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domenica 15 gennaio 2012

ASSEMBLEA PROGRAMMATICA DEI VERDI: APPROVATE LE MODIFICHE DELLO STATUTO - I VERDI TORNANO AD ESSERE UN PARTITO APERTO, INCLUSIVO, DEMOCRATICO


Si è chiusa ieri la prima giornata dell'Assemblea Programmatica dei Verdi. Un momento importante e di svolta
I Verdi sembrano chiudere con il passato, abolendo quelle norme statutarie volute nell'era di Pecoraro Scanio e che tanto avevano fatto male al movimento ecologista italiano. 
Si è introdotta la co-conduzione del partito, in linea con le migliori tradizioni europee. Due Portavoce, di genere diverso (uomo e donna), e non più un "Presidente". Una scelta, questa, che apre un diverso corso per il partito dei Verdi, lontano dai personalismi, dalla mitizzazione del "leader" e dai carrierismi che nel passato ne avevano fatto il porto di transito per politicanti in cerca di poltrone.
Un'altra scelta importante per la democrazia interna al partito è stata quella di introdurre per le decisione chiave  la votazione per delegati, eliminando il metodo di votazione "1 testa - 1 voto" che in passato avevano favorito personaggi senza scrupoli, che erano riusciti a insediare il proprio potere attraverso tesseramenti selvaggi e le cosìdette "truppe cammellate" che venivano a portare il proprio voto su comando. 
Elisa Scarano - c/o Portavoce nazionale dei Giovani Verdi

Non sono mancate ieri le tensioni, così come evidenziato dai media nazionali, vani tentativi di destabilizzazione da parte di un gruppo che avrebbe voluto mantenere il vecchio sistema e continuare così  agevolmente a tenere in scacco il movimento. La triste scenetta ripresa dai media ed echeggiata su alcune reti nazionali, raffigurava una messa in scena preparata per l'occasione. Nasce il sospetto che qualcuno voglia attraverso episodi di questo tipo far passare nell'opinione pubblica l'idea di un movimento ecologista italiano debole, senza credibilità e voce . Non è così, non sarà più così. Questa volta la votazione, effettuata tramite delegati espressi  democraticamente dalle federazioni regionali, ha garantito scelte pulite. I sabotatori non sono riusciti nel loro intento: circa i 3/4 dell'assemblea (ben oltre i 2/3 richiesti per le modifiche statutarie) ha votato a favore delle modifiche statuarie  che erano state osteggiate. Ricco è stato il dibattito, denso di contenuti e prospettive. 

Ottimi  gli interventi di Paolo Galletti, Luana Zanella, Barbara Diolaiti e Norina Daffini (Lombardia). Al tavolo della Presidenza anche Elisa Scarano, Verdi Lombardia, neo eletta co- portavoce nazionale dei Giovani Verdi.

I Verdi oggi ascolteranno i rappresentanti di partiti italiani (IdV, SEL, Radicali, Pd, Federazione della Sinistra), del sindacato e dei lavoratori, delle associazioni ambientaliste (tra cui il presidente nazionale del WWF e di Legambiente) e altri.
Atteso anche l'intervento del Presidente Angelo Bonelli che già ieri ha avuto modo, durante la discussione intorno alle modifiche statutarie, di esprimere la propria linea - forza e continuità al processo attivato con il movimento Ecologisti, Reti Civiche - ricevendo il sostegno e il plauso da parte dell'Assemblea. Al voto in chiusura le due mozioni. "Il coraggio di cambiare" quella sostenuta dai delegati dei Verdi di Paderno Dugnano. 

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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck