visite

informativa resa ai sensi dell'art. 13 del Codice pagina: http://www.shinystat.com/it/informativa_privacy_generale_free.html il visitatore potrà negare il proprio consenso all'installazione dei cookie di ShinyStat modificando opportunamente le impostazioni del proprio browser o cliccando sull'apposito link per attivare l'opt-out: http://www.shinystat.com/it/opt-out_free.html.

sabato 15 febbraio 2014

Interramento Rho - Monza - Sosteniamo il CCIRM per il ricorso al TAR

IL MOSTRO E' PER SEMPRE





Modalità per sostegno economico al CCIRM
Da oggi è possibile sostenere economicamente il comitato attraverso 2 differenti modalità:
1) Donazione volontaria
2) Fondo ricorso
Donazione volontaria
Sono volontarie, le donazioni effettuate a sostegno di tutte le attività del comitato (manifestazioni, striscioni, spese varie ecc) tra cui, anche il ricorso al TAR. Allo scioglimento del comitato, tutte le somme rimaste inutilizzate, saranno devolute, a termini di legge e di statuto, ad altra associazione che sarà definita all'occorrenza.
La modalità di raccolta delle donazioni volontarie sono:
  1. 1) Cassette di raccolta presenti all'interno degli esercizi commerciali individuati dal comitato.
  2. 2) Versamento a mano alle persone incaricate del comitato che rilasceranno regolare ricevuta. Gli incaricati del comitato non richiederanno finanziamenti porta a porta.
  3. 3) Versamento sul Conto Corrente del CCIRM con la causale “Donazione volontaria”
    Conto Corrente N° 70365874 intestato a CCIRM
    BANCO DI SARDEGNA – Agenzia 01600
    IBAN IT35U 01015 01600 000070365874
Fondo ricorso
Il fondo ricorso, è un fondo economico utilizzato esclusivamente per il ricorso al TAR, pensato per coloro che volessero contribuire, con somme anche importanti, ma vincolando la loro offerta esclusivamente all' avvio della causa legale.
Nel caso in cui il ricorso non dovesse essere intrapreso (ovvero non viene dato mandato all'avvocato), e solo in quel caso, le somme versate nel fondo ricorso, detratte le spese di gestione, verranno restituite al donatore con modalità da definire all'occorrenza.
Nel caso in cui l'incarico all'avvocato venga dato ma per giustificati motivi non si proceda al ricorso, il comitato provvederà alla restituzione del fondo, in quote proporzionali ai versamenti effettuati, al netto delle spese legali sostenute fino al quel momento e delle spese di gestione del conto.
Le modalità di raccolta per il “Fondo ricorso” sono esclusivamente tramite:
  1. 1) bonifico bancario sul Conto Corrente del CCIRM con la causale “Fondo ricorso” (*)
    Conto Corrente N° 70365874 intestato a CCIRM
    BANCO DI SARDEGNA – Agenzia 01600
    IBAN IT35U 01015 01600 000070365874.
    Nella descrizione, oltre alla causale “fondo ricorso”, vanno inseriti anche nome cognome e recapito telefonico per facilitare il contatto.
  2. 2) Versamento a mano alle persone incaricate del comitato che rilasceranno regolare ricevuta. Gli incaricati del comitato non richiederanno finanziamenti porta a porta.
Tutti i versamenti effettuati sul Conto corrente e non riconducibili al “fondo ricorso” verranno considerati come “Donazione volontaria” e gestiti come tali.
(*) Tutti i versamenti effettuati prima 05/02/2014, data di pubblicazione di questo regolamento, verranno gestiti come “Fondo Ricorso”
Per ulteriori informazioni non esitate a contattarci alll'indirizzo info@padernesi.com

venerdì 7 febbraio 2014

 


venerdì 7 febbraio 2014

Elezioni Amministrative 2014 - Paderno Dugnano
UNA LISTA UNICA ED UN CANDIDATO CONDIVISO
PER UN PROGETTO DI CITTA'


Ecco la nostra proposta per le elezioni amministrative 2014:
un'unica lista civica con un candidato condiviso: Giovanni Giuranna

 Soddisfazione per la serata che ha visto la sala del quartiere di Cassina Amata piena di numerosi firmatari dell'appello UNIRSI PER CAMBIARE insieme ai rappresentanti  delle forze politiche invitate.

L'incontro è stata l'occasione per approfondire ulteriormente il concetto di unione per il cambiamento così come concepito dalla Rete Ecologisti e Civici.

Dall'idea di un progetto condiviso nasce, quindi, la proposta di una lista unica fondata sull'identificazione e condivisione di persone capaci, riconoscibili e oneste che sappiano attivare il consenso, provenienti sia dalla società civile sia dalle forze politiche.

A questi stessi principi deve rispondere il candidato sindaco ideale, che la Rete Ecologisti e Civici ha identificato in GIOVANNI GIURANNA, proponendo così un candidato della società civile esterno alla rete e in grado di rappresentare tutti.

Giovanni Giuranna, nel ringraziare, ha voluto sottolineare che la sua disponibilità a mettersi al servizio è subordinata alla realizzazione di un progetto comune in grado di concretizzare un'ampia convergenza.

La Rete Ecologisti e Civici ringrazia tutti i partecipanti alla serata
 ___________________________

Giovanni Giuranna

http://blog.libero.it/padernovillaggio/12641388.html
Nato a Venezia il 18 aprile 1967 e cresciuto a Grosseto. Risiedo a Paderno Dugnano dal 1997. Sposato nel luglio 1998 con Cristina Gazzetto. Ho tre figli: Paolo (18.6.1999), Elisa (8.5.2003) e Ossee adottato nel novembre 2011 a Kinshasa (R. D. Congo). Sono insegnante di religione in due scuole medie di Milano. Per un anno e mezzo (da fine 2000 al giugno 2002) sono stato con mia moglie e il nostro primo figlio Paolo a Garoua (nord Camerun) come missionario fidei donum inviato dalla Diocesi di Milano. Da oltre cinque anni curo il blog La Scommessa dedicato in particolare ai quartieri di Paderno e Villaggio Ambrosiano e attento alla vita sociale, politica e religiosa padernese.
 
 
Dal suo blog leggi le motivazioni di questa scelta.
 
GIOVANNI: ELEZIONI, SONO DISPONIBILE PER DARE FORZA AL CENTRO SINISTRA
http://blog.libero.it/padernovillaggio/12641388.html
 
 
 
 
Oggetto: appello urgente wwf lombardia e legambente lombardia  e Verdi Lombardia ai Consiglieri Regionali della Lombardia - parco nazionale dello Stelvio         

Milano, 5 febbraio 2014           
- Al Presidente del Consiglio Regionale
- Ai Consiglieri Regionali della Lombardia
Parco Nazionale dello Stelvio - appello urgente

Illustre Presidente, Illustri Consiglieri,
nella giornata di ieri si è riunita la Commissione Paritetica dei Dodici, l'organismo Stato-Province Autonome previsto dagli Statuti di Autonomia delle Province di Trento e Bolzano, per l'esame della norma di attuazione relativa al Parco Nazionale dello Stelvio: tradotto, significa che un organismo, espressione di queste due autonomie speciali, elaborerà la proposta, destinata a trasformarsi in Decreto del Presidente della Repubblica, per lo smembramento del Parco Nazionale più grande dell'intero arco alpino, a cui la Lombardia contribuisce con una rilevante dote territoriale, nelle province di Sondrio e di Brescia, pari a 60.000 ettari.
Si sta ripetendo dunque quanto già avvenuto con il maldestro tentativo compiuto con il decreto del 22 dicembre 2010 – che accoglieva la norma d’attuazione votata un mese prima dalla Commissione dei Dodici, senza l’intesa con la Regione Lombardia – e che ha già provocato danni enormi, e cioè la sostanziale e perdurante paralisi dell’attività dell’Ente, dovuta al mancato rinnovo degli organi collegiali scaduti da molti mesi:
  1. il Consiglio direttivo dal 26 dicembre 2010;
  2. il Comitato di gestione per la Provincia autonoma di Bolzano dal 12 marzo 2011;
  3. il Comitato di gestione per la Provincia autonoma di Trento dal 16 luglio 2011;
  4. il Comitato di gestione per la Regione Lombardia dal 3 ottobre 2012.
Di fatto, da oltre tre anni il parco è privo dell’organo collegiale di vertice (Consiglio Direttivo), per mancata nomina dal Ministro dell’Ambiente, e conseguentemente manca anche un rappresentante delle associazioni ambientaliste.
Questa situazione aggrava la condizione di sostanziale non-governo dell'area protetta, il cui Piano di Gestione giace da anni presso gli uffici ministeriali, in attesa di approvazione definitiva.
L'unico elemento di novità rispetto al 2010 è la intervenuta approvazione della Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Legge di Stabilità 2014) che stabilisce che “mediante intese tra lo Stato, la regione Valle d'Aosta e le province autonome di Trento e di Bolzano, da concludere entro il 30 giugno 2014, sono definiti gli ambiti per il trasferimento o la delega delle funzioni statali e dei relativi oneri finanziari riferiti, in particolare, ai servizi ferroviari di interesse locale per la Valle d'Aosta, alle Agenzie fiscali dello Stato e alle funzioni amministrative, organizzative e di supporto riguardanti la giustizia civile, penale e minorile, con esclusione di quelle relative al personale di magistratura, nonchè al Parco nazionale dello Stelvio, per le province autonome di Trento e di Bolzano. Con apposite norme di attuazione si provvede al completamento del trasferimento o della delega delle funzioni statali oggetto dell'intesa.” (comma 515).
Nessuna novità riguarda invece la Regione Lombardia, che pure del Parco è 'azionista di maggioranza' in termini di superficie territoriale: la legge, oggi come allora, non dispone alcuna necessità di intesa con la Regione Lombardia.
Consideriamo gravissimo, oltre che lesivo delle prerogative istituzionali di Regione Lombardia, che il futuro assetto istituzionale, organizzativo e gestionale di una delle principali aree protette d’Italia sia deciso unilateralmente senza un preventivo confronto con tutti gli interlocutori interessati (Ente Parco, Ministero dell’Ambiente, Province autonome di Trento e di Bolzano, Regione Lombardia, Comuni del Parco, comunità locali, mondo scientifico, associazioni di protezione ambientale, cittadini). Oggi come allora, si ritiene necessario che Regione Lombardia agisca esercitando le prerogative istituzionali che dovrebbero vederla, con pari dignità, partecipe di decisioni così rilevanti per un'area che ricopre il 2,5% del territorio regionale, portando la questione all’esame del Consiglio Regionale della Lombardia, marcando la differenza con la vicina Regione a statuto speciale, in cui la questione non è stata portata neppure nelle assemblee elettive delle Province Autonome.
Crediamo che sia assolutamente inaccettabile che il destino di un'area protetta così importante, istituita, lo ricordiamo, nel lontano 1935, venga definito all'interno di un direttorio ristretto, pur costituzionalmente riconosciuto, formato da 12 membri in alcun modo rappresentativi delle comunità -locali e regionali- di riferimento, ed entro cui non siede nemmeno un rappresentante della regione in cui si estende il 45% del territorio protetto.

Per questo siamo a esortare i Consiglieri Regionali della Lombardia all'assunzione urgente di una determinazione che, nel far valere le prerogative istituzionali della nostra regione, imponga di sospendere la norma di attuazione sul Parco Nazionale dello Stelvio
in attesa di un approfondito esame della problematica
- nelle Commissioni Consiliari Regionali
- nel Consiglio Regionale della Lombardia
- nei Consigli Provinciali di Trento e di Bolzano e della Regione Trentino – Alto Adige/ Südtirol

gli scriventi ribadiscono la loro contrarietà allo smembramento del Parco Nazionale dello Stelvio, rivendicano per il Parco una pianificazione unitaria e il mantenimento della presenza di una governance aperta alle associazioni e al loro ruolo di garanzia e partecipazione, e al contempo auspicano che la Regione Lombardia si faccia promotrice di una energica iniziativa 'rifondativa' del Parco Nazionale, con la consapevolezza che la grave situazione attuale, per quanto inaccettabile per modalità istituzionale, assume come giustificanti proprio l'inerzia e i comportamenti contraddittori (emersi con particolare virulenza in occasione dei Mondiali di Sci del 2005 svoltisi nel territorio protetto, giustamente additati a livello internazionale come pessima pratica sotto il profilo della sostenibilità ambientale) della componente lombarda del Consorzio di Gestione.

Fiduciosi in una fattiva assunzione di ruolo da parte del Consiglio Regionale della Lombardia, con l'occasione porgiamo cordiali saluti

Elisabetta Patelli e Aldo Guastafierro coportavoci Verdi della Lombardia 3664253014

martedì 4 febbraio 2014

COMUNICATO STAMPA

Rete Ecologisti e Civici di Paderno Dugnano
28 gennaio 2014
 
Noi Ci siamo
Convinti che il cambiamento possa passare solo attraverso la partecipazione attiva di tutti, accogliamo con grande favore l'appello “Unirsi per cambiare”.
È per noi un segnale importante, che dimostra che Paderno Dugnano è una città viva e piena di risorse, che possono contribuire al bene comune.
Siamo convinti che la nostra città abbia bisogno di un progetto unitario, che sappia dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini.
Crediamo infatti sia necessario superare le divisioni partitiche per unirsi, assieme alla società civile, sotto un’unica bandiera, quella della solidarietà,
della convivenza civile, della partecipazione.
Queste sono anche le ragioni che ci hanno spinto a intraprendere un percorso, iniziato dal giugno scorso, nel quale abbiamo voluto confrontarci con persone attive nelle associazioni, nei movimenti e nei comitati, commercianti, imprenditori e singoli cittadini che avevano da raccontarci qualcosa di importante, in previsione delle elezioni amministrative del 2014, per migliorare Paderno Dugnano.
Tra i primi firmatari dell'appello incontriamo molti dei nomi con i quali abbiamo avuto modo di confrontarci e che hanno dato un contribuito concreto alla definizione del progetto che da oggi mettiamo a disposizione di tutti.
 

#iopartecipo: un progetto per la città

Il Progetto di Città è un lavoro realizzato a più mani, che rimane aperto a contributi, integrazioni e miglioramenti, che ci auguriamo possano venire anche dai rappresentanti delle forze politiche locali. (Il programma completo è contenuto nel sito qui sopra segnalato)
Gli argomenti su cui più ci siamo ritrovati a discutere coi cittadini sono le loro preoccupazioni: il lavoro, la crisi economica, il problema della casa, la sicurezza e la difesa dell'ambiente e del territorio.
A differenza di un programma elettorale che elenca obiettivi, il Progetto di Città cerca di dare soluzioni ai problemi, individuando anche un metodo con cui affrontarli.
Accogliendo la proposta dell'appello, invitiamo tutte le forze politiche che vi si ritrovano ad un incontro, che potrebbe essere già il 6 febbraio, compatibilmente con le disponibilità dei partiti.
A Paderno Dugnano non basta “voltare pagina”, bisogna poi riempirla di contenuti.



Rete Ecologisti e Civici Paderno Dugnano
Anna Varisco 3470753202
Walter Tiano 3386440915

www.ecocivici-padernodugnano.it
http://perpadernodugnano.blogspot.it/

mercoledì 29 gennaio 2014

unirsi per cambiare

 
 
FIRMA CON NOI L'APPELLO
 
Lunedi scorso è stato lanciato dal blog La Scommessa di Giovanni Giuranna un appello sottoscritto da un gruppo di persone di Paderno Dugnano per sollecitare i partiti ad aprire
 "un confronto sincero con i cittadini di Paderno Dugnano per costruire una proposta politica innovativa che metta al centro le persone e le relazioni, la difesa dell'ambiente e della salute, il lavoro e i beni comuni, la coesione sociale e l'integrazione delle differenze, la cultura, la socialità, la costruzione cioè di una casa comune in cui si possa vivere serenamente... Senza mostri a 14 corsie, senza aziende che appestano l'aria grazie a troppo facili valutazioni ambientali, eccetera... eccetera... eccetera..."
Come Verdi di Paderno Dugnano è ormai da alcuni anni che abbiamo scelto di confrontarci con i cittadini della città aderendo e partecipando attivamente all'interno della Rete Ecologisti e Civici di Paderno Dugnano, perciò apprendiamo con favore questo appello, lo sosteniamo ed invitiamo tutti a firmarlo.
 
     
Elezioni portavoce ed esecutivo regionale e provinciale
Federazione dei Verdi
Milano 26.01.2014
 
L' assemblea dei Verdi della Lombardia, convocata oggi domenica 26 gennaio, ha eletto i due coportavoce regionali.
Gli eletti sono Elisabetta Patelli e Aldo Guastafierro.
Il nuovo esecutivo è composto da: Francesco Casarolli, Maria Grazia De Luca Cardillo, Luigi Bedetti, Elena Grandi, Giuseppe Ramera, Silvia Pullega, Orazio La Corte, Anna Cassano.           
 
L' assemblea dei Verdi Provinciali di Milano, convocata oggi domenica 26 gennaio, ha eletto i due coportavoce.
Gli  eletti  sono Silvia Casarolli  e Oliviero  Camisani.
Il nuovo esecutivo è composto da: Andrea Gaiardelli, Stefania Manini, Roberto Mauri, Clara De Clario, Augusto Luisi, Cristina Ganini, Antonio Caldarella, Marina Vergani, Andrea Tacchella, Clara Manfredi.         
 
La Federazione dei Verdi è la prima forza politica in Italia che prevede, per il proprio gruppo dirigente, la parità di genere.
I nuovi esecutivi, regionale e provinciale, saranno impegnati nei prossimi anni a lavorare soprattutto sui seguenti temi:
- salvaguardia del territorio nei suoi molteplici aspetti, dalla prevenzione dei dissesti idrogeologici allo stop del consumo di suolo, alla valorizzazione delle aree di pregio.
- rilancio della green economy come strategia per uscire dalla crisi
- tutela dei diritti e solidarietà in questa fase di fragilità socio economica
- ecologia della politica: trasparenza, legalità, lotta ai privilegi.

mercoledì 4 dicembre 2013


NON FARTI SCIPPARE I TRAM!


Perché i soldi già stanziati per le linee

Milano-Limbiate e Milano-Seregno

non vengano spostati altrove!
 
 
Dopo essere riusciti a rivendicare la necessità delle due metrotramvie per il nostro territorio, la nuova Legge di Stabilità, già approvata al Senato, nel maxi-emendamento prevede due commi che di fatto cancellano ogni possibilità di sopravvivenza delle due linee!
 Metrotramvia Milano-Limbiate
Nel comma 51 del maxi emendamento, si prevede di spostare il finanziamento stanziato per la riqualificazione dellla nostra linea a favore della metrotramvia di Padova, città prossima ad elezioni amministrative, il cui Sindaco (in aspettativa) è nientemeno che l'attuale Ministro dello Sviluppo Economico On. Flavio Zanonato!
 Metrotramvia Milano-Seregno
Nel comma 60 del maxi emendamento, si prevede di togliere i finanziamenti a tutte quelle opere di connessione non strategiche all’Expo 2015; tra queste opere “non strategiche” sembrerebbe esserci anche la metrotramvia Milano-Seregno. La mancata realizzazione della tratta comporta anche un esborso di circa € 13.000.000 alla ditta aggiudicatrice dei lavori come rimborso per spese già sostenute!
Chiediamo urgentemente la modifica dei commi 51 e 60 del maxi-emendamento a garanzia della realizzazione dei due interventi  già previsti e finanziati, poiché valutati importantissimi da un punto di vista strategico per questo territorio e per i quali già sono state spese parecchie risorse pubbliche. 
 

martedì 3 settembre 2013

RHO- MONZA
 
 IL GIORNO DECISIVO STA ARRIVANDO
GIOVEDI' 5 SETTEMBRE ORE 9:30
PRESIDIO A MILANO
 

 
INOLTRE
 
FIRMA!
 

E PARTECIPA
 
 
 

lunedì 5 agosto 2013




 ORA o MAI PIU'


Come previsto con l'avvicinarci alla data di inizio dell'Expo c'è un gran fermento in Lombardia per completare tutte quelle opere necessarie per il grande evento.

Opere che dato l’esiguo tempo rimasto verranno fatta “all’italiana” , tralasciando qualsiasi problema e realizzandole a tutti i costi infischiandosi dei danni che potrebbero causare.

Una di queste opere è la riqualificazione della Rho-Monza, contestatissima da parte di tutte le popolazioni interessate (Paderno Dugnano, Cormano, Novate, Bollate e Baranzate), per il suo grande impatto ambientale specialmente nella tratta di Paderno Dugnano.

Opera di cui se ne parla ormai da anni e che ha visto nei giorni scorsi l’approvazione da parte della Giunta della Regione Lombardia (Lega e PDL) della VIA dove non viene minimamente considerata l’ipotesi di interramento e che ne vedrà l’approvazione definitiva nella conferenza dei servizi indetta per il 5 settembre prossimo.

In questi giorni stiamo assistendo a Paderno Dugnano al gioco dello “scarica barile” dove si cerca di dare la colpa ad altri per nascondere quello che non si è potuto(o voluto) fare, questo modo di comportarsi non fa altro che giocare a favore di quelli che vogliono portarci in “casa nostra” tutto il traffico proveniente da est di Milano.
Quello che serve ora è compattezza e lavorare tutti insieme, perché ormai giunti a questo punto, per evitare la realizzazione di questo mostro a 14 corsie serve una grande unità, una grande mobilitazione di tutte le popolazioni interessate che con a capo i propri Sindaci, Assessori e Consiglieri Comunali facciano capire la propria contrarietà e che i giorni necessari per la realizzazione dell’opera devano comprendere anche quelli persi per eventuali contestazioni. Ma per fare questo serve la mobilitazione di tutti, non possiamo più demandare ad altri , bisogna impegnarsi in prima persona, bisogna coinvolgere il maggior numero di persone possibili, ognuno si deve sentire responsabile se il mostro a 14 corsie verrà realizzato.
Per maggiori informazioni qui

sabato 2 febbraio 2013


rivcivile
UN PROGRAMMA PER GOVERNARE L’ITALIA ALTERNATIVO A BERLUSCONI E A MONTI
Vogliamo realizzare una rivoluzione civile per attuare i principi di uguaglianza, libertà e democrazia della Costituzione repubblicana, nata dalla Resistenza.
Vogliamo realizzare un “nuovo corso” delle politiche economiche e sociali, a partire dal mezzogiorno, alternativo tanto all’iniquità e alla corruzione del ventennio berlusconiano, quanto alla distruzione dei diritti sociali, del lavoro e dell’ambiente che ha caratterizzato il governo Monti.

Per l’Europa dei diritti, contro l’Europa delle oligarchie economiche e finanziarie.

Vogliamo un’Europa autonoma dai poteri finanziari e una riforma democratica delle sue istituzioni. Siamo contrari al Fiscal Compact che taglia di 47 miliardi l’anno per i prossimi venti anni la spesa, pesando sui lavoratori e sulle fasce deboli, distruggendo ogni diritto sociale, con la conseguenza di accentuare la crisi economica. Il debito pubblico italiano deve essere affrontato con scelte economiche eque e radicali, finalizzate allo sviluppo, partendo dall’abbattimento dell’alto tasso degli interessi pagati. Accanto al Pil deve nascere un indicatore che misuri il benessere sociale e ambientale;

Per la legalità e una nuova politica antimafia

che abbia come obiettivo ultimo non solo il contenimento ma l’eliminazione della mafia, che va colpita nella sua struttura finanziaria e nelle sue relazioni con gli altri poteri, a partire da quello politico. Il totale contrasto alla criminalità organizzata, alla corruzione, il ripristino del falso in bilancio e l’inserimento dei reati contro l’ambiente nel codice penale sono azioni necessarie per liberare lo sviluppo economico;

Per la laicità e le libertà.

Affermiamo la laicità dello Stato e il diritto all’autodeterminazione della persona. Siamo per una cultura che riconosca le differenze. Aborriamo il femminicidio, contrastiamo ogni forma di sessismo e siamo per la democrazia di genere. Contrastiamo l’omofobia e vogliamo il riconoscimento dei diritti civili, degli individui e delle coppie, a prescindere dal genere. Contrastiamo ogni forma di razzismo e siamo per la cittadinanza di tutti i nati in Italia e per politiche migratorie accoglienti;

Per il lavoro. Non vogliamo più donne e uomini precari.

Siamo per il contratto collettivo nazionale, per il ripristino dell’art. 18 e per una legge sulla rappresentanza e la democrazia nei luoghi di lavoro. Vogliamo creare occupazione attraverso investimenti in ricerca e sviluppo, politiche industriali che innovino l’apparato produttivo e la riconversione ecologica dell’economia. Vogliamo introdurre un reddito minimo per le disoccupate e i disoccupati. Vogliamo che le retribuzioni italiane aumentino a partire dal recupero del fiscal drag e dalla detassazione delle tredicesime. Vogliamo difendere la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro;

Per le piccole e medie imprese, le attività artigianali e agricole.

Deve partire un grande processo di rinascita del Paese, liberando le imprese dal vincolo malavitoso, dalla burocrazia soffocante. Vanno premiate fiscalmente le imprese che investono in ricerca, innovazione e creano occupazione a tempo indeterminato. Vanno valorizzate le eccellenze italiane dall’agricoltura, alla moda, al turismo, alla cultura, alla green economy;

Per l’ambiente.

Va cambiato l’attuale modello di sviluppo, responsabile dei cambiamenti climatici, del consumo senza limiti delle risorse, di povertà, squilibri e guerre. Va fermato il consumo del territorio, tutelando il paesaggio, archiviando progetti come la TAV in Val di Susa e il Ponte sullo Stretto di Messina. Va impedita la privatizzazione dei beni comuni, a partire dall’acqua. Va valorizzata l’agricoltura di qualità, libera da ogm, va tutelata la biodiversità e difesi i diritti degli animali. Vanno creati posti di lavoro attraverso un piano per il risparmio energetico, lo sviluppo delle rinnovabili, la messa in sicurezza del territorio, per una mobilità sostenibile che liberi l’aria delle città dallo smog;

Per l’uguaglianza e i diritti sociali.

Vogliamo eliminare l’IMU sulla prima casa, estenderla agli immobili commerciali della chiesa e delle fondazioni bancarie, istituire una patrimoniale sulle grandi ricchezze. Vogliamo colpire l’evasione e alleggerire la pressione fiscale nei confronti dei redditi medio-bassi. Vogliamo rafforzare il sistema sanitario pubblico e universale ed un piano per la non-autosufficienza. Vogliamo il diritto alla casa e il recupero del patrimonio edilizio esistente. Vogliamo un tetto massimo per le pensioni d’oro e il cumulo pensionistico. Vogliamo abrogare la controriforma pensionistica della Fornero, eliminando le gravi ingiustizie generate, a partire dalla questione degli “esodati”;

Per la conoscenza, la cultura, un’informazione libera.

Affermiamo il valore universale della scuola, dell’università e della ricerca pubbliche. Vogliamo garantire a tutte e tutti l’accesso ai saperi, perché solo così è possibile essere cittadine e cittadini liberi e consapevoli, recuperando il valore dell’art.3 della Costituzione, rendendo centrali formazione e ricerca. Vogliamo portare l’obbligo scolastico a 18 anni. Vanno ritirate le riforme Gelmini e il blocco degli organici imposto dalle ultime leggi finanziarie. E’ necessario accantonare definitivamente qualsiasi progetto di privatizzazione del sistema di istruzione e stabilizzare il personale precario. Vogliamo valorizzare il patrimonio culturale, storico e artistico, come afferma l’art. 9 della Costituzione. Vogliamo una riforma democratica dell’informazione e del sistema radiotelevisivo che ne spezzi la subordinazione al potere economico-finanziario. Vogliamo una legge sul conflitto di interessi e che i partiti escano dal consiglio di amministrazione della Rai. Vogliamo il libero accesso a Internet, gratuito per le giovani generazioni e la banda larga diffusa in tutto il Paese;

Per la pace e il disarmo.

Va ricondotta la funzione dell’esercito alla lettera e allo spirito dell’articolo 11 della Costituzione a partire dal ritiro delle truppe italiane impegnate in missioni di guerra. Va promossa la cooperazione internazionale e l’Europa deve svolgere un’azione di pace e disarmo in particolare nell’area mediterranea. Va abrogata la riforma Monti delle Forze Armate, vanno tagliate le spese militari a partire dall’acquisto dei cacciabombardieri F35 e di tutti i nuovi armamenti.

Per una nuova questione morale ed un’altra politica.

Vogliamo l’incandidabilità dei condannati e di chi è rinviato a giudizio per reati gravi, finanziari e contro la pubblica amministrazione. Vogliamo eliminare i privilegi della politica, la diaria per i parlamentari, porre un tetto rigido ai compensi dei consiglieri regionali e introdurre per legge il limite di due mandati per parlamentari e consiglieri regionali. Vogliamo una nuova stagione di democrazia e partecipazione.

giovedì 19 luglio 2012

Pubblichiamo il comunicato emesso dal "Comitato a sostegno delle famiglie delle vittime e dei lavoratori Eureco" in riferimento all'udienza del 16/07/12 .


Paderno Dugnano, 16/07/2012
 
COMUNICATO STAMPA: “VOGLIAMO GIUSTIZIA NON MONETIZZAZIONE”
Oggi, davanti al GUP del Tribunale di Milano si è svolta la seconda udienza del processo per omicidio colposo
plurimo, incendio ed altre 23 imputazioni (reati e contravvenzioni) nei confronti di Giovanni Merlino ed Elena
Merlino, titolari e rappresentanti legali dell'azienda Eureco, per la morte di quattro lavoratori (Sergio Scapolan,
Salvatore Catalano, Harun Zequiri, Leonard Shehu) avvenuta per imprudenza, negligenza, imperizia e per
inosservanza delle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro e per trattamento e smaltimento irregolare di rifiuti
pericolosi e per lesioni gravi nei confronti dei quattro superstiti.
L'udienza era imperniata nella presentazione e costituzione delle “Parti Civili”.
La difesa degli imputati ha sollevato obiezioni ed eccezioni alle costituzioni di parte civile delle Associazioni e
dei Comitati: Medicina Democratica, A.I.E.A. (Associazione Italiana Esposti Amianto), Comitato a sostegno dei
familiari delle vittime e dei lavoratori Eureco, ALLCA CUB Chimici, ANMIL (Associazione Nazionale Mutilati ed
Invalidi del Lavoro), INAIL, CGIL, Comune di Paderno Dugnano.
Il Pubblico Ministero, Dott.ssa Manuela Massenz, confutando le tesi dei difensori dei Merlino, invece ha dato
parere favorevole alla costituzione di “parte civile” di tutti gli Enti e Associazioni menzionate a cui hanno fatto
seguito le dichiarazioni, molto argomentate e ben documentate dei loro Avvocati.
Dopo una breve sospensione, alla ripresa il GUP ha emesso l'ordinanza, allo stato non impugnabile, che
accoglie in buona parte la tesi della difesa degli imputati, escludendo le Associazioni più operative e attive sul
tema della sicurezza del lavoro e per la tutela della salute dei lavoratori e delle lavoratrici (M.D., A.I.E.A., Comitato
a sostegno dei familiari delle vittime e dei lavoratori Eureco, Anmil, Allca Cub Chimici), accogliendo parzialmente il
Comune di Paderno Dugnano per il solo incendio colposo, la CGIL per danno di immagine, e l’INAIL.
Accolte, per i “SOLI” primi due capi di imputazione (omicidio e incendio), le costituzioni di “parte civile” per i
familiari delle vittime e per i lavoratori feriti, trascurando quelle imputazioni relative al mancato rispetto delle
norme sul trattamento/smaltimento di materiali pericolosi, sulla mancata informazione ai lavoratori dei rischi
cui erano, loro malgrado, esposti, e non considerando in tal modo la recidività del Merlino, stante il fatto che,
prima del tragico incendio del 04.11.2010, ad un altro operaio veniva tolta la vita presso un impianto
industriale dello stesso Merlino.
Come Comitato, pur rispettando il provvedimento emesso dal Giudice, esprimiamo tutta la nostra amarezza e
disappunto per una pronuncia che non ha considerato la documentazione versata in atti e le “numerose”
decisioni assunte nel tempo dall’Autorità Giudiziaria di ammissione della costituzione di parte civile delle
predette associazioni in procedimenti penali assolutamente (e tragicamente) analoghi a quello in esame (cfr.
per tutte ordinanze e sentenza Thyssen Krupp).
Di fronte a questo desolante scenario, vogliamo riaffermare con forza che la VITA e la SALUTE dei lavoratori
non possono e non devono essere monetizzate a vantaggio di quegli imprenditori, come il Merlino, privi di
qualsivoglia scrupolo e, magari, muniti di buona Assicurazione!
A questo punto è obbligatorio chiedersi se un'eventuale richiesta di rito abbreviato e/o di patteggiamento
accolta, potrà rendere giustizia ai morti, ai loro familiari ed ai superstiti?
E ancora: Quanti imprenditori, da premesse come queste, si sentiranno liberi di violare le norme poste a
presidio della sicurezza sul lavoro?
Per il Comitato questa è una cattiva lezione ed una grande delusione!
COMITATO A SOSTEGNO DEI FAMILIARI DELLE VITTIME E DEI LAVORATORI EURECO
http://cveureco.altervista.org
- comitatovittime.eureco@gmail.com - Tel: 335.6863489
per solidarietà:
IBAN IT44 E076 0101 6000 00079385746 - causale “PRO LAVORATORI EURECO”Comitato a sostegno delle famiglie delle vittime e dei lavoratori Eureco

martedì 26 giugno 2012

Documentario sulla tragedia EURECO

                                       in solidarietà con i familiari delle vittime e i lavoratori Eureco

                                                      Prima proiezione della video-inchiesta
                                                    "Uomini da bruciare"
 
                                                Giovedì 28 giugno - ore 21 
                                                       AUDITORIUM presso la Biblioteca Tilane
 
 

mercoledì 6 giugno 2012

Sabato 9 giugno in Piazza della Divina Commedia (biblioteca) c'è grande movimento

Gli Ecocivici di Paderno Dugnano organizzano sin dal mattino il Mercatino del Baratto dalle ore 10 alle 18, dove si potrà scambiare l'abbigliamento che non serve più.
Nel pomeriggio alle ore 17 ci sarà un incontro culturale con Marco Boschini , coordinatore dell'Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi, che presenterà il suo libro "Viaggio nell'Italia della buona politica", dove racconta l'esistenza di un'altra Italia capace di futuro, normalità, lentezza e sobrietà.
A conclusione della giornata verrà offerto un'aperitivo a tutti i partecipanti.
Per maggiori dettagli vai su http://www.ecocivici-padernodugnano.it/
"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck