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lunedì 4 maggio 2015

CHI HA DEVASTATO MILANO

Il commento su facebook di Angelo Bonelli
CHI HA DEVASTATO MILANO SONO 
SQUADRISTI DELINQUENTI CON IL CERVELLO SPENTO.

UTILI IDIOTI AL SISTEMA DELLE MULTINAZIONALI.

CI VORREBBERO CENTINAIA DI MAMME DI BALTIMORA.

Ieri squadristi delinquenti con il cervello spento hanno devastato Milano e distrutto macchine. 
Questi imbecilli hanno anche distrutto le ragioni di chi civilmente e democraticamente 
criticava i finanziatori e gli sponsor dell'Expo che, 
invece di nutrire il mondo,
hanno avuto, e hanno, la responsabilità di deforestare il pianeta e coltivare OGM.
 
Questi delinquenti, con il cervello spento, sono utili idioti a quel sistema delle multinazionali che affama il pianeta.
 
Auspico che la giustizia persegua rigorosamente i responsabili di queste devastazioni.
 
Ci vorrebbero centinaia di mamme di Baltimora a prendere a calci nel sedere questi teppisti.
 
 
IL COMUNICATO STAMPA DEI VERDI LOMBARDI
 
Nessuna giustificazione per i violenti vandali che hanno devastato Milano .
 
Expo  , pur tra luci ed ombre  ed incongruenze, e' un grande evento che  ha  una "mission" decisamente positiva , una riflessione universale sul futuro sostenibile del pianeta, In termini assoluti si tratta di una presa di coscienza e una assunzione di resposnsabilita' rispetto agli errori compiuti sino ad ora e alla necessita' di cambiare passo. 
 
Questo non significa esimersi dal criticare le contraddizioni , dal porre una serie di interrogativi e dal fare una  seria - direi doverosa- risflessione sul futuro dell'area.
 
Questo significa azione politica consapevole, critica  e responsabile . ma tutto cio' nulla ha a che vedere con  la feroce follia che ha  fatto terra bruciata di intere vie di Milano.
Incomprensibile anche la connivente apatia del corteo   rispetto ai delinquenti neri, che depotenzia le ragioni del corteo.
 
Elisabetta Patelli e Aldo Guastafierro

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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck