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sabato 24 luglio 2010

LA MAFIA SI NUTRE DI CEMENTO

ALCUNE CONSIDERAZIONI DI ELISABETTA PATELLI, PRESIDENTE DEI VERDI LOMBARDI
La mafia si è infiltrata nel tessuto sociale e punta agli appalti pubblici. La malavita si insinua soprattutto  nelle  imprese che  attraversano o hanno attraversato una fase di crisi economica  e  che si occupano di movimento terra, occultando in  terrapieni ( Tav) e fondamenta di grandi opere pubbliche(S.ANNA) i  rifiuti da scavo che dovrebbero invece essere smaltiti secondo precise norme e con relativi costi.Per i delinquenti sono 2 piccioni con una fava: niente costi di smaltimento e  risparmio di materiali edili nei cantieri.
Negli scavi si gettano eternit, idrocarburi, catrame, gasolio, bentonite. Sotto i cantieri ferroviari, sotto le strade, sotto gli ospedali, sotto le case e in alcuni casi sotto i parchi giochi.
Analoga storia per il  cemento “impoverito”:strade, ponti, viadotti, ferrovie, gallerie, case, centri commerciali e perfino scuole, ospedali e commissariati, tutti a rischio crollo perché tirati su con cemento di pessima qualità. Dopo le “bolle” false che accompagnano i rifiuti, ecco le ricette taroccate del calcestruzzo utilizzate per gli aeroporti di Palermo e Trapani, il porto turistico di Balestrate, il lungomare di Mazara del Vallo, l’ormai famoso Ospedale di Agrigento ,la piattaforma di emergenza dell’ospedale di Caltanissetta , l’autostrada Palermo-Messina: le scuole di Locri e di Tropea ; la  ferrovia Catanzaro-Lamezia; nel vicentino i lotti 9 e 14 dell’autostrada A31 Valdastico e per i lavori sull’autostrada A3 e via dicendo.
La Perego era presente nei cantieri milanesi di   City Life, di un nuovo centro industriale in Orsenigo, nel Quartiere Mazzini, dell’area ex Ansaldo. Inoltre concorreva per gli appalti del nuovo edificio davanti al Palazzo di Giustizia di Milano,del deposito automobilistico Atm e della Polizia Municipale di Milano. Insomma, praticamente in tutti i maggiori appalti della Regione è stata presente  la ditta lecchese, ma non si tratta certamente solo della Perego: alcuni settori dell'edilizia , ma anche dei servizi,sono  talmente intrisi dall'infiltrazione mafiosa da non poter distinguere le parti sane da quelle compromesse. In particolare nel settore del movimento terra molte cose sono sfuggite di mano e anche imprese oneste  finiscono  a volte inavvertitamente per cadere nella spirale delle mafie e del riciclaggio.
Appalti pubblici truccati, scavi illegali nei fiumi , nelle campagne e nei cantieri delle grandi opere, bonifiche fasulle, catrame all’eternit e ,al capolinea della filiera illegale, un ulteriore fonte di guadagni illeciti: sopra  le discariche  al veleno il business delle villette e delle palazzine abusive, con le quali si perde ogni traccia degli interramenti e quindi ogni speranza di bonificarla dai rifiuti.
E non sono pochi i cittadini che ancora oggi continuano a vivere in quegli appartamenti ignari della presenza dei veleni seppelliti sotto i loro piedi. Il problema resta a loro: a chi  che ha comprato casa nel  maxi progetto residenziale di Buccinasco Più o nella  «città ideale» di S.Giulia  a Milano dove  i rendering mostravano quartieri ordinati e verdi, vie dello shopping stile Montenapoleone, macchine inghiottite in strade sotterranee. Di quella citta’ ideale e’ rimasto ben poco , soprattutto un terreno mai bonificato sotto i piedi.
Un tale avvelenamento non puo’ non avere un impatto devastante sulla salute pubblica, sia pure diluito nel tempo .! Noi siamo cio’ che respiriamo, beviamo e mangiamo.
Di fronte a tutto ciò anche l’ecologista più incallito  resta senza parole , non per paura  ma per scoramento e senso di impotenza. La mafia affonda le radici nelle maglie di una politica a tratti compiacente che predispone  tra i suoi piatti forti il piu’ succulento: un territorio da manipolare  e sfruttare. La mafia ,dal sud al Nord ,si consolida e lievita sui  crimini ambientali Quanto in fondo dobbiamo arrivare prima che  si capisca che la centralità della questione ambientale nella politica non è un vezzo o una prospettiva retrò , ma uno dei pochi veri strumenti affinchè una Perego connection diventi l’eccezione? Quanto alta e diffusa deve esser l’incidenza dei tumori per capire  che bisogna cambiare rotta? Come se non toccassimo già con mano, ciascuno di noi nel proprio cerchio familiare e amicale, sempre più spesso, “ la malattia ”!
In questa epoca di rendering ingannevoli, grandi opere ed expo,  le forze dell’ordine e la magistratura   hanno da combattere un nemico colossale , ma e’ la politica che deve  giocare un ruolo chiave. La politica che deve serrare le maglie istituzionali per sradicare la malavita . La politica in nome della legalita’ , delle tutela del territorio e della salute dei cittadini deve ristabilire  le regole e perseguire il pugno di ferro sull’osservanza delle norme  ambientali e di sicurezza.
Anche a livello locale le  Amministrazioni devono diventare parte attiva  di questo patto istituzionale, anzitutto garantendo uno screening trasparente delle opere pubbliche eseguite ed in fieri per  individuare altri eventuali  siti a rischio di contaminazione ed altre infiltrazioni sospette, inserendo  poi nell’iter delle opere  pubbliche requisiti  antimafia  più stringenti e capillari  anche sui subappalti per opere inferiori ai 150.000 euro. Effettuando approfondimenti seri sulle offerte troppo al ribasso  ed esercitando controlli severissimi su tutti i cantieri .Nell’attesa , speriamo, che l’ambientalismo diventi davvero una priorita’ culturale e politica.

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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck