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lunedì 20 luglio 2009

IN RISPOSTA ALL'ATTACCO AI VERDI

COMUNICATO STAMPA
Paderno Dugnano lì, 13 luglio 2009

Con riferimento all'articolo apparso su Il Notiziario in data 10/07/2009 in cui il Sindaco Marco Alparone attacca l'operato dei Verdi in relazione alle politiche ambientali ed urbanistiche attuate, teniamo a ricordare che Paderno Dugnano, rispetto ai Comuni del hinterland milanese, ha il miglior rapporto rapporto abitanti x kmq grazie anche al lavoro fatto dai Verdi in questi anni e che i mc edificati sono il frutto di scelte adottate in un Piano Regolatore già esistente prima che i Verdi assumessero una qualche carica in seno all'Amministrazione Comunale, scelte che solo in parte abbiamo potuto contenere perché vincolanti.
Vorremmo anche ricordare al Sindaco (cosa che dovrebbe essergli nota vista la sua consistente esperienza come Consigliere) che i volumi edificabili vengono decisi dal Consiglio Comunale e non dalla Giunta o dagli Assessori.
Dov'era quando si decideva tutto questo, visto che per 10 anni si è seduto in Consiglio Comunale senza mai fare un intervento sulle questioni ambientali e urbanistiche e che, con il suo gruppo, la maggior parte delle volte si è astenuto o è uscito dall'aula? Queste sono le persone che oggi si dichiarano difensori del territorio e paladini del verde, ma basta guardare bene chi c'è nella loro casa...

Non credano in ogni caso in questo modo di fermarci. Come Verdi continueremo a vigilare e a far sapere alla cittadinanza ogni mossa di questa Amministrazione. Attenderemo il Sindaco e la sua Amministrazione alla prova dei fatti.

Associazione dei Verdi di Paderno Dugnano "Rossella Tavecchio

DI SEGUITO L'ARTICOLO CHE ERA APPARSO SUL
NOTIZIARIO DEL 10 LUGLIO SCORSO




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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck