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giovedì 22 gennaio 2009

Acqua: accolte le richieste del'opposizione in Regione, le reti rimangono pubbliche. Comuni liberi di scegliere la gestione diretta

La Commissione Ambiente modifica la legge regionale. In Aula a fine mese l'approvazione

Milano, 21 gennaio 2009 - Dopo un anno di serrate trattative, finalmente il centro-sinistra insieme al comitato dei sindaci referendari ha raggiunto un’importante vittoria sulla questione dell'acqua.

Il Pdl 291 di modifica della legge 26/2003 sul servizio idrico integrato, è stato infatti emendato accogliendo tutte le richieste dei sindaci fatte proprie dall'opposizione in Consiglio regionale. La Commissione Ambiente l'ha quindi votato in modo unanime, con il consenso di Pd, Prc, Sinistra Democratica e Verdi.

L'approvazione del Pdl 291, che deve ora passare al vaglio del Consiglio regionale, va incontro alle ragioni che avevano spinto 154 comuni lombardi a raccogliere le firme per indire un referendum abrogativo regionale.

Oggi, a un testo inizialmente inaccettabile, la Giunta regionale ha presentato quattro emendamenti che recepiscono in pieno le istanze dell'opposizione e dei sindaci. E così, da un lato si vanno a sanare i principi di incostituzionalità della legge 26/03, dall'altro si risponde ai quesiti referendari.

Nello specifico, è stato reso possibile per i Comuni scegliere la gestione diretta (in house) del servizio di erogazione dell'acqua, eventualità precedentemente esclusa dalle leggi regionali in vigore e dalle successive modifiche.

È stato inoltre affermato il principio secondo cui le reti e gli impianti di distribuzione devono rimanere di proprietà interamente pubblica .

- Gruppo Verdi -
Consiglio Regionale della Lombardia

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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck