Dopo la fiaccolata per le vie di Paderno Dugnano dello scorso 28 aprile promossa da AIEA e da altre associazioni ambientaliste e movimenti locali in occasione della Giornata Mondiale delle Vittime dell'Amianto, oggi 30 aprile ancora centinaia di persone hanno manifestato per le vie di Sesto San Giovanni per dire BASTA MORTI SUL LAVORO.
Alla testa del corteo i lavoratori e i famigliari delle vittime dell’Eureco di Paderno Dugnano dove 4 lavoratori, Arun Zequiri, Sergio Scapolan, Salvatore Catalano e Leonard Shehu, hanno perso la vita nel rogo causato da uno scoppio. Con loro i lavoratori della ex Breda, AIEA e tanti altri famigliari di altre vittime.
Si muore di lavoro, il lavoro muore, muore l'ambiente... Il bene comune rimane tra gli ultimi posti in classifica. Prevale la logica del profitto, del guadagno a tutti i costi, anche a costo degli esseri umani e delle risorse naturali, beni primari per i viventi tutti. Quando muore il lavoro, quando muore l'ambiente, quando i diritti non vengono riconosciuti e tutelati, quando non resta nulla... lo spazio viene occupato rapidamente dalle mafie, dalle speculazioni, dall'asso piglia tutto. Un timore che sentiamo forte e non così improbabile. Ma le nostre istituzioni dove sono? Cosa stanno facendo i nostri amministratori per il lavoro, la sicurezza, la salute, l'ambiente (oltre a chiudere gli spazi sociali)?Domani è il 1° maggio. Il 1° maggio del 2011, un anno difficilissimo. Un 1° maggio di beatificazione. Un 1° maggio che qualcuno tenta di svuotare di significato facendone la festa dei lavoratori-consumatori, mentre altri lavoratori lavoreranno per consentire il consumo. Senza voler essere blasfemi, ma vien proprio da pensare: beato chi può non lavorare senza ricatti o ritorsioni, beato chi lo stipendio ce l'ha ancora...

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