
Ora si dice, in sostanza, che gli interessi dei cittadini comuni contano poco (molto poco) perchè ce ne sono altri più potenti (e prepotenti). Si fa la conta e si dice: siete in minoranza... quindi si fa come diciamo noi.
La situazione attuale è che siamo in pratica tornati all'inizio. Ma se allora, quando la Giunta Massetti disse NO, ci si era fermati e si era messo in discussione tutto, com'è che oggi con il NO di Paderno Dugnano e il NO di Novate Milanese... si fa lo stesso come se niente fosse?
Qualcosa non torna.. O meglio, torna solo se si considera la cosa non da un punto di vista della legittimità del "si fa comunque", quanto della visione politica che si ha del mondo e di come girano le cose in democrazia.Non ce la si può raccontare diversamente. Due, solo due, sono oggi i modi di stare al mondo.
Il primo modo è quello dell'altruismo, del vivere sentendosi parte di una "comunità", cittadini portatori di diritti e di doveri . Il secondo modo è quello dell'egoismo, della prepotenza, della forza e della prevaricazione. Noi stiamo nel primo gruppo. Il Comitato sta nel primo gruppo, le associazioni e i cittadini che si sono mobilitati stanno nel primo gruppo. Il liberismo, la destra, stanno nel secondo gruppo.
Detto questo, la faccenda è semplice: non possiamo aspettarci qualcosa di diverso se al governo del nostro Comune, della Provincia, della Regione, ci stanno quelli di destra. Lì la prepotenza abbonda. In questo mondo malato d'individualismo, i prepotenti sono molti, e noi cittadini (di destra o sinistra ) non meravigliamoci se poi le cose vanno così.
Di mezzo ci sono state non una ma due elezioni: bisognava pensarci bene prima. Qualcuno in questi giorni potrebbe sentirsi "fregato". E' chiaro ormai che per certe forze politiche il consenso viene prima dell'onestà o della democrazia (ricordate i volantini affissi abusivamente e in violazione della legge dalla Pdl sui manifesti elettorali la notte prima del voto regionale? vedremo la vicenda inceneritore...) Una volta conquistato il voto: ciccia.
Nessun commento:
Posta un commento