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sabato 6 agosto 2011

CARCATRA': LA QUESTIONE DEL "NUOVO" PROGETTO EDUCATIVO E LA QUESTIONE ECONOMICA

la cena di chiusura del Carcatrà
 Potete leggere a qs link il comunicato stampa relativo alla vicenda "Carcatrà" diffuso nei giorni scorsi dall'assessora Caldan.Vien proprio da domandarsi: ... QUESTIONE DI FEELING?.. O QUESTIONE DI SOLDI? 

Francamente non si capisce bene cosa voglia fare l'Amministrazione.. perchè non si capisce bene se la scelta di procedere con un "estensione" dell'appalto sui servizi di prima infanzia sia perchè il desiderio è quello d'avere un "progetto educativo nuovo", e quindi smarcarsi dal vecchio gestore con il quale evidentemente non c'era "feeling" (e quindi non si poteva costruire e valutare insieme un "nuovo" progetto educativo per il servizio), o piuttosto perchè in questo modo si spera di "risparmiare" ( e se alla prova dei fatti, non si risparmia, non se ne fa nulla)...

Noi crediamo che si sia scelto di precludere la possibilità a svariati soggetti (magari più qualificati per la gestione di servizi educativi e d'aggregazione dedicati alla fascia 6-12 anni anzichè prima infanzia) di formulare una loro proposta per il "nuovo progetto educativo", precludendo così la possibilità anche a chi ha gestito sino ad ora. Un modo gentile per dire: voi no, grazie. 

Nulla di illegittimo, ma sicuramente scegliendo questa strada vi siete, a vostra volta, preclusi  la possibilità d'avere più offerte e quindi una maggiore opportunità di scelta, non solo "qualitativa" ma anche "quantitativa" (in termini di costi). 
Sembra che il vostro quasi sia un modo per dire: "va bene! Vi accontentiamo. Vi dimostriamo che ci teniamo e che ci proviamo, ma se costa più di quanto ci immaginiamo (QUANTO VI IMMAGINATE?) .., beh ci spiace.. ma preferiamo non "gravare" sulle tasche delle famiglie padernesi".

AMEN (e REQUIEM). Paderno ha voltato pagina.

Gentile Assessora Caldan, ci permetta di dire che ci sentiamo proprio presi in giro.
Ma cosa crede?

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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck