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martedì 6 gennaio 2009

Mettiamo un freno al consumo di suolo agricolo

I dati emersi dall’aggiornamento delle carte d’uso del suolo effettuato dall’Ersaf parlano chiaro: le aree antropizzate si espandono a discapito di quelle agricole a una velocità tale da preoccupare la Direzione Agricoltura di Regione Lombardia, che chiama a raccolta Province e Comuni

I dati preoccupanti raccolti dall’Ersaf


La città invade la campagna a una velocità media di 10 ettari al giorno. È quello che sta succedendo in Lombardia secondo i dati elaborati dall’Ersaf, l’Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste che nei mesi scorsi ha aggiornato la cartografia di uso del suolo, la cosiddetta “Dusaf”, in collaborazione con la Direzione generale Agricoltura della Regione Lombardia. Un lungo lavoro compiuto su un archivio di ortofoto elaborate su scala 1:10.000, suddivise per province e per aree territoriali, che ha portato a disporre oggi di un data-base cruciale per la gestione del territorio. È infatti proprio dal confronto fra le annate a cui si riferiscono le ortofoto, ossia il 2000, il 2005 e il 2007/2008, che sono emerse queste cifre preoccupanti. Dal 2000 a oggi le aree antropizzate si sono letteralmente “mangiate” il territorio rurale in una misura pari a circa 26.600 ettari , cioè una volta e mezza la superficie del comune di Milano.

Minimizzare il consumo di suolo

L’analisi dei dati estrapolati dal Dusaf ha di fatto convinto la Direzione Agricoltura a investire ancora più energie nell’obiettivo di minimizzare il consumo di suolo, già previsto dal Piano Territoriale Regionale (Ptr), approvato pochi mesi fa dalla giunta regionale e considerato oggi uno strumento di gestione del territorio fondamentale. Il Ptr ha stabilito infatti una serie di obiettivi declinati per ambiti tematici (ambiente, assetto territoriale ed economico-produttivo, paesaggio, patrimonio culturale e assetto sociale) e per i sei sistemi territoriali che compongono la regione (i laghi, il Po e i grandi fiumi, la rete metropolitana, l’area pedemontana e quella montana, la pianura padana), e che funzionano da riferimento per gli enti che, a vario titolo, decidono gli interventi di assetto territoriale.

Il ruolo delle Province

Tra gli altri compiti, la Regione affida alle Province quello di individuare gli ambiti agricoli e di indicarne le norme di valorizzazione, di uso e di tutela del territorio ai Comuni, a cui tocca infine delineare le aree agricole. Proprio su questo punto, in apertura del workshop Stefano Agostoni, dirigente della Direzione Agricoltura, ha voluto richiamare «la rilevante responsabilità a cui, nell’ambito della gestione delle risorse, sono chiamati oggi Comuni e Province, di fronte appunto alla consapevolezza del consumo di suolo».

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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck