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venerdì 18 aprile 2014

 

 Green Italia - Verdi Europei
 
Care e cari,
vi informiamo che questa mattina le nostre liste presentate in tutte e 5 le Circoscrizioni, sono state ricusate. Con un disparità di comportamento, visto che sono state accettate altre che erano nelle stesse nostre condizioni, come il Centro Democratico di Tabacci o Fratelli d'Italia.
Noi avevamo previsto una situazione simile e per questo abbiamo già presentato ricorsi presso gli uffici elettorali competenti. Mentre è già partita una lettera di protesta dei presidenti dei Verdi Europei al Presidente del Consiglio e al Presidente della Repubblica.
Siamo assolutamente convinti, perché la legge lo prevede, della correttezza della nostra posizione e andremo fino in fondo per far valere i nostri diritti anche ricorrendo ai Tar competenti.
Per questo, ringraziandovi ancora una volta per la vostra disponibilità a candidarvi nell'unica lista ecologista che si è presentata in Italia per le elezioni europee, vi chiediamo di tenervi pronti per la mobilitazione che metteremo in atto nelle prossime ore.
La nostra è una battaglia a difesa delle regole democratiche e dei nostri diritti costituzionali e non ci fermeranno.
Dobbiamo ancora una volta combattere per far valere il nostro diritto di presentarci alle Elezioni europee: diritto che è riconosciuto dall’art. 12 comma 4 della legge 18/1979 nel punto in cui precisa che sono esenti dalla raccolta delle firme quei partiti politici che hanno una rappresentanza nel Parlamento europeo.
E nel Parlamento europeo è presente il gruppo Parlamentare verde, al quale siamo iscritti e dei quali siamo gli unici rappresentanti in Italia.
La battaglia per far valere le nostre ragioni è partita da lontano, passando per un ricorso al Tar del Lazio nel quale contestavamo che il Ministero degli Interni avesse voluto modificare la legge 18/1979 con una circolare, aggiungendo che ci si possa avvalere del diritto all'esenzione solo con parlamentari eletti in Italia.
Il Tar del Lazio il 21 marzo scorso ha risposto al nostro ricorso emettendo un’ordinanza che affermava che "l’art. 12 comma 4 della legge n.18/1979 ha caratteristiche d’immediata applicazione che non rendono necessarie disposizioni di dettaglio". Ritenendo quindi valida la nostra obiezione di merito che una circolare, disposizione di dettaglio, non può modificare la legge.
Nei giorni scorsi è stato anche approvato un'ordine del giorno alla Camera che impegnava il Governo a valutare se “a normativa vigente e alla luce dei nuovi indirizzi europei l’art. 12 comma 4 legge 18/1979 possa essere interpretato ed esteso in tempi utili per la presentazione delle liste anche a quelle forze o partiti politici che sono affiliati a partiti europei costituiti formalmente in un gruppo presso il Parlamento Europeo.”
Ma, a questo punto, dobbiamo essere in grado di spiegare per filo e per segno a tutti i nostri elettori e simpatizzanti quello che sta accadendo e l'intenzione di proseguire questa nostra sacrosanta battaglia in tutti i contesti istituzionali e in tutte le modalità di azione nonviolenta.
Abbiamo bisogno che la mobilitazione sia il più estesa possibile, per questo nelle prossime ore vi informeremo sul da farsi.
Vi abbracciamo
Angelo Bonelli
Luana Zanella
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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck