Ddl contro eco-criminali prende  polvere in Parlamento mentre l'ecomafia fa affari d'oro. 
Un anno esatto fa veniva ucciso  in un agguato, le cui circostanze rimangono ancora oscure, Angelo  Vassallo, sindaco di Pollica, una cittadina del Cilento di  duemila anime nel cuore delle terre della Camorra.  Mentre tornava a casa nella frazione di Acciaroli il primo cittadino,  famoso per il suo impegno a favore di legalità, rispetto dell'ambiente  ed eco-sostenibilità, veniva aggredito e ammazzato in un attentato dalla  chiara matrice mafiosa.
A un anno di distanza dall'omicidio  del "sindaco pescatore" la giustizia si fa ancora attendere:  i criminali sono a piede libero e i parenti della vittima, che  continuano l'opera del politico assassinato attraverso una Fondazione a  suo nome, lamentano spesso l'assenza dello Stato nella vicenda e  chiedono chiarezza sull'accaduto: «oggi sono tutti bravi a parlare bene  di lui e a fare il suo nome, - dichiara con amarezza Antonio Vassallo,  figlio dell'ex sindaco - ma non posso dire che, dopo quel settembre, sia  venuto qualcuno qui a dirci 'cosa possiamo fare per voi'».
Un pensiero di commemorazione alla  figura di Angelo Vassallo arriva oggi dal Presidente nazionale dei Verdi  Angelo Bonelli che ricorda «con affetto e riconoscenza» il  sindaco «simbolo della buona amministrazione e delle battaglie  ecologiste e per la legalità». Il leader ecologista ha aggiunto  che non solo «i colpevoli sono ancora a piede libero» ma che «il  DDL sugli eco-reati e contro le eco-mafie, che avevamo  presentato nella scorsa legislatura, ancora oggi prende polvere  sugli scaffali del Parlamento». Bonelli ha richiamato la  necessità di dare immediata applicazione al provvedimento per combattere  la criminalità organizzata che, soprattutto in certe zone del  Meridione, continua a fare «lucrosi affari ai danni dell'ambiente e  della salute dei cittadini. E' ormai evidente – ha aggiunto il leader  del 'Sole che ride' - che l'assalto ad ambiente e territorio, i traffici  di rifiuti sono al centro degli interessi della criminalità» e «chi si  batte per la tutela ambientale e contro l'abusivismo edilizio rischia la  vita in particolare al Sud».
«Bisogna avviare una grande  stagione di battaglie per l'ambiente e la legalità – ha  concluso Bonelli, ricordando Vassallo - in particolare in tanti  territori del Meridione che troppo spesso vengono abbandonati al  controllo della criminalità organizzata».
    

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