ECO-EQUO: su questo sono invece concordi
i sette movimenti politici VERDI dei Paesi del G7.
I loghi dei VERDI dei sette Paesi del G7 + quello del
Partito dei Verdi d’Europa
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Il
Gruppo dei Sette (G7) è il vertice dei capi di Stato e di Governo delle 7
maggiori economie avanzate: Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno
Unito e Stati Uniti d'America. Anche il rappresentante dell'Unione Europea è
sempre presente agli incontri.
Ieri,
venerdì 26, e oggi, sabato 27 maggio, si sono riuniti nel Vertice di Taormina senza nessun risultato nell’impegno a mantenere
l’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, nel contrasto dei loro
devastanti effetti su vaste aree di desertificazione, allagamenti, carestie e
quindi sul disagio, la fame, e l’inevitabile emigrazione delle popolazioni
colpite.
Senza
nessun risultato per l’umanità colpita sempre più spesso da lunghe e dolorose
disuguaglianze sociali e crisi ambientali e per il futuro delle prossime
generazioni seriamente in pericolo, in particolare quello di chi vive sotto la
soglia di povertà.
Le
soluzioni politiche adottate in passato dai G7 sono state fino ad oggi
insufficienti e inefficaci. Non c’è più tempo: eppure anche in questa occasione
non hanno trovato unanimi e determinate risposte globali a queste
problematiche.
I Verdi dei Paesi G7 sono invece concordi dell’urgenza di risolvere,
in particolare, queste emergenze:
•
mantenere l’impegno assunto con l’Accordo di Parigi (COP21) per il mantenimento
del riscaldamento globale entro + 1.5 °C per accelerare la transizione verso
un’economia a energia fossile zero, quindi verso l’energia pulita e
rinnovabile, l’uso efficiente dell’energia e delle risorse. Contrastare gli
effetti devastanti dei cambiamenti climatici.
•
Intervenire sul problema dell’aiuto ai profughi, sulle migrazioni, sui milioni
di uomini, donne, bambini e bambine in fuga da guerre, da conseguenze della
crisi ecologica, da violenza, fame e povertà.
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