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mercoledì 28 gennaio 2009

Acqua: vittoria!



Comunicato Stampa
Acqua, vittoria dei sindaci e dell’opposizione. La gestione delle risorse idriche rimarrà sotto il controllo del pubblico

Milano, 27 gennaio 2009 - Grazie alla mobilitazione dei 154 sindaci e all’opposizione di centrosinistra in Consiglio regionale, è stata modificata la legge lombarda sulle risorse idriche che di fatto affidava l’erogazione ai privati e impediva l’efficiente funzionamento degli ambiti territoriali ottimali (Ato). Ora non ci saranno più ambiguità nella gestione dell’acqua. Tutto il ciclo rimarrà sotto il controllo del pubblico che deciderà se, come e in che misura coinvolgere i privati.

Carlo Monguzzi,
Consigliere regionale dei Verdi

giovedì 22 gennaio 2009

VERDI PROVINCIA

COMUNICATO STAMPA - 21 gennaio 2009

“PROVINCIA: GIUSTO IL VERTICE DI MAGGIORANZA PER CHIUDERE BENE IL MANDATO E PER DISCUTERE CON QUALE COALIZIONE AFFRONTARE IL CENTRODESTRA. MA LE COALIZIONI SI DECIDONO TUTTI INSIEME”.


“Le coalizioni - sostiene Massimo Molteni, presidente provinciale dei Verdi - si decidono assieme, con tutti gli alleati. Le scelte unilaterali credo siano sbagliate”.


I Verdi, così commentano la scelta del Partito Democratico di escludere alcune componenti dell’attuale maggioranza dallo schieramento che affronterà il centrodestra alle elezioni provinciali del 6 e 7 giugno.
“Siamo scettici - prosegue Molteni - rispetto a scelte che potrebbero mettere a repentaglio l’ultima delicata fase consiliare e che creerebbero complicazioni a un confronto elettorale che fin da ora per il centrosinistra si presenta difficile. Presentarsi uniti al confronto elettorale, con il frutto di cinque anni di lavoro amministrativo raggiunto grazie all’impegno di tutti, significherebbe valorizzare uno degli elementi di forza di questa maggioranza”.
La presa di posizione dei Verdi si spiega con la volontà di ridiscutere collettivamente quanto deciso dal Partito Democratico per la tornata amministrativa prossima, sia per Milano sia per la nuova provincia di Monza e Brianza, dove Rifondazione è stata a priori esclusa dalla futura coalizione di centrosinistra.

“Noi Verdi - conclude Molteni - siamo per la riproposizione dell’attuale coalizione che ha ben governato in Provincia: non siamo per le esclusioni preventive, né tantomeno per le autoesclusioni. Con questo spirito affronteremo il confronto in maggioranza dei prossimi giorni”.

Acqua: accolte le richieste del'opposizione in Regione, le reti rimangono pubbliche. Comuni liberi di scegliere la gestione diretta

La Commissione Ambiente modifica la legge regionale. In Aula a fine mese l'approvazione

Milano, 21 gennaio 2009 - Dopo un anno di serrate trattative, finalmente il centro-sinistra insieme al comitato dei sindaci referendari ha raggiunto un’importante vittoria sulla questione dell'acqua.

Il Pdl 291 di modifica della legge 26/2003 sul servizio idrico integrato, è stato infatti emendato accogliendo tutte le richieste dei sindaci fatte proprie dall'opposizione in Consiglio regionale. La Commissione Ambiente l'ha quindi votato in modo unanime, con il consenso di Pd, Prc, Sinistra Democratica e Verdi.

L'approvazione del Pdl 291, che deve ora passare al vaglio del Consiglio regionale, va incontro alle ragioni che avevano spinto 154 comuni lombardi a raccogliere le firme per indire un referendum abrogativo regionale.

Oggi, a un testo inizialmente inaccettabile, la Giunta regionale ha presentato quattro emendamenti che recepiscono in pieno le istanze dell'opposizione e dei sindaci. E così, da un lato si vanno a sanare i principi di incostituzionalità della legge 26/03, dall'altro si risponde ai quesiti referendari.

Nello specifico, è stato reso possibile per i Comuni scegliere la gestione diretta (in house) del servizio di erogazione dell'acqua, eventualità precedentemente esclusa dalle leggi regionali in vigore e dalle successive modifiche.

È stato inoltre affermato il principio secondo cui le reti e gli impianti di distribuzione devono rimanere di proprietà interamente pubblica .

- Gruppo Verdi -
Consiglio Regionale della Lombardia

sabato 10 gennaio 2009

CAMPAGNA NAZIONALE: STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO



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Come aderire: le adesioni possono essere trasmesse direttamente via mail a info@altritasti.it (corredate di: Cognome e Nome, Via, Cap, Comune, Provincia, indirizzo mail, eventuale indicazione di cariche all’interno di Associazioni, Enti, Comitati).

martedì 6 gennaio 2009

PACE PACE PACE PACE



Il 1° gennaio 2009 si è tenuta come sempre la "Giornata Mondiale della Pace"

E' amaro, ma sembrerebbe funzioni proprio così: siamo talmente abituati al fatto che nel mondo vi siano costantemente delle guerre, che solo quando - come sta accadendo in questi giorni - immagini drammatiche e disperate irrompono a deflagare il nostro campo visivo, ci accorgiamo che esistono.
Fare del pacifismo il proprio modo di stare al mondo, di relazionarci con gli altri, di operare scelte che contribuiscano ad indebolire quel sistema che alimenta il mercato della guerra, sembra in questi momenti davvero avere poco a che fare con quello che vedi sfilare e senti nei telegiornali o su internet.
Amaro anche essere consapevoli del fatto che esprimere indignazione, rabbia e dolore, potrebbe essere letto strumetalmente come un "prendere parte" di uno dei due contendenti, ma non c'è mai un contendente che ha più ragione dell'altro. La guerra, la violenza, qualsiasi violenza, sono sempre da condannare, da qualsiasi parte le si guardi.

Il "fosforo bianco" è qualcosa di terribile che stanno utilizzando contro degli esseri umani.
È utilizzato nelle bombe incendiarie al fosforo, le quali, secondo le convenzioni internazionali, possono essere utilizzate solamente a scopo di illuminazione, per spaventare o per nascondere le proprie truppe. L'utilizzo di tali ordigni durante alcune fasi della guerra in Iraq da parte delle truppe USA su obiettivi civili è stato al centro di polemiche, scaturite nel novembre 2004 da un servizio iornalistico di Sigfrido Ranucci per Rainews24.

Al fosforo, quello normale, e al consumo di pesce è invece stato attribuito un effetto positivo sull'intelligenza e sulla memoria. Sembrerebbe che il pesce non piaccia ai generali, ai signori della guerra.

Per non dimenticare

Guerre finite, in corso e nascoste nel 2008 e 2009 - al primo gennaio 2009

Guerra Terminata nel 2008: Georgia-Russia

Guerre in corso:
Congo
Israele-Palestina
Iraq
Afganistan
Somalia
Somaliland-Puntland
Nord Sudan - Sud Sudan
Darfur-Sudan
Turchia-Kurdistan
Russia-Cecenia
Sri Lanka-Tamil
Colombia-Farq
Spagna-Eta

Guerre “Nascoste”:
India-Kashmir
Pakistan-Baluchistan
Eritrea-Gibuti
Moldavia-Transnistria
Cina-Tibet
Georgia-Abkhazia
Georgia-Ossezia del Sud

Mettiamo un freno al consumo di suolo agricolo

I dati emersi dall’aggiornamento delle carte d’uso del suolo effettuato dall’Ersaf parlano chiaro: le aree antropizzate si espandono a discapito di quelle agricole a una velocità tale da preoccupare la Direzione Agricoltura di Regione Lombardia, che chiama a raccolta Province e Comuni

I dati preoccupanti raccolti dall’Ersaf


La città invade la campagna a una velocità media di 10 ettari al giorno. È quello che sta succedendo in Lombardia secondo i dati elaborati dall’Ersaf, l’Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste che nei mesi scorsi ha aggiornato la cartografia di uso del suolo, la cosiddetta “Dusaf”, in collaborazione con la Direzione generale Agricoltura della Regione Lombardia. Un lungo lavoro compiuto su un archivio di ortofoto elaborate su scala 1:10.000, suddivise per province e per aree territoriali, che ha portato a disporre oggi di un data-base cruciale per la gestione del territorio. È infatti proprio dal confronto fra le annate a cui si riferiscono le ortofoto, ossia il 2000, il 2005 e il 2007/2008, che sono emerse queste cifre preoccupanti. Dal 2000 a oggi le aree antropizzate si sono letteralmente “mangiate” il territorio rurale in una misura pari a circa 26.600 ettari , cioè una volta e mezza la superficie del comune di Milano.

Minimizzare il consumo di suolo

L’analisi dei dati estrapolati dal Dusaf ha di fatto convinto la Direzione Agricoltura a investire ancora più energie nell’obiettivo di minimizzare il consumo di suolo, già previsto dal Piano Territoriale Regionale (Ptr), approvato pochi mesi fa dalla giunta regionale e considerato oggi uno strumento di gestione del territorio fondamentale. Il Ptr ha stabilito infatti una serie di obiettivi declinati per ambiti tematici (ambiente, assetto territoriale ed economico-produttivo, paesaggio, patrimonio culturale e assetto sociale) e per i sei sistemi territoriali che compongono la regione (i laghi, il Po e i grandi fiumi, la rete metropolitana, l’area pedemontana e quella montana, la pianura padana), e che funzionano da riferimento per gli enti che, a vario titolo, decidono gli interventi di assetto territoriale.

Il ruolo delle Province

Tra gli altri compiti, la Regione affida alle Province quello di individuare gli ambiti agricoli e di indicarne le norme di valorizzazione, di uso e di tutela del territorio ai Comuni, a cui tocca infine delineare le aree agricole. Proprio su questo punto, in apertura del workshop Stefano Agostoni, dirigente della Direzione Agricoltura, ha voluto richiamare «la rilevante responsabilità a cui, nell’ambito della gestione delle risorse, sono chiamati oggi Comuni e Province, di fronte appunto alla consapevolezza del consumo di suolo».
"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck