Nel comunicato stampa diffuso, il Presidente Formigoni e la sua Giunta, titolato: “Riforma del servizio idrico: l’acqua rimane un bene pubblico”, dicono IL FALSO.
In realtà il provvedimento assunto mette in pratica il DECRETO RONCHI, quello contro cui si sono raccolte le migliaia firme in questi mesi, espropriando ai Comuni la possibilità di controllare direttamente la gestione dei servizi idrici che dovranno essere affidati tramite gara europea o tramite società miste pubblico-private, dando in via, in questo modo, ad una vera e propria svendita degli acquedotti ai privati e alle multinazionali.
Con la delibera approvata oggi, le competenze in materia di servizio idrico vengono consegnate alle Province (sopresse le Ato, ma non quella della città di Milano) mentre i Comuni avranno solo funzione consultiva, avranno cioè solo la possibilità di esprimere un parere alla loro Provincia.
Il progetto di legge passa ora al vaglio del Consiglio Regionale, che dovrà votarlo il prossimo 23 novembre.
PARTECIPIAMO TUTTI
sabato 13 novembre dalle ore 10
manifestazione a Milano
in piazza Duca D’Aosta (Pirellone),
iniziativa organizzata dal
Coordinamento Regionale dei Comitati Acqua,
col sostegno della Cgil Lombardia.
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