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martedì 27 settembre 2011

IL COMUNE VENDE 38 ALLOGGI COMUNALI

o la casa dove abiti la compri tu inquilino o... 
si vende comunque!
Nelle scorse settimane è pervenuta ad alcuni assegnatari delle case comunali una raccomandata con la comunicazione che il Comune aveva deciso di mettere in vendita il loro appartamento e insieme al prezzo è indicato come esercitare entro 60 giorni il diritto di prelazione e il modo per effettuare i versamenti.
Gli inquilini allarmati hanno provato a chiedere spiegazioni in Comune e, giusto per rassicurarli, è stato loro comunicato che gli appartamenti in cui vivono, se non saranno acquistati da loro assegnatari, saranno messi in vendita in ogni caso, anche ad altri soggetti.
Abbiamo provato a capire di cosa si trattava leggendo gli atti pubblicati sul sito del Comune; si tratta della delibera del Consiglio Comunale n° 76 del 21/12/2010 e della delibera di Giunta n° 6 del 20/01/2011.
La delibera del Consiglio Comunale, partendo dalla considerazione che le spese per la manutenzione del patrimonio edilizio residenziale, sommata alla spesa per la realizzazione di nuovi alloggi, è stata maggiore delle entrate ricavate dalla vendita di negozi, decide di mettere in vendita 40 alloggi comunali, cifra che corrisponde al 20% dell'intero patrimonio abitativo comunale, per un importo stimato di € 2.813.319.
L'atto di Giunta, partendo dalla decisione del Consiglio Comunale, delibera:
  • la vendita di n. 38 appartamenti e 12 box.;
  • la destinazione dei proventi previsti, € 2.813.319, a un generico sviluppo e valorizzazione del patrimonio abitativo comunale da realizzarsi nel periodo 2011 - 2015;
  • la procedura di proporre l’acquisto agli assegnatari, con priorità agli inquilini che hanno espresso interesse;
  • la possibilità, successivamente, di vendere comunque gli alloggi.

Quale sarà il destino delle 38 famiglie alle quali non viene data nessuna sicurezza?
Queste famiglie, in un momento storico difficile per il nostro Paese, di difficoltà economiche e di profonda crisi occupazionale, difficilmente avranno la possibilità di acquistare l’alloggio in cui vivono, un alloggio a loro assegnato proprio in considerazione delle loro particolari condizioni.
Abbiamo il timore che le entrate preventivate serviranno a finanziare la spesa corrente e che il problema abitativo a Paderno sarà ancora più grave di quello che è già.
Per motivare questa decisione, nelle delibere si evidenziano i costi di manutenzione sostenuti nel 2008-2009-2010 e la spesa di € 990.000,00 per la realizzazione di 12 nuovi appartamenti in Via Fermi/Via Leopardi; mentre per le entrate non si tiene conto degli affitti percepiti e nemmeno del finanziamento di 800.000,000 € che la provincia ha erogato a fronte della realizzazione dei 12 alloggi.
I nostri amministratori ancora una volta hanno scelto di affrontare le difficoltà di bilancio facendo pagare i più deboli, come abbiamo già visto in altre occasioni1
Le valutazioni che sono state fatte a nostro parere sono parziali e sono finalizzate ad attenuare il taglio dei trasferimenti statali, senza soppesare bene quali saranno le conseguenze: si taglia il numero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica mentre continua ad aumentare il numero dei nostri concittadini in difficoltà abitativa (chi perde il lavoro non è in grado di pagare affitto e mutuo e spesso si ritrova per strada) .

1solo per rinfrescare la memoria e citare qualche esempio: modifica delle fasce per i servizi a domanda individuale.. tagli ai servizi pubblici e di aggregazione sociale... la recente riduzione dell'intervento di assistenza domiciliare a anziani e diversamente abili..

1 commento:

  1. E ci risiamo.. come sempre sono sempre i deboli a pagare. Prima pagavano perchè non c'era nessun controllo e nelle case comunali ci abitavano anche quelli col fuoristrada e che facevano le vacanze costosissime... ma avevano poi la gratuità nelle mense scolastiche per i figli e tutta una serie di agevolazioni economiche... Tutto a danno di quei cittadini che avevano realmente bisogno di quelle case e che non potevano averle. E in questo bisogna ammetterlo, la responsabilità è delle passate Amminiztrazioni.
    Ma adesso che il Comune cerchi di far soldi vendendo le case che spetterebbero di diritto ai poveri, soprattutto in questo periodo di crisi, è davvero ingobile. In questo modo chi ha soldi...e se ha soldi non si capisce come mai sta nelle case del comune, potrà acquistare. Chi non ha realmente le possibilità dove andrà a finire? Questa é l'Amministrazione che doveva cambiare pagina che doveva mettere il cittadino prima di tutto. Questo è il sindaco che ha fatto la campagna elettorale dicendo "Voglio che Paderno sia un paese dove è bello vivere". In effetti abbiamo voltato pagina ed effettivamente la nuova pagina è bianca... su questo non c'è dubbio.

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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck