da Angelo Bonelli:
Un'altra Taranto è possibile
Dopo l'appello lanciato dal cartello di associazioni e comitati ambientalisti che fanno capo a 'Aria Pulita per Taranto', ho sciolto la riserva e ho deciso di accettare la candidatura a sindaco nella città più inquinata d'Europa. Taranto è la città simbolo dell'inquinamento, una città che per troppo tempo è stata dimenticata dalla politica. L'inquinamento nella città dove la diossina è entrata nella catena alimentare, dove i bambini non possono giocare nei prati o toccare la terra mani nude, dove una perizia della Procura della Repubblica ha stabilito che (cito testualmente) "l'esposizione continuata agli inquinanti dell'atmosfera emessi dall'impianto siderurgico ha causato e causa nella popolazione fenomeni degenerativi di apparati diversi dell'organismo umano che si traducono in casi di malattia e di morte" è una questione che riguarda tutta l'Italia.
Una Taranto diversa è possibile a condizione che si spezzi il ricatto tra lavoro e salute: quel ricatto per cui per mantenere i posti di lavoro si deve accettare di morire di cancro. Invece è possibile costruire un'economia che non sia basata sulla diossina e replicare quello che è accaduto a Pittsburgh, la città dove si produceva la maggior parte dell'acciaio degli Stati Uniti d'America. Pittsburgh, dove le acciaierie che inquinavano sono state chiuse, è diventata una delle città più vivibili degli Stati Uniti d'America e un'eccellenza nel campo dell'innovazione tecnologica, della Green Economy, della ricerca e dell'università con uno dei livelli occupazionali più alti del paese.
La situazione di grave inquinamento ambientale di Taranto è dovuta alle responsabilità sia del centro destra che del centro sinistra. Spiace constatare che sia stata l'Autorità Giudiziaria attraverso le perizie epidemiologiche a fare quello che avrebbero dovuto fare le istituzioni locali. E' per questa ragione che la coalizione che mi ha chiesto di candidarmi a Taranto sarà un'alleanza che correrà fuori sia dal centro destra che dal centro sinistra.
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