
Ma cosa sono le diossine? E qual'è il quantitativo giornaliero tollerato per noi umani?
Le diossine, nel loro insieme sono molecole molto varie a cui appartengono composti cancerogeni. Ad esse vengono ascritti composti estremamente tossici per l'uomo e gli animali, arrivando a livelli di tossicità valutabili in ng/kg, sono tra i più potenti veleni conosciuti.Il decreto legislativo 125/06 prevede un limite di 10000 ng/m3 di concentrazione totale (1 Picogrammo [pg] = 0,001 Nanogrammo [ng]) ma il rispetto degli standard europei, fissati dal protocollo di Aahrus, potrebbe legittimare la previsione di differenti e più cautelative soglie di emissione, come accaduto nel caso dell'acciaieria ex Lucchini di Trieste. In quel caso la Regione Friuli-Venezia Giulia ha modificato ha modificato l'autorizzazione all'emissione in atmosfera fissando per le diossine il limite di 0,4 ng/m3. Nel caso della nube dell'EURECO di Paderno Dugnano, il dato di ARPA pare essere di 0,01294ng/m3.
Il problema delle diossine è che queste tendono facilmente a contaminare gli alimenti che mangiamo. L' Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 1991 aveva fissato a 10 pico grammi (pg) il valore della Dose Giornaliera Tollerabile di diossina. I nuovi dati sulla cancerogenicità delle diossine suggerirono l' opportunità di un ulteriore abbassamento di questo limite: tra uno e quattro pico grammi per chilogrammo di peso (pg/kg).
È dimostrato che i composti della famiglia delle diossine si formano durante la fase iniziale della combustione dei rifiuti, quando la combustione genera HCl gassoso, in presenza di catalizzatori, quali il rame e il ferro. Responsabile principale della formazione di composti appartenenti alla famiglia delle diossine è il cloro "organico", cioè cloro legato a composti organici polimerici, come ad esempio il PVC.
Le diossine come altri inquinanti organici resistenti, sono sottoposti alla convenzione di Stoccolma del 22-23 maggio 2001. Questo accordo, entrato in vigore il 17 maggio 2004, prevede che gli Stati aderenti prendano misure atte ad eliminare ove possibile, o quantomeno minimizzare, tutte le fonti di diossine.
per ulteriore approfondimento sulle diossine, si legga il documento: diossine ambiente e salute
Non vogliamo qui né creare allarmismi né però neanche minimizzare la questione. Attendiamo gli altri esiti.
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