visite

informativa resa ai sensi dell'art. 13 del Codice pagina: http://www.shinystat.com/it/informativa_privacy_generale_free.html il visitatore potrà negare il proprio consenso all'installazione dei cookie di ShinyStat modificando opportunamente le impostazioni del proprio browser o cliccando sull'apposito link per attivare l'opt-out: http://www.shinystat.com/it/opt-out_free.html.

sabato 26 settembre 2009

VERDI - fase congressuale: A PADERNO DUGNANO COSA SI FARA' ? QUALI SONO LE TENDENZE?

Non sono giorni facili, in tutti i sensi. La scorsa settimana si è tenuta qui a Paderno Dugnano la nostra Assemblea. L'intenzione dichiarata tra luglio e agosto, era d'andare a rieleggere i componenti del Coordinamento. Con settembre però ci si è resi conto che conviene rinviare l'elezione al dopo Congresso Nazionale, quando gli scenari saranno più chiari e saremo in grado di decidere cosa fare e dove collocarci.

Siamo qui tutti convinti che i Verdi siano una forza ecologista che non può che trovare la sua naturale collocazione a sinistra, ma non tutti siamo sicuri che la scelta di Sinistra e Libertà sia quella giusta: abbandonare un ruolo autonomo per diventare la componente ecologista di un nuovo partito, non è proprio quello che molti di noi sentono come la propria destinazione.
Sostengono questa posizione persone però per noi sicuramente valide, come Massimo MOlteni, nostro portavoce provinciale, e Pietro Mezzi, ma anche Monica Frassoni... Dove sta la scelta giusta?
L'ambiente è solo depredato, con il bene placido della gente che sta a guardare.
Leggendo le altre mozioni presentate, molti di noi si ritrovano in quella a firma di Boato, Bettin, Bonelli, Ripamonti "Il coraggio di osare".
A Paderno Dugnano da tempo si è andata affermando la linea di chi dice: "a sinistra ma con una nostra autonoma identità, quella ecologista e verde".
Il "ma" e i sospetti su questa mozione vengono però quando si legge che chi vuole azzerare tutto e passare ad una nuova costituente (i firmatari) sono per lo più persone del vecchio gruppo dirigente. Vorremmo capire cosa significa "azzerare tutto e ripartire". Chi hanno in mente alla guida di questo processo? Quale sarà il "nuovo" gruppo dirigente? Ci stiamo ancora prendendo in giro?
L'altra mozione, quella dei pecorariani, la leggiamo ma non la consideriamo.
Sappiamo già come sarà: si proverà a fare l'ago della bilancia, e si contratterà in base a interessi e vantaggi. Poi si ritirerà la mozione e ci si sposterà tutti da una parte o dall'altra, a seconda delle convenienze (chi vince, piglia tutto). Quelle sono brutte persone. Persone che hanno fatto male ai Verdi e che ancora non lasciano andare l'animale ferito. Cosa ci sarà ancora da rodere (erodere?).

Qui a Paderno Dugnano abbiamo potuto verificare che il radicamento sul territorio e tutto il buon lavoro fatto, in questa fase storica della politica italiana, non sono stati abbastanza.
Eppure crediamo fermamente che i Verdi servano.
Crediamo fermamente nel progetto ecologista Verde.
Crediamo che non si debba abbassare la guardia, ora meno che mai.

E' desolante però fare le battaglie, voltarsi e scoprire di non avere dietro nessuno.
In nome di chi noi portiamo avanti ideali e lotte? In nome di chi? Abbiamo bisogno del consenso, della gente, di interessi da rappresentare e tutelare. Non può essere che questioni così importanti non siano di nessuno. Non può essere che interessi collettivi come la salute, il futuro, un'economia sana (riconvertita in senso ecologista) non siano importanti per nessuno..

Ogni partito ha ormai al suo interno una componente ecologista. Tutti sono "ecologisti". L'ecologismo è così tanto diffuso da scomparire nella mischia... E nessuno però per l'ambiente fa niente. Tutto è fermo in Italia, tutto tace.

Alex Lange diceva: i Verdi non stanno nè a destra, nè a sinistra, stanno "avanti".
Il nostro problema è che l'Italia sta davvero indietro. Lo scenario della politica in Italia è indietro e arretra sempre più, verso un sistema che nulla ha a che vedere col futuro.

Come Verdi abbiamo creduto molto nel lavorare per attuare "cambiamento culturale".
Abbiamo speso molte energie in questa direzione, anche a Paderno Dugnano.
Qualcosa è avvenuto, ma altre voracità, gli interessi, il business e il personalismo, l'hanno inghiottito e divorato. Verrebbe da dire: "e ora: arrangiatevi!"
Il cambiamento culturale vero non è avvenuto, neanche a sinistra dove stiamo e vogliamo rimanere.
Eppure...
Abbiamo tante cose importanti da fare qui a Paderno Dugnano. Siamo forse un po' fermi, ora. Ma davvero non è un momento facile. La discussione tra noi continua e anche la preparazione alla FESTA VERDE. Ci saremo e in quell'occasione discuteremo insieme tutti sul nostro futuro, a Congresso chiuso, e decideremo cosa essere e cosa fare. Ma non molliamo. Comunque saremo, ci saremo. A difesa del Parco Grugnotorto. Per la realizzazione del Parco del Seveso. Perchè l'inceneritore non abbia alcuna autorizzazione. Perchè il tessuto economico della nostra città inizi a riconvertirsi creando occupazione e dinamismo. Perchè la vicenda Rho Monza si concluda così come tutti vogliamo. Perchè la gente lasci sempre più a casa la macchina e giri a piedi o in bicicletta per la nostra città. Perchè la gente, SENZA DISTINZIONE ALCUNA, possa stare bene e soprattutto stare insieme.

Anna Varisco

Nessun commento:

Posta un commento

"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck