere, anche i nostri partigiani)
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