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mercoledì 29 marzo 2017

Legge sui PARCHI: le reazioni delle associazioni ambientaliste.

Verso la demolizione della legge del 1991
sulle aree protette
voluta dai parlamentari Verdi

Da lunedì 27 marzo alla Camera è in discussione una proposta di legge, già approvata dal Senato, che indebolisce gravemente il sistema delle aree protette italiane mettendo in pericolo il nostro patrimonio naturale.


I parchi nazionali, che rappresentano un patrimonio di tutti gli italiani, possono diventare terreno di conquista.

Il Parlamento, con l’apporto decisivo del governo e del ministro dell’ambiente, sta smantellando il sistema delle aree naturali protette creatosi con la legge quadro nazionale 394 del 1991.

Purtroppo dobbiamo prendere atto che chi ha governato l’Italia negli ultimi anni ha pensato solo a distruggere le politiche ambientali e di salvaguardia del territorio: dallo sblocca Italia (Trivelle), fino al decreto 91/2014 che ha consentito la deroga degli scarichi inquinanti delle grandi industrie a mare, fino al colpo di genio dello smantellamento dei Parchi.

Di seguito i link dove potete conoscere le reazioni dei Verdi, del noto geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi, del giornalista Vittorio Emiliani che presiede il "Comitato per la bellezza", delle associazioni WWF, LEGAMBIENTE e LIPU.




Vittorio Emiliani: Una legge per distruggere i Parchi Nazionali. Vittorio Emiliani, giornalista e saggista, presiede il “Comitato per la bellezza” che è costituito dalle principali associazioni ambientaliste. 



Come mobilitarsi insieme al WWF in questa battaglia fondamentale: il sito della "campagna SOS Natura d'Italia"

Più accondiscendente la reazione della dirigenza nazionale di Legambiente.


Segnaliamo che per questo la Lipu ha lanciato un appello al Presidente della Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci. Questi, secondo noi, si professa sì ambientalista, ma nella sua attività parlamentare lo dimostra poco e ci pare particolarmente incline a facili compromessi.

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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck