Lombardia. Verdi: le bugie di Formigoni sul nucleare (27 febbraio 2009)
“Solo pochi mesi fa Formigoni aveva detto che la Lombardia e’ autosufficiente per quel che riguarda la produzione energetica. Come ci aveva detto l’assessore Buscemi in Commissione, il presidente Formigoni ha scritto prima di Natale una lettera al governo nella quale, motivando il no di Regione Lombardia alla centrale termoelettrica proposta a Offlaga (Brescia), affermava appunto che la Lombardia è autosufficiente. E in effetti i dati confermavano e confermano quanto detto dal governatore hanno dichiarato i consiglieri regionali Giuseppe Civati e Carlo Monguzzi. Non servono quindi nuove centrali elettriche, tanto meno nucleari, aggiungiamo noi. Perche’ quindi Formigoni apre le porte al nucleare, come riporta oggi la stampa? Non certo perche’ ci serve energia. Forse perche’ bisogna aprire qualche nuovo cantiere movimentando un bel po’ di denari? Ribadiamo la richiesta a Formigoni per un incontro pubblico in cui spieghi perche’ e’ a favore del ritorno al nucleare, quali opportunita’ offra l’energia atomica e soprattutto dove vorrebbe localizzare gli eventuali impianti. Da parte nostra ribadiamo che il nucleare non conviene, non e’ ancora sicuro e non da’ risposte immediate all’eventuale fabbisogno energetico aggiuntivo di aziende e cittadini lombardi. Le risorse disponibili vanno investite per diminuire i consumi energetici negli edifici pubblici e privati, nelle nuove costruzioni e nelle energie rinnovabili su cui la Lombardia e’ letteralmente al palo”
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domenica 1 marzo 2009
NO OGM : PARTECIPA ALLA CYBERACTION!

Lunedì 2 marzo i Ministri dell'Ambiente dell'UE saranno chiamati a decidere sulla proposta della Commissione europea di obbligare l'Austria e l'Ungheria a togliere il divieto di coltivazione del mais geneticamente modificato MON 810, l'unica coltura OGM attualmente autorizzata sul territorio dell'UE.
L'Italia ha sempre tenuto un atteggiamento molto chiaro di contrarietà agli OGM che oggi sembra messo in dubbio sotto l'influenza molto forte della lobby industriale. Dalle ultime notizie, pare che sarebbe intenzionata ad astenersi, mettendo in grave pericolo il raggiungimento dei voti sufficienti a bloccare la Commissione.
E NECESSARIO MOBILITARCI SUBITO PERCHE QUESTO NON AVVENGA!!!
SCRIVETE ANCHE VOI AI MINISTRI ZAIA E PRESTIGIACOMO!!!
PARTECIPATE ALLA CYBERACTION: http://www.gmo-free-regions.org/stop-the-crop-action/it
martedì 17 febbraio 2009
UN APPUNTAMENTO TUTTO VERDE A PADERNO DUGNANO

Abbiamo pensato di proporre un momento in cui poterci ritrovare e scambiare insieme qualche chiacchiera. Stiamo lavorando al programma per le prossime elezioni amministrative e ci interessa avere un momento in cui le persone - che come noi hanno a cuore l'ambiente, la tutela dei i diritti, la solidarietà e condividono il progetto politico di una città quale quella per cui stiamo lavorando - possano ritrovarsi e condividere opinioni, idee, pensieri per il futuro.
Il vostro punto di vista ci interessa.
Considerato lo stato della politica in Italia, siamo sempre più convinti che la scala "locale" sia quella in cui riporre il massimo delle energie, perché è la dimesione che può consentire all'azione di generare risposte concrete e utili alle persone, al territorio e all'ambiente, al nostro futuro. Agire localmente pensando al globale.
Il contributo di ciascuno, in un mondo sempre più individualista, è fondamentale: le cose cambiano solo se più volontà si uniscono... ed il qualunquismo non abita certo i nostri cuori.
Giovedì 26 febbraio è anche giovedì "grasso" di Carnevale: oltre alle chiacchiere di parole, ci sarà qualche chiacchiera dolce da gustare assieme...
Vi aspettiamo!
PER FARE IL PUNTO E GUARDARE INSIEME AL FUTURO
A presto
Anna Varisco
Associazione dei Verdi "Rossela Tavecchio" di Paderno Dugnano
domenica 15 febbraio 2009
mercoledì 4 febbraio 2009
ASSEMBLEA PUBBLICA RHO MONZA
Dopo una serie d'incertezze, sembrerebbe proprio che l'assemblea pubblica si terrà il 10 febbraio alle ore 21,00 in aula Consiliare. Lo slittamento di data era stato richiesto dal tecnico di Serravalle che non sarebbe potuto essere presente il 5. Si è in attesa anche della conferma del tecnico della Provincia di Milano, ma crediamo (ci auguriamo!) che la data ormai non venga più toccata.
Sono stati giorni difficli... e probabilmente lo saranno ancora.
Adesso la cosa importante è sapere che il diritto all'informazione sarà a breve garantito. Il resto lo vedremo insieme.
Sono stati giorni difficli... e probabilmente lo saranno ancora.
Adesso la cosa importante è sapere che il diritto all'informazione sarà a breve garantito. Il resto lo vedremo insieme.
martedì 3 febbraio 2009
Passa la proposta dei Verdi sulla priorità del risparmio energetico Il PD vota a favore del nucleare!

Dal Gruppo Verdi al Parlamento Europeo
Comunicato stampa - Strasburgo, 3 febbraio 2009
I Verdi/ALE al Parlamento europeo hanno votato contro la relazione della Sig.ra Laperrouze sul "secondo riesame strategico della politica energetica" adottata quest'oggi dal Parlamento Europeo.
Monica Frassoni, Presidente del Gruppo dei Verdi/ALE,si è così espressa al termine del voto:
"Questa relazione passerà ora ai Capi di Stato e di Governo come il contributo del PE al Consiglio europeo di primavera, anche se la risoluzione è talmente lunga e piena di messaggi contraddittori che dubitiamo abbia un grande impatto sul dibattito al Consiglio. In un rapporto tutto zucchero verso tecnologie inquinanti e pericolose come il carbone e il nucleare, i Verdi sono riusciti comunque ad inserire alcuni punti positivi, come l'assoluta priorità riconosciuta ormai da tutti di un piano d'azione sul risparmio energetico, primo passo verso la definizione dell'obiettivo del 20% di efficienza energetica come obiettivo vincolante dell'UE e non solo come una raccomandazione e un orientamento come è il caso oggi."
L'europarlamentare verde ha inoltre commentato il voto da parte della delegazione del Partito Democratico al Parlamento europeo:
"Notiamo con totale sconcerto che sulla relazione Laperrouze la delegazione del Partito Democratico ha votato a favore degli emendamenti più importanti sul nucleare, in particolare quelli che chiedono finanziamenti europei per il nucleare, respingendo la prospettiva dell'uscita progressiva dal nucleare, sostenendo la competitività economica del nucleare rispetto ad altre fonti energetiche. Inoltre i rappresentanti del PD hanno votato contro la richiesta di assicurare il più alto livello possibile di tecnologia in campo della sicurezza nucleare, nell'ambito della nuova legislazione UE prevista su questo tema. Tutto questo senza un dibattito interno e soprattutto pubblico sulla questione. La nuova posizione del PD è dunque a favore dell'energia nucleare . Da notare il fatto che il Presidente del Gruppo Socialista al PE, Martin Schultz e altre delegazioni nazionali del Gruppo Socialista non hanno sostenuto la relazione Laperrouze. Noi riteniamo questa nuova posizione particolarmente grave perché non solo per l'Italia, ma per tutta l'Europa; la scelta nucleare è contraddittoria con l'esigenza di ridurre rapidamente le emissioni di CO2 e di riconvertire la nostra economia verso criteri di sostenibilità, puntando decisamente sul grande cantiere del risparmio energetico e dell'energia rinnovabile."
mercoledì 28 gennaio 2009
Acqua: vittoria!


Comunicato Stampa
Acqua, vittoria dei sindaci e dell’opposizione. La gestione delle risorse idriche rimarrà sotto il controllo del pubblico
Milano, 27 gennaio 2009 - Grazie alla mobilitazione dei 154 sindaci e all’opposizione di centrosinistra in Consiglio regionale, è stata modificata la legge lombarda sulle risorse idriche che di fatto affidava l’erogazione ai privati e impediva l’efficiente funzionamento degli ambiti territoriali ottimali (Ato). Ora non ci saranno più ambiguità nella gestione dell’acqua. Tutto il ciclo rimarrà sotto il controllo del pubblico che deciderà se, come e in che misura coinvolgere i privati.
Carlo Monguzzi,
Consigliere regionale dei Verdi
giovedì 22 gennaio 2009
VERDI PROVINCIA
COMUNICATO STAMPA - 21 gennaio 2009
“PROVINCIA: GIUSTO IL VERTICE DI MAGGIORANZA PER CHIUDERE BENE IL MANDATO E PER DISCUTERE CON QUALE COALIZIONE AFFRONTARE IL CENTRODESTRA. MA LE COALIZIONI SI DECIDONO TUTTI INSIEME”.
“Le coalizioni - sostiene Massimo Molteni, presidente provinciale dei Verdi - si decidono assieme, con tutti gli alleati. Le scelte unilaterali credo siano sbagliate”.
I Verdi, così commentano la scelta del Partito Democratico di escludere alcune componenti dell’attuale maggioranza dallo schieramento che affronterà il centrodestra alle elezioni provinciali del 6 e 7 giugno.
“Siamo scettici - prosegue Molteni - rispetto a scelte che potrebbero mettere a repentaglio l’ultima delicata fase consiliare e che creerebbero complicazioni a un confronto elettorale che fin da ora per il centrosinistra si presenta difficile. Presentarsi uniti al confronto elettorale, con il frutto di cinque anni di lavoro amministrativo raggiunto grazie all’impegno di tutti, significherebbe valorizzare uno degli elementi di forza di questa maggioranza”.
La presa di posizione dei Verdi si spiega con la volontà di ridiscutere collettivamente quanto deciso dal Partito Democratico per la tornata amministrativa prossima, sia per Milano sia per la nuova provincia di Monza e Brianza, dove Rifondazione è stata a priori esclusa dalla futura coalizione di centrosinistra.
“Noi Verdi - conclude Molteni - siamo per la riproposizione dell’attuale coalizione che ha ben governato in Provincia: non siamo per le esclusioni preventive, né tantomeno per le autoesclusioni. Con questo spirito affronteremo il confronto in maggioranza dei prossimi giorni”.
“PROVINCIA: GIUSTO IL VERTICE DI MAGGIORANZA PER CHIUDERE BENE IL MANDATO E PER DISCUTERE CON QUALE COALIZIONE AFFRONTARE IL CENTRODESTRA. MA LE COALIZIONI SI DECIDONO TUTTI INSIEME”.
“Le coalizioni - sostiene Massimo Molteni, presidente provinciale dei Verdi - si decidono assieme, con tutti gli alleati. Le scelte unilaterali credo siano sbagliate”.
I Verdi, così commentano la scelta del Partito Democratico di escludere alcune componenti dell’attuale maggioranza dallo schieramento che affronterà il centrodestra alle elezioni provinciali del 6 e 7 giugno.
“Siamo scettici - prosegue Molteni - rispetto a scelte che potrebbero mettere a repentaglio l’ultima delicata fase consiliare e che creerebbero complicazioni a un confronto elettorale che fin da ora per il centrosinistra si presenta difficile. Presentarsi uniti al confronto elettorale, con il frutto di cinque anni di lavoro amministrativo raggiunto grazie all’impegno di tutti, significherebbe valorizzare uno degli elementi di forza di questa maggioranza”.
La presa di posizione dei Verdi si spiega con la volontà di ridiscutere collettivamente quanto deciso dal Partito Democratico per la tornata amministrativa prossima, sia per Milano sia per la nuova provincia di Monza e Brianza, dove Rifondazione è stata a priori esclusa dalla futura coalizione di centrosinistra.
“Noi Verdi - conclude Molteni - siamo per la riproposizione dell’attuale coalizione che ha ben governato in Provincia: non siamo per le esclusioni preventive, né tantomeno per le autoesclusioni. Con questo spirito affronteremo il confronto in maggioranza dei prossimi giorni”.
Acqua: accolte le richieste del'opposizione in Regione, le reti rimangono pubbliche. Comuni liberi di scegliere la gestione diretta
La Commissione Ambiente modifica la legge regionale. In Aula a fine mese l'approvazione
Milano, 21 gennaio 2009 - Dopo un anno di serrate trattative, finalmente il centro-sinistra insieme al comitato dei sindaci referendari ha raggiunto un’importante vittoria sulla questione dell'acqua.
Il Pdl 291 di modifica della legge 26/2003 sul servizio idrico integrato, è stato infatti emendato accogliendo tutte le richieste dei sindaci fatte proprie dall'opposizione in Consiglio regionale. La Commissione Ambiente l'ha quindi votato in modo unanime, con il consenso di Pd, Prc, Sinistra Democratica e Verdi.
L'approvazione del Pdl 291, che deve ora passare al vaglio del Consiglio regionale, va incontro alle ragioni che avevano spinto 154 comuni lombardi a raccogliere le firme per indire un referendum abrogativo regionale.
Oggi, a un testo inizialmente inaccettabile, la Giunta regionale ha presentato quattro emendamenti che recepiscono in pieno le istanze dell'opposizione e dei sindaci. E così, da un lato si vanno a sanare i principi di incostituzionalità della legge 26/03, dall'altro si risponde ai quesiti referendari.
Nello specifico, è stato reso possibile per i Comuni scegliere la gestione diretta (in house) del servizio di erogazione dell'acqua, eventualità precedentemente esclusa dalle leggi regionali in vigore e dalle successive modifiche.
È stato inoltre affermato il principio secondo cui le reti e gli impianti di distribuzione devono rimanere di proprietà interamente pubblica .
- Gruppo Verdi -
Consiglio Regionale della Lombardia
Milano, 21 gennaio 2009 - Dopo un anno di serrate trattative, finalmente il centro-sinistra insieme al comitato dei sindaci referendari ha raggiunto un’importante vittoria sulla questione dell'acqua.
Il Pdl 291 di modifica della legge 26/2003 sul servizio idrico integrato, è stato infatti emendato accogliendo tutte le richieste dei sindaci fatte proprie dall'opposizione in Consiglio regionale. La Commissione Ambiente l'ha quindi votato in modo unanime, con il consenso di Pd, Prc, Sinistra Democratica e Verdi.
L'approvazione del Pdl 291, che deve ora passare al vaglio del Consiglio regionale, va incontro alle ragioni che avevano spinto 154 comuni lombardi a raccogliere le firme per indire un referendum abrogativo regionale.
Oggi, a un testo inizialmente inaccettabile, la Giunta regionale ha presentato quattro emendamenti che recepiscono in pieno le istanze dell'opposizione e dei sindaci. E così, da un lato si vanno a sanare i principi di incostituzionalità della legge 26/03, dall'altro si risponde ai quesiti referendari.
Nello specifico, è stato reso possibile per i Comuni scegliere la gestione diretta (in house) del servizio di erogazione dell'acqua, eventualità precedentemente esclusa dalle leggi regionali in vigore e dalle successive modifiche.
È stato inoltre affermato il principio secondo cui le reti e gli impianti di distribuzione devono rimanere di proprietà interamente pubblica .
- Gruppo Verdi -
Consiglio Regionale della Lombardia
sabato 10 gennaio 2009
CAMPAGNA NAZIONALE: STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO
martedì 6 gennaio 2009
PACE PACE PACE PACE

Il 1° gennaio 2009 si è tenuta come sempre la "Giornata Mondiale della Pace"
E' amaro, ma sembrerebbe funzioni proprio così: siamo talmente abituati al fatto che nel mondo vi siano costantemente delle guerre, che solo quando - come sta accadendo in questi giorni - immagini drammatiche e disperate irrompono a deflagare il nostro campo visivo, ci accorgiamo che esistono.
Fare del pacifismo il proprio modo di stare al mondo, di relazionarci con gli altri, di operare scelte che contribuiscano ad indebolire quel sistema che alimenta il mercato della guerra, sembra in questi momenti davvero avere poco a che fare con quello che vedi sfilare e senti nei telegiornali o su internet.
Amaro anche essere consapevoli del fatto che esprimere indignazione, rabbia e dolore, potrebbe essere letto strumetalmente come un "prendere parte" di uno dei due contendenti, ma non c'è mai un contendente che ha più ragione dell'altro. La guerra, la violenza, qualsiasi violenza, sono sempre da condannare, da qualsiasi parte le si guardi.
Il "fosforo bianco" è qualcosa di terribile che stanno utilizzando contro degli esseri umani.
È utilizzato nelle bombe incendiarie al fosforo, le quali, secondo le convenzioni internazionali, possono essere utilizzate solamente a scopo di illuminazione, per spaventare o per nascondere le proprie truppe. L'utilizzo di tali ordigni durante alcune fasi della guerra in Iraq da parte delle truppe USA su obiettivi civili è stato al centro di polemiche, scaturite nel novembre 2004 da un servizio iornalistico di Sigfrido Ranucci per Rainews24.
Al fosforo, quello normale, e al consumo di pesce è invece stato attribuito un effetto positivo sull'intelligenza e sulla memoria. Sembrerebbe che il pesce non piaccia ai generali, ai signori della guerra.
Per non dimenticare
Guerre finite, in corso e nascoste nel 2008 e 2009 - al primo gennaio 2009
Guerra Terminata nel 2008: Georgia-Russia
Guerre in corso:
Congo
Israele-Palestina
Iraq
Afganistan
Somalia
Somaliland-Puntland
Nord Sudan - Sud Sudan
Darfur-Sudan
Turchia-Kurdistan
Russia-Cecenia
Sri Lanka-Tamil
Colombia-Farq
Spagna-Eta
Guerre “Nascoste”:
India-Kashmir
Pakistan-Baluchistan
Eritrea-Gibuti
Moldavia-Transnistria
Cina-Tibet
Georgia-Abkhazia
Georgia-Ossezia del Sud
Mettiamo un freno al consumo di suolo agricolo
I dati emersi dall’aggiornamento delle carte d’uso del suolo effettuato dall’Ersaf parlano chiaro: le aree antropizzate si espandono a discapito di quelle agricole a una velocità tale da preoccupare la Direzione Agricoltura di Regione Lombardia, che chiama a raccolta Province e Comuni
I dati preoccupanti raccolti dall’Ersaf
La città invade la campagna a una velocità media di 10 ettari al giorno. È quello che sta succedendo in Lombardia secondo i dati elaborati dall’Ersaf, l’Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste che nei mesi scorsi ha aggiornato la cartografia di uso del suolo, la cosiddetta “Dusaf”, in collaborazione con la Direzione generale Agricoltura della Regione Lombardia. Un lungo lavoro compiuto su un archivio di ortofoto elaborate su scala 1:10.000, suddivise per province e per aree territoriali, che ha portato a disporre oggi di un data-base cruciale per la gestione del territorio. È infatti proprio dal confronto fra le annate a cui si riferiscono le ortofoto, ossia il 2000, il 2005 e il 2007/2008, che sono emerse queste cifre preoccupanti. Dal 2000 a oggi le aree antropizzate si sono letteralmente “mangiate” il territorio rurale in una misura pari a circa 26.600 ettari , cioè una volta e mezza la superficie del comune di Milano.
Minimizzare il consumo di suolo
L’analisi dei dati estrapolati dal Dusaf ha di fatto convinto la Direzione Agricoltura a investire ancora più energie nell’obiettivo di minimizzare il consumo di suolo, già previsto dal Piano Territoriale Regionale (Ptr), approvato pochi mesi fa dalla giunta regionale e considerato oggi uno strumento di gestione del territorio fondamentale. Il Ptr ha stabilito infatti una serie di obiettivi declinati per ambiti tematici (ambiente, assetto territoriale ed economico-produttivo, paesaggio, patrimonio culturale e assetto sociale) e per i sei sistemi territoriali che compongono la regione (i laghi, il Po e i grandi fiumi, la rete metropolitana, l’area pedemontana e quella montana, la pianura padana), e che funzionano da riferimento per gli enti che, a vario titolo, decidono gli interventi di assetto territoriale.
Il ruolo delle Province
Tra gli altri compiti, la Regione affida alle Province quello di individuare gli ambiti agricoli e di indicarne le norme di valorizzazione, di uso e di tutela del territorio ai Comuni, a cui tocca infine delineare le aree agricole. Proprio su questo punto, in apertura del workshop Stefano Agostoni, dirigente della Direzione Agricoltura, ha voluto richiamare «la rilevante responsabilità a cui, nell’ambito della gestione delle risorse, sono chiamati oggi Comuni e Province, di fronte appunto alla consapevolezza del consumo di suolo».
I dati preoccupanti raccolti dall’Ersaf
La città invade la campagna a una velocità media di 10 ettari al giorno. È quello che sta succedendo in Lombardia secondo i dati elaborati dall’Ersaf, l’Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste che nei mesi scorsi ha aggiornato la cartografia di uso del suolo, la cosiddetta “Dusaf”, in collaborazione con la Direzione generale Agricoltura della Regione Lombardia. Un lungo lavoro compiuto su un archivio di ortofoto elaborate su scala 1:10.000, suddivise per province e per aree territoriali, che ha portato a disporre oggi di un data-base cruciale per la gestione del territorio. È infatti proprio dal confronto fra le annate a cui si riferiscono le ortofoto, ossia il 2000, il 2005 e il 2007/2008, che sono emerse queste cifre preoccupanti. Dal 2000 a oggi le aree antropizzate si sono letteralmente “mangiate” il territorio rurale in una misura pari a circa 26.600 ettari , cioè una volta e mezza la superficie del comune di Milano.
Minimizzare il consumo di suolo
L’analisi dei dati estrapolati dal Dusaf ha di fatto convinto la Direzione Agricoltura a investire ancora più energie nell’obiettivo di minimizzare il consumo di suolo, già previsto dal Piano Territoriale Regionale (Ptr), approvato pochi mesi fa dalla giunta regionale e considerato oggi uno strumento di gestione del territorio fondamentale. Il Ptr ha stabilito infatti una serie di obiettivi declinati per ambiti tematici (ambiente, assetto territoriale ed economico-produttivo, paesaggio, patrimonio culturale e assetto sociale) e per i sei sistemi territoriali che compongono la regione (i laghi, il Po e i grandi fiumi, la rete metropolitana, l’area pedemontana e quella montana, la pianura padana), e che funzionano da riferimento per gli enti che, a vario titolo, decidono gli interventi di assetto territoriale.
Il ruolo delle Province
Tra gli altri compiti, la Regione affida alle Province quello di individuare gli ambiti agricoli e di indicarne le norme di valorizzazione, di uso e di tutela del territorio ai Comuni, a cui tocca infine delineare le aree agricole. Proprio su questo punto, in apertura del workshop Stefano Agostoni, dirigente della Direzione Agricoltura, ha voluto richiamare «la rilevante responsabilità a cui, nell’ambito della gestione delle risorse, sono chiamati oggi Comuni e Province, di fronte appunto alla consapevolezza del consumo di suolo».
domenica 4 gennaio 2009
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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck