Apprendiamo in questi giorni di un nuovo passo falso fatto dal locale Provveditorato alle Opere Pubbliche, stazione appaltante dei lavori di riqualifica della Rho Monza per il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Se volessimo tenere il conto, questo è di fatto il terzo scivolone dalla pubblicazione del disciplinare di gara. Nei fatti, oltre alle già trattate vicissitudini legate all’annullamento dell’esclusione della società “Condotte” da parte del Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia (TAR) (ndr per il quale, tra l’altro, si è in attesa della decisione definitiva), si è appreso che il medesimo Organo Giurisdizionale si è già espresso per ben due volte a favore di un’Associazione Temporanea di Imprese (ATI) anch’essa esclusa, in via preliminare, dalla possibilità di accedere alla fase finale di aggiudicazione dell’appalto. Parliamo dell’Ati con a capogruppo CO.IN.E. Consorzio Stabile Infrastrutture Europee che in data 23 febbraio u.s. ha presentato formale ricorso contro il provvedimento di esclusione emesso dalla Stazione appaltante. Ricorso successivamente accolto in fase preliminare (Decreto Cautelare nr. 201100534 del 23 marzo 2011) e confermato dalla sentenza breve emessa dalla medesima autorità giudiziaria il 05 aprile 2011 (nr. 201100892). Molto interessante il dispositivo della sentenza nella quale si legge, tra i vari atti impugnati per i quali si chiede l’annullamento, e qui testualmente ci limitiamo a citare: LEGGI TUTTO...
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