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domenica 22 gennaio 2012

C'E' VELENO ANCHE NELL'ARIA PRIMAVERILE DI OGGI. PM10: COSA FA L'AMMINISTRAZIONE PADERNESE?

Sappiamo bene o male tutti (o almeno lo sa chi come noi è particolarmente sensibile all'argomento) quanto l'aria sia fetida a Milano e dintorni (a PADERNO DUGNANO, per esempio) da un bel po' di tempo (troppo) e di come siano urgenti e necessari provvedimenti che mitighino la portata delle concentrazioni di P10 e particolati annessi. Necessario da tempo sarebbe anche che i Comuni, la Provincia e la Regione, si siedano attorno ad un tavolo per discutere e decidere piani e azioni di sistema risolutivi che vedano tutte le parti coinvolte... cosa mai fatta ma non più rinviabile.
 Cormano fa qualcosa, non molto, ma qualcosa... ce lo segnala il Blog La Scommessa che invitiamo a leggere. E Paderno Dugnano cosa fa?
Chiude gli occhi, come evidenzia Giuranna a titolo del suo post?
L'Amministrazione Padernese a guida Alparone Marco, oltre a proclamarsi molto preoccupata per il PM10 (e per questo di volere la realizzazione di impianti di co-generazione che abbatterebbero le polveri sottili oltre e di impegnarsi anima e corpo perché la metropolitana giunga almeno sino in Via Reali) non ha mai fatto nulla. Quando tutti facevano il blocco del traffico, a Paderno si è sempre circolato liberamente..

Le risposte celeri a problemi contingenti pare non si confacciano a questa amministrazione che ci mette sempre un po' di tempo a rispondere... (pensiamo per esempio alla vicenda Rho Monza su cui si dicono essere stati sempre contrari al progetto di Provincia e Serravalle , ma non è così).

Certo, il blocco del traffico non è risolutivo, ma aiuta. E se a questo si aggiungesse l'impegno a ragionare in prospettiva con tutti coloro che hanno responsabilità programmatoria sul sistema della mobilità...
Possiamo sperare che qualcosa si muova e cambi? 

Qui tutto dorme e intanto .. respiriamo a pieni polmoni e ci ammaliamo (le scuole in questi giorni sono decimate, ma forse a qualcuno conviene ci si ammali..)...  
SVEGLIA!

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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck