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sabato 7 marzo 2009

CIPE E INFRASTRUTTURE

Di seguito, stralcio del comunicato diffuso dalla Federazione Nazionale dei Verdi: "Il grande bluff di Berlusconi"
Il Cipe approva grandi opere per 16,6 mld di euro. Il Ponte brucerà più di 6 mld togliendo risorse a strade e ferrovie nel Mezzogiorno.

Un pacco pieno di “pacchi” ambientali. Lo ha confezionato il Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica, e costa 16,6 miliardi di euro che serviranno per finanziare un tot di opere infrastrutturali, compreso il mega Ponte sullo stretto.
“Continua il grande Bluff di Berlusconi – ha detto la Portavoce nazionale dei Verdi Grazia Francescato. Il Ponte sullo Stretto è una mega opera inutile che favorisce solo chi fa affari alle spalle dei cittadini e dell’ambiente e che toglie risorse preziose alle vere opere utili sulle quali avevamo puntato nella scorsa legislatura. La cifra stanziata dal Cipe è pari a circa 20% del costo complessivo stimato di quest’opera faraonica e servirà solo a sperperare altro denaro pubblico, senza alcun risultato”.
“Il Ponte ha un costo preventivato di oltre 6,1 miliardi di euro: con quei soldi si potrebbero acquistare 1000 treni per i milioni di pendolari che sono costretti a viaggiare in vetture fatiscenti. Il Governo continua con i suoi spot propagandistici su una megaopera costosa, inutile e dannosa per l’ambiente ed ignora le vere necessità dei cittadini”. Ad essere privilegiate, ha spiegato il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, dovrebbero essere quelle opere ''che possono partire subito, da qui a sei mesi'', suddivise tra Nord e Sud.
Tra le opere previste i cantieri ultimativi della Salerno-Reggio Calabria, la statale Jonica per quanto riguarda il Mezzogiorno. Al Nord le risorse andranno a Brebemi, Pedemontana, al terzo valico Milano-Genova, all'alta velocita' Milano-Treviglio e ad alcuni interventi nell'ambito dell'Expo 2015 di Milano e dintorni.
....

Redazione
5 marzo 2009

mercoledì 4 marzo 2009

RHO- MONZA COORDINAMENTO SOVRALOCALE


Nel ricordare a tutti l'appuntamento di lunedì 9 marzo organizzato dal Quartiere di Paderno sulla questione Rho-Monza, giriamo il comunicato scaturito dall'incontro che abbiamo promosso lo scorso lunedì, su nostro interesse e in risposta al bisogno di collegamento e coordinamento espresso da parte di alcune delle associazioni sul tema infrastrutture.

Lunedì 2 marzo si sono riuniti a Paderno Dugnano i gruppi ambientalisti, i comitati e le associazioni di Paderno, Cormano, Novate e Baranzate che si sono mobilitati nell’ultimo periodo sul progetto preliminare della Rho-Monza per iniziare a discutere collegialmente e a coordinarsi su tale infrastruttura anche in previsione sul prossimo tavolo tecnico scaturito dall’assemblea pubblica di Paderno Dugnano.
Si ricordano i prossimi incontri pubblici del 9 marzo a Paderno Dugnano in Piazza Falcone e Borsellino e a Baranzate in Via Aquileja.

lunedì 2 marzo 2009

al via la DIRETTA WEB NO NUKE protesta contro il ritorno del nucleare


Martedì 3 marzo dalle 12 Live No Nuke
Si tratta di una non-stop web dal vivo per lanciare una forma di protesta contro l'accordo Italia-Francia per il ritorno del nucleare nel nostro Paese.
La diretta web-tv sarà visionabile dal sito www.verdi.it Tutti possono collaborare con commenti e poesie, video e articoli, citazioni e canzoni, ironia e link, musica e concerti...e tutto quello che vi viene in mente.
La diretta web sarà aperta, ed anche gli studi che La Federazione Nazionale dei Verdi appronterà in via Salandra, 6 a Roma.

domenica 1 marzo 2009

ELEZIONI 2009: cittadini dei Paesi dell'Unione Europea

ELEZIONI EUROPEE ed AMMINISTRATIVE del 6/7 GIUGNO 2009
I cittadini dei Paesi dell'Unione Europea potranno votare in Italia, per il Parlamento Europeo e partecipare all'elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale...

GIORNATA DELLA DONNA: APPUNTAMENTO CON LA MERIDIANA

RONDE

Segnaliamo questo breve intervento di Alessandro Dal Lago pubblicato sul Manifesto del 25 febbraio scorso.
http://www.ilmanifesto.it/il-manifesto/in-edicola/numero/20090225/pagina/01/pezzo/243094/

NUCLEARE: ci risiamo?


Scavalcando il referendum del 1987 che bloccò il nucleare in Italia, Berlusconi vuole riportare l'atomo nel nostro Paese

pubblichiamo uno stralcio del comunicato diffuso dalla Federazione Nazionale dei VERDI
“Il governo Berlusconi sul nucleare continua a prende lucciole per lanterne ed il rischio è che a pagare per i suoi errori di valutazione siano i cittadini com’è già avvenuto per l’Alitalia. Il nucleare è, infatti, costosissimo sia dal punto di vista economico che sociale e continua ad essere pericolosissimo sia sotto il profilo della radioattività che della proliferazione”.
Lo ha dichiarato la Portavoce nazionale dei Verdi Grazia Francescato che spiega: “Non è vero il nucleare eviterà i rischi per la sicurezza energetica del nostro Paese perché l’uranio, per le stime delle organizzazioni internazionali, durerà solo per pochi decenni e come tutti sanno non si trova di certo in Italia ed il suo costo è cresciuto a dismisura: nel 2000 un chilogrammo di uranio costava 7 dollari mentre oggi ne costa 120”.
“Restano invece certi e pericolosamente attuali - ha concluso la Francescato - i rischi per la salute e per l’ambiente connessi alla radioattività e nessuno tra i tanti sostenitori del nucleare ci dice cosa vuol fare delle scorie radioattive che ancora nessuno al mondo è riuscito a smaltire. Di sicuro la scelta del Governo Berlusconi rischia di avere effetti disastrosi sull’efficienza energetica e sulle rinnovabili sui quali il nostro Paese, purtroppo, ha smesso di investire ”.

diffuso il 24 febbraio 2009

Le bugie di Formigoni sul nucleare

Lombardia. Verdi: le bugie di Formigoni sul nucleare (27 febbraio 2009)

“Solo pochi mesi fa Formigoni aveva detto che la Lombardia e’ autosufficiente per quel che riguarda la produzione energetica. Come ci aveva detto l’assessore Buscemi in Commissione, il presidente Formigoni ha scritto prima di Natale una lettera al governo nella quale, motivando il no di Regione Lombardia alla centrale termoelettrica proposta a Offlaga (Brescia), affermava appunto che la Lombardia è autosufficiente. E in effetti i dati confermavano e confermano quanto detto dal governatore hanno dichiarato i consiglieri regionali Giuseppe Civati e Carlo Monguzzi. Non servono quindi nuove centrali elettriche, tanto meno nucleari, aggiungiamo noi. Perche’ quindi Formigoni apre le porte al nucleare, come riporta oggi la stampa? Non certo perche’ ci serve energia. Forse perche’ bisogna aprire qualche nuovo cantiere movimentando un bel po’ di denari? Ribadiamo la richiesta a Formigoni per un incontro pubblico in cui spieghi perche’ e’ a favore del ritorno al nucleare, quali opportunita’ offra l’energia atomica e soprattutto dove vorrebbe localizzare gli eventuali impianti. Da parte nostra ribadiamo che il nucleare non conviene, non e’ ancora sicuro e non da’ risposte immediate all’eventuale fabbisogno energetico aggiuntivo di aziende e cittadini lombardi. Le risorse disponibili vanno investite per diminuire i consumi energetici negli edifici pubblici e privati, nelle nuove costruzioni e nelle energie rinnovabili su cui la Lombardia e’ letteralmente al palo”

NO OGM : PARTECIPA ALLA CYBERACTION!


Lunedì 2 marzo i Ministri dell'Ambiente dell'UE saranno chiamati a decidere sulla proposta della Commissione europea di obbligare l'Austria e l'Ungheria a togliere il divieto di coltivazione del mais geneticamente modificato MON 810, l'unica coltura OGM attualmente autorizzata sul territorio dell'UE.

L'Italia ha sempre tenuto un atteggiamento molto chiaro di contrarietà agli OGM che oggi sembra messo in dubbio sotto l'influenza molto forte della lobby industriale. Dalle ultime notizie, pare che sarebbe intenzionata ad astenersi, mettendo in grave pericolo il raggiungimento dei voti sufficienti a bloccare la Commissione.

E NECESSARIO MOBILITARCI SUBITO PERCHE QUESTO NON AVVENGA!!!
SCRIVETE ANCHE VOI AI MINISTRI ZAIA E PRESTIGIACOMO!!!

PARTECIPATE ALLA CYBERACTION: http://www.gmo-free-regions.org/stop-the-crop-action/it

martedì 17 febbraio 2009

UN APPUNTAMENTO TUTTO VERDE A PADERNO DUGNANO



Abbiamo pensato di proporre un momento in cui poterci ritrovare e scambiare insieme qualche chiacchiera. Stiamo lavorando al programma per le prossime elezioni amministrative e ci interessa avere un momento in cui le persone - che come noi hanno a cuore l'ambiente, la tutela dei i diritti, la solidarietà e condividono il progetto politico di una città quale quella per cui stiamo lavorando - possano ritrovarsi e condividere opinioni, idee, pensieri per il futuro.
Il vostro punto di vista ci interessa.
Considerato lo stato della politica in Italia, siamo sempre più convinti che la scala "locale" sia quella in cui riporre il massimo delle energie, perché è la dimesione che può consentire all'azione di generare risposte concrete e utili alle persone, al territorio e all'ambiente, al nostro futuro. Agire localmente pensando al globale.
Il contributo di ciascuno, in un mondo sempre più individualista, è fondamentale: le cose cambiano solo se più volontà si uniscono... ed il qualunquismo non abita certo i nostri cuori.

Giovedì 26 febbraio è anche giovedì "grasso" di Carnevale: oltre alle chiacchiere di parole, ci sarà qualche chiacchiera dolce da gustare assieme...
Vi aspettiamo!

PER FARE IL PUNTO E GUARDARE INSIEME AL FUTURO


A presto
Anna Varisco
Associazione dei Verdi "Rossela Tavecchio" di Paderno Dugnano

mercoledì 4 febbraio 2009

ASSEMBLEA PUBBLICA RHO MONZA

Dopo una serie d'incertezze, sembrerebbe proprio che l'assemblea pubblica si terrà il 10 febbraio alle ore 21,00 in aula Consiliare. Lo slittamento di data era stato richiesto dal tecnico di Serravalle che non sarebbe potuto essere presente il 5. Si è in attesa anche della conferma del tecnico della Provincia di Milano, ma crediamo (ci auguriamo!) che la data ormai non venga più toccata.
Sono stati giorni difficli... e probabilmente lo saranno ancora.
Adesso la cosa importante è sapere che il diritto all'informazione sarà a breve garantito. Il resto lo vedremo insieme.

martedì 3 febbraio 2009

Passa la proposta dei Verdi sulla priorità del risparmio energetico Il PD vota a favore del nucleare!


Dal Gruppo Verdi al Parlamento Europeo
Comunicato stampa - Strasburgo, 3 febbraio 2009

I Verdi/ALE al Parlamento europeo hanno votato contro la relazione della Sig.ra Laperrouze sul "secondo riesame strategico della politica energetica" adottata quest'oggi dal Parlamento Europeo.

Monica Frassoni, Presidente del Gruppo dei Verdi/ALE,si è così espressa al termine del voto:

"Questa relazione passerà ora ai Capi di Stato e di Governo come il contributo del PE al Consiglio europeo di primavera, anche se la risoluzione è talmente lunga e piena di messaggi contraddittori che dubitiamo abbia un grande impatto sul dibattito al Consiglio. In un rapporto tutto zucchero verso tecnologie inquinanti e pericolose come il carbone e il nucleare, i Verdi sono riusciti comunque ad inserire alcuni punti positivi, come l'assoluta priorità riconosciuta ormai da tutti di un piano d'azione sul risparmio energetico, primo passo verso la definizione dell'obiettivo del 20% di efficienza energetica come obiettivo vincolante dell'UE e non solo come una raccomandazione e un orientamento come è il caso oggi."

L'europarlamentare verde ha inoltre commentato il voto da parte della delegazione del Partito Democratico al Parlamento europeo:

"Notiamo con totale sconcerto che sulla relazione Laperrouze la delegazione del Partito Democratico ha votato a favore degli emendamenti più importanti sul nucleare, in particolare quelli che chiedono finanziamenti europei per il nucleare, respingendo la prospettiva dell'uscita progressiva dal nucleare, sostenendo la competitività economica del nucleare rispetto ad altre fonti energetiche. Inoltre i rappresentanti del PD hanno votato contro la richiesta di assicurare il più alto livello possibile di tecnologia in campo della sicurezza nucleare, nell'ambito della nuova legislazione UE prevista su questo tema. Tutto questo senza un dibattito interno e soprattutto pubblico sulla questione. La nuova posizione del PD è dunque a favore dell'energia nucleare . Da notare il fatto che il Presidente del Gruppo Socialista al PE, Martin Schultz e altre delegazioni nazionali del Gruppo Socialista non hanno sostenuto la relazione Laperrouze. Noi riteniamo questa nuova posizione particolarmente grave perché non solo per l'Italia, ma per tutta l'Europa; la scelta nucleare è contraddittoria con l'esigenza di ridurre rapidamente le emissioni di CO2 e di riconvertire la nostra economia verso criteri di sostenibilità, puntando decisamente sul grande cantiere del risparmio energetico e dell'energia rinnovabile."
"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck